Infatti... basta verificare gli spaghi relativi all'area alpina. A me pare evidente che, come hanno scritto precedentemente Luca, Lorenzo e altri, più la quota del fondovalle è vicina a quella corrispndente a 850 hpa più l'effetto diurno di incremento delle termiche a questa altezza di gpt è significativo.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Lo splendido intervento di Lorenzo Catania, che con parole dotte ed eleganti conferma una cosa di per sè banale, ovvero che il suolo può condizionare l'andamento diurno delle termiche a 850 hpa, non dice assolutamente che gli effetti di un suolo "verde ed irrigato" in Italia condizionano la formazione e lo spostamento dell'anticiclone africano.
Stai usando un concetto ovvio e sotto gli occhi di tutti per confermare una teoria che ti sei messo in testa tu...e che non c'entra nulla con l'argomento di cui si sta parlando
Quando poi la quota della stazione coincide in sostanza con quella degli 850 hpa il risultato è il seguente
http://www.wetterzentrale.de/pics/MT...er_USA_ens.png
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Questo perchè, per l'appunto, la risposta è unica
L'umidità dei suoli condiziona le temperature in loco (ovvero solo "laddove" il suolo è umido) e per poco tempo, ovvero fino a che dura. Se ti si piazza l'africano in testa per tre mesi, puoi anche essere uscito da una primavera piovosa quanto vuoi, ma, sempre eccettuando i primi tempi in cui puoi vivere di rendita, alla fine il caldo si manifesta lo stesso, esattamente come deve manifestarsi
E soprattutto, l'umidità locale non condizione la formazione di figure bariche che si formano in tutt'altro posto che non sia l'Italia e riguardano territori vastissimi (milioni di kmq)
Le forze in gioco che consideriamo sono assolutamente sproporzionate
E' come pretendere di avere effetti rilevanti sulla temperatura di un intero condominio accendendo un fornellino in uno degli appartamenti
Il bello è che tra tutti gli esempi che si potevano fare a sostegno di una tesi si va a prendere la Spagna...
E guardiamolo cosa è successo in Spagna quest'anno.
3cpnp1.jpg1cpnp1.jpg1cpcp1.jpg
Trimestre primaverile sottomedia precipitativo e luglio al massimo in media con quantitativi comunque limitati.
Immaginiamo allora ondate di calore a manetta...
Praticamente nessuna, quella di inizi giugno liscia la Spagna con gli effetti ben noti al nord Italia e centro Europa
Liscio
liscio
e mezzi lisci
con gli effetti più importanti sull "irrigatissimo" suolo italico
L'unica vera ondata è quella di 48 ore ( na cosa esagerata per la Spagna) di metà luglio
Eh già, ma noi siamo limitati, è PRE-DI-SPO-NEN-TE!
Come disse una volta Caroselli a proposito di cio' "l'Europa Ovest e' un fazzoletto".
Solo grandi estensioni Oceaniche e Continentali possono influenzare le Configurazioni.
La Superficie del suolo asciuga in ogni caso in pochi giorni di Sole Estivo, fossero anche caduti 3000 mm....
Quoto!
E a proposito di 2003 e della tua area, non ricordo più dove lessi uno studio che comparava le massime di quell'estate rovente tra l'area delle risaie vercellesi e il resto del Piemonte. Ne risultava una differenza in quel caso significativa, ovviamente nel senso che nella zona delle risaie le massime erano più basse di 2°-2,5°C (ovviamente con in contropartita tassi più elevati di umidità), perchè la "sorgente" di umido nei bassi strati non si esaurì. Quella "rendita" di cui giustamente parli relativamente al relativo raffrescamento nei primi giorni di una avvezione africana, in quel caso specifico potè permanere per tutto il periodo.
Ritornando in tema, gli spaghi di una città dal clima continentale al massimo come Mosca, ma a quota bassa, NON mostrano il ciclo giorno-notte
http://www.wetterzentrale.de/pics/MT8_Moskau_ens.png
che invece è presente a Sofia
http://www.wetterzentrale.de/pics/MT8_Sofia_ens.png
praticamente situata alla stessa quota di Madrid, dove è ancora più accentuato (e qui secondo me entra in gioco la natura del suolo della Meseta, particolarmente arida e quindi facilitata a surriscaldarsi nelle ore più calde e soleggiate)
http://www.wetterzentrale.de/pics/MT8_Madrid_ens.png
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
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