Temperature globali

**Jadan** · 20/06/2017, 10:48

Usciti i dati NOAA per maggio che, secondo le loro rilevazioni, risulta, con +0,83, essere il terzo maggio di sempre dopo 2016 e 2015 che presentarono un valore leggermente superiore e pari a 0,87. Per NOAA l'emisfero Nord è risultato terzo della serie con + 0,91, mentre il meridionale è risultato secondo con +0,76. Vi anticipo che in questo c'è una discreta differenza con la NASA secondo la quale il mese di maggio 2017 è stato record della serie per l'emisfero meridionale. Vedremo meglio quando usciranno i dati di riepilogo.

Frattanto, già che ci siamo, cominciamo a porci la domanda di come stiamo uscendo (se ne usciremo) dal Nino 2016, un argomento che poco sopra @elz ha sfiorato. Indubbiamente è vero che i mari hanno rallentato meno delle terre emerse, e questo lo si vede anche, come dicevo sopra, dalla differenza tra l'emisfero Sud (addiritttura record per NASA) che, a differenza del settentrionale è quasi interamente acqua. Propongo però il grafichetto che segue, che magari aggiornerò nei prossimi mesi.
La linea azzurra comprende i periodi da gennaio 1997 a maggio 1999, e quindi copre il famoso Nino 1998, mentre la linea rossa parla di oggi, dal gennaio 2015 a maggio. L'andamento non è poi molto dissimile, e vedremo come andrà nei prossimi mesi. Ciò che però balza all'occhio è che la differenza di magnitudine dei picchi (circa 0,4, differenza tra 1,22 di marzo 2017 e 0,87, febbraio 1998, picco dell'altro Nino) si mantiene anche in questo maggio. Se nei mesi successivi ai picchi il gap era rientrato ed era tornato a circa 0,2, negli ultimi mesi si è di nuovo aperto. E fa effetto, uno spiacevolissimo effetto, notare che i valori di questo maggio (cioè +0,83, in nettissimo ripiegamento rispetto ai mesi precedenti) corrispondano ai valori di massimo registrati durante il Nino del '98 (+0,87). Per usare uno slogan: il massimo del '98 è diventato il minimo del 2017.
E non è un bel vedere.

confronto Nino.jpg

**Alessandro1985** · 20/06/2017, 10:56

bello e interessante lavoro di comparazione
grazie per la condivisione

**Piro** · 20/06/2017, 12:25

Originariamente Scritto da Jadan

Usciti i dati NOAA per maggio che, secondo le loro rilevazioni, risulta, con +0,83, essere il terzo maggio di sempre dopo 2016 e 2015 che presentarono un valore leggermente superiore e pari a 0,87. Per NOAA l'emisfero Nord è risultato terzo della serie con + 0,91, mentre il meridionale è risultato secondo con +0,76. Vi anticipo che in questo c'è una discreta differenza con la NASA secondo la quale il mese di maggio 2017 è stato record della serie per l'emisfero meridionale. Vedremo meglio quando usciranno i dati di riepilogo.

Frattanto, già che ci siamo, cominciamo a porci la domanda di come stiamo uscendo (se ne usciremo) dal Nino 2016, un argomento che poco sopra @elz ha sfiorato. Indubbiamente è vero che i mari hanno rallentato meno delle terre emerse, e questo lo si vede anche, come dicevo sopra, dalla differenza tra l'emisfero Sud (addiritttura record per NASA) che, a differenza del settentrionale è quasi interamente acqua. Propongo però il grafichetto che segue, che magari aggiornerò nei prossimi mesi.
La linea azzurra comprende i periodi da gennaio 1997 a maggio 1999, e quindi copre il famoso Nino 1998, mentre la linea rossa parla di oggi, dal gennaio 2015 a maggio. L'andamento non è poi molto dissimile, e vedremo come andrà nei prossimi mesi. Ciò che però balza all'occhio è che la differenza di magnitudine dei picchi (circa 0,4, differenza tra 1,22 di marzo 2017 e 0,87, febbraio 1998, picco dell'altro Nino) si mantiene anche in questo maggio. Se nei mesi successivi ai picchi il gap era rientrato ed era tornato a circa 0,2, negli ultimi mesi si è di nuovo aperto. E fa effetto, uno spiacevolissimo effetto, notare che i valori di questo maggio (cioè +0,83, in nettissimo ripiegamento rispetto ai mesi precedenti) corrispondano ai valori di massimo registrati durante il Nino del '98 (+0,87). Per usare uno slogan: il massimo del '98 è diventato il minimo del 2017.
E non è un bel vedere.

confronto Nino.jpg

Questo confermerebbe la teoria dell "climate step" indotto dal Niño.

Rimane un dubbio, a mio modo di vedere, che è rappresentato dall'episodio di Niña strong avvenuto tra fine 1998 e metà 2000, che ionvece al momento risulta totalmente assente (il breve episodio di Niña di fine anno è uno sputacchio in confronto a quello di fine secolo scorso). Credo che la verifica definitiva la potremmo fare appunto solo dopo il prossimo episodio di Niña strong.

**Jadan** · 20/06/2017, 12:32

Originariamente Scritto da Piro

Questo confermerebbe la teoria dell "climate step" indotto dal Niño.

Rimane un dubbio, a mio modo di vedere, che è rappresentato dall'episodio di Niña strong avvenuto tra fine 1998 e metà 2000, che ionvece al momento risulta totalmente assente (il breve episodio di Niña di fine anno è uno sputacchio in confronto a quello di fine secolo scorso). Credo che la verifica definitiva la potremmo fare appunto solo dopo il prossimo episodio di Niña strong.

