Pagina 23 di 358 PrimaPrima ... 1321222324253373123 ... UltimaUltima
Risultati da 221 a 230 di 3574

Discussione: Temperature globali

  1. #221
    Vento forte
    Data Registrazione
    08/10/11
    Località
    Firenze (FI)
    Età
    39
    Messaggi
    3,122
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    A quanto pare, anche il 2015 sembra essere partito forte.

  2. #222
    Burrasca
    Data Registrazione
    14/02/08
    Località
    Taunton, Somerset UK / Padova
    Messaggi
    5,545
    Menzionato
    86 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Mi riallaccio a questo vecchio post. Il convegno della National Academies si è tenuto e sono disponibili gratis i PDF delle pre-pubblicazioni. Non li ho letti e ho dato solo una scorsa all'abstract che linko qua sotto. Mi pare che, per dirla con sapienza oxfordiana, non ci sia trippa per gatti. I procedimenti di geoingegneria sono stati divisi in due categorie: quelli che sequestrano CO2 e quelli che incrementano artificialmente l'effetto albedo. I primi sono costosi, richiedono molto tempo per essere sviluppati e, alla fin fine, il loro costo è circa pari a quello della limitazione dell'uso di combustibili fossili. I secondi (albedo) presentano troppi punti interrogativi per le ricadute che possono avere.
    In conclusione: non è in vista (cioè per i prossimi decenni) nessuna soluzione tecnica. Unica strada: ridurre le emissioni.
    Il tutto se ho capito bene, in attesa di leggere queste pubblicazioni quando avrò un po' più di tempo.

    National-Academies.org | Where the Nation Turns for Independent, Expert Advice
    Qui entriamo nel "mio" campo, nel senso di quello dove mi sto specializzando a Vienna. Non credo che la frase in grassetto tenga in conto le reali possibilita' di sostituire i combustibili fossili, e che dunque si proceda ad un mero calcolo finanziario che e' bellissimo sulla carta, quanto inutile nella realta'. Ecco le quattro ragioni che, sul momento, mi vengono in mente per dirlo:
    - i c.f. sostengono almeno il 70% della produzione energetica mondiale (elettricita', trasporti, usi domestici ecc.); nel restante, grosse quote sono date dalle biomasse (letteralmente, centinaia di milioni di persone tra Africa ed Asia che ancora bruciano legna e carbonella in casa) e dall'idroelettrico; una transizione rapida e massiccia a fonti a scarsa o nulla (nominalmente) emissione di anidride carbonica appare dunque tanto difficile quanto costosa;
    - con le attuali tecnologie rinnovabili, sia per problemi di costi e di tecnologie, sia per gli enormi spazi richiesti, non si andra' da nessuna parte senza costruire mega-centrali solari ad esempio nel Sahara ed in Arabia; col nucleare, vi sarebbero grossi problemi industriali nel sostenere una crescita tanto brutale del numero di centrali in costruzione, oltre al fatto che e' una "base load" e non una fonte flessibile;
    - il progresso tecnologico, con il sostegno delle politiche a favore dell'efficienza energetica, funziona davvero nel ridurre le emissioni per unita' di PIL, e ad un costo relativamente basso; l'impatto storico e' gia' sensibile, ma non arriveremo ad eliminare i c.f. nemmeno in questa maniera; anzi, pure nei trasporti, per gli evidenti limiti tecnologici (capacita' delle batterie ecc.) il futuro e' nei motori ibridi e non in quelli elettrici, piu' una quota maggiore di biocarburanti;
    - le teorie tanto in voga fino a pochissimi anni fa, sui limiti fisici dei c.f. che si sarebbero presto raggiunti (es. il picco del petrolio), si sono dimostrate totalmente errate, per non dire campate per aria, in ogni maniera (tecnologica, geologica, economica) e sono gia' finite nel dimenticatoio almeno per i grandi enti che emettono i report energetici annuali (IEA, EIA, OPEC, BP, Shell, ma perfino Greenpeace); anche se pure prima non e' che avessero mai dimostrato grande credibilita'.
    Insomma, immaginare un mondo "fossil fuels-free" e' molto bello, ma alquanto improbabile almeno nei prossimi decenni. Comunque lo immaginavo, che prima o poi dalle temperature, si passava alle "politiche"...

  3. #223
    Burrasca
    Data Registrazione
    14/02/08
    Località
    Taunton, Somerset UK / Padova
    Messaggi
    5,545
    Menzionato
    86 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Calistream Visualizza Messaggio
    A quanto pare, anche il 2015 sembra essere partito forte.
    Principalmente, nell'emisfero boreale nelle zone temperate ed artiche (ergo anche la nostra):

    Global Temperature Report: January 2015 – not much change from December | Watts Up With That?

