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Risultati da 101 a 110 di 338
  1. #101
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Volevo unirmi ai complimenti a Matteo per l'azzeccata previsione degna di un cecchino della prima metà outlook (scritto addirittura il 17 ottobre \sk\) e rientrando da poco lo faccio direttamente quì anche perchè credo che si avvii a centrare i due terzi di previsione che sono un buon viatico per l'ultimo tratto di strada invernale
    A supporto....
    Svolta radicale dell?inverno per blocking barico sul nord Atlantico (BLN) | Associazione MeteoNetwork ONLUS

    sulla culla d'interazioni la penso esattamente in copia. Grande Mat, continua così
    rinnovo i miei complimenti per l'articolo Andrea, davvero da top level.

    una domanda che porgo a tutti: possibile che con il passare dei runs ci sia spazio a sud shifts dell'intera struttura altopressoria scandinava (e di conseguenza dell'eventuale colata fredda che invaderebbe l'Europa) grazie alla migliore lettura dei GM, come diceva Mat, della "qualità" dell'aria fredda est-europea che andrebbe a sedimentarsi? oppure anche nord shifts eh, giusto per capire di più.
    Si vis pacem, para bellum.

  2. #102
    Brezza leggera L'avatar di Cumulonembo
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Le due grandi botte continentali del 1956 e del 2012 ebbero un profilo del PNA (nella sua descrizione "daily") che vedeva nella fase d'innesco, dapprima una forte discesa (7 giorni dal 18 al 24 gennaio 1956 e 8 giorni dal 9 al 17 gennaio 2012) seguita successivamente da una maggiormente forte ascesa che porta i valori da sotto i -0.5 a toccare il +1 (in 11 giorni dal 24 al 3 febbraio nel 1956 e in 7 giorni dal 22 al 28 gennaio 2012)

    Allegato 343589
    Non mi è ben chiara una cosa però: Mat parla di un indice PNA positivo che crolla quale innesco di ondulazioni del getto in Atlantico. Dal questi due esempi sembra il contrario
    - "All that you can't leave behind...." (U2) -

  3. #103
    Vento fresco L'avatar di Alessandro669
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Una cosa simile ce l'abbiamo avuta a metà novembre

    Prima forte discesa e poi forte ascesa




    e in effetti a fine novembre abbiamo avuto una bordata continentale ... ora mi chiedo .. come funziona questo meccanismo ?

  4. #104
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Ragazzi ma la wave 2 c'è e ben stutturata..........ma il problema è DOVE STA LA RADICE della wave 2 e COME SI ALZA: la radice, l'ho già scritto stamane, è CARAIBICA e non in ATLANTICO PORTOGHESE !!........ovvio che messa così fa caxare, il flusso freddo ha gioco facile a fluire verso SW e tuffarsi in atlantico portoghese...........non è una wave 2 buona per l'europa meridonale così messa e stasera l'unico modello che lascia maggiori speranze è UKMO ma è solo........la dinamica successiva però potrebbe anche essere interessante allorquando la wave 2 agganciasse i massimi pressori su settore NTL.........in questo caso (long delle ecmwf), si interromperebbe il flusso atlantico e il vortice freddo russo potrebbe avere maggiori ingerenze per l'europa meridionale (ma con rischio balcanico, però...)......anche le ENS delle ecmwf sono impietose, non lasciano molto spazio ad altre soluzioni e sempre per lo stesso motivo........sul long by ens rimane l'anticiclone freddo su finnoscandia/russia anche se il vortice canadese riguadagnerebbe spinta verso est.......il problema quindi non sta nel canadese (che ce deve sta sennò con vorticità svuotate in canada avremmo sempre e comunque antizonalità alta, un film già visto in scorsi recenti inverni) ma bensì nella wave 2 che avrebbe/ha una radice troppo occidentale.

  5. #105
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da Cumulonembo Visualizza Messaggio
    Non mi è ben chiara una cosa però: Mat parla di un indice PNA positivo che crolla quale innesco di ondulazioni del getto in Atlantico. Dal questi due esempi sembra il contrario
    Logicamente non ho guardato quante altre volte una situazione simile (ripeto: PNA sceso di oltre 1 punto e risalito di oltre 1.5 punti il tutto in un max di 20 gg...) non ha fatto nulla
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  6. #106
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Logicamente non ho guardato quante altre volte una situazione simile (ripeto: PNA sceso di oltre 1 punto e risalito di oltre 1.5 punti il tutto in un max di 20 gg...) non ha fatto nulla
    finchè non vedo orsi....
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  7. #107
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Se in entrambe le ondate secolari () l'indice si è comportato allo stesso modo, ci sarà un perchè. O no ?

