Originariamente Scritto da
mat69
Non riesco ancora a gettare la spugna, nonostante i modelli non appaiano confortanti.
Questo per il fatto che cerco di non guardare nel dettaglio le sinottiche ma alcuni elementi che mi consigliano di attendere ancora qualche giorno prima di cestinare l'intero mese di gennaio e conseguentemente emendare considerazioni esposte sulla seconda metà di questo mese.
Neppure riesco ancora a farmi convinto su quelle che saranno le reali dinamiche interattive tra le 2 opposte masse d'aria e neanche sul dove verrà posto il "muro divisorio".
Parto da un paio di considerazioni di cui la prima molto teorica che discende banalmente dall'esperienza che mi sono fatto in merito alla difficoltà di una chiara lettura che i
GM hanno nell'interpretare il peso al suolo di aria fredda continentale o continentalizzata.
Verissimo il fatto che le dinamiche di raffreddamento che stanno per interessare la regione finno russa per poi penetrare nel cuore del continente trovando superfici calde svilupperanno vorticità e che quindi i moti retrogressivi rimarranno indubbiamente più "impacciati".
E' anche tuttavia vero che il processo di termicizzazione possa essere anche assai rapido come del resto si evincerebbe dall'impianto generale di questa sinottica che, benchè non accreditabile nei dettagli sinottici, rappresenta proprio questa dinamica:
Se confrontate queste proiezioni a 168 h rispettivamente al suolo e alla quota di 500 hpa:
Wind3285032and32mslp_North32hemisphere_168.gif Geopotential3250032hPa32and32Temperature32at3285032hPa_North32hemisphere_168.gif
potete notare il settore termicizzato.
Vorrei ora farvi vedere questa carta relativa alla superficie isentropica di 380 k (grossomodo al confine con la tropopausa) a 144h:
ecmwfpv380f144.gif
dove si nota la migrazione dei nuclei di vorticità potenziale previsti per martedì prossimo ove nuclei strappati dalla massa artica isolata nel continente eurorusso potrebbero subire una spinta retrograda andando ad interagire con le masse d'aria più umide provenienti dall'Atlantico.
(se dovessi ad oggi fare delle previsioni a medio -lungo termine fino a martedì avrei diverse titubanze
)
Vengo poi ad un ulteriore aspetto.
Le dinamiche messe in atto nel medio termine al di là delle quali non vado nell'esaminarne i dettagli...
ECH1-96.jpg
evidenziano il flusso di aria calda che costituisce la linea dinamica di sbarramento al di là della quale agiscono le masse di aria fredda.
Ritengo, IMHO sia opportuno verificare, data la difficoltà di simulazione che i modelli potrebbero avere nell'ipotizzare questo iter, un dato di inizializzazione reale determinato dal contatto e dalla reale traiettoria iniziale della massa artica nel momento in cui si tradurrà in vorticità all'interno del continente.
Per cui prima di abbandonare l'idea di un possibile iter più accattivante di quanto ad oggi non mostrino i modelli, mi prendo ancora un paio di giorni di verifiche (diciamo domenica-lunedì) e poi sarà quel che deve essere.
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