Ho sentito anche io e stavolta ha fatto bene.
Va però detto che non sempre fa così: ad esempio qualche settimana fa fece un commento un pò sconclusionato sull'estate dicendo che era stata strana (??) e nel descriverla non citò manco per sbaglio il caldo eccezionale del centro sud ed i temporaloni devastanti al nord.
Due settimane fa, se non ricordo male, aveva fatto le previsioni del tempo come di consueto ed aveva l'espressione triste annunciando che sarebbe piovuto salvo poi dire trionfante che nel fine settimana successivo avremmo potuto nuovamente piantare l'ombrellone: e non era la prima volta che faceva così.
Ora non mi permetto di dire che la pensi veramente così o che sia semplicemente costretto, ma se pure i meteorologi (per di più su Raiuno, non su una rete locale con uno share da prefisso telefonico) fanno così in tv.. la vedo molto dura far cambiare le cose.
Mi ricordo poi del povero Paolo Sottocorona su La7, durante la trasmissione "L'aria che tira" in onda dal lunedì al venerdì su La7: fino alla scorsa primavera essa era condotta da Myrta Merlino che era spesso petulante e maleducata con gli ospiti in studio.
Al momento delle previsioni, se esse non erano sole e caldo, la Merlino faceva una tragedia greca: ma sempre, non sto esagerando, sempre e comunque.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Sulla neve non credo avverrà necessariamente quello scenario, a mio parere il serbatoio da cui giungono gli eventi gelidi continuerà ad essere sufficiente anche in un mondo più caldo, quindi nevicate fino a quote basse o persino costiere continueranno ad esserci, magari con una frequenza diversa.
A mio parere diminuiranno le ondate di freddo certamente, ma soprattutto quelle di media intensità, come anche quelle estreme (stile 2012), mentre resterà più stabile la frequenza di ondate gelide di forte intensità (nè media nè però eccezionale) tipo Gennaio 2019 per farmi capire.
La verità, tuttavia, è che non sappiamo come andrà esattamente l'evoluzione dell'inverno, stagione che risente meno nel nostro settore del cambiamento climatico rispetto ad altre. Magari avrà ragione lui.
A mio parere l'educazione servirebbe anzitutto per sè stessa, non per altri fini, così come l'istruzione non ha un fine ultimo se non la formazione del soggetto, anche se poi le nozioni di letteratura latina non mi serviranno mai nella mia vita futura.
Nel caso del clima l'educazione avrebbe anche un risvolto pratico, portando a fare scelte più consapevoli: usare meno la macchina, prediligere i mezzi pubblici, evitare viaggi inutili, scegliere stili di vita meno impattanti. Aldilà di questo, io sono dell'idea che non vada mai dato modo a fake news e teorie alternative di poter circolare con lo stesso peso sulla mente delle persone delle vere teorie scientifiche o di altro tipo, e l'unica arma per limitare il più possibile tutto ciò è l'educazione basata non sulla paura ma sul puro gusto di informare.
Per piacere, non tiriamo in ballo il Covid, che già a leggere che accosti gli aggettivi "nazisti e discriminatori" mi fai venire il latte alle ginocchia...
Sul cambiamento climatico, sinceramente mi domando quali soluzioni proporresti allora. La quasi totalità dell'incremento delle emissioni tra 1995 e 2015 è stato causato dalla sola Cina, che ha adottato, isolata politicamente, un modello di sviluppo basato sui combustibili fossili a tutto spiano. Nel 1980/1990 il mondo tecnologico non aveva ancora sviluppato a sufficienza il solare e l'eolico (che per certi versi sono ancora oggi abbastanza arretrati) per poter virare su quelli. La sfida del futuro, inoltre, dipenderà soprattutto dallo sviluppo delle economie emergenti visto che quelle del primo mondo stanno già riducendo da alcuni decenni le loro emissioni.
Quel che voglio dire è che a volte, forse, è soprattutto il cambiamento tecnologico a guidare le scelte, non un cambiamento forzato dall'alto che a mio parere non porta da nessuna parte (e non tiriamo in ballo il Covid, di nuovo, perchè quella è una situazione del tutto differente, paragonabile a quella di un uragano in arrivo, mentre quella del cambiamento climatico è più come la vecchiaia che sappiamo sta arrivando anno dopo anno ma molto lentamente, quindi c'è tutto il tempo per preparsi ad affrontarla al meglio anche se abbiamo già 40 anni). Si poteva fare di più certamente, ma quando ad esempio interpreti i grafici degli scorsi 30 anni cosa avrebbe potuto fare di più il mondo per imporre alla Cina un modello più sostenibile di sviluppo? A mio parere ben poco.
