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Discussione: Temperature globali

  1. #2621
    Brezza tesa L'avatar di mky
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
    Non puoi certo obbligare tutti a comportarsi come te e a rinunciare a molte comodità in nome di teorie non ancora dimostrate. Io l'auto elettrica con cui devo essere sempre in ansia per la ricarica, o il dover fermarmi ore durante un viaggio non la comprerei mai, e mai vorrei essere obbligato a comprarla, questo è da regime
    mai dire mai.
    informarsi, bene, a priori, è un buon esercizio prima di sentenziare.
    Per quanto mi riguarda, dopo un paio di giorni di utilizzo della elettrica ho riflettuto sulla grande boiata che è da un secolo il motore termico, con cambio, liquidi, cinghie ecc.. ovviamente per non parlare dello smog.
    discorso lungo.
    Da una termica puoi passare ad una elettrica, da una elettrica, ti garantisco, non torni indietro.
    Non obbligo nessuno e non voglio convincere nessuno. Il regime, permettetemelo, è di chi ha insistito per decenni a non voler sdoganare l'alternativa pulita (o molto più pulita) in nome di .......affari, con le conseguenze che vediamo.

  2. #2622
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Mi sto facendo delle domande:
    quanta energia più o meno "pulita" serve per produrre le batterie?
    a quale "prezzo" si estrae la materia prima per produrle?
    la durata delle batterie è limita! smaltimento?
    P.S.
    per me è pura utopia "tornare indietro" a livelli di consumi e di vita di 80 o 100 anni fa.
    industrializzazione avanza, se in pochi riuscissero a fermarla o a rinunciare, ai tre quarti dell'umanità "serve" per uscire dalla fame e "sottosviluppo".
    almeno quei pochi devono però avere un approccio ai consumi più "ambientalista".
    Ultima modifica di giorgio1940; 23/07/2021 alle 13:25
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  3. #2623
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Non sono convinto che entro il 2035 tutta l'energia elettrica sarà prodotta senza combustibili fossili. Ben il 26% di quel 37% è costituito da nucleare e idroelettrico, e non so sinceramente se aumentare il numero di centrali nucleari sia la risposta, nè è possibile per tutti sfruttare l'energia idrica. Non dimentichiamo l'impatto paesaggistico del solare, qui a Brindisi 890 ettari sono occupati da parchi fotovoltaici sottratti alle campagne, il 3% della superficie comunale (33esimo comune più grande d'Italia, 330 km2).
    Anche l'eolico ha un impatto sul paesaggio sgradevole, vedere questi colossi ergersi nelle campagne non è il massimo, anche perchè si tratta di più pali. L'ideale sarebbe costruirli in mare aperto, così da limitare l'impatto paesaggistico e massimizzare il rendimento (sul mare soffia molto più vento).
    Mi ricollego alle deadline di cui si è parlato, agli scenari di rallentamento dello sviluppo e ai tuoi dubbi sulla necessità di costruire centrali nucleari.
    L'IPCC nel 2018 ha pubblicato il "Global Warming of 1.5°C", un report basato su 6000 studi da cui emergono 4 scenari plausibili per la decarbonizzazione nei tempi:
    1) Scenario dell'inefficienza: la domanda di energia cala grazie all'efficientamento dei processi sociali, tecnologici e aziendali entro il 2050. Rimane solo da riforestare.
    2) Scenario della sostenibilità: aumento dell'uso di energie sostenibili e low-carbon, della cooperazione internazionale; pattern di consumo sostenibili e utilizzo di Bioenergy with carbon capture and storage (BECCS)
    3) Scenario realistico: una via di mezzo. La crescita tecnico-sociale continua ai ritmi attuali seguendo cicli storici. Le emissioni si riducono cambiando il modo di produrre energia
    4) Scenario turbo: crescita globale intensiva, si inquina moltissimo: trasporti, cibo... Per ridurre le emissioni si ha un utilizzo massiccio di tecnologie BECCS e CDR (Carbon Dioxide Removal)

