devo dire che dopo vent'anni di dibattito forumistico si è giunti a un certo equilibrio di sistema, non climatico
l'ho seguito per buona parte da osservatore e in seguito solo di rado attivamente
il tema è sempre stato intriso di veleni, spesso si è scaduti nel personale
oggi pare quasi vietato dalla buoncostume entrare nel merito delle teorie
eppure è noto a tutti quanto questa scienza sia giovane e poggi su basi assai precarie di consapevolezza, questo lo sanno bene anche gli scienziati che non sono esseri dell'iperuranio ma individui che vivono nel nostro stesso evo
io del resto vorrei sapere quanti (alcuni ci sono per carità) di entrambi gli "schieramenti", i quali emettono da sempre sentenze con tanto di percentuali dettagliate sulla base di un consenso tra la comunità scientifica che come è già stato evidenziato viene riportato in modo strumentale, si siano letti qualcosa dell'ipcc
il quale è certamente meno realista, non solo del re, ma di coloro che lo richiamano costantemente a proprio uso e consumo
la scienza per altro come già ricordato in passato non è democratica ed è sufficiente un po' di esperienza nel settore della ricerca per rendersene rapidamente conto
ormai va di moda ridicolizzare aprioristicamente l'idea di studi non focalizzati secondo i presupposti che ora vanno per la maggiore
ovviamente in tal senso utile risulta offrire spazio solo a coloro che possano rinfocolare l'idea che si tratti in ogni caso di scienziati pazzi russi che vivono nei gulag, rimestando nei crogioli di mago merlino code di rospo e lingue di gatto per ricreare in vitro la prossima era glaciale
allo stesso modo in un velato, e nemmeno troppo, non detto si appioppa al utente che mantiene cautela l'etichetta di freddofilo frustrato, incapace di far pace con l'idea che sia venuto al mondo in coincidenza della transizione sbagliata in funzione dei suoi meteogusti
tale disgraziato inevitabilmente per vivere meglio si costruisce nella testa una teoria alternativa per autoconvincersi che tempo un paio d'anni ritornerà a godere i fasti degli inverni PEG (fasti poi solo ad uso e consumo di coloro che
li guardano dalle cartoline della nostra epoca di comodo)
poi intendiamoci, ci sono in entrambi gli ambiti coloro che vogliono fare gli alternativi per partito preso, basterebbe essere in grado (e soprattutto avere interesse) di fare dei distinguo
stendo un velo pietoso sul fatto, tutto forumistico e non certo scientifico, che si citi sovente l'attività solare a sproposito, considerando i ssn dei cicli piuttosto che non variabili come aa e tsi quando ormai sanno anche i sassi che per nostra fortuna è una stella assai stabile mentre viceversa rischieremmo variazioni climatiche di ordini di grandezza simili a quelli preolocenici ogni due per tre in intervalli temporali ridicoli
così come trovo improponibile che si parli dell'
enso come un camino di redistribuzione del
gw atmosferico quando allo stesso modo sanno anche i sassi che l'inerzia termica di 100m di colonna d'acqua è 10 volte quella di tutta l'atmosfera
ora riportiamo un pò il succo:
quale che sia il motivo se avviene un riscaldamento (medio e soprattutto tropicale) delle superfici oceaniche si innesca una serie di risposte:
- aumenta la presenza di vapore in atmosfera che porta aumento medio delle piogge, aumento "effetto serra" medio, aumento nubi alte e diminuzione nubi basse, calmieramento temperature nei bassi strati (il DTR aumenta con la diminuzione dell'SH e diminuisce con l'aumento, aumento minime, diminuzione massime ma meno delle minime), possibile aumento della forza dei moti convettivi con variazione di cio' che vi e' connesso (tutto il sistema climatico) e iniezioni di vapore in stratosfera.
- diminuzione dei ghiacci marini: l'aumento delle temperature superficiali porta ovviamente a un equilibrio diverso innescando risposte di albedo e forti variazioni delle t. superficiali locali
- l'aumento delle temperature superficiali è warming di per se stesso, il 72% del totale ma ne induce anche x il restante 28%.
come puo' avvenire un aumento delle temperature superficiali oceaniche ?
per tanti motivi a frequenza diversa, da millenaria a bassa frequenza (giorni).
