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  1. #461
    Uragano
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Cmq in Vinland, ritengo più probabile che fosse una specie di vite americana, piuttosto che la vite europea (Vitis vinifera), dato che questa era presente solo in Europa, le viti americane davano un vino abbastanza scarso (in seguito si sono usate e si usano tuttora come portainnesto della vite europea, che non è resistente alla fillossera, un parassita delle radici, come la vite americana)

  2. #462
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Citazione Originariamente Scritto da Rws Visualizza Messaggio
    E fammi capire, l'inversione non conta?
    Durante i lunghi periodi di HP dei decenni passati le T al suolo che poi sono andate a formare le medie di riferimento non risentivano dell'inversione?
    Non fa parte della meteorologia l'inversione?
    Inoltre ribadisco che anche in quota sull'Appennino, in particolare centromeridionale, non ci sono le anomalie che si registrano sulle Alpi; e comunque dire più della metà del territorio...
    Levaci le zone appenniniche appena citate, levaci tutti i fondovalle in genere, ed ad occhio e croce al max sarà il 15% del territorio. Inoltre sarei curioso di sapere quanto incide la mancanza di neve in quota sulle temperature, perchè una superficie innevata incide molto sulle minime anche se non stai nel fondovalle.

    A titolo puramente indicativo, Campitello Matese negli ultimi 7 giorni, 1400m, stazione in zona che risente marginalmente della forte inversione nella piana più in basso, stimo al max un +2 dalla media.

    Allegato 420314
    sì, concordo su tutto, hai ragione. però l'inversione secondo il mio stretto pare è un dato "fasullo" perchè non ti dà veramente idea di quanto sta succedendo. mi spiego: se uno si affidasse alle temperature al suolo ad esempio in pianura padana senza guardare il resto ti potrebbe dare una indicazione falsa.
    per esempio prendi un inverno avaro di prc e anticiclonico nel 1800. facilissimo che in pianura faceva anche -10/-3 con galaverna per giorni, 100m sopra era primavera. di per sé non ti dà l'idea corretta di quanto si sta vivendo. è una mia personale opinione, probabilmente sbagliata ma è più forte di me e riguarda soprattutto la PP che in europa è uno dei posti in cui questo fenomeno incide di più.

    sul resto concordo.
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #463
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Cmq in Vinland, ritengo più probabile che fosse una specie di vite americana, piuttosto che la vite europea (Vitis vinifera), dato che questa era presente solo in Europa, le viti americane davano un vino abbastanza scarso (in seguito si sono usate e si usano tuttora come portainnesto della vite europea, che non è resistente alla fillossera, un parassita delle radici, come la vite americana)
    La pianta che i norreni trovarono abbondante nel Vinland era quasi sicuramente Vaccinium macrocarpon Aiton ossia una specie di mirtillo diffuso lungo le coste orientali del Canada e nella regione dei Grandi Laghi nord americani, con bacche piuttosto grandi, di colore blu scuro e pruinose. Ovviamente un europeo odierno difficilmente potrebbe confondere questi frutti con acini d'uva, ma dubito che un islandese dell'XI secolo avesse cognizione di cosa fosse una vite...

  4. #464
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Lungo la costa est americana fino al canada (ed in siberia) crescono svariate viti selvatiche resistenti fino a -60°C, sono uve acidule ma se lasciate sulla pianta fino alle prime gelate diventano molto dolci e possono essere usate per vinificare; sono le stesse varietà che vengono usate per i moderni ibridi, alcune non sopportano il secco ed anzi hanno bisogno di un clima estivo fresco e piovoso, per usare la coltivazione dell'uva in paleoclimatologia servono molte informazioni e non si và più indietro della peg.

    https://en.wikipedia.org/wiki/Vitis_riparia
    https://en.wikipedia.org/wiki/Vitis_amurensis

  5. #465
    Uragano
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    Lungo la costa est americana fino al canada (ed in siberia) crescono svariate viti selvatiche resistenti fino a -60°C, sono uve acidule ma se lasciate sulla pianta fino alle prime gelate diventano molto dolci e possono essere usate per vinificare; sono le stesse varietà che vengono usate per i moderni ibridi, alcune non sopportano il secco ed anzi hanno bisogno di un clima estivo fresco e piovoso, per usare la coltivazione dell'uva in paleoclimatologia servono molte informazioni e non si và più indietro della peg.

    https://en.wikipedia.org/wiki/Vitis_riparia
    https://en.wikipedia.org/wiki/Vitis_amurensis
    Si appunto, quello che dicevo sopra

