A volte questa mappa è sballata (ha sovrastimato nell'ultimo trimestre del 2018, così come ha sottostimato per buona parte del 2015, ad esempio), però dandole credito (non sempre sbaglia di molto, anzi) parleremmo del secondo aprile più caldo di sempre a livello globale con +0,61 °C sulla 1981-2010 come anomalia complessiva, dietro solo all'aprile 2016 (che chiuse a circa +0,71 °C sulla 1981-2010, sempre secondo Karsten Haustein) e davanti all'aprile dello scorso anno (che avrebbe chiuso a +0,53 °C sulla stessa trentennale).
aprile 2019.png
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Sì un secondo posto è praticamente assicurato. Tra qualche giorno arriveranno i primi dati, ma sia per le reanalisi NCEP che per GFS abbiamo più di 0.1°C di vantaggio sul secondo posto del 2017 quindi è estremamente probabile che venga superato.
Da tenere d'occhio maggio che sembra partire caldino e soprattutto giugno e luglio che già l'anno scorso nonostante la nina appena terminata erano a pochi centesimi dal record del 2016.
Personalmente credo che almeno un mese record lo vedremo a breve
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
La differenza globale tra luglio 2018 e luglio 2016 è stata di 0,11 °C, non è tantissimo ma non è nemmeno un'inezia (i mesi dell'estate boreale hanno una variabilità interannuale minore su scala globale, poichè la forzante ENSO è assai meno determinante rispetto al periodo coincidente con il semestre freddo boreale, in cui le maggiori anomalie del Pacifico tipicamente possono manifestarsi); la differenza tra agosto 2018 e agosto 2016 - sempre su scala globale - è anche maggiore, cioè di 0,16 °C. Peraltro ci sono ampie probabilità, come dici tu, che il quadrimestre giugno-settembre (non l'hai detto esplicitamente, ma lo immagino io) risulti sensibilmente più caldo di quello dello scorso anno (in cui le anomalie globali ebbero una fase di stanca, specie tra agosto e inizio settembre). Quindi sui singoli mesi del 2019 e sulla possibilità di battere gli omologhi mondiali del 2016 non mi esprimo, potrebbe essere ma non ci giurerei, in ogni caso - almeno a livello "proiettivo" - fresco nel mondo non farà, nei mesi a venire.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Scusa, ho dimenticato di dire che mi riferivo ai dati NASA/GISS (sul sito di Karsten Haustein sono quelli nella terza colonna)
https://data.giss.nasa.gov/gistemp/t...LB.Ts+dSST.txt
Per quanto riguarda il quadrimestre Giugno-Settembre hai intuito bene la mia idea.
Qualche dato con l'ultima versione:
Maggio
Record (2016): +0.94°C
2018: +0.82°C
Differenza: -0.12°C
Giugno
Record (2016): +0.82°C
2018: +0.78°C
Differenza: -0.04°C
Luglio
Record (2016): +0.84°C
2018: +0.82°C
Differenza: -0.02°C
Agosto
Record (2016): +1.00°C
2018: +0.76°C
Differenza: -0.24°C
Settembre
Record (2016): +0.91°C
2018: +0.79°C
Differenza: -0.12°C
Giugno e luglio mi sembrano "fattibili" come nuovi record visto che stiamo viaggiando ben sopra lo scorso anno
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Allego un grafico postato da mat su FB e relative considerazioni sempre di Mat: è evidente che c'è un rapporto inversamente proporzionale tra la capacita' degli oceani di incamerare CO2 e la loro temperatura: si vede bene dal lag time rispetto gli episodi di el niño strong ove i picchi di anidride carbonica sono posteriori all'evento.
El Niño è un fattore forzante di variabilità naturale i cui effetti diretti o remoti incidono sull'assorbimento (minore) dell'anidride carbonica emessa in atmosfera.
Mia considerazione:
Ciò riconduce al fatto che l'aumento di CO2 NON E' solo di origine antropica ma bensì che ci sono forzanti naturali ( quali appunto EL NINO) che hanno un ruolo non indifferente nell'aumento e/o diminuzione della CO2...sempre premettendo che, a mio avviso, l'aumento della CO2 NON E' l'unica e imprescindibile causa del GW come invece sostiene l'IPCC.
uhm no il picco della co2 durante el nino arriva dalla biosfera a causa della siccità/incendi indotta dal nino nelle foreste tropicali ed è ben noto da tempo, tra l'altro adesso abbiamo anche misure sat che hanno confermato questo fatto durante el nino 2015-16; negli oceani capita l'esatto opposto in particolare appunto nel pacifico equatoriale.
ad es:
el nino 2015-16:
Contrasting carbon cycle responses of the tropical continents to the 2015–2016 El Nino | Science
I flussi nel pacifico invece si riducono durante el nino:
Seasonal and interannual variability of CO2 in the equatorial Pacific - ScienceDirect
ed altri:
Compensatory water effects link yearly global land CO2 sink changes to temperature | Nature
https://journals.ametsoc.org/doi/ful...E%3E2.0.CO%3B2
tutto questo per le fluttuazioni interannuali ed è irrilevante per i trend di lungo periodo.
Ultima modifica di elz; 09/05/2019 alle 16:34
La vostra conclusione appare chiara: maggio, giugno e luglio saranno, nel migliore delle ipotesi, simili al 2016, non saranno mai simili al 2018. E se invece ci fosse (o iniziasse) davvero una fase di minor crescita o addirittura di calo? Gli ultimi anni sono da incrementi davvero impensabili, io rimango fiducioso per una estate globale simile allo scorso anno. Teneteci aggiornati.
Nel mentre Aprile è stato il 2° più caldo secondo le reanalisi era5, gennaio-aprile è in 3° posizione e salvo sorprese dall'enso è probabile che il 2019 salga in 2° posizione.
Surface air temperature for April 2019 | Copernicus
è anche disponibile il nuovo indice mei dell'enso(il lavoro che lo descrive è ancora in pubblicazione) conferma quanto già sappiamo dall'intensificazione dei venti sul pacifico e dal minore riscaldamento rispetto alla media tropicale, la tendenza in questi ultimi decenni è stata verso la nina; più difficile stabilire il trend di lungo termine a causa dei limiti nelle ricostruzioni delle sst ma ci sono alcune indicazioni che potrebbe essere anche un trend di lungo termine, non da ultimo una recente ricostruzione (dai coralli) che suggerisce un anomalo numero di nino cp rispetto agli ultimi 4 secoli e meno nino ep (ma forse più intensi) negli ultimi decenni, consistente con un intensificazione dei venti e dell'upwelling nel pacifico equatoriale.
ESRL : PSD : MEI.v2
Higher frequency of Central Pacific El Niño events in recent decades relative to past centuries | Nature Geoscience
Ultima modifica di elz; 09/05/2019 alle 16:56
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