  4. #224
    Vento fresco L'avatar di Jadan
    Data Registrazione
    20/09/02
    Località
    Roma Colosseo
    Età
    63
    Messaggi
    2,897
    Menzionato
    10 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Insomma, immaginare un mondo "fossil fuels-free" e' molto bello, ma alquanto improbabile almeno nei prossimi decenni.
    Ne sono, purtroppo, assolutamente certo e, come dicevo in quel vecchio post, sono convinto che misure di riduzione possono produrre al più risultati parziali. Se si fosse iniziato seriamente ai tempi di Kyoto forse qualcosina in più si sarebbe ottenuta (sempre nell'ambito di un risultato parziale). Oramai mi sembra che si sia andati troppo in là. Non sono mai stato un fan del peak oil e c'è da dire che molti enti (IEA su tutti) non hanno mai sposato quell'approccio anche quando la letteratura del peak oil andava molto di moda e lo si prevedeva per il 2007.
    Per il resto devo purtroppo concordare con te. Il passaggio ad un mondo interamente elettrificato, con elettricità prodotta da rinnovabili, è attualmente una chimera. Al di là dei giganteschi investimenti necessari, al di là della necessità di dover comunque provvedere una struttura fossile di back up nel momento in cui, per mille ragioni, anche meteo, i rinnovabili non potessero raggiungere un'erogazione pari alla domanda, c'è da dire che tutti questi investimenti non aggiungerebbero beni, ma li sostituirebbero. Nel senso: sono disposto, se non ho una macchina o ne ho una vecchia, a spendere soldi per averne una nuova; sono disposto a cambiare il vecchio TV catodico con un Lcd; sono disposto, insomma, a spendere per qualcosa di nuovo e "in più". Sono meno disposto a spendere un sacco di soldi per avere la medesima energia elettrica di prima, ad un costo maggiore, solo perché è stata prodotta fossil free. Anche perché, qualora riuscissi ad abbattere le emissioni a zero (e, come detto, non è realistico ipotizzarlo), i benefici sarebbero goduti dalla prossima generazione se non dalla successiva. Insomma: dovrei spendere un sacco di soldi per avere un bene che già ho (energia elettrica) allo scopo di portare benefici alla generazione seguente della seguente.
    Non riesco ad immaginare, purtroppo, come un tale approccio possa risultare vincente sul piano politico. Cioè non riesco ad immaginare come la metà della popolazione (mondiale; perché se il tutto lo decide la Danimarca, a livello globale non cambia nulla) possa decidere una cosa del genere. Purtroppo.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  5. #225
    Vento fresco L'avatar di Jadan
    Data Registrazione
    20/09/02
    Località
    Roma Colosseo
    Età
    63
    Messaggi
    2,897
    Menzionato
    10 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da baccaromichele Visualizza Messaggio
    Sulla tabella ancora non trovo il dato, ma se +0.74°C riportato nella mappa è corretto allora si tratta del secondo gennaio più caldo dietro solo al 2007.
    Allegato 396781
    Sì. Sono i dati relativi a gennaio 2015 di NASA/GISS. Non riposto il grafico, segnalo solo che, a livello globale l'anomalia è stata, come ricordavi di +0,75. Seconda solo al 2007 che registrò, a Gennaio, un elevato 0,92.
    E' stato l'emisfero Nord (come si vede, peraltro, dal grafico) a portare su il valore: +1,09. Anche qui si tratta del secondo valore dopo il 2007 che segnò 1,31, un valore veramente alto. E quanto fosse elevato lo si capisce dal fatto che il terzo valore (quindi quello dopo il 2007 e il 2015) è il +0,98 del 2002.
    Quanto all'emisfero Sud, la sua anomalia è decisamente più contenuta: +0,41. Qui il valore massimo è +0,58 del 2010. Il valore di gennaio non è particolarmente elevato, visti i tempi: dovrei fare i calcoli precisi ma mi pare che sia il dodicesimo della serie. In ogni caso, insomma, un valore superato molte volte negli ultimi 30 anni.

    Per finire un piccolo raffronto con l'anno scorso. Globale: 2015: +0,75, 2014 +0,68; Emisfero Nord: 2015 +1,09, 2014 +0,92; Emisfero Sud: 2015 +0,41, 2014 +0,44.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  6. #226
    Vento fresco L'avatar di Jadan
    Data Registrazione
    20/09/02
    Località
    Roma Colosseo
    Età
    63
    Messaggi
    2,897
    Menzionato
    10 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Un quadro diverso dal precedente lo danno i giapponesi JMA. Secondo loro gennaio 2015 è stato il più caldo della serie (cioè dal 1891). Vero, di pochi centesimi di grado tant'è che, nello stilare le classifiche, calcolano l'anomalia di gennaio 2015 in +0,29 rispetto alla 81-10 (+0,64 rispetto alla media XX secolo),un valore ex aequo di quello del 2007 e del 2002.

