L'effetto logaritmico del rapporto CO2-temperature si nota assai bene da questa tabella:
Screenshot_2020-06-09 Climate Forcing NOAA Climate gov.png
Come vedete, l'incremento previsto per le temperature aumenta molto meno nonostante aumenti la quota di CO2 emessa in atmosfera.
Nel 2011 il forcing calcolato era +2,3 W/m2 rispetto all'epoca preindustriale. In uno scenario in cui aumenta di +0.3, con incremento di 85 ppm di CO2 (nel 2011 si misuravano 390 ppm di anidride carbonica in atmosfera) la temperatura aumenterebbe di +0,8° rispetto alla media 1986-2005 (ho tolto -0,2° perchè il 2011 si collocava già a +0,2° dalla 86-05).
Servirebbero però altre 155 ppm per avere un aumento termico ulteriore di +0,8°. Quasi il doppio delle prime 85 ppm.
Ancora, per aumentare la temperatura di altri +1,5° servirebbero altre 683 ppm. Ovvero 8 volte più della dose iniziale richiesta.
Però l'aumento sarebbe nemmeno 2 volte maggiore.
Questo è uno degli assi nella manica per gestire la situazione. Attualmente cresciamo a un ritmo tale che nel 2100 è probabile avremo tra 680 e 740 ppm in atmosfera di CO2:
Screenshot_2020-06-09 co2_data_mlo pdf.jpg
L'ho realizzato io proseguendo idealmente l'iperbolica del grafico della CO2 del Mauna Loa aggiornato al 2020. Ogni tacca corrisponde sull'asse delle ordinate a +20 ppm, mentre sull'asse delle ascisse a +20 anni.
Ho tracciato il valore dell'iperbolica bassa nel 2100. Quello dell'iperbolica alta lo si ricava comunque facilmente.
In 80 anni emetteremmo dunque altre 260-320 ppm.
Uno scenario compatibile con l'RCP 4.5 volendo, qualcosina di più, facciamo un ipotetico RCP 5. La temperatura globale potrebbe assestarsi sui +2° sopra la 86-05, ovvero circa +2,8° dalla preindustriale e +1,6° da oggi.
Dato che potremmo non aumentare così tanto le emissioni viste le politiche che saranno condotte, è ragionevole l'idea che potremmo entro il 2100 mantenerci entro i +2,5° dalla preindustriale, ovvero +1,2° da oggi. Ragionevole, ma non è detto. Potrebbe essere di più come anche potrebbe essere di meno (io propendo per la parte più bassa della stima, dove con "bassa" intendo l'intervallo tra l'estremo inferiore [estremamente improbabile] e la media [più probabile]).
Inoltre, dato che la variabilità naturale potrebbe giocare un ruolo (tanto per dirne una: il periodo 2001-2014 ha visto un quasi stallo delle temperature, e di sicuro per motivi prettamente naturali al netto di forcing vari che remavano contro; da sola ha reso l'aumento termico degli ultimi 20 anni decisamente minore di quanto sarebbe potuto essere) potremmo trovarci a vivere periodi di salita meno ripida seguiti da altri più drastici (come avvenuto dal 2015-2016), ma tanto sarebbe a rendere meno drastica l'ascesa.
La digressione che ho messo a didascalia delle immagini è una mia riflessione che sentivo di condividere. Spero non sia un problema che lo abbia fatto
Ultima modifica di burian br; 09/06/2020 alle 05:09
A titolo di curiosità, ho realizzato un analogo grafico con i dati delle anomalie globali di Berkeley:
2019_Time_Series-1024x577.jpg
L'iperbolica bassa è quella che descrive meglio l'andamento della curva dal 1980 al 2020.
Come prima, ogni tacca rappresenta +20 anni sull'asse x, ma +0,2°C sull'asse y.
La prima linea verticale si riferisce al 2080, la seconda linea verticale al 2100.
Nel 2100, stando all'iperbolica bassa, la temperatura potrebbe essere +3,1° dalla 51/80, e +3,5° dalla preindustriale.
