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Discussione: Temperature globali

  1. #2191
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Allora mi sa che abbiamo gusti diversi.
    Comunque allo stato di una proiezione se è possibile è anche credibile.
    E' possibile anche che nel 2100 il clima sarà solo +0,2° da oggi. Ma tu ci credi? O lo ritieni credibile?
    Non sofisticheggiamo.

    Naturalmente lo scenario 6.0 non è bello, ci mancherebbe. Ma rispetto al 4.5 differisce di pochi decimi di grado (vedi mio intervento qui). Alla fine non andrebbe bene lo scenario 4.5 neppure.

  2. #2192
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    Predefinito Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Io lo considero irrealizzabile da quando mi occupavo di economia del settore energetico all'università, richiede una forte crescita economica globale con una sostanziale assenza di innovazione tecnologica fino a fine secolo, in pratica tutti i 10 miliardi di abitanti del pianeta dovrebbero raggiungere un livello di emissioni superiore a quello europeo medio attuale e il carbone dovrebbe fornire a fine secolo il 50% dell'energia primaria, con un ritorno al passato sconcertante.

    A questo si aggiunge il piccolo problema che non ci sono riserve di combustibili fossili sufficienti a supportare quello scenario e si dovrebbero utilizzare risorse fossili ad alto costo, già ora più costose delle rinnovabili.

    Il senso di uno scenario che è più pessimistico di non fare nulla per ridurre le emissioni non lo capirò mai, anche perché nella pratica ha ricevuto una attenzione mediatica sproporzionata per uno scenario impossibile.

    Non c'era bisogno di uno scenario così estremo, per me anche il 6 é irrealistico ma quello può essere opinabile e già il 4.5 è abbastanza preoccupante da richiedere una azione decisa.

    Fosse per me quello scenario lo ignorerei totalmente.

    Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
    Penso sia giusto in una proiezione offrire sul piatto vari scenari. Sulla base scientifica si era espresso @elz prima, ed è utile anche una visione così estrema nel discorso.
    Se fosse per la noncuranza egoistica di certi sicuramente il mondo andrebbe verso un RCP8.5, quindi è utile fare sensibilizzazione anche sotto quell’aspetto in un discorso extrascientifico.
    Mi risulta poi che esistono ancora parecchie scorte di carbone per dire.
    Già uno scenario 4.5 è comunque pesante, e forse ora siamo lanciati come minimo su quella linea.

  3. #2193
    Josh
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Penso sia giusto in una proiezione offrire sul piatto vari scenari. Sulla base scientifica si era espresso @elz prima, ed è utile anche una visione così estrema nel discorso.
    Se fosse per la noncuranza egoistica di certi sicuramente il mondo andrebbe verso un RCP8.5, quindi è utile fare sensibilizzazione anche sotto quell’aspetto in un discorso extrascientifico.
    Mi risulta poi che esistono ancora parecchie scorte di carbone per dire.
    Già uno scenario 4.5 è comunque pesante, e forse ora siamo lanciati come minimo su quella linea.
    Concordo

  4. #2194
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Penso sia giusto in una proiezione offrire sul piatto vari scenari. Sulla base scientifica si era espresso @elz prima, ed è utile anche una visione così estrema nel discorso.
    Se fosse per la noncuranza egoistica di certi sicuramente il mondo andrebbe verso un RCP8.5, quindi è utile fare sensibilizzazione anche sotto quell’aspetto in un discorso extrascientifico.
    Mi risulta poi che esistono ancora parecchie scorte di carbone per dire.
    Già uno scenario 4.5 è comunque pesante, e forse ora siamo lanciati come minimo su quella linea.
    C'è abbastanza carbone per 150 anni al consumo attuale, ma in quello scenario la produzione di carbone deve quintuplicare per compensare il declino di petrolio e gas naturale che hanno riserve molto inferiori. Quindi le riserve conosciute non sarebbero comunque sufficienti. Anche ammettendo che se ne scoprano altre, il costo non sarebbe competitivo così come non lo è più il petrolio, ormai utilizzato solo per i trasporti (ma solo perché le alternative tecnologiche non sono ancora del tutto mature).