Esatto, è un grafico che, come dicevo prima, andrà aggiornato nei prossimi mesi. Rimane il fatto che il picco del Nino è passato da più di un anno e le temperature sono sempre state sopra o intorno a +0,8, cioè sempre superiori ai valori di Nino 1998 escludendo il picco (unico e solo) di febbraio, quando toccò 0,87.
E, ribadisco, non è un bel vedere.

**Alessandro(Foiano)** · 20/06/2017, 13:19

Per la verifica ci vuole very strong La Nina

e non 1 ma almeno 3 per far pari dal 1951 ad oggi.

**elz** · 30/06/2017, 20:46

giugno meno anomalo dei mesi antecedenti almeno per le ricostruzioni globali a causa dell'anomalia antartica, antartide che curiosamente ha registrato una lunga sequenza di mesi di giugno decisamente freddi, anche quest'anno nonostante l'anomalia dei ghiacci ancora ben negativa; il resto del mondo sempre con anomalie considerevoli.

ANOM2m_fcstMTH_mollw.png
days.png

Intanto un paper che raffronta l'andamento degli eventi estremi tra 2 periodi (1960-79 e 1991-2010) con una differenza di 0.5° globali, per gli estremi caldi il massimo della distribuzione si è spostato verso l'alto in linea con quello medio globale ma con una lunga coda e 1/4 delle aree di terra che hanno visto un aumento >1°; per quelli freddi l'incremento delle temperature è ben maggiore della media con 1/4 delle aree di terra in cui è >2.5° ovvero gli estremi freddi non solo si sono ridotti ma lo hanno fatto molto più rapidamente di quanto atteso dal solo aumento medio.

In the observational record half a degree matters : Nature Climate Change : Nature Research

**Jadan** · 06/07/2017, 10:39

Con qualche giorno di ritardo, il riepilogo conclusivo, a futura memoria, del mese di maggio. Che è stato caldo, ma non bollente, più caldo nella componente marina che in quella terrestre. Cosa che si può vedere non solo dal confronto terra/mare, ma da quello Sud/Nord, con sia Nasa che Hadley che considerano questo maggio come il più caldo di sempre.
E' l'inerzia del mare, il vero zoccolo duro del GW: la terraferma si adatta più facilmente a modifiche delle temperature, il mare ha una stazza e una memoria da elefante. Ci vuole molto per metterlo in moto, da bravo pachiderma ci mette moltissimo a riscaldarsi di qualche decimo, ma, quando l'ha fatto, se lo ricorda ben bene e ci mette moltissimo tempo (eventualmente) a tornare sui suoi passi.
Nello scorso infernale 2016, per dire, Hadley ha registrato il massimo valore di sempre sia per la terraferma (febbraio) che per il mare (gennaio). In terraferma, a febbraio 2016 si toccò il record storico di ben +2,041, mentre il mare, il mese successivo, toccò i +0,732. Nel mese di maggio scorso l'anomalia di terra si è riassorbita di oltre un grado, mentre quella marina di meno di un quinto di grado.
Inutile dire che è questo l'ostacolo maggiore ad un riassorbimento delle temperature su scala globale, ed è questo il senso di step o scalino: una volta che il pachiderma si è mosso ed è salito di uno scalino, per farlo ritornare giù ci vorrebbe una lunga successione di annate sotto media (rispetto agli ultmi 20 anni). Cosa che non pare succeda: quest'anno, che pure aveva i crismi per essere molto contenuto, ormai viaggia come secondo della serie storica, ben distanziando (per ora) il terzo. Più contenuto dell'anno scorso certamente, ma non sottomedia rispetto agli ultimi 20 anni.

sintesi 1705.jpg

**Jadan** · 10/07/2017, 09:04

Qualche primo dato relativo a giugno. Sono le marine di Hadley, le HadSST che registrano +0,542 di media globale. Due grafici per inquadrare il dato, e con la premessa che gli anni indicati sono solo i più caldi degli ultimi tempi.

In quello sopra gli andamenti anno per anno. Il secondo grafico, quello sotto, anche se siamo solo a giugno, è forse più indicativo: indica gli andamenti medi mese per mese. A marzo, per esempio, è riportata la media dei mesi gennaio, febbraio e marzo. E così via: ovvio che più sono i valori più la linea tende a diventare "dritta". Detto questo, si vede come la media attuale, SE continuasse così sino a dicembre, collocherebbe il 2017 come terzo anno. Questo perché il periodo più caldo recente è avvenuto tra fine 2015 e inizio 2016, e quindi il 2015 ebbe un'impennata finale. Se invece ci fermiamo a considerare solo la media Gennaio-giugno, allora questo 2017 risulta il secondo di sempre dopo il 2016 che, per ciò che ho appena detto, partì molto caldo. Vediamo come prosegue la storia.

1706.jpg

**Stella Polare** · 10/07/2017, 11:36

buona giornata a tutti. complimenti al signor maurizio per gli impeccabili e sempre precisi aggiornamenti. usciti i dati UAH di giugno 2017.L'anomalia della temperatura media globale per la bassa troposfera a giugno 2017, secondo i dati satellitari analizzati da UAH, è stata pari a +0.21°c.

**Jadan** · 14/07/2017, 11:20

Dai giapponesi JMA primi dati globali per giugno: terzo della serie dopo gli ex aequo 2015 e 2016:

1st. 2016,2015(+0.41°C)
3rd. 2017(+0.36°C)
4th. 2014(+0.33°C)
5th. 2010,1998(+0.26°C)

Conferma quanto abbiamo visto nei mesi precedenti: questo 2017 non sarà anno record ma, con ogni probabilità, salirà sul podio.

Qui il grafico relativo ai soli mesi di giugno.

jun_wld.png