Pagina 15 di 34 PrimaPrima ... 5131415161725 ... UltimaUltima
Risultati da 141 a 150 di 338
  1. #141
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
    Data Registrazione
    16/07/06
    Località
    Livorno
    Età
    45
    Messaggi
    9,845
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano90 Visualizza Messaggio
    io non lo dico perchè non all'altezza di capire queste dinamiche; Lorenzo hai esempi tipo questo, ossia ci sono stati stop zonali simili in passato, dopo correnti atlantiche forti e zonal wind altrettanto forti su tutta la colonna?
    Non sono molto ferrato sulla statistica in generale, ma è una possibilità che rientra nella normalità delle cose.
    Quando si dice che "se arriva il gelo in America poi arriva anche da noi in 10-15 giorni" non è che si sbagli di molto, perché molto spesso il gelo esteso a tutta la costa statunitense significa anche aria molto fredda che poi trabocca sull'Oceano su tutta una fascia che dall'Artico arriva fino a latitudini relativamente basse.
    Se in precedenza su quella porzione di Oceano (magari fino alle medie latitudini) c'erano già stati venti asciutti e freddi dal Labrador o dalla Groenlandia (a chiudere una depressione profonda, ad esempio), ecco che gli eventuali forti venti atlantici si stemperano velocemente, e diventano più fiacchi perché i contrasti si fanno meno accesi di quanto non lo fossero prima quando si scontravano direttamente l'aria groenlandese e quella subtropicale.
    A quel punto, se in precedenza il flusso atlantico aveva spinto a palla relegando larga parte dell'aria artica alla banchisa e generando comunque un forte gradiente con il Mar di Norvegia e il Mar Glaciale Artico, ecco che l'aria fredda inizierà ad avere strada più libera e potrà colare verso il Continente Europeo e quello Russo seguendo il solco tracciatogli addosso dalle basse pressioni di passaggio, meno profonde e un pochino più a sud che in precedenza.

    Arrivati qui la differenza la fa l'eventuale copertura nevosa sull'est o il nord Europa:
    - c'era già copertura in queste zone? Bene, allora l'aria fredda scivolerà più facilmente verso sud e magari arriverà a prendere anche l'Italia nel giro di qualche giorno (e quindi la regolina dei 10-15 giorni si avvera)
    - non c'era ancora copertura? (Vedi l'occasione dei prossimi giorni) Allora i venti artici avranno più difficoltà a scendere a sud, perché si troveranno a scorrere su un terreno caldo, scateneranno più convezione, fenomeno che a sua volta rallenta il flusso accentuando il gradiente di temperatura e pressione, e di conseguenza - di fatto - chiudendo minimi di pressione ad alta latitudine, che risucchiano a sé l'aria fredda mantenendola lontana dalle nostre zone

    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  2. #142
    Burrasca L'avatar di Adriano90
    Data Registrazione
    12/01/11
    Località
    Roma (Montesacro)
    Messaggi
    5,247
    Menzionato
    29 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    Non sono molto ferrato sulla statistica in generale, ma è una possibilità che rientra nella normalità delle cose.
    Quando si dice che "se arriva il gelo in America poi arriva anche da noi in 10-15 giorni" non è che si sbagli di molto, perché molto spesso il gelo esteso a tutta la costa statunitense significa anche aria molto fredda che poi trabocca sull'Oceano su tutta una fascia che dall'Artico arriva fino a latitudini relativamente basse.
    Se in precedenza su quella porzione di Oceano c'erano già stati venti asciutti e freddi dal Labrador o dalla Groenlandia (a chiudere una depressione profonda, ad esempio), ecco che gli eventuali forti venti atlantici si stemperano velocemente, e diventano più fiacchi perché i contrasti si fanno meno accesi di quanto fossero prima.
    A quel punto, se in precedenza il flusso atlantico aveva spinto a palla relegando larga parte dell'aria artica alla banchisa generando comunque un forte gradiente con il Mar di Norvegia e il Mar Glaciale Artico, ecco che l'aria fredda inizierà ad avere strada più libera e potrà colare verso il Continente Europeo e quello Russo.