    La noncuranza egoistica non riuscirebbe a far sparire la convenienza economica né a generare carbone dal nulla, il costo dei combustibili fossili è in continuo aumento mentre le rinnovabili sono sempre più economiche. Quello scenario non assume soltanto totale noncuranza ma anche totale assenza di sviluppo tecnologico e crescita superiore alle previsioni della popolazione globale. Non avendo alternative, l'umanità ritornerebbe al carbone come nel 1700.

  5. #2195
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    C'è abbastanza carbone per 150 anni al consumo attuale, ma in quello scenario la produzione di carbone deve quintuplicare per compensare il declino di petrolio e gas naturale che hanno riserve molto inferiori. Quindi le riserve conosciute non sarebbero comunque sufficienti. Anche ammettendo che se ne scoprano altre, il costo non sarebbe competitivo così come non lo è più il petrolio, ormai utilizzato solo per i trasporti (ma solo perché le alternative tecnologiche non sono ancora del tutto mature).

    La noncuranza egoistica non riuscirebbe a far sparire la convenienza economica né a generare carbone dal nulla, il costo dei combustibili fossili è in continuo aumento mentre le rinnovabili sono sempre più economiche. Quello scenario non assume soltanto totale noncuranza ma anche totale assenza di sviluppo tecnologico e crescita superiore alle previsioni della popolazione globale. Non avendo alternative, l'umanità ritornerebbe al carbone come nel 1700.
    Ti faccio però nuovamente la domanda di oggi. Non hai
    considerato che c'è una componente di CO2 liberata dagli oceani?
    Noi emettiamo x e il riscaldamento delle T porta gli oceani a emettere y che si aggiunge a x e da quell'andamento apparentemente più alto di quanto siamo portati a intuire. Cosicché la concentrazione totale non arriva solo dalla combustione diretta, ma anche da quella intrappolata nel corso dei decenni negli oceani. E non solo, c'è anche la perdita del permafrost. Mi pare abbastanza palese che il grafico incriminato vada letto così.
    Domanda, senza che ti offendi subito

  6. #2196
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    C'è abbastanza carbone per 150 anni al consumo attuale, ma in quello scenario la produzione di carbone deve quintuplicare per compensare il declino di petrolio e gas naturale che hanno riserve molto inferiori. Quindi le riserve conosciute non sarebbero comunque sufficienti. Anche ammettendo che se ne scoprano altre, il costo non sarebbe competitivo così come non lo è più il petrolio, ormai utilizzato solo per i trasporti (ma solo perché le alternative tecnologiche non sono ancora del tutto mature).

    La noncuranza egoistica non riuscirebbe a far sparire la convenienza economica né a generare carbone dal nulla, il costo dei combustibili fossili è in continuo aumento mentre le rinnovabili sono sempre più economiche. Quello scenario non assume soltanto totale noncuranza ma anche totale assenza di sviluppo tecnologico e crescita superiore alle previsioni della popolazione globale. Non avendo alternative, l'umanità ritornerebbe al carbone come nel 1700.
    Il fatto in queste proiezioni così lontane è che non possiamo dare nulla per scontato, quindi penso sia giusto parlarne anche ad ampio raggio.

  7. #2197
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Alfredo89 Visualizza Messaggio
    Ti faccio però nuovamente la domanda di oggi. Non hai
    considerato che c'è una componente di CO2 liberata dagli oceani?
    Noi emettiamo x e il riscaldamento delle T porta gli oceani a emettere y che si aggiunge a x e da quell'andamento apparentemente più alto di quanto siamo portati a intuire. Cosicché la concentrazione totale non arriva solo dalla combustione diretta, ma anche da quella intrappolata nel corso dei decenni negli oceani. E non solo, c'è anche la perdita del permafrost. Mi pare abbastanza palese che il grafico incriminato vada letto così.
    Domanda, senza che ti offendi subito
    Quando discutiamo le emissioni di uno scenario IPCC è già considerato questo effetto sulle concentrazioni, quindi se le emissioni fossero più basse di quanto previsto anche le concentrazioni lo sarebbero. E se la sensibilità climatica è sovrastimata, come è probabile che sia per uno scenario pessimistico come quello, anche le concentrazioni lo sarebbero a parità di emissioni.

