guardando unicamente il pattern direi che la causa è l'esasperazione a livelli assurdi dello stesso pattern avuto dal 2013-2014.
praticamente da natale 2013 abbiamo avuto un vp sbilanciato sull'america, canadese forte che ha spinto aria mite sul continente, annullando qualsiasi tentativo di raffreddamento serio. come conseguenza dunque mitezza negli ultimi due inverni (solo che nell'ultimo il getto era un pelo più alto del 2013-2014 tagliandoci fuori dalle saccature) e allo stesso tempo la frescura dell'estate 2014. è cambiato qualcosa negli ultimi mesi, con getto più debole e qbo- che non permettono alle depressioni atlantiche di evolvere verso est e affondano a w. poi c'è el nino che gonfia l'africano. ne è venuto fuori un luglio un po' caldino.
un po' me lo spiego così questo periodo, ma ci sono altre cause ovviamente.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Magari chiedo ai moderatori se possiamo unire questo td con il mio che ho aperto qualche mese fa che tratta lo stesso argomento e in definitiva mi pongo le stesse domande utilizzando il td come monitoraggio.Seguiamo qui questo periodo meteo senza precedenti!
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Il GW c'entra nella misura in cui rende esasperate le condizioni percepite. L'incremento esponenziale dell'umanità, del cemento e dell'acciaio crea una crosta terreste facile a surriscaldarsi, con le zone più calde lì dove c'è più presenza umana. Di rimando anche, con maggiore inerzia, le acque oceaniche e marittime ne risentono e si scaldano. Ma questo credo si inserisce in un trend che era già avviato verso il riscaldamento, probabilmente stiamo ancora uscendo completamente dalla glaciazione. Magari dovremmo arrivare alla scomparsa estiva totale dei ghiacci artici, come avvenuto in altre epoche preistoriche e ci vorranno secoli, magari non stiamo vivendo ancora il periodo più caldo della Terra, che avverrà forse tra 500 o 1000 anni, chi lo sa.
Magari interverrà una eruzione supervulcanica che ci porterà in un nuovo periodo freddo. Può succedere di tutto, ma secondo me, se niente di catastrofico accade, ci scaldiamo ancora come trend generale per qualche secoletto
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Ho preso come riferimento la 81-10 non a caso, perché è stata introdotta come media ufficiale dall'Omm
Però per "uscire" da questa situazione, intendo la fine di questo periodo follemente sopramedia per l'Europa occidentale
Cosa deve succedere dal punto di vista climatico per far tornare un'anomalia negativa nella nostra area o comunque semplicemente una situazione in media?
Non sarei così sicuro di questa cosa. Le più recenti ricostruzioni paleoclimatiche non permettono di giungere a questa considerazione con sufficiente certezza, anzi.
http://content.csbs.utah.edu/~mli/Ec...onstructed.pdf
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3 mesi sottomedia in Italia li ha fatti pure nel 2014 Maggio, Luglio e Agosto ... c'è un piccolo problema però: non vengono ricordati perchè, per antonomasia, l'Estate da noi è sempre calda e sopramedia e perchè, a causa dell'Inverno precedente e dell'Autunno, il 2014 ha chiuso con una media imbarazzante
quanti mesi sottomedia si sono avuti in Italia, dal 1998 ad oggi, per anno ?
1998: 4
1999: 2
2000: 2
2001: 3
2002: 3
2003: 3
2004: 3
2005: 5
2006: 4
2007: 4
2008: 1
2009: 2
2010: 6
2011: 3
2012: 2
2013: 3
2014: 3
secondo me, bisogna ragionare più su "quanto sono caldi i periodi sopramedia" e non se mancano i periodi o i mesi sottomedia, quasi non ha senso (nel 2007 che tutti odiano, al Nord Italia sopratutto, l'intera fine dell'anno fu sottomedia da Settembre a Dicembre, per dirne uno) se ci fai i periodi col segno sono sempre occasionali da decenni a questa parte, non è cambiato quasi nulla dal 1998 ad oggi
i 210 mesi dal Gennaio 1998 al Giugno 2015 in Italia:
Immagine.png
se proprio dovessi trovare una specie di "balzo", la noterei a partire dal 2007 e non dal 2013 o 2012 che sia
questo per quanto riguarda l'aspetto puramente termico e statistico
sul fronte configurativo invece per il periodo dal 2012/2013 in avanti si nota maggiormente che qualcosa non va sull'Europa e sul Mediterraneo: ora che sia il balzo della PDO unito al GW alto degli ultimi due anni (questo, causa e risultato insieme) potrebbe rappresentare una valida spiegazione ... insieme, ovviamente, alla s.figa che quella non ci manca mai
ma ci sono anche tanti elementi in gioco, SSTA e Stratosfera
Provo a rispondere solo alla prima domanda, le altre seguono a ruota e in ogni caso un periodo così corto come quello che citi (15 anni) può benissimo rientrare in una variabilità anche se un po' condizionata, come se fosse rumore a cui si sovrimpone un segnale.
Questo interessante lavoro mostra dove e quando, nelle simulazioni, il segnale S (indotto da forcing) emerge sul rumore dato dalla variabilità interna N, cioè dove e quando il rapporto fra S/N è >1. Lo screenshot postato mostra l'Europa centro-meridionale durante il semestre estivo (aprile-settembre) a sx, si vede come per le nostre regioni questa soglia si collochi proprio attorno a questi (e ai prossimi) anni. A dx invece il semestre invernale, in questo caso, invece, a causa della preponderanza della variabilità interna, il segnale emergerebbe sul rumore un po' più avanti. Questo anche per dire che gli ultimi due inverni europei sono principalmente conseguenza di pattern di circolazione piuttosto ostinati...
Schermata 2015-08-01 a 00.01.44.png Schermata 2015-08-01 a 00.24.44.png
Se con "quello che stiamo vivendo" alludi all'ennesima potente ondata di calore sul nostro comparto, direi che c'entra eccome. Ma non nel senso di ricondurre il tutto al GW. Non possiamo farlo, non avrebbe senso, vista l'origine prettamente meteorologica delle stesse.
Ma la caratteristica (durata, frequenza, intensità, area spaziale coinvolta, periodo di manifestazione) delle stesse ondate sta cambiando (esistono diversi studi a riguardo, per diverse specifiche aree, pur nella limitatezza delle serie temporali di alcune aree). E questo è fisicamente spiegabile con il fatto che un'atmosfera più calda (e più umida) cambia il modo in cui questi eventi si manifestano. Non solo è statisticamente più probabile che in un clima più caldo le ondate diventino più frequenti (sposti la distribuzione gaussiana verso il caldo), ma pure più intense (aumenta la variabilità della distribuzione) e più durature (cambia la forma della distribuzione aumentando l'asimmetria verso la parte più calda della stessa).
Schermata 2015-07-28 a 14.24.32.png 2012_hot_summer.jpg ImmagineNasa.png
Ultima modifica di steph; 31/07/2015 alle 23:29
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