Ecco qua l'ENS di Reading:
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Il cambio di pattern è evidente ancora di più se si raffrontano le anomalìe di geopotenziale ancora registrabili oggi con quelle previste nei prossimi giorni:
Questa è la situazione ancora attuale e che dura ormai da inizio ottobre:
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Finisce l'afflusso di aria calda ancora visibile dalle immagini del SAT e viene interrotto grazie al transito dei geopotenziali artici verso la penisola Scandinava.
Il rinforzo di questo gradiente in genere porta un incremento del gradiente atlantico e ad un rinforzo delle weasterlies che tuttavia dovrebbero mantenersi alte lasciando il Mediterraneo e l'Europa centrale sotto una circolazione più fredda orientale.
Dinamica circolatoria assimilabile ad una Bartlett High che certamente in chiave invernale non è propriamente il massimo tuttavia come fase transitoria occorre al momento accontentarsi...
Matteo
Ogni anno deve esserci sempre qualcosa che non va..
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
lato positivo sarà la spesa energetica bassissima (oddio qua oggi è quasi da climatizzatore). In tempi di crisi c'è stato un bell'aiuto dal clima di questi ultimi due anni. Quasi tutte le crisi economiche e carestie europee nella storia sono coincise con periodi freddi. mi chiedo se il clima non sia tornando sui livelli dell'epoca romana iniziale, con Nafrica verde e clima più mite (caldo) e piovoso in Italia
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Quello non e' e non e' mai stato un problema. Se si crea la dinamica giusta il freddo lo tiri giù comunque in qualche modo. Di esempi in cui si passa improvvisamente da tempo mite e caldo su gran parte dell'Europa a tempo perturbato/freddo e nevoso ce ne sono. In genere in questi casi lo sblocco deve arrivare dall'Artico, ad esempio il 17 Aprile 1991 (faccio per dire il primo che mi viene in mente ma ce ne sarebbero altri di esempi volendo) la colata fredda che ci interesso, e che riporto il centro-nord Italia da condizioni pienamente primaverili e miti anche per il periodo in questione all'inverno pieno con neve diffusa anche in pianura, veniva dall'Artico e anche se in Europa di freddo in giro non ce n'era alcunché la colata fu dirompente eccome. E' chiaro, almeno lo e' per me, che uno sblocco in questa situazione solo dall'artico può venire. Sia per questioni di pattern attuale (alta pressione oceanica in graduale rinforzo) sia per l'assenza di freddo altrove. Se si instaura la giusta dinamica non e' un problema...il punto e' che la dinamica giusta sembra ben lontana dal realizzarsi.
Devo ammettere, poi ovviamente sono pronto a sentirmi dire che sono/siamo degli ottimisti visionari, che credevo alla dinamica proposta da Reading fino a ieri mattina x il 7, proprio perche appunto evidenziava uno sblocco dall'unia zona dove puo avvenire. Il ritrattamento parziale di stamane e' una brutta botta ,anche se a tutt'oggi nella pena e nell'orrore generale proposto dalla quasi totalità delle emissioni Reading rimane comunque una soluzione almeno per il nord accettabile.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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