    Importante sottolineare che tutti e quattro gli scenari prevedono un aumento dell'uso del nucleare. Entro il 2030 è previsto un aumento compreso tra il 59% e il 106%, mentre entro il 2050 un aumento compreso tra il 98% e il 501%.
    Si tratta di previsioni ampiamente sottostimate a causa delle resistenza politico-sociali attuali al nucleare. Previsioni che non tengono nemmeno conto degli SMR (ovvero gli Small Modular Reactor).
    Questo per rispondere al tuo lecito ''dubbio", se posso considerarlo tale, rispetto alla necessità di costruire centrali. La risposta è chiaramente affermativa, considerando che nonostante le campagne propagandistiche contro al nucleare, nella scienza (per fortuna) parlano i dati, e a parità di energia prodotta è chiaramente la fonte di energia più sicura. Spesso non si considera la filiera, quanto solo il risultato finale, così che eventuali confronti non abbiano alcun senso.
    Volevo anche sottolineare il fatto che mi sono avvicinato all'ingegneria nucleare proprio a partire dall'ambientalismo e quindi dalle necessità di ridurre le emissioni di gas climalteranti.
    Insomma, nei paesi in cui l'idroelettrico e il geotermico non sono sufficienti (es. la nostra Italia, a differenza della Norvegia in cui risultano sufficienti), il baseload deve essere coperto dal nucleare.
    Non so se è già stato sottolineato nelle pagine indietro del thread, ma il carico di base non può essere coperto da eolico e solare, essendo innanzitutto rinnovabili aleatorie (un paese richiede potenza costante, 24/24h), e presentano due criticità:
    - richiedono un sistema di accumulo su grossa scala, che ad oggi non esiste;
    - necessitano di sistemi di backup (quasi sempre combustibili fossili);
    - il capacity factor (CF), ovvero il rapporto tra l'energia prodotta da un impianto in un anno e l'energia che potrebbe produrre se lavorasse sempre al massimo della sua potenza, è tra il 15/25% per il solare e il 30/40% per l'eolico.
    Maggiore è la potenza installata, e maggiore è quindi il problema.
    Dunque il baseload può essere soddisfatto da geotermico, biomasse (richiederebbero un approfondimento a parte: in ogni caso possono causare danni ambientali enormi, come deforestazioni, e vanno intese in un'ottica di riutilizzo di scarti, come fanghi industriali, letame, rifiuti civili, scarti agricoli e forestali... si può produrre un po' di energia) e infine dal nucleare.
    Per decarbonizzare, a seconda del paese, può servire dal 20 al 70% di energia nucleare. Tutto ciò che non è coperto dal carico base può essere fornito da eolico, solare ed idroelettrico, il quale in particolare risulta molto adatto per coprire i picchi di potenza. Se tutto ciò a seconda del paese non fosse sufficiente, si potrebbe utilizzare una piccola percentuale di gas.
    Dunque, riallacciandoci al discorso iniziale, se il reale scopo è la decarbonizzazione (e non proclami sensazionalistici che violano i principi base della termodinamica del tipo "zero emissioni", ''impatto zero'', "zero scarti, scorie, rifiuti" e ce ne sarebbero una caterva, dato che comunque le rinnovabili sfruttano la filiera delle terre rare), a seconda delle caratteristiche del paese sono queste le fonti energetiche sulle quali si deve puntare.
    Un Paese che infatti ha puntato su questo mix energetico (da ormai quarant'anni...) è la Francia, che utilizza per meno del 10% i combustibili fossili.

    Una cartina molto interessante da tenere sott'occhio, così da vedere quanto sono 'green' i paesi nella produzione di energia elettrica:

    electricityMap | Live CO₂ emissions of electricity consumption

    E per approfondire consiglio sicuramente la IEA:

    IEA – International Energy Agency
    Ultima modifica di MarcoSarto; 24/07/2021 alle 12:21

  4. #2624
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da ldanieli Visualizza Messaggio
    per quello che può servire, Copernicus, ai tuoi ultimi post io di like te ne avrei messi anche una ventina.
    il fatto è che queste discussioni, purtroppo, non portano da nessuna parte. Ognuno resta della sua idea, mentre le leggi della fisica, implacabili, continuano a rimanere le stesse.
    Il pianeta brucia, ma guai a toccare i propri comodi. Nemmeno l'auto elettrica va bene! vogliono quella che fa "brum brum", guai a toccargli il loro amuleto di due tonnellate che emette gas tossici e puzzolenti nell'atmosfera di tutti.
    Che speranze ci possono essere in una società così?
    Poche sembrerebbe. Ma chi è giovane non può permettersi lo sconforto e il pessimismo di un (quasi) cinquantenne. Per cui vi saluto e mi taccio.
    Ti ringrazio, è che uno spera sempre di convincere qualcuno, almeno prima che ci si accorga tutti della cosa sulla propria pelle...

    E' vero, c'è un condizionamento così profondo nella società che pure l'immondizia deve crescere insieme al PIL...magari non tutti la pensano così, ma vai a toccare gli interessi di chi si occupa di packaging...in generale è molto radicata l'idea che di più è meglio, quando spesso per noi paesi sviluppati è vero il contrario...

    Mettiamola così, vorremmo più natura, più tempo libero e meno intossicazioni e nevrosi...io sono dell'idea che con le tecnologie esistenti e con un pò di buon senso si potrebbe fare il paradiso in terra, basterebbe capire quali sono le priorità.