    E qui la differenza la fa l'eventuale precedente copertura nevosa sull'est o il nord Europa:
    - c'era già copertura in queste zone? Allora l'aria fredda scivolerà più facilmente verso sud e magari arriverà a prendere anche l'Italia nel giro di qualche giorno (e quindi la regolina dei 10-15 giorni si avvera)
    - non c'era ancora copertura? (Vedi questa occasione) Allora i venti artici avranno più difficoltà a scendere a sud, perché si troveranno a scorrere su un terreno caldo, scateneranno più convezione, che a sua volta rallenta il flusso accentuando il gradiente di temperatura e pressione, e di conseguenza - di fatto - chiudendo minimi di pressione ad alta latitudine, che risucchiano a sé l'aria fredda mantenendola lontana dalle nostre zone



    Always looking at the sky.


  3. #143
    Uragano L'avatar di Marcoan
    Data Registrazione
    02/09/03
    Località
    Portogruaro (VE)
    Messaggi
    15,714
    Menzionato
    140 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    C'è ormai da moltissimi run un tratto comune sul lunghissimo termine del gm americano, ovvero uno svuotamento di vorticità dl settore nordamericano e migrazione delle masse artiche verso il polo geografico e siberia centro orientale......il tutto porta ad un hp disteso sui paralleli centro meridionali europei, più o meno freddo/più o meno dinamico......paradossalmente sembra assai più leggbile (in termini di frequentazioni) l'extreme forecast (post 240 ore) che non il medium range.......ritengo pertanto molto probabil una fase del genere nell'ultima decade del mese.

  4. #144
    Uragano
    Data Registrazione
    21/07/04
    Località
    nowhere
    Messaggi
    20,577
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Grandissimi Mat e Lorenzo. Grandissimi!
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  5. #145
    Banned
    Data Registrazione
    26/04/09
    Località
    Brigodunum (NO)
    Età
    35
    Messaggi
    17,856
    Menzionato
    5 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    Non sono molto ferrato sulla statistica in generale, ma è una possibilità che rientra nella normalità delle cose.
    Quando si dice che "se arriva il gelo in America poi arriva anche da noi in 10-15 giorni" non è che si sbagli di molto, perché molto spesso il gelo esteso a tutta la costa statunitense significa anche aria molto fredda che poi trabocca sull'Oceano su tutta una fascia che dall'Artico arriva fino a latitudini relativamente basse.
    Se in precedenza su quella porzione di Oceano (magari fino alle medie latitudini) c'erano già stati venti asciutti e freddi dal Labrador o dalla Groenlandia (a chiudere una depressione profonda, ad esempio), ecco che gli eventuali forti venti atlantici si stemperano velocemente, e diventano più fiacchi perché i contrasti si fanno meno accesi di quanto non lo fossero prima quando si scontravano direttamente l'aria groenlandese e quella subtropicale.
    A quel punto, se in precedenza il flusso atlantico aveva spinto a palla relegando larga parte dell'aria artica alla banchisa e generando comunque un forte gradiente con il Mar di Norvegia e il Mar Glaciale Artico, ecco che l'aria fredda inizierà ad avere strada più libera e potrà colare verso il Continente Europeo e quello Russo seguendo il solco tracciatogli addosso dalle basse pressioni di passaggio, meno profonde e un pochino più a sud che in precedenza.