    Allo stato attuale comunque gli oceani stanno assorbendo circa metà delle emissioni antropiche e continuano a farlo perché l'assorbimento di anidride carbonica dipende dalle concentrazioni relative in atmosfera e nell'oceano oltre che dalle temperature oceaniche, per ora il primo effetto è ampiamente prevalente sul secondo quindi la quantità di anidride carbonica assorbita dagli oceani aumenta all'aumentare delle emissioni. Solo nel lungo termine, quando le concentrazioni di anidride carbonica negli gli oceani gradualmente raggiungeranno la saturazione e le temperature oceaniche saliranno questo processo verrà meno. Ma in uno scenario di emissioni crescenti rimarrebbe poco rilevante, si noterebbe di più in caso di calo delle emissioni perché diventerebbe un ostacolo significativo al calo delle concentrazioni.

    Ad esempio se dimezzassimo istantaneamente le emissioni le concentrazioni smetterebbero temporaneamente di salire ma senza ulteriori riduzioni riprenderebbero gradualmente ad aumentare per minor assorbimento degli oceani.

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  8. #2198
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Temperature globali

    devo dire che dopo vent'anni di dibattito forumistico si è giunti a un certo equilibrio di sistema, non climatico
    l'ho seguito per buona parte da osservatore e in seguito solo di rado attivamente
    il tema è sempre stato intriso di veleni, spesso si è scaduti nel personale
    oggi pare quasi vietato dalla buoncostume entrare nel merito delle teorie
    eppure è noto a tutti quanto questa scienza sia giovane e poggi su basi assai precarie di consapevolezza, questo lo sanno bene anche gli scienziati che non sono esseri dell'iperuranio ma individui che vivono nel nostro stesso evo
    io del resto vorrei sapere quanti (alcuni ci sono per carità) di entrambi gli "schieramenti", i quali emettono da sempre sentenze con tanto di percentuali dettagliate sulla base di un consenso tra la comunità scientifica che come è già stato evidenziato viene riportato in modo strumentale, si siano letti qualcosa dell'ipcc
    il quale è certamente meno realista, non solo del re, ma di coloro che lo richiamano costantemente a proprio uso e consumo
    la scienza per altro come già ricordato in passato non è democratica ed è sufficiente un po' di esperienza nel settore della ricerca per rendersene rapidamente conto
    ormai va di moda ridicolizzare aprioristicamente l'idea di studi non focalizzati secondo i presupposti che ora vanno per la maggiore
    ovviamente in tal senso utile risulta offrire spazio solo a coloro che possano rinfocolare l'idea che si tratti in ogni caso di scienziati pazzi russi che vivono nei gulag, rimestando nei crogioli di mago merlino code di rospo e lingue di gatto per ricreare in vitro la prossima era glaciale
    allo stesso modo in un velato, e nemmeno troppo, non detto si appioppa al utente che mantiene cautela l'etichetta di freddofilo frustrato, incapace di far pace con l'idea che sia venuto al mondo in coincidenza della transizione sbagliata in funzione dei suoi meteogusti
    tale disgraziato inevitabilmente per vivere meglio si costruisce nella testa una teoria alternativa per autoconvincersi che tempo un paio d'anni ritornerà a godere i fasti degli inverni PEG (fasti poi solo ad uso e consumo di coloro che li guardano dalle cartoline della nostra epoca di comodo)
    poi intendiamoci, ci sono in entrambi gli ambiti coloro che vogliono fare gli alternativi per partito preso, basterebbe essere in grado (e soprattutto avere interesse) di fare dei distinguo
    stendo un velo pietoso sul fatto, tutto forumistico e non certo scientifico, che si citi sovente l'attività solare a sproposito, considerando i ssn dei cicli piuttosto che non variabili come aa e tsi quando ormai sanno anche i sassi che per nostra fortuna è una stella assai stabile mentre viceversa rischieremmo variazioni climatiche di ordini di grandezza simili a quelli preolocenici ogni due per tre in intervalli temporali ridicoli
    così come trovo improponibile che si parli dell'enso come un camino di redistribuzione del gw atmosferico quando allo stesso modo sanno anche i sassi che l'inerzia termica di 100m di colonna d'acqua è 10 volte quella di tutta l'atmosfera
    ora riportiamo un pò il succo:
    quale che sia il motivo se avviene un riscaldamento (medio e soprattutto tropicale) delle superfici oceaniche si innesca una serie di risposte:
    - aumenta la presenza di vapore in atmosfera che porta aumento medio delle piogge, aumento "effetto serra" medio, aumento nubi alte e diminuzione nubi basse, calmieramento temperature nei bassi strati (il DTR aumenta con la diminuzione dell'SH e diminuisce con l'aumento, aumento minime, diminuzione massime ma meno delle minime), possibile aumento della forza dei moti convettivi con variazione di cio' che vi e' connesso (tutto il sistema climatico) e iniezioni di vapore in stratosfera.
    - diminuzione dei ghiacci marini: l'aumento delle temperature superficiali porta ovviamente a un equilibrio diverso innescando risposte di albedo e forti variazioni delle t. superficiali locali
    - l'aumento delle temperature superficiali è warming di per se stesso, il 72% del totale ma ne induce anche x il restante 28%.
    come puo' avvenire un aumento delle temperature superficiali oceaniche ?
    per tanti motivi a frequenza diversa, da millenaria a bassa frequenza (giorni).
    di sicuro possiamo elencare i principali:
    - variazioni di rotazione terrestre (piccolissimi ma importantissimi), favorisco/sfavoriscono l'upwelling
    - insolazione netta (forza solare e filtri atmosferici quindi ghg)
    - regime medio dei venti e pattern convettivi

