Si è pensato che i raggi cosmici non fossero correlati alla temperatura globale come emerso dal trend degli ultimi 2 decenni. In realtà credo che l'apparente mancanza di correlazione possa essere dovuta al fatto che l'effetto dei AGHG sia diventato il maggior driver climatico negli ultimi 20 anni. Questo spiegherebbe anche in parte l'impennata delle T globali che si è avuta nell'ultimo anno. Come si vede, i raggi cosmici sono in decrescita come non si vedeva da circa 2 decenni. In sostanza i Raggi cosmici, verosimilmente insieme ad altri meccanismi legati all'attività solare, hanno mantenuto per un pò le T su valori più bassi rispetto a quanto prospettato dai modelli. E' interessante il fatto che i raggi cosmici agiscano proprio sui processi di nucleazione delle nubi attraverso la ionizzazione dell'atmosfera. Quindi processi legati anche all'ammontare degli aerosol.
allego il grafico...
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Riescono a tracciare soltanto un possibile scenario. Penso comunque sia sciocco considerare tutto o bianco o nero, specie nelle scienze del clima. La maggior parte del forum qui sputa in faccia anche solo a chi nomina la parola "sole"...questo perchè ci si aspettava miracoli che ovviamente non sono arrivati. Purtroppo l'AGW ha preso il sopravvento sugli altri fattori naturali che comunque continuano vuoi o non vuoi a dare il loro contributo. Cercavo di spiegare appunto questo.
Siccome sta aumentando la radiazione assorbita in modo spropositato (come anche mostrato da elz) , può essere che ciò sia dovuto in parte al diminuito incoming dei raggi cosmici (per chi non lo ricordasse i CR vengono modulati dall'attività solare) che potrebbe aver determinato un ulteriore diminuzione della copertura nuvolosa sugli oceani. D'altronde un aumento netto di quasi 3 watt in meno di 10 anni spiega credo già piuttosto bene gran parte dell'aumento di temperatura avuto nello stesso arco di tempo.
e qui c'è un analisi delle temperature globali dopo aver rimosso le cause note (enso, vulcani, cicli solari).
è un analisi puramente statistica e ci sono delle limitazioni nonchè i ratei a fine serie sono incerti (serviranno altri anni per confermare il risultato) ma suggerisce che il riscaldamento sottostante ha in effetti accelerato fin da intorno al 2010, d'altra parte anche se quest'anno sarà un eccezione (si spera) il 2019-20 era già quasi ai livelli del nino 2015-16... troppo pochi anni dopo:
Global Warming Picks Up Speed | Open Mind
i ratei sono stimati essere di 0.3°C/decennio (ma con grossa incertezza) in aumento da 0.18°C/decennio dei decenni antecedenti.
E' interessante il fatto che in realtà fino al 1970 l'effetto antropico come warming sia praticamente zero. Chissà che quel saltino finale non sia attribuibile all'eruzione del Tonga...(sempre che non sia stato considerato nell'analisi).
Fino al 1970-1980 si emettevano molti aerosol che controbilanciavano le emissioni di gas serra. Anche gli aerosol rientrano tra le forzanti antropiche sul clima, probabilmente fino al 1970 le due cose si equilibravano a sufficienza per annullarsi. Sarebbe un classico esempio di fisica dove il numero zero non significa assenza di qualcosa ma presenza di due elementi uguali ed opposti.
Mi sono sempre chiesto, infatti, se il riscaldamento avvenuto tra metà e fine anni 40 non fosse in realtà un global warming ante-litteram, "calmierato" poi dalle ingenti quantità di aerosol dei carburanti impuri e del carbone del boom economico degli anni 50-60. E anche dalle esplosioni nucleari.
Andando a vedere la serie della curva di Keeling (della CO2) del Mauna Loa, a inizio rilevazioni, nel 1959, figura una concentrazione di CO2 di 309 ppm, e contando il lento aumento dell'epoca, è ragionevole pensare che già a inizio anni 50 si fosse sopra i 300 ppm, che sono comunque +20 rispetto al presunto livello di 280 pre-rivoluzione industriale. Non tanto, ma nemmeno così poco, quindi credo sia ragionevole pensare che quello degli anni 40 sia stato un global warming ante-litteram.
Inoltre pare dimostrato che il picco di precipitazioni e di nuvolosità del periodo 1962-1964, sia stato causato dalla ingente quantità di esplosioni nucleari di quel periodo (ben 120 nel 1962, di cui tipo 80 in libera atmosfera).
Cold War Nuclear Bomb Tests Affected Rain Thousands of Miles Away - Science in the News
Non a caso, dopo il 1929, il 1964 risulta come il 2° anno più freddo, a livello globale, subito dietro al 1956.
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