Ultima modifica di burian br; 08/10/2023 alle 01:58
Gli slogan c'erano anche quando andavo io a scuola e c'erano anche al tempo dei nostri genitori e dei nostri nonni. Spesso quegli slogan sono solo l'espressione di un cambiamento già in atto su più livelli della società, e che trovano nei giovani semplicemente terreno più fertile per attecchire. Ma alla fin fine pure i giovani fanno poco, ieri come oggi, se non fare proteste. Di solito è la generazione dei 40-50enni a guidare le vere redini del tempo corrente, cioè la classe attiva, più silenziosa in slogan ma quella appunto che regge l'intero sistema sociale.
Con questo non voglio difendere i ragazzi di oggi, mi sembrano effettivamente meno informati di ieri, ma sinceramente ci rivedo sempre le solite dinamiche generazionali.
Su questo punto non saremo mai d'accordo nemmeno per un po'. È una questione di differente scala di priorità come ha detto rafdimonte, e per me ha perfettamente ragione. Il Covid è comparso all'improvviso e per questo ha portato al terrorismo, ben oltre il suo reale impatto, perché la "rana" è schizzata fuori dalla pentola. Il cambiamento climatico invece sta cuocendo letteralmente la rana nella pentola, essa non solo non si accorge di nulla, ma tutto sommato ci sguazza pure e sta anche bene (perché ad esempio può andare al mare in Ottobre).
Parlando con molti conoscenti mi sono reso conto che è esattamente così e del resto, scusami, ma se i media continuano a sottolineare il fatto che avere 28 gradi ogni giorno ad Ottobre è bel tempo, è ovvio che la consapevolezza delle persone è di avere a che fare con un problema di assai bassa portata.
Salvo poi piangere a dirotto quando il conto da pagare viene presentato, con alluvioni, morti, fenomeni estremi sempre più frequenti ecc.
Gli scioperi sul clima sono talmente risibili che non li commento nemmeno, ragazzini contro il nucleare, contro tutto e che poi finito lo sciopero vanno al Mc Donald's a mangiare quelle sporcherie.
Ho un pessimismo profondo sul futuro della nostra specie, e più passa il tempo più mi convinco che stia diventando realismo.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Forse vivi in un tuo mondo...non c'entrano una mazza le dinamiche generazionali o frasi tipo "ai miei tempi" o roba del genere....c'entra vedere LA REALTÀ e con due adolescenti in casa e relativi amici e amiche , la realtà io la vedo tutti i giorni...ma d'altronde tu sei bastian contrario su tutto...l'uragano covid è durato 6 mesi, dopo sono state fatte delle cose e dei protocolli che non avevano alcun senso scientifico e semplicemente perché dopo quanto accaduto nelle RSA lombarde i signori politici si cagavano sotto...mi fermo qua .
Ps: x sgomberare il campo, ho fatto 4 dosi di vaccino.
Ma infatti quello che non capisco è come si sia cascati ancora nelle stesse dinamiche di protesta spesso fine a sè stessa, nonostante oggi ci sia molta più informazione, di facile accessibilità, ma forse è qualcosa di inevitabile e da cui si deve passare.
La cosa che mi rende ottimista è che poi, inevitabilmente, con il passare degli anni si diventa più realisti ed allora, ma forse, questa sensibilità alle tematiche ambientali e sociali tornerà utile nel prendere le corrette decisioni.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Non sembra ci sia una discussione sulle temperature globali, quindi comincerò a condividere dati mensili da NASA, NOAA e HadCRUT. I dati di settembre NASA/GISS mostrano un record di 0,77 di anomalia termica rispetto al periodo 1951-1980, rendendo settembre il più caldo mai registrato. Il 2014 è attualmente il secondo anno più caldo secondo la NASA, con un'annuale di 0,66, superato solo dal 2010 con 0,68 come media parziale e 0,67 come media annuale.
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