  6. #466
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio
    Le tue osservazioni sono sempre molto interessanti- la spezzetto senno' impazzisco


    Idem le tue, alle quali rispondo in ritardo causa le spanzate di Natale. Suddivido il tutto in due capitoletti.
    1) Groenlandia e affini. Credo che tu conosca Collasso di Diamond e letteratura analoga. In Groenlandia (nella quale vissero, al culmine, non più di 5.000 persone) e in Islanda, i Norreni trovarono un ambiente intatto. Fragilissimo, perché si basava su un film di terra sottilissimo che aveva impiegato migliaia di anni a costituirsi ma, all'apparenza, lussureggiante. Erba verde, boschi intatti (immagino di betulle). UNa Natura incontaminata che, però, era così fragile che pochi secoli bastarono per mandarla al collasso. Questo per dire che ciò che Erik e quei pionieri trovarono era qualcosa di molto differente da quello che vediamo oggi. L'Islanda era ragionevolmente verde e boscosa, oggi manca di terra e alberi (le pene per chi taglia un albero in Islanda sono nell'ordine di quelle per l'omicidio). Questo per dire che bisogna un po' fare la tara su quei racconti: vero, vedevano boschi, ma non sapevano quanto fossero fragili. Quanto al vino: concordo con quanto detto sopra. Già il nostro vino, all'epoca, era differente dall'attuale. Quei popoli probabilmente sapevano del vino che era una bevanda rosseggiante, dolce e che portava all'ebbrezza. Un infuso di qualche mirtillo o bacca poteva benissimo passare per vino.
    2) Saturazione. Oh sì che ci credo, ma in maniera un po' differente (immagino) da te. Io credo questo: che ci sia un equilibrio che accetti un certo range (di qualunque cosa). All'interno di quel range l'equilibrio rimane, e questo equilibrio è conservativo: tende, cioè a perpetuarsi. Se però il range viene sorpassato di brutto, si supera cioè la saturazione, si arriva ad un nuovo equilibrio il quale avrà un nuovo range. Mi spiego, con esempi molto casuali e da non prendere sul serio, ma che uso solo per spiegarmi. La corrente del Golfo, il ciclo dei monsoni, il Polo Nord ghiacciato d'estate (parlo del punto geografico, non della banchisa a ridosso delle masse continentali) sono tutti fenomeni compatibili con un equilibrio e certe temperature. Diciamo (numeri buttati a caso, per esempio) che i fenomeni di cui sopra siano compatibili con una temperatura che va dai -2 ai + 2 rispetto alla media XX secolo. Se questa temperatura oltrepassa la soglia (e ce ne vuole, perché l'equilibrio è conservativo e tende ad assorbire e smussare le singole deviazioni) in maniera sistematica, entri in un nuovo equilibrio nel quale (tiro a indovinare) la CdG finisce sul Portogallo, i Monsoni smettono di essere dei metronomi e il Polo (geografico) si libera dai ghiacci, con quello che ne consegue di accumulo del calore a latitudini così elevate. Entri in un nuovo equilibrio che oggi non conosciamo e che possiamo solo fantasticare ed estrapolare senza nessuna seria base scientifica. Ma sarà un nuovo equilibrio, che avrà altre soglie di saturazione, altri limiti ecc. ecc. . La glaciazione, in fondo fu così. Nel suo lungo periodo la temperatura variò di molto, anche 5 gradi e più, ma si mantenne quell'aspetto. Poi il sistema collassò, e nell'arco di pochi secoli (pochi rispetto ai 100.000 anni precedenti) si trova un nuovo equilibrio, l'attuale. Con il regime oceanico che conosciamo (CdG), il Polo, i Monsoni, le piene del Nilo ecc. ecc. . Il mio serio timore, quindi, è che il riscaldamento globale che vediamo possa abbattere le barriere del range, e portarci ad un nuovo equilibrio nel quale fenomeni che noi diamo per scontati cessino di esistere, ed altri (quali? Ottima domanda) si instaureranno. Spero di essermi spiegato e, in ogni caso, buon Natale e buona digestione.
    Maurizio
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    41:53:22N, 12:29:53E

  7. #467
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    In groenlandia sono state piantate piccole foreste sperimentali fin dagli anni '50, sono sopravissute anche ad alcuni periodi degli anni '80 che da quelle parti non furono troppo diversi dalla peg, ovviamente questo non è possibile dove pascolano le pecore.