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  8. #108
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    La disputa modellistica a cui abbiamo assistito ha avuto origine da una complicata serie di eventi che, meteorologicamente parlando, sono in grado di creare confusioni sia circa le dinamiche stesse che le tempistiche di eventuale realizzo.
    Quello in fieri a medio termine costituirà un brusco passaggio verso l'inverno non tanto e non solo dal punto di vista termico ma per il radicale cambiamento di circolazione che si verificherà laddove fino ad oggi ha regnato un caldo anomalo del tutto fuori stagione.
    Mi riferisco non solo all'Europa e, in particolare, a quella settentrionale ed orientale ma anche alla Scandinavia e alla Russia.

    Allegato 343391


    Il distacco del nocciolo artico a ridosso della regione finno-russa rappresenta la parte più avanzata delle propaggini di un vortice polare ad oggi fortemente radicato in sede canado-groenlandese.

    Immagine


    e il distacco stesso fornisce i primi indizi di quella che dovrebbe evidenziarsi come una progressiva crisi delle velocità zonali nel comparto Atlantico grazie alla risalita di un flusso di aria calda a carico della wave 2 fino ad oggi marginalizzato fino a fondersi con la tropwave 3.
    Zonalità ad oggi molto attiva grazie ad un netto rinforzo della corrente a getto polare che ha portato le masse artiche a diretto contatto con le superfici "calde" dell'oceano liberando grande energia.
    Il nucleo di vorticità positiva che produrrà la discesa del nucleo gelido dalle regioni artiche fino al cuore della Russia è l'evidente turbolenza provocata dal contatto di una massa artica con un suolo fino ad oggi contraddistinto da temperature molto più elevante rispetto la norma del periodo.
    Il raffreddamento che ne discenderà sarà comunque intenso visti i valori di t° previsti a 850 hpa sia l'altezza di gpt a cui si posizionerà la pressione media di 500 hpa (anche al di sotto dei 500 dam).
    La stratificazione di masse d'aria depositate al suolo costituirà un ostacolo sempre più vistoso alla penetrazione delle correnti atlantiche all'interno del continente.
    Contemporaneamente si dovrebbe assistere ad un'attenuazione sempre pù marcata delle velocità zonali nell'oceano atlantico a causa della posizione sempre meno dinamica delle masse artiche presenti sull'est canadese.
    Ad oggi risulta difficile dire se lo sbarramento alle correnti atlantiche verso l'Europa occidentale sarà completo ma è verosimile si possa passare comunque verso una fase di interazione tra le correnti fredde che dalla Russia arriverebbero fino ai Balcani e all'est Europa e le correnti oceaniche costrette ad ondulare in maniera sempre più vistosa e a percorrere vie più basse e meno impervie come quelle del medio atlantico.

    Mediterraneo possibile crocevia di questo incontro / scontro?
    ottimo reseconto
    lo "scontro/incontro" significherebbe una sola cosa
    Un giorno sarò lassù in cima al re di pietra...

  9. #109
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Un indice PNA che oscilla vistosamente (ad esempio dopo una risalita un crollo e poi una nuova risalita) rappresenta una forte trasmissione d'onda che si propaga attraverso il continente americano con un riflesso sulla wave atlantica con un lag-time medio di 4/6 giorni.
    Il momento di PNA positivo rappresenta una fase mediamente altozonale nel Pacifico e quindi la massima coesione (e frizione) tra le masse artiche e quelle delle medie latitudini (per dirla diversamente tra la cella polare e quella di Ferrel nel Pacifico) con massima espressione di gradiente termico e barico per cui "la spinta" ha la massima efficacia di trasmissione d'onda.
    Se l'indice assume ad esempio un andamento altalenante (con scarti vistosi) significa che si rinnovano le condizioni per una ripetuta presa dinamica sul vortice canadese che invia profonde ondulazioni in grado di rinnovare forti anticicloni a prevalente connotazione dinamica sul reparto Russo-scandinavo.
    Quando il crollo del PNA è invece seguito da una fase negativa più duratura può essersi generata un'onda critica nel comparto Pacifico. In tal caso è più probabile una risposta con maggior connotazione artica. (si tratta mediamente di onde lunghe e ampie con probabili risvolti in stratosfera).
    Se invece la componente termica sul reparto russo siberiano è prevalente e il peso dell'aria gelida si fa sentire sull'Europa settentrionale ed orientale, può bastare anche un innesco ad onda media o corta per far partire l'innesco retrogrado.

    Matteo



  10. #110
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    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    .........io intanto firmerei col sangue il run 18Z di gfs.....\sk\

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