E' sempre più evidente che il GW è in accelerazione a causa dell'amplificazione artica.
Penso sia un fenomeno ampiamente sottovalutato, ma che si sta rivelando peggio di quel che si pensava
Oltretutto, nel NH è tutto più accentuato, essendo noi direttamente dipendenti dall'Artide
Tempo pochi anni e vedremo il mondo completamente "in rosso" rispetto alla media 1951-80, andando avanti così... per tutto, intendo proprio la totalità della superficie. E comunque il rosso stradomina anche rispetto alla calda 1981-10
A proposito di Artico e amplificazione. Un grafichetto che non so bene cosa voglia significare. E' la differenza tra le anomalie dell'emisfero Nord e quello Sud. E' Nord - Sud, per cui un valore positivo indica che il Nord è più caldo del Sud.
Come si vede, nei 130 anni dal 1880, questa differenza è oscillata molto, in un senso come nell'altro. Ma, anche negli anni di massima differenza, è sempre stata contenuta tra i +/- 0,35/0,40: c'è un -0,39 nel 1972, 0,35 nel 2007 ma anche 0,32 (quindi piuttosto simile) nel lontanissimo 1938.
Poi, dopo lo 0,33 del 2014, si salta a 0,53 nel 2015. Ricordo che, in 130 anni, il valore massimo era quel 0,35 del 2007.
Adesso, ma spero finisca presto, registriamo, per il solo mese di febbraio, uno stratosferico +1,09.
Conclusione: non so se sia l'amplificazione artica (che, nel caso, sarebbe comunque un effetto) o altro. Fatto sta che in questi mesi sta succedendo qualcosa di particolare proprio nell'emisfero Nord. Indotto dal Niño, amplificato dal Niño, o indipendente da esso non saprei. Ma sta succedendo.
Differenze N_S.jpg
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Data.GISS: GISS Surface Temperature Analysis: Global Maps from GHCN v3 Data
Qui sotto la mappa c'è un plot con le anomalie per latitudine, per esempio facendo il confronto tra febbraio 1998 e febbraio 2016 si vede chiaramente che quest'anno l'artico è molto più caldo.
amaps_zonal.png
Per l'artico nello specifico (>80°N) io di solito guardo qui
Andrew Slater's Real-Time Arctic Air Temperature Images
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Intanto grazie, ancora cerco un sito dove indicare sia la scala temporale che le latitudini minima e massima per poi avere solo la media delle anomalie su quella superficie. Una volta c'era CO2 Science (sito scettico ai limiti del negazionismo), che aggiornava con tutte le serie termometriche e permetteva di plottarle anche secondo la longitudine; ma anche se il sito esiste ancora, non mi pare che lo faccia più. Qualcosa ho visto che fa anche Climate Reanalyzer:
Climate Reanalyzer
Comunque è quel che sospettavo un po', nel 1998 l'Artide era più freddo che nel 2016. E ovviamente se questo segnale si somma a quello del super-Nino...l'anomalia globale s'impenna! Però volevo capire anche cosa succedeva tra 23°S e 66°N.
Qui puoi fare una cosa del genere con le reanalisi NCEP
http://www.esrl.noaa.gov/psd/cgi-bin...timeseries1.pl
climindex.93.71.202.113.73.11.0.8.png
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Non credo che l'amplificazione artica sia responsabile di questa anomalia, l'artico ha avuto un anomalia record questo inverno ma l'anomalia artica stessa così come quella alle medie latitudini dell'emisfero nord è dovuta in parte al pattern atmosferico.