    l'aspetto fisico fondamentale e' la circolazione tridimensionale oceanica, le acque profonde rimescolano quelle superficiali piu' o meno in dipendenza dei regimi sopraelencati e questo e' il motore di tutto il clima
    le cose nel breve termine sono chiaramente dettate dallo status iniziale e dal regime presente e forzante in quel momento, in questo senso può andare benissimo quello che vediamo oggi nelle teorie riportate (al di là dei discorsi sulle percentuali)

    ciò detto quando apriamo l'ultimo report ipcc ci troviamo questo aspetto nella parte introduttiva :

    Anthropogenic influences have likely affected the global water cycle since 1960

    questo cosa significa? che non c'è alcuna contezza assoluta riguardo il cardine del sistema che è il vapore e come le variazioni e le interazioni con esso modulino tutto il sistema atmosferico
    in questo altro passaggio si parla di :

    Global mean surface temperature increases in 2100 in baseline scenarios—those without additional mitigation—range from 3.7°C to 4.8°C above the average for 1850–1900 for a median climate responseThey range from 2.5°C to 7.8°C when including climate uncertainty (5th to 95th percentile range) (high confidence)

    successivamente però si passa al peso delle variabili laddove quella extra antropica ha un range di incertezza sostanzialmente inesistente con un impatto simato che sarà nell'ordine del decimo W/m2 :

    The total anthropogenic radiative forcing over 1750–2011 is calculated to be a warming effect of 2.3 [1.1 to 3.3] W/m2



    quindi si arriva a queste conclusioni :