    Qui il grafico riferito ai soli valori dei mesi di Gennaio.

    Allegato 396845
    Per completezza, il quarto valore è stato il 2010 con +0,21 e quinto il 1998 con +0,20.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  7. #227
    Banned
    Data Registrazione
    26/04/09
    Località
    Brigodunum (NO)
    Età
    35
    Messaggi
    17,856
    Menzionato
    5 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Ne sono, purtroppo, assolutamente certo e, come dicevo in quel vecchio post, sono convinto che misure di riduzione possono produrre al più risultati parziali. Se si fosse iniziato seriamente ai tempi di Kyoto forse qualcosina in più si sarebbe ottenuta (sempre nell'ambito di un risultato parziale). Oramai mi sembra che si sia andati troppo in là. Non sono mai stato un fan del peak oil e c'è da dire che molti enti (IEA su tutti) non hanno mai sposato quell'approccio anche quando la letteratura del peak oil andava molto di moda e lo si prevedeva per il 2007.
    Per il resto devo purtroppo concordare con te. Il passaggio ad un mondo interamente elettrificato, con elettricità prodotta da rinnovabili, è attualmente una chimera. Al di là dei giganteschi investimenti necessari, al di là della necessità di dover comunque provvedere una struttura fossile di back up nel momento in cui, per mille ragioni, anche meteo, i rinnovabili non potessero raggiungere un'erogazione pari alla domanda, c'è da dire che tutti questi investimenti non aggiungerebbero beni, ma li sostituirebbero. Nel senso: sono disposto, se non ho una macchina o ne ho una vecchia, a spendere soldi per averne una nuova; sono disposto a cambiare il vecchio TV catodico con un Lcd; sono disposto, insomma, a spendere per qualcosa di nuovo e "in più". Sono meno disposto a spendere un sacco di soldi per avere la medesima energia elettrica di prima, ad un costo maggiore, solo perché è stata prodotta fossil free. Anche perché, qualora riuscissi ad abbattere le emissioni a zero (e, come detto, non è realistico ipotizzarlo), i benefici sarebbero goduti dalla prossima generazione se non dalla successiva. Insomma: dovrei spendere un sacco di soldi per avere un bene che già ho (energia elettrica) allo scopo di portare benefici alla generazione seguente della seguente.
    Non riesco ad immaginare, purtroppo, come un tale approccio possa risultare vincente sul piano politico. Cioè non riesco ad immaginare come la metà della popolazione (mondiale; perché se il tutto lo decide la Danimarca, a livello globale non cambia nulla) possa decidere una cosa del genere. Purtroppo.

    Ecco perchè secondo me perderemo la nostra battaglia contro il GW (anzi, forse l'abbiamo già persa da un pezzo)

    L'Europa è al momento la nazione che ha il più virtuoso piano di riduzione delle emissioni, il famoso 20-20-20 che per carità sta anche facendo i suoi effetti eh (il decreto sblocca-Italia è un'immane cazzata in compenso, ma siamo OT anche perchè la discussione rischierebbe di vertere su questioni politiche)
    Però il resto del mondo sostanzialmente non ha la minima intenzione di rispettare o intraprendere piani energetici "puliti": vuoi perchè ci sono nazioni a cui non gliene frega una beata mazza di non inquinare, tanto basta il profitto nel breve termine (USA), vuoi perchè ci sono potenze in cui il secondario sta avendo un boom notevole a scapito della sostenibilità ambientale, vuoi perchè le lobby del carbon-fossile spingono a creare una certa disinformazione sul tema della politica ambientale...

