Io condivido la necessità di cambiare in un certo modo rotta, sui combustibili fossili, sulle emissioni (pur ritenendo come detto qualche giorno fa di non condividere per nulla significato e implicazioni di slogan come "impatto zero" ma anche "emissioni zero" dato che perseguendo quell'obiettivo indirettamente vengono creati problemi ambientali di diverso genere), anche che occorre in parte ripensare lo stile di vita, ma molto parzialmente.
Sinceramente se qualcuno viene a dire così su due piedi che non si deve più viaggiare, che gli aerei vanno vietati, che magari devi usare solo la bici anche se devi fare 20 km per andare a lavoro o perché devi andare in vacanza, che non si deve mai usare il condizionatore (però il riscaldamento si, guarda un po', per molti non ci si può difendere dal caldo ma nessuno dice che non ci si dovrebbe difendere dal freddo, vorrei capire perché ma va beh), che nessuno dovrebbe più mangiare carne lo prenderei per quello che penso che sia: un estremista.
Come ho detto credo che si debba partire dalla premessa secondo cui l'uomo è una specie invasiva, e non si può renderla una specie non invasiva e poco impattante sul mondo e sull'ambiente. Si può fare il possibile (quindi, si energia rinnovabile, si auto elettriche, si possono vietare molti oggetti come le posate usa e getta, i palloncini e altro, si può cercare di gestire meglio le risorse naturali come l'acqua, si può cercare di generare più energia possibile dai pannelli solari, ridurre l'inquinamento generato dalle caldaie, ecc.) ma senza modificare radicalmente lo stile di vita della popolazione, anche perché questo non verrebbe mai accettato.
Credo che si debba fare attenzione a questo aspetto, a non eccedere perché onestamente io sarei il primo a non voler vivere in un mondo come lo vorrebbero i più accaniti ecologisti, e nemmeno lasciarlo alle generazioni future.
Comunque, ovviamente anche questo andrebbe approfondito in un topic apposito, se qualcuno vuole aprirlo.
Guarda, è significativo che appena parlo di sacrifici, non prendo nemmeno un like...qualcosa vorrà dire. siamo abituati troppo bene, ci rendiamo conto di come vivono in Africa? Ci vuole un cambiamento importante, magari un passo alla volta, ma sono scelte impopolari, questo è il problema, nessun politico si prenderà mai la briga di dire certe cose, pena l'estinzione del proprio partito. In oriente non è proprio così, e loro hanno dei vantaggi su di noi per il futuro, e questo si è già visto con l'emergenza covid. Poi non ho capito la tua ultima frase...non vorresti lasciarlo alle generazioni future? Mah, forse non ho capito il senso.
E poi non vedo proprio rischi nell'eccedere...da parte di chi? Sarebbe già tanto fermarsi a questi livelli. Ma se ci si immola al dio della crescita allora saremo costretti a non accontentarci mai, anche quando il di più diventa dannoso e controproducente (e per molte cose già lo è da tempo).
Ad ogni modo, nessuno dice che non si deve più viaggiare o andare solo in bicicletta. E' la quantità che va limitata. Questo vale anche per i consumi di carne per esempio. Ma il problema è proprio far capire che è la qualità della vita e non la quantità che conta e che ci rende felici. Magari prendere l'aereo per chi può sarebbe meglio prenderlo di rado, giusto ogni tanto nella vita. La carne anche se ne può fare a meno per un pò, e magari è anche meglio, perchè si è più contenti quando durante le feste la si mangia. Oltretutto ci guadagneremmo in salute...Ma ci sono tante valide alternative per essere felici. Bisogna avere la capacità di ripensare il futuro, questa è una sfida che ci rende vivi e non succubi dell'andazzo generale.