    The Forest Plantations in The Greenlandic Arboretum ? University of Copenhagen

    Pictures from the Greenlandic Arboretum 2011 ? University of Copenhagen

    Le piante che crescono in groenlandia:
    http://ign.ku.dk/om/arboreter/arbore...NSSQ110911.pdf

    Berkeley Earth

    Ultima modifica di elz; 26/12/2015 alle 08:38

  8. #468
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Idem le tue, alle quali rispondo in ritardo causa le spanzate di Natale. Suddivido il tutto in due capitoletti.
    1) Groenlandia e affini. Credo che tu conosca Collasso di Diamond e letteratura analoga. In Groenlandia (nella quale vissero, al culmine, non più di 5.000 persone) e in Islanda, i Norreni trovarono un ambiente intatto. Fragilissimo, perché si basava su un film di terra sottilissimo che aveva impiegato migliaia di anni a costituirsi ma, all'apparenza, lussureggiante. Erba verde, boschi intatti (immagino di betulle). UNa Natura incontaminata che, però, era così fragile che pochi secoli bastarono per mandarla al collasso. Questo per dire che ciò che Erik e quei pionieri trovarono era qualcosa di molto differente da quello che vediamo oggi. L'Islanda era ragionevolmente verde e boscosa, oggi manca di terra e alberi (le pene per chi taglia un albero in Islanda sono nell'ordine di quelle per l'omicidio). Questo per dire che bisogna un po' fare la tara su quei racconti: vero, vedevano boschi, ma non sapevano quanto fossero fragili. Quanto al vino: concordo con quanto detto sopra. Già il nostro vino, all'epoca, era differente dall'attuale. Quei popoli probabilmente sapevano del vino che era una bevanda rosseggiante, dolce e che portava all'ebbrezza. Un infuso di qualche mirtillo o bacca poteva benissimo passare per vino.
    2) Saturazione. Oh sì che ci credo, ma in maniera un po' differente (immagino) da te. Io credo questo: che ci sia un equilibrio che accetti un certo range (di qualunque cosa). All'interno di quel range l'equilibrio rimane, e questo equilibrio è conservativo: tende, cioè a perpetuarsi. Se però il range viene sorpassato di brutto, si supera cioè la saturazione, si arriva ad un nuovo equilibrio il quale avrà un nuovo range. Mi spiego, con esempi molto casuali e da non prendere sul serio, ma che uso solo per spiegarmi. La corrente del Golfo, il ciclo dei monsoni, il Polo Nord ghiacciato d'estate (parlo del punto geografico, non della banchisa a ridosso delle masse continentali) sono tutti fenomeni compatibili con un equilibrio e certe temperature. Diciamo (numeri buttati a caso, per esempio) che i fenomeni di cui sopra siano compatibili con una temperatura che va dai -2 ai + 2 rispetto alla media XX secolo. Se questa temperatura oltrepassa la soglia (e ce ne vuole, perché l'equilibrio è conservativo e tende ad assorbire e smussare le singole deviazioni) in maniera sistematica, entri in un nuovo equilibrio nel quale (tiro a indovinare) la CdG finisce sul Portogallo, i Monsoni smettono di essere dei metronomi e il Polo (geografico) si libera dai ghiacci, con quello che ne consegue di accumulo del calore a latitudini così elevate. Entri in un nuovo equilibrio che oggi non conosciamo e che possiamo solo fantasticare ed estrapolare senza nessuna seria base scientifica. Ma sarà un nuovo equilibrio, che avrà altre soglie di saturazione, altri limiti ecc. ecc. . La glaciazione, in fondo fu così. Nel suo lungo periodo la temperatura variò di molto, anche 5 gradi e più, ma si mantenne quell'aspetto. Poi il sistema collassò, e nell'arco di pochi secoli (pochi rispetto ai 100.000 anni precedenti) si trova un nuovo equilibrio, l'attuale. Con il regime oceanico che conosciamo (CdG), il Polo, i Monsoni, le piene del Nilo ecc. ecc. . Il mio serio timore, quindi, è che il riscaldamento globale che vediamo possa abbattere le barriere del range, e portarci ad un nuovo equilibrio nel quale fenomeni che noi diamo per scontati cessino di esistere, ed altri (quali? Ottima domanda) si instaureranno. Spero di essermi spiegato e, in ogni caso, buon Natale e buona digestione.
    E' come se tu mi avessi letto nel pensiero.....
    Una cosa è certa, l'atmosfera la stiamo caricando di anidride carbonica (e non solo) che prima non esisteva nell'ecosistema superficiale. Tutto questo non può non influenzare il clima. Stabilire quanto stia incidendo, le modalità e gli eventuali vantaggi/svantaggi per noi non è cosa da poco. Magari il cambiamento climatico ci sarebbe stato in ogni caso perchè nulla resta uguale per sempre ma come si discuteva qui forse senza il nostro contributo potevamo stare ancora per un pò all'interno di una "culla" climatica. Invece ora probabilmente stiamo dando un'ulteriore spinta per uscire fuori dai paletti e finire piuttosto rapidamente in un altro ambito che magari ci creerebbe grossi problemi.
    Ultima modifica di Conte; 26/12/2015 alle 16:48
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
    "L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"