    GHGs contributed a global mean surface warming likely to be in the range of 0.5°C to 1.3°C over the period 1951 to 2010, with further contributions from other anthropogenic forcings, including the cooling effect of aerosols, from natural forcings, and from natural internal variability

    il tutto si assume possa funzionare in questi termini con i presupposti attuali ma il clima non si misura in anni e decenni e quanto valido in un tot status climatico in un altro può variare in modo considerevole
    il fatto che si dia addirittura per scontato che ad oggi si modellizi con precisione assoluta tutta la variabilità e le interazioni di medio lungo periodo avendo a disposizioni limitate osservazioni e serie moderne brevissime, personalmente mi da l'impressione di voler ricostruire nel dettaglio la morfologia di una stanza di 100 m2 guardando dal buco della serratura, diciamo che c'è una discreta dose di positivismo novecentesco
    niente di male nel condividerlo, basta non perculeggiare chi non assume che ormai sia tutto inevitabilmente scontato
    senza contare che il battage mediatico tra le varie porcherie, spaccia per certe alcune osservazioni che sono considerate tutt'altro che tali dallo stesso ipcc :

    There is low confidence in observed global-scale trends in droughts, due to lack of direct observations, dependencies of inferred trends on the choice of the definition for drought, and due to geographical inconsistencies in drought trends.

    There is low confidence that long-term changes in tropical cyclone activity are robust, and there is low confidence in the attribution of global changes to any particular cause. However, it is virtually certain that intense tropical cyclone activity has increased in the North Atlantic since 1970.

    una delle linee di tendenza di molti degli attuali studi è quella di minimizzare quelli che erano considerati i cardini del sistema climatico extra antropico eppure :

    There is no observational evidence of a long-term trend in the Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC)

    ora anch'io credo, come già riportato, non ci sia qualcuno qui che non condivida l'utilità della decarbonizzazione e soprattutto della riduzione di altre forme di inquinamento ancora più dannose :
    uso e conseguente impoverimento dei suoli per agricolture intensive
    uso di pesticidi
    allevamento intensivo
    massiccio consumo di carne
    dispersione della plastica
    ma il vizio di fondo personalmente, e come avevo già avuto modo di esprimere, lo riscontro più di tutti in un approccio non scientifico ma persino ontologico al tema del rapporto/uomo natura (su cui non mi soffermo in quanto mi sono già espresso a sufficienza nel td di @burianbr)
    conoscere il passato per progettare il futuro si asserisce spesso, ma se arriviamo a produrre un grafico così



    dove l'ordine di grandezza all'ascissa sono i metri ma per impennare la curva si misura in 0, c'è qualcosa di fondo che non funziona
    non funziona perché il clima non deve mantenersi stabile in funzione dei comodi in primis dell'essere umano (e qui di solito entra in gioco tutta la retorica ipocrita sulla salvaguardia degli ecosistemi) quali che siano le cause sono da mettere in conto, anche repentine (e senza necessariamente colpevoli)
    se le variazioni del passato si misuravano in decine di metri e non di cm è forse più sensato domandarsi ancor prima dei perché al di fuori di noi, quelli che ci riguardano in prima battuta
    come il fatto che ci siamo messi nella condizione di dover considerare catastrofici innalzamenti dalla consistenza molto relativa
    in ogni caso, il guaio è partito tutto dal momento in cui l'alternanza climatica è stata presa per la giacchetta e sbattuta come il mostro in prima pagina, in un dibattito con infiniti risvolti che di scientifico non hanno nulla
    la cartina di tornasole di tale deriva sono gli stessi forum climatici laddove sistematicamente in ogni discussione il tema è quello ma sovente si parla di altro
    questo ha irrimediabilmente inquinato ogni speranza di neutralità e incide (e molto) sugli indirizzi della ricerca, tant'è
    non si torna più indietro in proposito
    visti i Bolsonaro che circolano, speriamo alla fine di guadagnarci davvero qualcosa
    Ultima modifica di Alessandro1985; 12/06/2020 alle 13:12
    C'ho la falla nel cervello


  9. #2199
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    Predefinito Re: Temperature globali

