beh ma tra 1981-2010 e 1990-2019 c'è uno scarto di nove anni (cambiano nove trentesimi del trentennio, passando da una media all'altra); tra la 1961-1980 e la 1981-2010 c'è invece uno scarto di vent'anni (cambiano venti trentesimi tra un trentennio di riferimento e l'altro). Anche ipotizzando un trend grossomodo lineare, la differenza tra 61/90 e 81/10 è più "sensibile" (e quindi più prona ad essere ampia, assumendo che il trend interdecennale sia stato grossomodo costante) di venti noni (cioè oltre il doppio) rispetto alla differenza tra 81/10 e 90/19. Non è quindi possibile mettere a confronto le due diverse differenze tra trentennali, perchè anche ipotizzando un trend lineare (e quindi non certo dal coefficiente angolare in diminuzione) ci si aspetterebbe una differenza tra 61/90 e 81/10 più che doppia rispetto a quella presente tra la stessa 81/10 e la 90/19. La cosa paradossale è che non viene rispettata nemmeno questa "fisiologica" proporzione, anzi: gli 0,35 °C di differenza che hai riportato giustamente tu sono anche più della metà degli 0,59 °C che hai evidenziato per due trentennali che tra loro distano ben vent'anni (che appunto è più del doppio di nove).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Buon anno a tutti!
2019 che come previsto è terminato appena sotto il 2018 che era stato l' anno più caldo di sempre.
Attualmente stiamo vivendo il peggior non inverno di sempre con cose turche in giro per il nord emisfero ( non ultimo il record nazionale scandinavo di gennaio di 19 gradi roba da pazzi) .
A questo punto sempre piu probabile che dopo lo scatto avvenuto nel 2014 se ne sia aggiunto un altro ulteriore nella primavera 2018, almeno a livello italico ed europeo.
Avanti tutta e vediamo dove arriveremo.
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Aspetterei a definire "scatto" quello di aprile 2018 dato che non sono passati nemmeno 2 anni.
Per il non inverno in atto non posso che concordare, mentre non sono molto sicuro del 2019 "appena sotto" il 2018, non sono nemmeno sicuro a che posto chiuderà e qui chiedo delucidazioni a @Perlecano, fermo restando che è stato l'ennesimo anno caldissimo dall'inizio del millennio ad oggi.
EDIT: ho ritrovato un commento di @Josh qualche pagina addietro in cui sosteneva che tra 2018 e 2019 ci sono anche il 2014 e 2015, non so se è vero, però di Josh mi fido quindi, in attesa di Perlecano, la do per vera.
Anch'io sono dell'idea che gli scatti vanno valutati piuttosto retroattivamente bisogna ancora attendere (non è un caso se le norme climatiche di basano su un periodo di 30 anni ad esempio). Questo non toglie però nulla al fatto che mini scatti si notano eccome e siamo all'interno di un periodo di forti sconquassi e questa fase iniziata ad aprile 2018 non ha niente da invidiare al nefasto periodo di anomalie continue a cavallo tra 2006 e 2007, l'ha già superato.
Stazione Davis Vantage Pro 2
Puoi tranquillamente fidarti anche di Josh la top five delle annate più calde della storia meteo italiana è la seguente:
1) 2018 (+1,13 °C sulla 1981-2010).
2) 2015 (+0,98 °C).
3) 2014 (+0,97 °C).
4) 2019 (+0,93/+0,94 °C).
5) 2016 (+0,80 °C).
In ogni caso @rafdimonte forse intendeva solo dire che non c'è stato un abisso tra 2018 e 2019 come anomalia termica nazionale annuale; magari il suo "finisce subito dietro al 2018" non era da interpretare alla lettera (nel senso di "tra il 2018 e il 2019 non c'è nessuno in mezzo").
Qualche giorno fa ho creato un thread in cui faccio un riepilogo del 2019 termicamente parlando, mettendolo in relazione anche con annate del recente passato, questo è il link:
2019: quarto anno più caldo della storia meteorologica italiana
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
A mio modo di vedere siamo ancora all'interno dello scatto ''unico'' iniziato lentamente nel 2013/14 col cambio di segno della PDO e poi culminato col Nino monster del 2016.
Se dopo un Nino mostruoso arriva una Nina debole (2017) subito annullata da un Nino altrettanto debole (2019) che ripristina il calore tale e quale nell'atmosfera è chiaro che non si può scendere.
Lo step in su è sempre quello del periodo 2014-16, di cui il '16 detiene ancora il primato globale assoluto, ed è normale che se non cambia niente in Pacifico sguazziamo sempre nello stesso arco di temperature medie globali. Non è che ci stiamo scaldando ulteriormente, non stiamo scendendo, che è diverso.
Questo a livello globale.
In Italia lo stagno caldo non è diverso, cambia semplicemente la gerarchia termica delle annate, il range è sempre lo stesso. Poi magari ci sono posti dove il 2018 ha chiuso sotto il 2014, altri dove ha chiuso sopra, altri posti dove addirittura il 2015 e 2016 hanno chiuso come i primi 2000 e via dicendo, ma insomma, quello è il brodo. Vi sarebbe un ulteriore passo ''italico'' se il 2019 avesse chiuso almeno come il 2018, ma ciò non è avvenuto.