    Arrivati qui la differenza la fa l'eventuale copertura nevosa sull'est o il nord Europa:
    - c'era già copertura in queste zone? Bene, allora l'aria fredda scivolerà più facilmente verso sud e magari arriverà a prendere anche l'Italia nel giro di qualche giorno (e quindi la regolina dei 10-15 giorni si avvera)
    - non c'era ancora copertura? (Vedi l'occasione dei prossimi giorni) Allora i venti artici avranno più difficoltà a scendere a sud, perché si troveranno a scorrere su un terreno caldo, scateneranno più convezione, fenomeno che a sua volta rallenta il flusso accentuando il gradiente di temperatura e pressione, e di conseguenza - di fatto - chiudendo minimi di pressione ad alta latitudine, che risucchiano a sé l'aria fredda mantenendola lontana dalle nostre zone

    Da applausi..chiara anche per chi come me non mastica molto
    Chiaramente, in relazione all'ultima parte del post, l'assenza di freddo su continente è un fattore ondamentale

    E' un po' come scivolare sul ghiaccio o sul terreno nudo...se è ghiacciato, scivoli bene, se sei sulla terra fai poca strada e ti laceri pure
    Infatti con tutto lo sconquasso previsto nei prossimi giorni, che cosa arriva? Una -1 \fp\
    E qui, consentitemi, cascano i maroni

  6. #146
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
    Data Registrazione
    23/01/06
    Località
    Ansa dell'Arno
    Messaggi
    12,491
    Menzionato
    34 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Non riesco ancora a gettare la spugna, nonostante i modelli non appaiano confortanti.
    Questo per il fatto che cerco di non guardare nel dettaglio le sinottiche ma alcuni elementi che mi consigliano di attendere ancora qualche giorno prima di cestinare l'intero mese di gennaio e conseguentemente emendare considerazioni esposte sulla seconda metà di questo mese.
    Neppure riesco ancora a farmi convinto su quelle che saranno le reali dinamiche interattive tra le 2 opposte masse d'aria e neanche sul dove verrà posto il "muro divisorio".
    Parto da un paio di considerazioni di cui la prima molto teorica che discende banalmente dall'esperienza che mi sono fatto in merito alla difficoltà di una chiara lettura che i GM hanno nell'interpretare il peso al suolo di aria fredda continentale o continentalizzata.
    Verissimo il fatto che le dinamiche di raffreddamento che stanno per interessare la regione finno russa per poi penetrare nel cuore del continente trovando superfici calde svilupperanno vorticità e che quindi i moti retrogressivi rimarranno indubbiamente più "impacciati".
    E' anche tuttavia vero che il processo di termicizzazione possa essere anche assai rapido come del resto si evincerebbe dall'impianto generale di questa sinottica che, benchè non accreditabile nei dettagli sinottici, rappresenta proprio questa dinamica:

    Se confrontate queste proiezioni a 168 h rispettivamente al suolo e alla quota di 500 hpa:

    Allegato 343834 Allegato 343835

    potete notare il settore termicizzato.

    Vorrei ora farvi vedere questa carta relativa alla superficie isentropica di 380 k (grossomodo al confine con la tropopausa) a 144h:


    Allegato 343837

    dove si nota la migrazione dei nuclei di vorticità potenziale previsti per martedì prossimo ove nuclei strappati dalla massa artica isolata nel continente eurorusso potrebbero subire una spinta retrograda andando ad interagire con le masse d'aria più umide provenienti dall'Atlantico.
    (se dovessi ad oggi fare delle previsioni a medio -lungo termine fino a martedì avrei diverse titubanze )

    Vengo poi ad un ulteriore aspetto.
    Le dinamiche messe in atto nel medio termine al di là delle quali non vado nell'esaminarne i dettagli...

    Allegato 343840


    evidenziano il flusso di aria calda che costituisce la linea dinamica di sbarramento al di là della quale agiscono le masse di aria fredda.