    . . . . .
    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    devo dire che dopo vent'anni di dibattito forumistico si è giunti a un certo equilibrio di sistema, non climatico
    l'ho seguito per buona parte da osservatore e in seguito solo di rado attivamente
    il tema è sempre stato intriso di veleni, spesso si è scaduti nel personale
    oggi pare quasi vietato dalla buoncostume entrare nel merito delle teorie
    eppure è noto a tutti quanto questa scienza sia giovane e poggi su basi assai precarie di consapevolezza, questo lo sanno bene anche gli scienziati che non sono esseri dell'iperuranio ma individui che vivono nel nostro stesso evo
    io del resto vorrei sapere quanti (alcuni ci sono per carità) di entrambi gli "schieramenti", i quali emettono da sempre sentenze con tanto di percentuali dettagliate sulla base di un consenso tra la comunità scientifica che come è già stato evidenziato viene riportato in modo strumentale, si siano letti qualcosa dell'ipcc
    il quale è certamente meno realista, non solo del re, ma di coloro che lo richiamano costantemente a proprio uso e consumo
    la scienza per altro come già ricordato in passato non è democratica ed è sufficiente un po' di esperienza nel settore della ricerca per rendersene rapidamente conto
    ormai va di moda ridicolizzare aprioristicamente l'idea di studi non focalizzati secondo i presupposti che ora vanno per la maggiore
    ovviamente in tal senso utile risulta offrire spazio solo a coloro che possano rinfocolare l'idea che si tratti in ogni caso di scienziati pazzi russi che vivono nei gulag, rimestando nei crogioli di mago merlino code di rospo e lingue di gatto per ricreare in vitro la prossima era glaciale
    allo stesso modo in un velato, e nemmeno troppo, non detto si appioppa al utente che mantiene cautela l'etichetta di freddofilo frustrato, incapace di far pace con l'idea che sia venuto al mondo in coincidenza della transizione sbagliata in funzione dei suoi meteogusti
    tale disgraziato inevitabilmente per vivere meglio si costruisce nella testa una teoria alternativa per autoconvincersi che tempo un paio d'anni ritornerà a godere i fasti degli inverni PEG (fasti poi solo ad uso e consumo di coloro che li guardano dalle cartoline della nostra epoca di comodo)
    poi intendiamoci, ci sono in entrambi gli ambiti coloro che vogliono fare gli alternativi per partito preso, basterebbe essere in grado (e soprattutto avere interesse) di fare dei distinguo
    stendo un velo pietoso sul fatto, tutto forumistico e non certo scientifico, che si citi sovente l'attività solare a sproposito, considerando i ssn dei cicli piuttosto che non variabili come aa e tsi quando ormai sanno anche i sassi che per nostra fortuna è una stella assai stabile mentre viceversa rischieremmo variazioni climatiche di ordini di grandezza simili a quelli preolocenici ogni due per tre in intervalli temporali ridicoli
    così come trovo improponibile che si parli dell'enso come un camino di redistribuzione del gw atmosferico quando allo stesso modo sanno anche i sassi che l'inerzia termica di 100m di colonna d'acqua è 10 volte quella di tutta l'atmosfera
    ora riportiamo un pò il succo:
    quale che sia il motivo se avviene un riscaldamento (medio e soprattutto tropicale) delle superfici oceaniche si innesca una serie di risposte:
    - aumenta la presenza di vapore in atmosfera che porta aumento medio delle piogge, aumento "effetto serra" medio, aumento nubi alte e diminuzione nubi basse, calmieramento temperature nei bassi strati (il DTR aumenta con la diminuzione dell'SH e diminuisce con l'aumento, aumento minime, diminuzione massime ma meno delle minime), possibile aumento della forza dei moti convettivi con variazione di cio' che vi e' connesso (tutto il sistema climatico) e iniezioni di vapore in stratosfera.
    - diminuzione dei ghiacci marini: l'aumento delle temperature superficiali porta ovviamente a un equilibrio diverso innescando risposte di albedo e forti variazioni delle t. superficiali locali
    - l'aumento delle temperature superficiali è warming di per se stesso, il 72% del totale ma ne induce anche x il restante 28%.
    come puo' avvenire un aumento delle temperature superficiali oceaniche ?
    per tanti motivi a frequenza diversa, da millenaria a bassa frequenza (giorni).
    di sicuro possiamo elencare i principali:
    - variazioni di rotazione terrestre (piccolissimi ma importantissimi), favorisco/sfavoriscono l'upwelling
    - insolazione netta (forza solare e filtri atmosferici quindi ghg)
    - regime medio dei venti e pattern convettivi