Su questo differisce notevolmente da quanto si potrebbe ipotizzare dal grafico di Mauna Loa sulla CO2, che vedrebbe prolungando l'iperbolica, nello scenario più alto, 740 ppm per +2,1° dalla 86-05 e +2,9° dalla preindustriale.
Questo mi lascia pensare che forse il warming recente è stato troppo ripido, e sarà seguito da qualche anno di equilibrio attorno a questi valori.
Prendete le mie come stime empiriche, dopotutto questo sono. Ma credo siano interessanti
Ecco, infatti, tracciando un'iperbolica bassa che prosegue l'andamento fino al 2015, e per la quale gli ultimi anni si porrebbero sopra l'anomalia che sarebbe prevista (praticamente il 2016 ha avuto la stessa anomalia che ci si aspetterebbe nel 2028-2030), si ricava questo grafico:
Iperbolica bassa.jpg
Nel 2100 la temperatura sarebbe +2,6° dalla 51/80, ovvero +3° dalla preindustriale. Non lontano dalla stima che forniva l'incremento della CO2 da me elaborato con quel metodo empirico.
Ultima modifica di burian br; 09/06/2020 alle 05:04
Rammento ancora che sono grafici fatti per curiosità, non ho pretese di scientificità.
Sfortunatamente la relazione logaritmica è valida per la concentrazione di co2 vs forcing radiativo ma non per le emissioni, almeno per un aumento realistico (smorzato senza repentine variazioni) e fino al picco delle temperature le temperature aumentano in modo lineare con le emissioni di circa 1°C per 500GtC con un range tra i modelli determinato dal rapporto ecs/tcr(riscaldamento di equilibrio/transiente) e dalla frazione di co2 che rimane in atmosfera:
Ultima modifica di elz; 09/06/2020 alle 07:04
Sì ma burian, abbi pazienza.
Questi grafici sono realizzati in modo completamente arbitrario, togliendo questo mettendo quello aggiustando quell'altro.
È vero che lo hai specificato nella premessa ma mi spieghi perché fare voli pindarici di questo genere quando l'argomento è continuamente studiato e analizzato da migliaia di ricercatori, professori, fisici, statistici, climatologici di tutto il mondo, peraltro indipendenti e con una radicale formazione di fisica dell'atmosfera e di matematica che noi non abbiamo? Credi che se i loro studi avessero delle forti irregolarità non sarebbero stati presi in castagna e sputtanati da gente che ha le competenze ed è pagata per questo?
A volte il semplice buon senso ci evita di intrufolarci in virtuosismi dell'intelletto che non portano da nessuna parte
Ultima modifica di Alfredo89; 09/06/2020 alle 11:53
Non mi sembra di essermi collocato fuori dal seminato. Semplicemente mi sembra irrealistico lo scenario RCP 8,5 allo stato attuale. L'attuale ritmo di crescita delle emissioni di CO2 lascerebbe pensare che difficilmente si potrebbero raggiungere concentrazioni così alte in meno di 80 anni. 1300 ppm corrisponderebbero a più del triplo dell'attuale pressione parziale di CO2.
Questo può lasciarci ben sperare. Questo perchè dovremmo emettere per lo scenario RCP 8.5 ben 850 ppm in 80 anni, che vorrebbe dire circa 11 ppm all'anno, cosa che adesso facciamo ogni 5 anni.
Per il resto, non mi pare di non avere le competenze matematiche per allungare semplicemente una curva empiricamente , mentre la fisica non l'ho nemmeno discussa accettando aprioristicamente le conclusioni dell'IPCC.
Questo grafico illustra le ultime proiezioni:
Si giunge a conclusioni similari.
L'ho preso da qui:
Rising CO2 levels could push ‘hundreds of millions’ into malnutrition by 2050
Capisco Elz, ma non è detto vada così.
Questo grafico lo prendo da AR5:
E' lo stesso tuo, ma della versione precedente.
Guarda il 2010 dove era previsto: a quasi 2000 GtCO2 e il 2020 a 2100-2200.
Nel grafico che hai postato invece ora il 2020 è messo ai livelli che nel 2014 (rapporto AR5) si prevedevano nel 2010.
Non è facile come appare aumentare le emissioni così tanto.
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