Ritornando al discorso clima, questo purtroppo è diventato l'argomento che permette ai potenti di non cambiare praticamente nulla (se non continuare ad alimentare la crescita con titanici investimenti) dato che le incertezze come sappiamo sono molte, e un grado e mezzo significa tutto e niente. Già non si sa che temperature facevano esattamente 2 o 3 secoli fa. Se la temperatura non aumenterà oltre il grado e mezzo (come è probabile dato che le proiezioni sono largamente esagerate), si dirà che è stato un successo, mentre intanto il mondo si degrada e si inquina sempre più. Per questo sono scettico, non perchè non tenga all'ambiente ma proprio per l'esatto contrario.
per quello che può servire, Copernicus, ai tuoi ultimi post io di like te ne avrei messi anche una ventina.
il fatto è che queste discussioni, purtroppo, non portano da nessuna parte. Ognuno resta della sua idea, mentre le leggi della fisica, implacabili, continuano a rimanere le stesse.
Il pianeta brucia, ma guai a toccare i propri comodi. Nemmeno l'auto elettrica va bene! vogliono quella che fa "brum brum", guai a toccargli il loro amuleto di due tonnellate che emette gas tossici e puzzolenti nell'atmosfera di tutti.
Che speranze ci possono essere in una società così?
Poche sembrerebbe. Ma chi è giovane non può permettersi lo sconforto e il pessimismo di un (quasi) cinquantenne. Per cui vi saluto e mi taccio.
Anche se probabilmente è OT, il mondo energetico richiede competenze tecniche per una discussione seria e veritiera, anche perchè gli slogan propagandistici non sono mai applicabili nella realtà. Il giornalismo italiano non fa mai un'analisi critica delle alternative, non andando a pesare costi-benefici e soprattutto verificarne l'applicabilità. Certo, sono aspetti sui quali un ingegnere energetico è in grado disquisire, ma perlomeno sarebbe opportuno evitare di voler avere le verità in tasca lasciando la parola e senza fare disinformazione. Ecco il link di un articolo interessante (raro ma vero) che spiega il motivo per cui è impossibile, se realmente non si prendono in considerazione anche altre fonti energetiche (come molti paesi d'altronde stanno facendo), raggiungere i fantomatici obiettivi del 2050...
Transizione ecologica: per l’Italia almeno mille miliardi e un milione di ettari - ilSole24ORE
Trascorsi ed orientamento politico a parte (non lo conosco ma leggevo critiche in tal senso, ma appunto legate al passato), mi sono soffermato soltanto sull'articolo. E' condiviso anche dalle associazioni legate ai settori energetici del Politecnico di Milano che seguo personalmente
può darsi che in questo articolo abbia scritto meno scemenze del solito. Come sappiamo, anche un orologio guasto segna l'ora giusta due volte al giorno
cmq il Mariutti di sicuro non è un ingegnere e di sicuro in passato ha collezionato una grande quantità di figure di palta scrivendo stupidaggini su argomenti di cui è palesemente ignorante.
dopo do un occhio all'articolo che suggerisci
Scherzi a parte, uno dei problemi delle auto elettriche é che sono silenziose e i pedoni non le sentono arrivare, quindi le case costruttrici stanno studiando dei rumori caratteristici da fargli emettere.
Poi un impianto fotovoltaico da 3 kw (20metri quadrati) produce mediamente da 3000 ai 4500 kwh all'anno.
Basta una proporzione per vedere quanti km quadrati di pannelli servono per produrre l'energia necessaria.
Come dici te le leggi della fisica quelle sono, non si scappa.
Concordo molto con Copernicus e trovo interessante quanto scritto da ale97, solo che tra me e queste ampie trattazioni sullo stile di vita da modificare, le risorse da conservare e il clima da salvaguardare si pone sempre una specie di ''panno'', tutt'altro che trasparente, rappresentato dalla demografia.
Dovevo ancora abituarmi ai 7.5 miliardi di persone che siamo sulla Terra, finché non ho visto qualche settimana fa una puntata di Quark in cui si parlava di 8 miliardi già raggiunti.
Nella puntata di mercoledì sera, inoltre, si parlava di quanta co2 emette l'invio di e-mail e la consultazione di video su Ytb. Non credevo
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