Non sono molto ferrato sulla statistica in generale, ma è una possibilità che rientra nella normalità delle cose.
Quando si dice che "se arriva il gelo in America poi arriva anche da noi in 10-15 giorni" non è che si sbagli di molto, perché molto spesso il gelo esteso a tutta la costa statunitense significa anche aria molto fredda che poi trabocca sull'Oceano su tutta una fascia che dall'Artico arriva fino a latitudini relativamente basse.
Se in precedenza su quella porzione di Oceano (magari fino alle medie latitudini) c'erano già stati venti asciutti e freddi dal Labrador o dalla Groenlandia (a chiudere una depressione profonda, ad esempio), ecco che gli eventuali forti venti atlantici si stemperano velocemente, e diventano più fiacchi perché i contrasti si fanno meno accesi di quanto non lo fossero prima quando si scontravano direttamente l'aria groenlandese e quella subtropicale.
A quel punto, se in precedenza il flusso atlantico aveva spinto a palla relegando larga parte dell'aria artica alla banchisa e generando comunque un forte gradiente con il Mar di Norvegia e il Mar Glaciale Artico, ecco che l'aria fredda inizierà ad avere strada più libera e potrà colare verso il Continente Europeo e quello Russo seguendo il solco tracciatogli addosso dalle basse pressioni di passaggio, meno profonde e un pochino più a sud che in precedenza.
Arrivati qui la differenza la fa l'eventuale copertura nevosa sull'est o il nord Europa:
- c'era già copertura in queste zone? Bene, allora l'aria fredda scivolerà più facilmente verso sud e magari arriverà a prendere anche l'Italia nel giro di qualche giorno (e quindi la regolina dei 10-15 giorni si avvera)
- non c'era ancora copertura? (Vedi l'occasione dei prossimi giorni) Allora i venti artici avranno più difficoltà a scendere a sud, perché si troveranno a scorrere su un terreno caldo, scateneranno più convezione, fenomeno che a sua volta rallenta il flusso accentuando il gradiente di temperatura e pressione, e di conseguenza - di fatto - chiudendo minimi di pressione ad alta latitudine, che risucchiano a sé l'aria fredda mantenendola lontana dalle nostre zone
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
C'è ormai da moltissimi run un tratto comune sul lunghissimo termine del gm americano, ovvero uno svuotamento di vorticità dl settore nordamericano e migrazione delle masse artiche verso il polo geografico e siberia centro orientale......il tutto porta ad un hp disteso sui paralleli centro meridionali europei, più o meno freddo/più o meno dinamico......paradossalmente sembra assai più leggbile (in termini di frequentazioni) l'extreme forecast (post 240 ore) che non il medium range.......ritengo pertanto molto probabil una fase del genere nell'ultima decade del mese.
Grandissimi Mat e Lorenzo. Grandissimi!
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Da applausi..chiara anche per chi come me non mastica molto
Chiaramente, in relazione all'ultima parte del post, l'assenza di freddo su continente è un fattore ondamentale
E' un po' come scivolare sul ghiaccio o sul terreno nudo...se è ghiacciato, scivoli bene, se sei sulla terra fai poca strada e ti laceri pure
Infatti con tutto lo sconquasso previsto nei prossimi giorni, che cosa arriva? Una -1 \fp\
E qui, consentitemi, cascano i maroni
Quoto, secondo me bisogna fare i conti da martedl della prossima settimana
dopo che si sarà ridotta l'area rossa. Queste uscite sono interdittorie, può succedere tutto e il contrario di tutto in terza decade e infatti la carta più lontana che abbia una certa affidabilità è la 96h
E' vero che la ripartenza d'attività d'onda planetaria è stata piuttosto risibile ma una nuova frustata a vedere gli spaghi ci sarà all'inizio della 3° decade...
Ultima modifica di 4ecast; 11/01/2014 alle 09:12
I'm hoping you are reading this blog outside enjoying the wonderfulness of the weather wherever you may be.
Always looking at the sky
........è evidente che la ripartenza del VP o meglio della semipermanente nord atlantica non porterà ad una circolazione secondaria con annessa retrogressione fredda sul Mediterraneo centrale, persa quindi anche questa occasione, sondo me, avremo una terza decade anonima, con attività d'onda praticamente azzerata, quindi Europa in balia delle correnti atlantiche. Attendo ora un nuovo tentativo di sblocco a fine prima decade di febbraio, se ci va di lusso poco prima, stavolta però con l'azione della wave 2 e quindi con una seria discesa di aria artica marittima. Se non dovesse andare in porto neanche lo sblocco di inizio febbraio congederei quest'inverno come il più brutto dell'ultimo ventennio .
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e su questo tripolo NAO - non vogliamo dire proprio nulla?
Matteo
Per sblocco parlo di inizio febbraio, mancano poco più di 20 giorni. I cicli atmosferici hanno una certa durata e da determinate situazioni non se ne esce con un colpo di bacchetta magica. Purtroppo le emissioni dei modelli, seguendo una certa logica, hanno un'impostazione completamente sfavorevole ad ondate di freddo intenso sul mar Mediterraneo. Come ho spiegato, dopo il ciclo in corso, quello previsto per la seconda decade di gennaio dove c'erano i presupposti per uno sblocco, attraverseremo una nuova fase condizionata da un VP che sparerà a manetta l'atlantico, è evidente che pregiudicherà grn parte della terza decade. Novità arriveranno forse per la merla ma non è che si concretizzeranno il giorno dopo ma magari dopo una settimana e quindi siamo già alla seconda metà della prima decade di febbraio. Naturalmente sarei più che contento di sbagliarmi, magari esce il coniglio dal cilindro nella terza decade di gennaio.
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