    La COP20 è stata un fallimento (ci rendiamo conto? 20 incontri internazionali per discutere su un tema che riguarda tutti e che dovrebbe servire a porre le basi politiche ed economiche per assicurare una vita dignitosa per tutti in futuro...tutti in un nulla di fatto)
    Clima. La Cop 20 di Lima si chiude con un nulla di fatto | Legambiente



    Secondo me se davvero non esce qualche elemento imponderabile e provvidenziale (es. il Sole debole) che riesca almeno a "medicare" in parte questa deriva climatica (almeno a limitarla fortemente), la vedo veramente brutta per il futuro

    Ma poi, dico...spesso si distorce il muso quando si cerca di mettere clima ed economia sullo stesso piano. Ma guardate che non so dove si finirà quando le riserve di petrolio saranno sempre più profonde e più "difficili" da raggiungere...non so allora quanto arriverà a costare un barile. Questa è un'emergenza globale, che adesso è ancora in fase embrionale...ma ci mette un attimo a esplodere in modo violento e trasversale, se non si interviene preventivamente
    Ci vuole davvero un attimo a tornare al Medioevo dell'umanità...molto meno di quanto si creda

  8. #228
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
    Data Registrazione
    24/12/14
    Località
    Foiano della Chiana
    Messaggi
    18,831
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    Ecco perchè secondo me perderemo la nostra battaglia contro il GW (anzi, forse l'abbiamo già persa da un pezzo)......

    .... Ma guardate che non so dove si finirà quando le riserve di petrolio saranno sempre più profonde e più "difficili" da raggiungere...non so allora quanto arriverà a costare un barile. Questa è un'emergenza globale, che adesso è ancora in fase embrionale...ma ci mette un attimo a esplodere in modo violento e trasversale, se non si interviene preventivamente
    Ci vuole davvero un attimo a tornare al Medioevo dell'umanità...molto meno di quanto si creda
    secondo me la stiamo vincendo la battaglia:

    giusto per dire che il 2014 è stato l'anno record di produzione di cereali e

    ben 13 paesi nel mondo si avvicinano all'obbiettivo di sradicare la fame:

    FAO - News Article: Tredici paesi si avvicinano all’obiettivo di sradicare la fame

    Credo che di provvidenziale in questo mondo ci sia l'operato dell'uomo e

    che la paura di qualunque cosa negativa debba essere lasciata alle spalle altrimenti la battaglia difficile vincerla.

  9. #229
    Rws
    Ospite

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Qui entriamo nel "mio" campo, nel senso di quello dove mi sto specializzando a Vienna. Non credo che la frase in grassetto tenga in conto le reali possibilita' di sostituire i combustibili fossili, e che dunque si proceda ad un mero calcolo finanziario che e' bellissimo sulla carta, quanto inutile nella realta'. Ecco le quattro ragioni che, sul momento, mi vengono in mente per dirlo:
    - i c.f. sostengono almeno il 70% della produzione energetica mondiale (elettricita', trasporti, usi domestici ecc.); nel restante, grosse quote sono date dalle biomasse (letteralmente, centinaia di milioni di persone tra Africa ed Asia che ancora bruciano legna e carbonella in casa) e dall'idroelettrico; una transizione rapida e massiccia a fonti a scarsa o nulla (nominalmente) emissione di anidride carbonica appare dunque tanto difficile quanto costosa;
    - con le attuali tecnologie rinnovabili, sia per problemi di costi e di tecnologie, sia per gli enormi spazi richiesti, non si andra' da nessuna parte senza costruire mega-centrali solari ad esempio nel Sahara ed in Arabia; col nucleare, vi sarebbero grossi problemi industriali nel sostenere una crescita tanto brutale del numero di centrali in costruzione, oltre al fatto che e' una "base load" e non una fonte flessibile;
    - il progresso tecnologico, con il sostegno delle politiche a favore dell'efficienza energetica, funziona davvero nel ridurre le emissioni per unita' di PIL, e ad un costo relativamente basso; l'impatto storico e' gia' sensibile, ma non arriveremo ad eliminare i c.f. nemmeno in questa maniera; anzi, pure nei trasporti, per gli evidenti limiti tecnologici (capacita' delle batterie ecc.) il futuro e' nei motori ibridi e non in quelli elettrici, piu' una quota maggiore di biocarburanti;
    - le teorie tanto in voga fino a pochissimi anni fa, sui limiti fisici dei c.f. che si sarebbero presto raggiunti (es. il picco del petrolio), si sono dimostrate totalmente errate, per non dire campate per aria, in ogni maniera (tecnologica, geologica, economica) e sono gia' finite nel dimenticatoio almeno per i grandi enti che emettono i report energetici annuali (IEA, EIA, OPEC, BP, Shell, ma perfino Greenpeace); anche se pure prima non e' che avessero mai dimostrato grande credibilita'.
    Insomma, immaginare un mondo "fossil fuels-free" e' molto bello, ma alquanto improbabile almeno nei prossimi decenni. Comunque lo immaginavo, che prima o poi dalle temperature, si passava alle "politiche"...
    Concordo su quasi tutto, non su quel totalmente errate, cosa intendi precisamente?
    Per quel che ne so io la teoria del peak oil, che in realtà è una teoria valida per qualsiasi risorsa naturale non rinnovabile, è attualissima e ci sono molti segnali "di contorno" che la sostengono (vedi le tensioni geopolitiche in tutte le aree sensibili). Potrà essere anche posticipata la data del picco, se non è stato già raggiunto, ma è solo una questione di quando non di se.
    Io poi non credo assolutamente che gli enti preposti possano raccontarci, se non a cose evidenti, quando verrà (o se è stato) raggiunto.