    Ritengo, IMHO sia opportuno verificare, data la difficoltà di simulazione che i modelli potrebbero avere nell'ipotizzare questo iter, un dato di inizializzazione reale determinato dal contatto e dalla reale traiettoria iniziale della massa artica nel momento in cui si tradurrà in vorticità all'interno del continente.
    Per cui prima di abbandonare l'idea di un possibile iter più accattivante di quanto ad oggi non mostrino i modelli, mi prendo ancora un paio di giorni di verifiche (diciamo domenica-lunedì) e poi sarà quel che deve essere.
    Quoto, secondo me bisogna fare i conti da martedl della prossima settimana



    dopo che si sarà ridotta l'area rossa. Queste uscite sono interdittorie, può succedere tutto e il contrario di tutto in terza decade e infatti la carta più lontana che abbia una certa affidabilità è la 96h
    E' vero che la ripartenza d'attività d'onda planetaria è stata piuttosto risibile ma una nuova frustata a vedere gli spaghi ci sarà all'inizio della 3° decade...
    Ultima modifica di 4ecast; 11/01/2014 alle 09:12
    I'm hoping you are reading this blog outside enjoying the wonderfulness of the weather wherever you may be.
    Always looking at the sky

  7. #147
    Vento fresco L'avatar di tifernate
    Data Registrazione
    28/06/02
    Località
    Citta' di Castello (PG) - centro st
    Età
    49
    Messaggi
    2,931
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    ........è evidente che la ripartenza del VP o meglio della semipermanente nord atlantica non porterà ad una circolazione secondaria con annessa retrogressione fredda sul Mediterraneo centrale, persa quindi anche questa occasione, sondo me, avremo una terza decade anonima, con attività d'onda praticamente azzerata, quindi Europa in balia delle correnti atlantiche. Attendo ora un nuovo tentativo di sblocco a fine prima decade di febbraio, se ci va di lusso poco prima, stavolta però con l'azione della wave 2 e quindi con una seria discesa di aria artica marittima. Se non dovesse andare in porto neanche lo sblocco di inizio febbraio congederei quest'inverno come il più brutto dell'ultimo ventennio .
    Citta' di Castello(PG):
    http://www.tifernometeo.tk/

  8. #148
    Uragano L'avatar di Dream Designer
    Data Registrazione
    13/10/04
    Località
    Napoli coll. / Cassano D'Adda (MI)
    Età
    35
    Messaggi
    21,941
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Ma la fine della prima decade di Febbraio è fra un mese ! Come fai a esser cosi certo che non possa verificarsi nulla fino ad allora ?


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  9. #149
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
    Data Registrazione
    07/03/04
    Località
    Genova
    Età
    54
    Messaggi
    7,657
    Menzionato
    53 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    e su questo tripolo NAO - non vogliamo dire proprio nulla?

    Matteo



  10. #150
    Vento fresco L'avatar di tifernate
    Data Registrazione
    28/06/02
    Località
    Citta' di Castello (PG) - centro st
    Età
    49
    Messaggi
    2,931
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Mediterraneo "culla" di interazioni?

    Citazione Originariamente Scritto da Dream Design Visualizza Messaggio
    Ma la fine della prima decade di Febbraio è fra un mese ! Come fai a esser cosi certo che non possa verificarsi nulla fino ad allora ?
    Per sblocco parlo di inizio febbraio, mancano poco più di 20 giorni. I cicli atmosferici hanno una certa durata e da determinate situazioni non se ne esce con un colpo di bacchetta magica. Purtroppo le emissioni dei modelli, seguendo una certa logica, hanno un'impostazione completamente sfavorevole ad ondate di freddo intenso sul mar Mediterraneo. Come ho spiegato, dopo il ciclo in corso, quello previsto per la seconda decade di gennaio dove c'erano i presupposti per uno sblocco, attraverseremo una nuova fase condizionata da un VP che sparerà a manetta l'atlantico, è evidente che pregiudicherà grn parte della terza decade. Novità arriveranno forse per la merla ma non è che si concretizzeranno il giorno dopo ma magari dopo una settimana e quindi siamo già alla seconda metà della prima decade di febbraio. Naturalmente sarei più che contento di sbagliarmi, magari esce il coniglio dal cilindro nella terza decade di gennaio.
    Citta' di Castello(PG):
    http://www.tifernometeo.tk/

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •