Effetti che, qualora ci fossero, potrebbero andare verso una schermatura dei raggi solari e, quindi, un raffreddamento.
E se l'emissione di CO2 avesse un effetto riscaldante su scala locale (e NON lo ha) allora il massimo lo si otterrebbe in piena notte nei pressi di una foresta vergine.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
L’aumento dell’effetto serra ovviamente aumenta la quantità di raggi solari che
vengono “catturati”, quindi aumenta anche la temperatura terrestre.
Se è presente una densità maggiore di cfc sarà meno presente l'ozono e
in una zona orograficamente unica nel mondo come il Nord Italia le conseguenze
in particolari condizioni meteo non possono che essere accentuate.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 05/05/2014 alle 20:40
Sì, ma è stato provato, da molti decenni che la CO2 si distribuisce in maniera uniforme in tutto il globo. E non è stata una scoperta antichissima, mi pare risalga agli anni '50 o ai '60. Prima di allora non si era proceduto a misurazioni ma si dava per scontato che la CO2 fosse minima in zone desertiche e massima nei pressi di aree verdi.
Non ricordo più quale scienziato, da giovane ricercatore, fu munito di un rivelatore di CO2 portatile dal suo professore e spedito in varie zone geograficamente diversissime degli USA proprio per misurare la differenza di concentrazione.
Con somma sorpresa sua e del docente, le misurazioni, sia in montagna che in pianura, in deserto come in foresta, davano sempre gli stessi valori. La CO2, insomma, è uniforme in tutto il globo. In pianura padana, insomma, non c'è una concentrazione maggiore che in Provenza o nel Tavoliere delle Puglie.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Eh, ma dagli...NO
I GHG non agiscono sul suolo ma in alta troposfera...non c'entra nulla dove si trova la fonte che li produce, perché loro viaggiano in alta troposfera disperdendosi, poi trattengono la radiazione infrarossa a onda lunga e la "convertono" (passatemi il termine) in calore
Questo calore in eccesso poi si distribuisce nel pianeta a seconda del tipo di configurazione che viene a crearsi...non a caso, come visibile nell'immagine postata da Gio, senza neanche farlo apposta le zone che più han risentito del GW non sono quelle industrializzate, bensì sono le zone meno abitate...Polo e Siberia
Poi, a livello nazionale, le prealpi del N son tra le zone messe peggio in termini di anomalie...ma la colpa non è delle fabbriche della PP (o quantomeno non lo è direttamente)
Forse l'unica città che racchiude alta industrializzazione,cemento ovunque è orografia sfavorevole e' proprio Torino non a caso e' la città con il più alto numero sforamenti di PM10 .. Ma è' proprio una situazione più unica che rara.
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Maurizio io sto discutendo di qualunque particella inferiore ai 30 micron che "catturano" i raggi solari in bassa troposfera,
che l'aumento della CO2 nel sistema solare sia lo specchio del riscaldamento globale lo sappiamo tutti.
La discussione invece è incentrata sulla temperatura nel nord Italia,
ricordo che quando l'Europa rilevava temperature inferiori alla norma (come successo ultimamente)
anche il nord Italia rilevava temperature non molto distanti da quelle europee.
Adesso credo non sia più possibile, ormai nel nord Italia la densità dei residui dell'attività umana ha raggiunto
una tale concentrazione che nel suo piccolo il catino padano non riesce più a smaltire.
Una zona ripeto in cui l'aria viene pulita al suolo solo da correnti continentali:
non sarebbe più ragionevole affermare che l'aria catturava meno calore 35 anni fa?
La co2 è ovviamente rapidamente distribuita nell'atmosfera e il maggiore ciclo annuale nell'NH che si vede nel video sotto è legato alle piante ma anche non lo fosse avrebbe comunque un effetto locale pressochè nullo, ad esempio un raddoppio della co2 globale senza lasciare variare le sst/ghiacci nel modello del gfdl genera un riscaldamento delle terre di appena 0.35°C figurarsi una sua modesta variazione locale.
https://www.youtube.com/watch?v=j1ehcjjDPy8
11. Is continental warming a slave to warming of the ocean surface? « Isaac Held's Blog
ma continuate ad ignorare che la concentrazione di particelle di polveri sottili nell'aria aumentano la temperatura della
stessa, quindi l'aria trattiene più calore.
Poi non mi risulta che le particelle con diametro superiore a 30 micron che ricadano al suolo vengano smaltite,
ma più probabilmente possono essere considerate una "riserva" che col tempo possono essere di nuovo disponibili in
aria.
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