KyQN684lhU.png
Nel mese di febbraio abbiamo una bassa delle aleutine più profonda del normale (una tipica teleconnessione del nino) che comporta un anomala avvezione di aria mite verso il nord america/alaska e una sul nord ovest europa che fa lo stesso sull'eurasia; questo è quello che viene definito cowl pattern positivo e comporta un raffreddamento degli oceani ed un riscaldamento delle aree di terra, poichè la capacità termica del mixed layer oceanico è ben maggiore delle terre l'effetto netto è un aumento delle anomalie globali. In genere l'ampiezza dell'anomalia globale è entro +- 0.2°C è può variare fortemente da un mese all'altro, ci sono diversi lavori scientifici che quantificano gli impatti di questi pattern ad es. :
http://www.atmos.colostate.edu/~dave...limate2009.pdf
http://www.atmos.washington.edu/~qfu...oliak.2015.pdf
Quando questi pattern sono più zonali (con le anomalie negative centrate più sul nord della russia) comportano un forte riscaldamento specie in prossimità della superficie nello strato inversionale e centrato nell'interno dell'eurasia; in questo caso invece abbiamo un pattern più meridionale con l' anomalia nei venti confinata sul settore centro occidentale dell'eurasia e che penetra anche verso l'artico.
1H2kBi92uv.png
Ultima modifica di elz; 14/03/2016 alle 20:49
Nel frattempo sono usciti anche i giapponesi JMA che confermano quanto ormai già sappiamo: febbraio 2016 è stato il più caldo della serie. In particolare, con +0,62 supera di un quinto di grado il precedente record del 1998 che aveva registrato, per questo mese, +0,43. Terzo, staccato, il 2002 con +0,28.
Qui il grafico, riferito ai soli mesi di febbraio.
feb_wld.png
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Grazie mille, è proprio quel che cercavo!
Non inserisco tutti i grafici (comunque è questione d'un minuto farli), ma sembra proprio che:
- a livello tropicale e temperato boreale, febbraio 2016 è sì il più caldo della serie, ma questione di decimi di grado;
- a livello artico, siamo invece 2°C e più oltre i precedenti record;
- a livello globale, si sono sommati questi effetti, con il risultato che conosciamo;
- come emisfero australe, febbraio 2016 è "caldo" ma non caldissimo, certamente non avrebbe fatto notizia (anche grazie ad un Antartide mediamente freddo).
Insomma, direi che ceteris paribus febbraio 2016 sarebbe sicuramente stato un mese ai massimi globali, superando di ca. 0.2°C il febbraio 1998, e da record anche per l'emisfero boreale. L'anomalia artica ha fatto la differenza come valore finale del record: possiamo ben dire un'impennata. Discorso simile per l'inverno.
climindex.93.62.137.106.74.3.2.56.png
climindex.93.62.137.106.74.3.5.30.png
climindex.93.62.137.106.74.3.7.10.png
climindex.93.62.137.106.74.3.8.10.png
P.S. Prendete l'analisi come rapida, amatoriale e basata su uno strumento del quale non conosco l'affidabilità. Può essere un buono spunto di discussione se volete, ovvero qualcosa da dimenticare se preferite, ma non qualcosa su cui litigare.
P.P.S. Mi appare un'anteprima allegata con un'immagine non importante (e sbagliata) che vorrei eliminare: come si fa? In "modifica messaggio" mi appare sotto il riquadro di modifica, senza apparente possibilità di toglierla.
Non c'è una "x" piccola in un angolo per eliminare le anteprime? O quella era per gli allegati?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
L'IEA , l'agenzia internazinale dell'energia, comunica che, per il secondo anno consecutivo le emissioni di CO2 sono rimaste ferme. Segno che l'intensità di energia fossile nella produzione è diminuita. Vale a dire che si riescono a fare le stesse cose di prima (anche un po' di più) consumando meno fossili. Buona notizia, ma non ottima. le emissioni sono solo una parte del discorso: è ciò che entra. A noi, però, più delle emissioni, interessa la concentrazione. Vale a dire quanta CO2 rimane, misurata in ppm. E, da questo punto di vista, le cose non stanno andando bene. Anzi, la CO2 sta crescendo, in concentrazione, a ritmi altissimi.
Qui una rappresentazione di emissioni (scala destra) e concentrazione (scala sinistra del grafico). Come si vede, anche se la linea rossa è effettivamente ferma da un paio d'anni, la verde continua a salire.
CO2.jpg
Benvenuto ?decoupling?: l?economia mondiale cresce, le emissioni di CO2 invece no - La Stampa
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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