    l'aspetto fisico fondamentale e' la circolazione tridimensionale oceanica, le acque profonde rimescolano quelle superficiali piu' o meno in dipendenza dei regimi sopraelencati e questo e' il motore di tutto il clima
    le cose nel breve termine sono chiaramente dettate dallo status iniziale e dal regime presente e forzante in quel momento, in questo senso può andare benissimo quello che vediamo oggi nelle teorie riportate (al di là dei discorsi sulle percentuali)

    ciò detto quando apriamo l'ultimo report ipcc ci troviamo questo aspetto nella parte introduttiva :

    Anthropogenic influences have likely affected the global water cycle since 1960

    questo cosa significa? che non c'è alcuna contezza assoluta riguardo il cardine del sistema che è il vapore e come le variazioni e le interazioni con esso modulino tutto il sistema atmosferico
    in questo altro passaggio si parla di :

    Global mean surface temperature increases in 2100 in baseline scenarios—those without additional mitigation—range from 3.7°C to 4.8°C above the average for 1850–1900 for a median climate responseThey range from 2.5°C to 7.8°C when including climate uncertainty (5th to 95th percentile range) (high confidence)

    successivamente però si passa al peso delle variabili laddove quella extra antropica ha un range di incertezza sostanzialmente inesistente con un impatto simato che sarà nell'ordine del decimo W/m2 :

    The total anthropogenic radiative forcing over 1750–2011 is calculated to be a warming effect of 2.3 [1.1 to 3.3] W/m2

    Immagine


    quindi si arriva a queste conclusioni :

    GHGs contributed a global mean surface warming likely to be in the range of 0.5°C to 1.3°C over the period 1951 to 2010, with further contributions from other anthropogenic forcings, including the cooling effect of aerosols, from natural forcings, and from natural internal variability

    il tutto si assume possa funzionare in questi termini con i presupposti attuali ma il clima non si misura in anni e decenni e quanto valido in un tot status climatico in un altro può variare in modo considerevole
    il fatto che si dia addirittura per scontato che ad oggi si modellizi con precisione assoluta tutta la variabilità e le interazioni di medio lungo periodo avendo a disposizioni limitate osservazioni e serie moderne brevissime, personalmente mi da l'impressione di voler ricostruire nel dettaglio la morfologia di una stanza di 100 m2 guardando dal buco della serratura, diciamo che c'è una discreta dose di positivismo novecentesco
    niente di male nel condividerlo, basta non perculeggiare chi non assume che ormai sia tutto inevitabilmente scontato
    senza contare che il battage mediatico tra le varie porcherie, spaccia per certe alcune osservazioni che sono considerate tutt'altro che tali dallo stesso ipcc :

    There is low confidence in observed global-scale trends in droughts, due to lack of direct observations, dependencies of inferred trends on the choice of the definition for drought, and due to geographical inconsistencies in drought trends.

    There is low confidence that long-term changes in tropical cyclone activity are robust, and there is low confidence in the attribution of global changes to any particular cause. However, it is virtually certain that intense tropical cyclone activity has increased in the North Atlantic since 1970.

    una delle linee di tendenza di molti degli attuali studi è quella di minimizzare quelli che erano considerati i cardini del sistema climatico extra antropico eppure :