  5. #2625
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Anomalie temperature globali in bassa troposfera, tra 10 gg vedremo l'aggiornamento di luglio, al 30 giugno ancora nessun calo deciso sotto la 91-2020:


  6. #2626
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da DuffMc92 Visualizza Messaggio
    Concordo molto con Copernicus e trovo interessante quanto scritto da ale97, solo che tra me e queste ampie trattazioni sullo stile di vita da modificare, le risorse da conservare e il clima da salvaguardare si pone sempre una specie di ''panno'', tutt'altro che trasparente, rappresentato dalla demografia.

    Dovevo ancora abituarmi ai 7.5 miliardi di persone che siamo sulla Terra, finché non ho visto qualche settimana fa una puntata di Quark in cui si parlava di 8 miliardi già raggiunti.

    Nella puntata di mercoledì sera, inoltre, si parlava di quanta co2 emette l'invio di e-mail e la consultazione di video su Ytb. Non credevo
    Considera che rispetto alla popolazione, l'immondizia cresce a un ritmo enormemente superiore. La popolazione continua a crescere, ma ad un ritmo molto più lento rispetto ai consumi. Non ho dati alla mano ma basta ricordarsi dei contenitori della spazzatura di 30 o 40 anni fa. I più giovani non ci crederanno ma i cassonetti non esistevano e c'erano solo dei cestini (pochi) che avranno potuto contenere si e no qualche busta di plastica del supermercato, stop. Ora a giudicare dai volumi, mi sembra che siano a dir poco centuplicati, considerando che ogni cassonetto contiene parecchi metri cubi e che in genere è in buona compagnia di una decina di altri cassonetti. Se aspettiamo altri 40 anni nuoteremo nella spazzatura. Questo per dire che è il sistema economico che va cambiato, magari in modo graduale, sicuramente anche in funzione di un aumento di popolazione che pure ci sarà.

  7. #2627
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    Anomalie temperature globali in bassa troposfera, tra 10 gg vedremo l'aggiornamento di luglio, al 30 giugno ancora nessun calo deciso sotto la 91-2020:

    Immagine
    Se fosse come prevede e ripropone da mesi il modello NASA GMAO potremmo anche vedere un calo tra qualche mese con un altro evento di La Nina:


  8. #2628
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    Anomalie temperature globali in bassa troposfera, tra 10 gg vedremo l'aggiornamento di luglio, al 30 giugno ancora nessun calo deciso sotto la 91-2020:

    Immagine
    E mentre l'anomalia globale è addirittura a -0,01°C, in controsenso continua il bilancio positivo nella nostra fetta di globo.

    Vedremo se gli effetti si vedranno qui post Nina, se non cambiano i giochi atmosferici non vedremmo mutamenti.

  9. #2629
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da MarcoSarto Visualizza Messaggio
    Mi ricollego alle deadline di cui si è parlato, agli scenari di rallentamento dello sviluppo e ai tuoi dubbi sulla necessità di costruire centrali nucleari.
    L'IPCC nel 2018 ha pubblicato il "Global Warming of 1.5°C", un report basato su 6000 studi da cui emergono 4 scenari plausibili per la decarbonizzazione nei tempi:
    1) Scenario dell'inefficienza: la domanda di energia cala grazie all'efficientamento dei processi sociali, tecnologici e aziendali entro il 2050. Rimane solo da riforestare.
    2) Scenario della sostenibilità: aumento dell'uso di energie sostenibili e low-carbon, della cooperazione internazionale; pattern di consumo sostenibili e utilizzo di Bioenergy with carbon capture and storage (BECCS)
    3) Scenario realistico: una via di mezzo. La crescita tecnico-sociale continua ai ritmi attuali seguendo cicli storici. Le emissioni si riducono cambiando il modo di produrre energia
    4) Scenario turbo: crescita globale intensiva, si inquina moltissimo: trasporti, cibo... Per ridurre le emissioni si ha un utilizzo massiccio di tecnologie BECCS e CDR (Carbon Dioxide Removal)