  9. #469
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Visualizza Messaggio
    E' come se tu mi avessi letto nel pensiero.....
    Una cosa è certa, l'atmosfera la stiamo caricando di anidride carbonica (e non solo) che prima non esisteva nell'ecosistema superficiale. Tutto questo non può non influenzare il clima. Stabilire quanto stia incidendo, le modalità e gli eventuali vantaggi/svantaggi per noi non è cosa da poco. Magari il cambiamento climatico ci sarebbe stato in ogni caso perchè nulla resta uguale per sempre ma come si discuteva qui forse senza il nostro contributo potevamo stare ancora per un pò all'interno di una "culla" climatica. Invece ora probabilmente stiamo dando un'ulteriore spinta per uscire fuori dai paletti e finire piuttosto rapidamente in un altro ambito che magari ci creerebbe grossi problemi.
    Penso (ma non sono il solo) che senza il contributo antropico staremmo vivendo una fase climatica moderatamente fredda...l'attività solare è in calo almeno dagli anni '90, anche se alcune ricostruzioni mostrano l'inizio della tendenza negativa già a partire dagli anni successivi al superciclo a cavallo tra gli anni '50 e '60. Inoltre abbiamo avuto quasi 15 anni di PDO- (dal 1999 al 2014)
    Tutte forzanti che da sole avrebbero depresso le termiche, a occhio ai livelli pre anni '40-'50.
    Ma rispetto ad allora abbiam preso quasi un grado...no, no...decisamente sono i GHG e, di conseguenza, il feedback positivo della perdita di ghiaccio che stanno facendo la voce del padrone

  10. #470
    Brezza tesa L'avatar di Climavariante
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    Predefinito Re: Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    Penso (ma non sono il solo) che senza il contributo antropico staremmo vivendo una fase climatica moderatamente fredda...l'attività solare è in calo almeno dagli anni '90, anche se alcune ricostruzioni mostrano l'inizio della tendenza negativa già a partire dagli anni successivi al superciclo a cavallo tra gli anni '50 e '60. Inoltre abbiamo avuto quasi 15 anni di PDO- (dal 1999 al 2014)
    Tutte forzanti che da sole avrebbero depresso le termiche, a occhio ai livelli pre anni '40-'50.
    Ma rispetto ad allora abbiam preso quasi un grado...no, no...decisamente sono i GHG e, di conseguenza, il feedback positivo della perdita di ghiaccio che stanno facendo la voce del padrone
    Senza i GHG staremmo vivendo una normale variabilità climatica con i suoi tempi e le sue normali ciclicità...

    Invece quello che abbiamo visto negli ultimi 30-40....è stato così veloce da fare apprezzare e toccare con mano a me che ho 50 anni il CAMBIAMENTO in tutte le sue forme.

    Tale velocità si sposa bene con un intervento alterante di tipo antropico che pur mantenendo inalterate le ciclicità ha alzato verso l'alto la pendenza della curva.


    La forza e la permanenza di configurazioni Hp "warming" non è una prerogativa di solo quest'anno....ma è una andazzo che parte da fine anni 90.

    Chi ha pensato che con i primi anni 2000 (ad es. 2003) fosse stato raggiunto il top del GW ha preso una cantonata enorme, non avendo compreso minimamente che pur nella presenza di oscillazioni il GW antropico lavora sul long termine, in modo cumulativo....e a salti quantici in corrispondenza di eventi ciclici tipo ninos o PDO +++.

    La cosa si ripeterà allorquando in corrispondenza di una normale variabilità naturale il GW rallenterà temporaneamente...e di nuovo riprenderanno fiato...color che ancora non hanno minimamente capito cosa sta succedendo e come funziona l'alterazione di un gas atmosfera alterante.
    my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
    Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.

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