D'accordo sulle temperature e sulla durata del manto nevoso (come detto prima), ma la quantità della neve è aumentata, e questo non è un dato irrilevante.
Come temperature vedo, solo negli ultimi anni in dicembre
Dicembre 1996: -4,2°
Dicembre 1997: -3,3°
Dicembre 1998: -2,4°
Dicembre 1999: -2,9°
Dicembre 2000: -2,6°
Dicembre 2001: -3,8°
Dicembre 2002: -2,2°
Dicembre 2003: -3,0°
Dicembre 2004: -2,7°
Dicembre 2005: -4,9°
Dicembre 2006: -1,3°
Dicembre 2007: -2,9°
Dicembre 2008: -4,4°
Dicembre 2009: -4,5°
Dicembre 2010: -5,0°
Dicembre 2011: -1,8°
Dicembre 2012: -4,6°
Dicembre 2013: -1,3°
Dicembre 2014: -1,8°
Indubbiamente più caldo, ma dicembre 2014 non è stato assolutamente il più caldo, ma alla pari con dicembre 2011 e più fresco di dicembre 2006 e dicembre 2013. Ovvio, dovremo fare un confronto sulle intere stagioni invernali, ma posso dirti tranquillamente che il trimestre invernale, come temperature, si è mantenuto tutto sommato stabile dagli anni '90 ad oggi. Il vero surriscaldamento si è verificato nelle altre stagioni, soprattutto primavera ed estate.
Lou soulei nais per tuchi
Parlare di "Alpi" effettivamente è troppo generico. L'unico inverno che, forse, è stato nevoso pressochè ovunque è stato il 2008/2009, ma anche lì è da vedere. Bisognerebbe dividere le Alpi in settori e, per quella zona, fare i confronti.. perchè ovviamente una stagione può essere nevosissima a Innsbruck e asciuttissima a Macugnaga, dato che sono premiate con configurazioni diverse. In termini di nevosità bisogna sicuramente scendere nel dettaglio. Riguardo le temperature, invece, penso che l'aumento sia stato simile pressochè ovunque..
Lou soulei nais per tuchi
Esatto. E' l'antico esempio che fece Ricky qui tanti anni fa e che rispolvero alla bisogna.
Interno casa: temperatura di 25 gradi, un tizio apre il freezer e ne estrae un cubetto di ghiaccio e lo poggia sul lavandino.
Esterno casa. Un tizio sbircia dalla sua finestra e guarda nella cucina di cui sopra, e vede che c'è un cubetto di ghiaccio sul lavandino. Però - pensa il tizio - in quella casa la temperatura è sottozero.
Considerando che comunque il differenziale di temperatura (25 gradi nell'esempio di cui sopra) è comunque assai più ridotto nel caso delle Alpi, e considerando il fatto che un ghiacciaio ha generalmente più massa di un cubetto di ghiaccio, il tempo nel quale un tizio esterno può essere ingannato se è solo di pochi minuti nel caso del cubetto, può essere di molti decenni nel caso di un ghiacciaio alpino.
Il concetto di base è quello che sottolinei: la compatibilità. Come il cubetto di ghiaccio non è compatibile coi 25 gradi della cucina, così un ghiacciaio di oggi non è compatibile col clima odierno. E te ne accorgi per la stessa ragione: la perdita di massa del ghiaccio. Nel caso del cubetto dura pochi minuti, nel caso del ghiacciaio, come detto, decenni. Ma il fatto che entrambi stiano perdendo massa vuol dire una sola cosa: il clima attuale non è compatibile con l'estensione attuale dei ghiacciai.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
ultimamente l'Autunno sta facendo paura, però penso si tratti di un fatto momentaneo, a inizio anni 2000 era la Primavera più penalizzata ... l'Estate su tutte le stagione è quella che si è scaldata abnormemente rispetto al passato in Italia
C'è da dire che noi pensiamo sia dannoso un riscaldamento, ma magari non tutti pensano che sia un danno..
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Discorso ineccepibile
Però faccio un'osservazione: da sempre i ghiacciai, nelle varie ere, si sono ritirati ed espansi in continui cicli più o meno lunghi.
Se il tizio dell'esempio in casa avesse -10° e versa dell'acqua in un bicchiere, questa non gelerebbe all'istante, ma per un pò rimarrebbe liquida. Allorchè, l'osservatore esterno potrebbe - analogamente al caso da te citato - dire "Lì dentro fa caldo, sicuramente soprazero".
Questo ci porta ad una conclusione: che mai (o comunque raramente) i ghiacciai sono in perfetto equilibrio con il clima del momento, proprio perchè hanno tempi di reazione molto più lunghi.
Lou soulei nais per tuchi
Ma che cos'è un "assetto" del clima?
Il clima è in continua mutazione da quando è nata la Terra. Non esiste un "assetto", ma è un continuo mutare ed è un continuo passaggio tra ere glaciali ed ere interglaciali. Un clima statico non esiste, se non per periodi brevissimi. Guardiamo solo negli ultimi 1000 anni (che per la storia climatica della Terra sono pochissimi, comunque) quanto è cambiato il clima tra Periodo Caldo Medievale, Piccola Era Glaciale e attuale Periodo Bollente, il tutto intervallato da anni gelidi o più caldi... un clima statico c'è solo per periodi eccezionalmente brevi. Il riscaldamento in atto è partito da fine Ottocento, altro che equilibrio..
Lou soulei nais per tuchi
Giusto. Ma il fatto che stiano perdendo continuamente massa ti fa capire non solo che non sono in equilibrio ma che la loro estensione attuale presupporrebbe una tamperatura notevolmente più fredda.
L'equilibrio lo raggiungeresti nel momento nel quale avresti un decennio di crescita seguito da uno di calo, e poi da uno di crescita e così via. Situazione teorica. Attualmente noi non sappiamo dire con esattezza quale sarebbe il volume o l'estensione teorica di equilibrio dato il clima attuale. L'unica cosa che possiamo dire, con certezza, è che quei valori di equilibrio sarebbero inferiori a quelli che vediamo.
Questa è la ragione per la quale, come diceva @steph bisogna andare molto cauti nel confrontare l'estensione attuale con quelle passate e dedurne considerazioni riguardanti il cima di oggi e di quell'epoca passata. Magari nel passato faceva più freddo pur in presenza di ghiacciai meno estesi proprio perché (magari) il nostro attuale (e incognito) valore di equilibrio è in realtà molto inferiore a quello attuale e magari persino inferiore all'estensione mostrata in periodi più freddi.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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