    Importante sottolineare che tutti e quattro gli scenari prevedono un aumento dell'uso del nucleare. Entro il 2030 è previsto un aumento compreso tra il 59% e il 106%, mentre entro il 2050 un aumento compreso tra il 98% e il 501%.
    Si tratta di previsioni ampiamente sottostimate a causa delle resistenza politico-sociali attuali al nucleare. Previsioni che non tengono nemmeno conto degli SMR (ovvero gli Small Modular Reactor).
    Questo per rispondere al tuo lecito ''dubbio", se posso considerarlo tale, rispetto alla necessità di costruire centrali. La risposta è chiaramente affermativa, considerando che nonostante le campagne propagandistiche contro al nucleare, nella scienza (per fortuna) parlano i dati, e a parità di energia prodotta è chiaramente la fonte di energia più sicura. Spesso non si considera la filiera, quanto solo il risultato finale, così che eventuali confronti non abbiano alcun senso.
    Volevo anche sottolineare il fatto che mi sono avvicinato all'ingegneria nucleare proprio a partire dall'ambientalismo e quindi dalle necessità di ridurre le emissioni di gas climalteranti.
    Insomma, nei paesi in cui l'idroelettrico e il geotermico non sono sufficienti (es. la nostra Italia, a differenza della Norvegia in cui risultano sufficienti), il baseload deve essere coperto dal nucleare.
    Non so se è già stato sottolineato nelle pagine indietro del thread, ma il carico di base non può essere coperto da eolico e solare, essendo innanzitutto rinnovabili aleatorie (un paese richiede potenza costante, 24/24h), e presentano due criticità:
    - richiedono un sistema di accumulo su grossa scala, che ad oggi non esiste;
    - necessitano di sistemi di backup (quasi sempre combustibili fossili);
    - il capacity factor (CF), ovvero il rapporto tra l'energia prodotta da un impianto in un anno e l'energia che potrebbe produrre se lavorasse sempre al massimo della sua potenza, è tra il 15/25% per il solare e il 30/40% per l'eolico.
    Maggiore è la potenza installata, e maggiore è quindi il problema.
    Dunque il baseload può essere soddisfatto da geotermico, biomasse (richiederebbero un approfondimento a parte: in ogni caso possono causare danni ambientali enormi, come deforestazioni, e vanno intese in un'ottica di riutilizzo di scarti, come fanghi industriali, letame, rifiuti civili, scarti agricoli e forestali... si può produrre un po' di energia) e infine dal nucleare.
    Per decarbonizzare, a seconda del paese, può servire dal 20 al 70% di energia nucleare. Tutto ciò che non è coperto dal carico base può essere fornito da eolico, solare ed idroelettrico, il quale in particolare risulta molto adatto per coprire i picchi di potenza. Se tutto ciò a seconda del paese non fosse sufficiente, si potrebbe utilizzare una piccola percentuale di gas.
    Dunque, riallacciandoci al discorso iniziale, se il reale scopo è la decarbonizzazione (e non proclami sensazionalistici che violano i principi base della termodinamica del tipo "zero emissioni", ''impatto zero'', "zero scarti, scorie, rifiuti" e ce ne sarebbero una caterva, dato che comunque le rinnovabili sfruttano la filiera delle terre rare), a seconda delle caratteristiche del paese sono queste le fonti energetiche sulle quali si deve puntare.
    Un Paese che infatti ha puntato su questo mix energetico (da ormai quarant'anni...) è la Francia, che utilizza per meno del 10% i combustibili fossili.

    Una cartina molto interessante da tenere sott'occhio, così da vedere quanto sono 'green' i paesi nella produzione di energia elettrica:

    electricityMap | Live CO₂ emissions of electricity consumption

    E per approfondire consiglio sicuramente la IEA:

    IEA – International Energy Agency

    Noto però che molti paesi, come Belgio e Germania, stanno impegnandosi non per aprire ma per chiudere i reattori già esistenti.
    Inoltre non ho sentito molti ecologisti parlare di puntare sul nucleare, e nemmeno quando si parla di conversione nelle fonti di produzione dell'energia al fine di abbandonare i combustibili fossili si punta mai veramente sul nucleare.
    Noto tra l'altro che non è definita una forma di energia rinnovabile perchè impatta sull'ambiente e potrebbe avere potenzialmente catastrofiche conseguenze.

    In Europa leggo 134 reattori attivi, di cui però 58 solo in Francia (quasi il 50%).

  10. #2630
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Noto però che molti paesi, come Belgio e Germania, stanno impegnandosi non per aprire ma per chiudere i reattori già esistenti.
    Inoltre non ho sentito molti ecologisti parlare di puntare sul nucleare, e nemmeno quando si parla di conversione nelle fonti di produzione dell'energia al fine di abbandonare i combustibili fossili si punta mai veramente sul nucleare.
    Noto tra l'altro che non è definita una forma di energia rinnovabile perchè impatta sull'ambiente e potrebbe avere potenzialmente catastrofiche conseguenze.

    In Europa leggo 134 reattori attivi, di cui però 58 solo in Francia (quasi il 50%).
    Comunque per non alterare il contenuto di questo TD, proporrei di scrivere su questo topic apposito appena da me aperto, penso sia meglio dato che la carne al fuoco è tanta...non è su meteorologia dato che c'entra si col clima ma non completamente...


    Cambiamenti climatici e ambiente: punto centrale o "paravento" per l'establishment?

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