1.5 in genere è considerato strong, non credo esista una soglia ufficiale.
il nw europeo si scalda in media meno del nord africa/iberia di conseguenza le ondate di caldo intense che tipicamente arrivano da quella direzione portano ad un maggiore aumento degli estremi di caldo rispetto alla media, ma è un eccezione nell'emisfero nord e non è detto che continui.
Sono un po' OT... Ma qualcuno conosce o sa se esiste qualche paper che parli degli eventi precipitativi (frequenza e intensità) in area mediterranea?
Giusto per capire se qualcuno si è preso la briga di verificare l'esistenza di qualche trend sui dati già in essere.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
I dati di SCIA ISPRA AMBIENTE in collaborazione con tutti gli enti locali Arpa di tutto il territorio nazionale ci indicano che :
- I giorni con pioggia (indice R10): giorni nell’anno con precipitazione giornaliera >= 10 mm
son composti e divisi per zona in questo modo
- La precipitazione nei giorni molto piovosi (Indice R95P): giorni molto piovosi - somma in mm nell’annodelle precipitazioni giornaliere superiori al 95° percentile
è composta e suddivisa in tale maniera
- L'intensità di pioggia giornaliera (SDII): totale annuale di precipitazione diviso per il numero di giornipiovosi nell’anno (definiti come giorni con precipitazione>=1 mm
è suddivisa così
Non si osservano nei dati raccolti segnali di un trend "estremo" nelle precipitazioni in Italia.
Qui il link di riferimento
http://www.scia.isprambiente.it/wwwr.../Home_new.html
http://prodotticlimatici.blogspot.co...uzione_18.html
è complicato, a causa del contemporaneo aumento della stabilità con una riduzione nelle precipitazioni totali nel basso mediterraneo e l'aumento della disponibilità di acqua precipitabile i trend nei massimi annuali sono variegati e non significativi (mentre lo sono a nord delle alpi), sono gli eventi più rari quelli in cui è atteso un significativo aumento ma dato che appunto sono rari servirà lungo tempo e più riscaldamento per vedere trend significativi.
osservazioni:
A Global, Continental, and Regional Analysis of Changes in Extreme Precipitation in: Journal of Climate Volume 34 Issue 1 (2021)
modelli ad alta risoluzione:
Revisiting future extreme precipitation trends in the Mediterranean - ScienceDirect
i massimi annuali non sono previsti aumentare:
gli eventi rari si ma il segnale è evidente e diffuso solo ad alti livelli di riscaldamento:
la % di precipitazioni che cade in eventi estremi di conseguenza aumenta fortemente nella parte meridionale:
i massimi di portata dei fiumi poi sono ridotti dalla maggiore aridità ma anche questo funziona solo fino ad una certa soglia di intensità(che nel mediterraneo ci si può aspettare sia pù alta di quanto riportato nello studio sotto) e solo se le precipitazioni non arrivano su suoli saturi:
An extremeness threshold determines the regional response of floods to changes in rainfall extremes | Communications Earth & Environment
Ultima modifica di elz; 25/05/2023 alle 06:27
usano l'rcp8.5 che è utile in questo appunto perchè serve un grosso riscaldamento e/o lungo tempo per vedere una variazione significativa di episodi rari.
gli indici basati sui percentili possono essere facilmente fuorvianti, viene definita una soglia arbitraria ma diverse parti della distribuzione possono variare in modo diverso e se sono calcolati rispetto ai soli giorni di pioggia possono variare anche a causa di questo oltre che dell'intensità, inoltre nel mediterraneo la risposta è complessa l'r95ptot ad esempio può avere un gradiente nord-sud con un modesto aumento a nord, la parte termodinamica favorisce un incremento ovunque ma quella dinamica lo riduce e può compensarlo nella parte meridionale; questo non toglie che quando ci sono condizioni favorevoli (più raramente) anche li l'extra di vapore acqueo può portare fenomeni più intensi e frequenti ma comunque rari.
sugli indici di precipitazione estremi:
ShieldSquare Captcha
Since indices condense information from a larger continuous distribution into discrete point-based estimates that are then interpolated and gridded, this can often lead to unintended idiosyncrasies in the output timeseries. For example, inhomogeneities related to the start and end of climatological periods and their assessment can be open to misinterpretation. This happens particularly with (but is not limited to) percentile-based threshold indices.
Indices often measure the intensity or exceedances of specific percentile values (such as the 95th or 99th percentile in the ETCCDI indices R95p and R99p), but changes in precipitation intensity may differ for different parts of the distribution function (Contractor et al2018, Pendergrass 2018). This illustrates that results for the indices may be sensitive to the choice of specific threshold if changes are disproportionate for different parts of the distribution. Also, if data are to be shared among researchers then the choice of reference period needs to be standardised and of sufficient enough length to ensure that biases are not introduced (e.g. Bador et al2019).risposta termodinamica vs dinamica:A different issue is sensitivity to the sample from which the percentiles are calculated. If percentiles are calculated only from wet days (typically daily precipitation ≥1 mm), then changes in such indices (measuring the intensity of the percentiles or the frequency or precipitation amount of exceedances) may also be affected by changes in the frequency of wet days, and therefore cannot solely be attributed to precipitation intensity changes (e.g. Schär et al2016).
https://www.nature.com/articles/nclimate3287
dd.PNG
Ultima modifica di elz; 26/05/2023 alle 18:22
Di fatto, dunque, quello dell'aumento della frequenza di fenomeni di alluvioni è più che altro una diceria al riguardo dell'Italia? La verità è che potrebbe non esserci un reale aumento già nel breve-medio termine?
Perchè se restano sempre molto rari, che li faccia 1 volta ogni 15 anni anzichè una volta ogni 30 anni non so quanto realmente cambierebbe come cosa.
Volevo far notare che dopo 3 anni di nina il bilancio termico oceanico ha raggiunto nuovi record...francamente alzo le mani se questo è il risultato. Dopo il prossimo mega nino non so a questo punto cosa potrà accadere...quello che sorprende è l'accelerazione del riscaldamento in questi ultimi 10 anni...
Premessa: quello che sto dicendo è un parere personalissimo, quindi prendetelo con beneficio di inventario.
Secondo me bisognerebbe indagare di più il rapporto tra livelli di metano in atmosfera e nuovi step climatici del GW. Ogni volta che c'è stato un significativo aumento del metano, così è stato anche per il GW: i maggiori aumenti di temperatura si ha da metà anni 80 fino a metà anni 90, e poi post 2013-2014, con magari 2-3 anni di ritardo nella risposta del sistema climatico. Faccio fatica a credere che sia un caso
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
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