Ultima modifica di DuffMc92; 04/01/2020 alle 15:15
****
Per Rimini ho i miei dati :
(Miei dati in quel di Rimini):
Quello passato è andato tanto "forte" che è arrivato secondo!
1° 2014 +15,6
2° 2019 +15,4
3° 2018 +15,2
4° 2015/2017 +15
6° 2016 +14,8
7° 2008/2009/2012 +14,7
10° 2007/2013 +14,6
Negli anni 60 avevo una media annuale a +12,5 (ancora la mia zona, a parziale "attenuante", non era urbanizzata come ora.)
Precipitazioni 2019 mm 912.
Climatica 850.
Dicembre 2019, probabilmente dopato, ha staccato tutti!
Media mensile +7,9 !!!!+ 3,7 dalla climatica (1955-2004)
2° dic. 2011/2012 +7,2
4° 2002 +7,1
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
sì però questo messaggio pare faccia passare il concetto che l'ENSO positiva sia la causa (o comunque una delle principali forzanti) del riscaldamento globale, quando invece ne è solo ed esclusivamente la conseguenza: se si detrendizza l'andamento termico dell'area del Pacifico "incriminata" rispetto all'andamento termico globale, si nota come le oscillazioni sono da decenni a questa parte attorno allo zero (eventi parossistici di Nino potente alternati ad eventi prolungati di Nina di debole entità, che però, dato l'aumento delle temperature globali, risulteranno comunque periodi in sopramedia termico rispetto al periodo 1981-2010, ben più fresco di quello contemporaneo). Se hai un heat content oceanico (e non) in netto aumento per via dell'aumento termico globale, è logico che hai le fasi di ENSO positiva nettamente prevalenti rispetto alle fasi di ENSO negativa. Non è una supposta accresciuta frequenza del Nino che fa aumentare (se non nel brevissimo periodo, ma con feedback compensatori immediati, e ben visibili negli eventi di Nino avuti durante periodi antecedenti il GW) la temperatura globale, bensì l'accresciuta temperatura globale a portare una media termica in area ENSO positiva rispetto ai riferimenti (come il 1981-2010) del passato.
Comunque figurati, non ce l'ho specificamente con te, ma... quante volte bisogna ripetere questo concetto? Io francamente sono abbastanza frustrato da ciò.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
No tranquillo figurati. Non volevo neanche far passare un messaggio del genere, quindi chiarisco subito.
A me verrebbe da dire che l'ENSO positivo è causa e conseguenza insieme: conseguenza (come hai detto anche tu) del trend di fondo (v. contenuto di calore degli oceani da te citato) e a sua volta lo esaspera parzialmente, contrariamente all'ENSO negativo che lo smorza della stessa quantità.
Quindi hai esposto l'altra faccia della medaglia, quella del trend di fondo, che però né contrasta né annulla la faccia dell'esaltazione del trend, fenomeno che può occupare tranquillamente lustri interi o decenni scarsi, che non sono poi così irrilevanti se valutati all'interno dell'età tutt'altro che avanzata del trend di fondo.
Tant'è che se metto insieme i grafici della t media globale e quelli dell'ENSO e della PDO, questa concatenazione si vede perfettamente: il grande passo in alto del 1976 coincide con il cambio di segno della suddetta PDO, è aumentata la frequenza degli episodi di El Nino nel corso degli '80 che hanno rilasciato nell'atmosfera il (anzi, del) calore pregresso accumulato dopo la metà degli anni '40.
Poi nel il periodo 1998-2012 neanche lì riesco a discernere troppo l'andamento termico globale, quasi statico, da una PDO sostanzialmente neutra in cui si alternarono una Nina forte (1999-2001), un Nino moderato (2003-06), una Nina moderata (2007-08), un altro Nino breve e debole (2009-10) e poi una Nina fortissima (2010-12). E in quel ''quasi'' che ho messo davanti a ''statico'' c'è anche la grande amica della PDO, cioè l'AMO (ma la lascio perdere, dato che stiamo parlando prevalentemente del Pacifico).
Allo stesso modo, riesco benissimo a capire che la temperatura globale è ferma su valori molto caldi per i motivi che ho detto.
Pertanto, per un ulteriore step del GW, ritengo che sia da aspettare un nuovo Nino monster, che per via del trend di fondo potrebbe essere ancora più forte del 2016, ma non prima che l'area ENSO abbia risucchiato all'atmosfera quello stesso calore per restituirlo n anni dopo, pompato dal trend di fondo-foriero di un ulteriore aumento del contenuto di calore degli oceani.
Come vedi segnale e oscillazioni si integrano perfettamente, almeno ad oggi e con le conoscenze che abbiamo sulla periodicità delle oscillazioni a bassa frequenza, senza star lì a de-trendizzare le forzanti varie.
Ultima modifica di DuffMc92; 04/01/2020 alle 18:12
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