    There is no observational evidence of a long-term trend in the Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC)

    ora anch'io credo, come già riportato, non ci sia qualcuno qui che non condivida l'utilità della decarbonizzazione e soprattutto della riduzione di altre forme di inquinamento ancora più dannose :
    uso e conseguente impoverimento dei suoli per agricolture intensive
    uso di pesticidi
    allevamento intensivo
    massiccio consumo di carne
    dispersione della plastica
    ma il vizio di fondo personalmente, e come avevo già avuto modo di esprimere, lo riscontro più di tutti in un approccio non scientifico ma persino ontologico al tema del rapporto/uomo natura (su cui non mi soffermo in quanto mi sono già espresso a sufficienza nel td di @burian)
    conoscere il passato per progettare il futuro si asserisce spesso, ma se arriviamo a produrre un grafico così

    Immagine


    dove l'ordine di grandezza all'ascissa sono i metri ma per impennare la curva si misura in 0, c'è qualcosa di fondo che non funziona
    non funziona perché il clima non deve mantenersi stabile in funzione dei comodi in primis dell'essere umano (e qui di solito entra in gioco tutta la retorica ipocrita sulla salvaguardia degli ecosistemi) quali che siano le cause sono da mettere in conto, anche repentine (e senza necessariamente colpevoli)
    se le variazioni del passato si misuravano in decine di metri e non di cm è forse più sensato domandarsi ancor prima dei perché al di fuori di noi, quelli che ci riguardano in prima battuta
    come il fatto che ci siamo messi nella condizione di dover considerare catastrofici innalzamenti dalla consistenza molto relativa
    in ogni caso, il guaio è partito tutto dal momento in cui l'alternanza climatica è stata presa per la giacchetta e sbattuta come il mostro in prima pagina, in un dibattito con infiniti risvolti che di scientifico non hanno nulla
    la cartina di tornasole di tale deriva sono gli stessi forum climatici laddove sistematicamente in ogni discussione il tema è quello ma sovente si parla di altro
    questo ha irrimediabilmente inquinato ogni speranza di neutralità e incide (e molto) sugli indirizzi della ricerca, tant'è
    non si torna più indietro in proposito
    visti i Bolsonaro che circolano, speriamo alla fine di guadagnarci davvero qualcosa
    Ultima modifica di Alfredo89; 12/06/2020 alle 13:20

  10. #2200
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    Predefinito Re: Temperature globali

    @Alessandro1985
    È un ottimo spunto di discussione che condivido ma non del tutto. Oggigiorno va molto di moda concentrarsi nello studio della predicibilitá del clima a lungo termine, con riferimento soprattutto alle anomalie stagionali. Ma è un qualcosa che viaggia su binari paralleli rispetto alla predicibilitá del clima globale in termini di tendenza secolare.
    Faccio un esempio pratico. Prendi un contenitore e versaci dentro dei fagiolini. Il contenitore è il globo e i fagiolini sono l'energia termica.
    Se io li mischio è un po'come se modificassi la distribuzione delle anomalie sulla Terra: ora l'anomalia + sta qua, la - sta là e ha questa o quella forma.
    Il "fattore GW" è l'aumento del numero di fagiolini che vengono versati nel contenitore (più energia termica) e che causano una sempre più fitta distribuzione delle anomalie +++ e mangiano spazio alle anomalie -.
    Con questo cosa voglio dire? Che esiste oggi una fonte di calore che scalda il clima indipendentemente da come sono contingenzialmente distribuite le anomalie. Quindi capire ora com'è l'ENSO, come è lo IOD ecc. quando si tratta di proiezioni climatiche, è un esercizio di stile.
    Quello che conterà tra 20-30-40 anni è che ci saranno molti più fagiolini nel contenitore e che quindi il mondo sarà sempre più "rosso".
    Poi vabbè, questo implica anche un'altra possibilità, ovvero che lo stesso GW faccia saltare le correlazioni teleconnettive note e quindi le conoscenze faticosamente acquisite, ma questo è OT.
    Ciò che voglio dire è che al momento il modello che meglio descrive l'andamento climatico a lunghissimo termine è l'AGW. Con questo cosa voglio dire? Che conta solo l'AGW mentre le tlc vanno buttate nel cesso? Certo che no...le tlc sono utili e importanti sì, ma solo in un'ottica "a scadenza".
    Se poi non ho capito cosa tu intendessi, dimmelo senza problemi

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