di sicuro possiamo elencare i principali:
- variazioni di rotazione terrestre (piccolissimi ma importantissimi), favorisco/sfavoriscono l'upwelling
- insolazione netta (forza solare e filtri atmosferici quindi ghg)
- regime medio dei venti e pattern convettivi
l'aspetto fisico fondamentale e' la circolazione tridimensionale oceanica, le acque profonde rimescolano quelle superficiali piu' o meno in dipendenza dei regimi sopraelencati e questo e' il motore di tutto il clima
le cose nel breve termine sono chiaramente dettate dallo status iniziale e dal regime presente e forzante in quel momento, in questo senso può andare benissimo quello che vediamo oggi nelle teorie riportate (al di là dei discorsi sulle percentuali)
ciò detto quando apriamo l'ultimo report ipcc ci troviamo questo aspetto nella parte introduttiva :
Anthropogenic influences have
likely affected the global water cycle since 1960
questo cosa significa? che non c'è alcuna contezza assoluta riguardo il cardine del sistema che è il vapore e come le variazioni e le interazioni con esso modulino tutto il sistema atmosferico
in questo altro passaggio si parla di :
Global mean surface temperature increases in 2100 in baseline scenarios—those without additional mitigation—range from 3.7°C to 4.8°C above the average for 1850–1900 for a median climate responseThey range from 2.5°C to 7.8°C when including
climate uncertainty (5th to 95th percentile range) (high confidence)
successivamente però si passa al peso delle variabili laddove quella extra antropica ha un range di incertezza sostanzialmente inesistente con un impatto simato che sarà nell'ordine del decimo W/m2 :
The total anthropogenic radiative forcing over 1750–2011 is calculated to be a warming effect of 2.3 [1.1 to 3.3] W/m2
Immagine
quindi si arriva a queste conclusioni :
GHGs contributed a global mean surface warming likely to be in the range of 0.5°C to 1.3°C over the period 1951 to 2010, with further contributions from other anthropogenic forcings, including the cooling effect of aerosols, from natural forcings, and from natural internal variability
il tutto si assume possa funzionare in questi termini con i presupposti attuali ma il clima non si misura in anni e decenni e quanto valido in un tot status climatico in un altro può variare in modo considerevole
il fatto che si dia addirittura per scontato che ad oggi si modellizi con precisione assoluta tutta la variabilità e le interazioni di medio lungo periodo avendo a disposizioni limitate osservazioni e serie moderne brevissime, personalmente mi da l'impressione di voler ricostruire nel dettaglio la morfologia di una stanza di 100 m2 guardando dal buco della serratura, diciamo che c'è una discreta dose di positivismo novecentesco
niente di male nel condividerlo, basta non perculeggiare chi non assume che ormai sia tutto inevitabilmente scontato
senza contare che il battage mediatico tra le varie porcherie, spaccia per certe alcune osservazioni che sono considerate tutt'altro che tali dallo stesso ipcc :
There is low confidence in observed global-scale trends in droughts, due to lack of direct observations, dependencies of inferred trends on the choice of the definition for drought, and due to geographical inconsistencies in drought trends.
There is low confidence that long-term changes in tropical cyclone activity are robust, and there is low confidence in the attribution of global changes to any particular cause. However, it is virtually certain that intense tropical cyclone activity has increased in the North Atlantic since 1970.
una delle linee di tendenza di molti degli attuali studi è quella di minimizzare quelli che erano considerati i cardini del sistema climatico extra antropico eppure :
There is no observational evidence of a long-term trend in the Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC)
ora anch'io credo, come già riportato, non ci sia qualcuno qui che non condivida l'utilità della decarbonizzazione e soprattutto della riduzione di altre forme di inquinamento ancora più dannose :
uso e conseguente impoverimento dei suoli per agricolture intensive
uso di pesticidi
allevamento intensivo
massiccio consumo di carne
dispersione della plastica
ma il vizio di fondo personalmente, e come avevo già avuto modo di esprimere, lo riscontro più di tutti in un approccio non scientifico ma persino ontologico al tema del rapporto/uomo natura (su cui non mi soffermo in quanto mi sono già espresso a sufficienza nel td di @
burianbr)
conoscere il passato per progettare il futuro si asserisce spesso, ma se arriviamo a produrre un grafico così
Immagine
dove l'ordine di grandezza all'ascissa sono i metri ma per impennare la curva si misura in 0, c'è qualcosa di fondo che non funziona
non funziona perché il clima non deve mantenersi stabile in funzione dei comodi in primis dell'essere umano (e qui di solito entra in gioco tutta la retorica ipocrita sulla salvaguardia degli ecosistemi) quali che siano le cause sono da mettere in conto, anche repentine (e senza necessariamente colpevoli)
se le variazioni del passato si misuravano in decine di metri e non di cm è forse più sensato domandarsi ancor prima dei perché al di fuori di noi, quelli che ci riguardano in prima battuta
come il fatto che ci siamo messi nella condizione di dover considerare catastrofici innalzamenti dalla consistenza molto relativa
in ogni caso, il guaio è partito tutto dal momento in cui l'alternanza climatica è stata presa per la giacchetta e sbattuta come il mostro in prima pagina, in un dibattito con infiniti risvolti che di scientifico non hanno nulla
la cartina di tornasole di tale deriva sono gli stessi forum climatici laddove sistematicamente in ogni discussione il tema è quello ma sovente si parla di altro
questo ha irrimediabilmente inquinato ogni speranza di neutralità e incide (e molto) sugli indirizzi della ricerca, tant'è
non si torna più indietro in proposito
visti i Bolsonaro che circolano, speriamo alla fine di guadagnarci davvero qualcosa
Segnalibri