Credo intendano il grado di intrusività. Comunque oltre all'OPI,faccio i complimenti anche a Mat69 e copernicus di cui non conoscevo l'esistenza del modello.
Ultima modifica di Morpheus; 03/01/2014 alle 23:15
Non c'e' da fare spirito o polemica Marco, e' una questione di intendimento.
Se in un dialogo non si hanno le "definizioni comuni" non c'e' dialogo. Quindi il mio appunto era sulla comprensione del loro punto di vista rispetto alla "tropospheric wave activity".
La wave activity puo' essere misurata in vari modi e magari su vari "assi" .... ai limiti della troposfera o al suolo o ad altre altezze .... quale e' la loro misura ?
Ciao sandro, in rete c'è molto materiale riguardo studi che coinvolgono la "wave activity", in particolare credo di averne trovato la rappresentazione matematica qui (ma non so se è la stessa utilizzata dal CMT):
http://air.geo.tsukuba.ac.jp/~tanaka...s/paper169.pdf
Ti posto anche gli altri, tra cui uno studio molto interessante proprio di Polvani sulla wave activity come precursore degli ESE (Extreme Stratospheric Events):
http://cmsr.iap.ac.cn/upload/File/cw...ndEAWM-JGR.pdf
http://www.columbia.edu/~lmp/paps/po...JCLIM-2004.pdf
Non ho tempo di leggerli, ma spero siano di aiuto alla discussione. Mi piacerebbe sapere da cloover se ne hanno tenuto conto nella redazione del grafico tanto discusso qui.
In particolare:
cmsr.iap.ac.cn upload File cw 2005 3 WaveAndEAWM JGR.pdf.png
Un appunto sulla lingua inglese (in generale e non a te, Sandro): visto lo stato pietoso della ricerca scientifica in Italia, è ovvio che la maggior parte della documentazione si trovi in lingua Inglese, che comunque sia è la lingua ufficiale per la presentazione di lavori internazionali. Non vedo cosa ci sia di strano nell'usare termini in Inglese in un discorso fatto in italiano e a volte non è il caso di cercare a tutti i costi una traduzione letterale
fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!
Era una mia opinione personale, nulla più. Tra l'altro è innegabile che con i mezzi attuali (google translate) e buona volontà non è improponibile tradursi poche pagine dall'inglese.
Il fatto che un moderatore apra un OT e poi lo chiuda senza attendere la risposta mi fa sbellicare
Ultima modifica di BigWhite; 04/01/2014 alle 10:23
fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!
E' attinente il topic. La comprensione della definizione di tropospheric wave activity che ne da il gruppo OPI puo' servire a comprendere l'outlook SPERIMENTALE (ci tengo a precisarlo xche' e' una cosa diversa dall'outlook ufficiale del gruppo "OPI" e sperimenta alcune attinenze da loro trovate) da loro pubblicato.
fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
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la verifica ragazzi si fà su ciò che si è scritto ad ottobre/novembre, invece qui negli ultimi post si stà discutendo di qualcosa che esula dalle previsioni stagionali
che sono state scritte a fine novembre o ad inizio novembre. Tornate IT
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 04/01/2014 alle 17:27
Ai fini della verifica finale (stagione invernale) del valore OPI-AO di 1,6 vorrei ricordare che, essendo frutto di una correlazione statistica, tale valore (1,6) esprime un valor medio. Su meteoforumme (non ricordo in quale thread esattamente) fu correttamente riportato, a suo tempo, l'intervallo di confidenza al 95% di tale correlazione tra OPI-AO, sulla base dell'errore standard della correlazione che, se non erro, era compreso fra 1,1 e 2,0 circa. Sarebbe opportuno, parlando di correlazione statistica, precisare che l'october pattern index si attende con probabilità del 95% una AO invernale compresa tra 1,1 e 2,0 circa. Sembrerà una puntualizzazione fine a se stessa ma non lo è dal momento che un R^2 di 0,91 presenta un range di indeterminazione di circa 0,9 punti per la AO mentre molti si attendono che con un R^2 di 0,91 il valore puntuale di 1,6 sia da considerare "assoluto".
Secondo me è importante che gli autori riprendano questo passaggio statistico e lo riportino in questa sede al fine di valutare correttamente, a fine stagione, il valore dell'AO su base OPI. Per quanto riguarda le anomalie di geopotenziale a 500 Hpa sul comparto di interesse (europa centro-occidentale e mediterraneo) la correlazione con l'OPI è dell'85% (anche in questo caso sarebbe interessante conoscere l'intervallo di confidenza), come riportato dagli stessi autori. Questo per dire che, se si vuole ragionare in termini numerici (e nel caso dell'OPI è possibile farlo dal momento che vi soni numeri a supporto) è necessario riportare i dati completi a disposizione
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
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