  10. #230
    Burrasca
    Data Registrazione
    14/02/08
    Località
    Taunton, Somerset UK / Padova
    Messaggi
    5,545
    Menzionato
    86 Post(s)

    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Rws Visualizza Messaggio
    Concordo su quasi tutto, non su quel totalmente errate, cosa intendi precisamente?
    Per quel che ne so io la teoria del peak oil, che in realtà è una teoria valida per qualsiasi risorsa naturale non rinnovabile, è attualissima e ci sono molti segnali "di contorno" che la sostengono (vedi le tensioni geopolitiche in tutte le aree sensibili). Potrà essere anche posticipata la data del picco, se non è stato già raggiunto, ma è solo una questione di quando non di se.
    Io poi non credo assolutamente che gli enti preposti possano raccontarci, se non a cose evidenti, quando verrà (o se è stato) raggiunto.
    Ovviamente il petrolio, ai ritmi di sfruttamento attuali, prima o poi finirebbe: tecnologie ed investimenti permetteranno di dilazionare tale momento, ma prima o poi succederebbe comunque.
    Il problema, e' che non solo non sara' ora che raggiungeremo il punto in cui inevitabilmente la produzione mondiale di idrocarburi decrescera', ma probabilmente nemmeno in questo secolo; e, per rispondere a Nix, no, non ci sara' nessun aumento "monstre" del prezzo dovuto all'estrazione, dato che sopra i 70-80 dollari al barile abbiamo una miriade di opzioni economicamente convenienti (shale oil, sabbie bituminose, giacimenti piu' difficili es. Artico o off shore in Brasile, vecchi giacimenti che possono essere ancora sfruttati, e persino metodi per ricavare idrocarburi dal carbone).
    L'era del petrolio finira' quando ci sara' una tecnologia in grado di superarlo, ed e' possibilissimo che al di la' del picco, all'attuale consumo si tiri avanti anche fino al 2200 senza problemi. Per questo dico che tali teorie, che poi non sono nemmeno nuove (le prime risalgono addirittura alla prima "crisi" dei prezzi ad inizio '900), lasciano il tempo che trovano ora; non prevedevano infatti che le nuove tecnologie, gli investimenti, le nuove scoperte e le vecchie scoperte non sfruttate, avrebbero largamente superato i picchi via via previsti. E se sul "nuovo" si possono "perdonare", fino ad un certo punto, molti (anche geologi di rilievo) si sono fatti ingannare dallo sfruttamento solo parziale delle riserve conosciute (e comunque esistono anche quelle ipotizzate).

    Gia' che ci sono, per rispondere anche a Jadan: non e' tutto pessimismo, nel futuro. Nonostante l'avanzare dell'economia e della demografia mondiali, ad esempio il consumo di petrolio subira' un aumento molto piu' contenuto (parlo del 20-30% da oggi al 2050, tanto, ma comunque molto minore della crescita economica globale). Le politiche di efficienza e le nuove tecnologie, come gia'detto, funzionano e funzionano bene, e funzioneranno sempre meglio; e soprattutto, funzionano meglio di come avrebbe mai funzionato un Kyoto qualsiasi. Lasciando da parte possibili exploit tecnologici (fusione nucleare, super-batterie ecc.) un corretto mix, penso alla sola produzione di energia elettrica, tra nucleare, rinnovabili, gas e carbone con CCS (carbon capture&storage) al posto del carbone esistente, potrebbe abbattere le emissioni globali annue anche del 20-30%; che non sara' il 100%, ma non e' nemmeno poco. Anche nei trasporti si potrebbero ottenere grossi risultati, ma le emissioni totali sono piu' contenute, direi che sarebbe difficile contribuire per piu' di un 5%.
    Poi bisognerebbe dire che i c.f. sono brutti, sporchi e cattivi, ma secondo l'IPCC una grossa fetta di emissioni viene dall'uso del suolo, dall'agricoltura ecc. E qui e' molto piu' complesso intervenire (anche perche' hai voglia a fare biomassa della CO2 emessa). Tuttavia, la riduzione di emissioni di cui sopra, non sarebbe affatto un obiettivo impossibile, ed otterrebbe grossi risultati sul livello di emissioni.

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •