Originariamente Scritto da
fabio.campanella
a)
QBO negativa = Circolazione BD più vivace = maggiore propensione agli scambi meridiani
b)
ENSO positivo =
EPO e
PDO tendente a mantenersi positivo = onda pacifica più blanda con presenza di basse pressioni sul pacifico centrale = tendenza a maggiori vorticità sul Pacifico e minori vorticità sull'atlantico con risposta in wave subtropicale più intensa su quest'ultimo (in controtendenza con gli ultimi 5-6 anni). (aggiungo -> fattore determinante per la "sollecitazione" di configurazioni wave-3-pattern piuttosto rari da un po di tempo a questa parte?!?)
c) ottima copertura nevosa =
VP disturbato =
AO tendente a neutro o negativo nell'intero trimestre
d) SAI vale come C
e) Dislocazione del core del VPT su Eurasia (è la conseguenza del punto b)
f) Core canadese del VPT piuttosto blando e debole = circolazione atlantica più alta (sicuramente lo sarà, lo si vede già da ora), e questo è un fatto nuovo rispetto agli ultimi 5-6 anni. Questo punto è comunque strettamente collegato al punto b.
L'unica incognita rimane in ambito subtropicale e in particolare:
1) il comportamento del getto subtropicale tra l'Africa e l'Asia occidentale (sicuramente modulato dalle anomalie oceaniche indiane (
IOD in particolare))
2) il comportamento dell'anticiclone delle Azzorre che, nonostante le modifiche in area atlantica rimane con i suoi massimi spesso e volentieri molto più ad ovest degli scorsi anni (specie anni '80 e '90).
Mentre il punto 1 influenza direttamente la forza e la permanenza di elevazioni di promontori subtropicali ad est del mediterraneo, il punto 2 incentiva o disincentiva lo sprofondamento del getto atlantico verso la spagna ed il portogallo.
La modulazione di questi due fattori determina l'inverno della nostra Penisola a prescindere dalle caratteristiche comportamentali del vortice polare.
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