Lapalissianamente, è geograficamente corretto quel che dici. Climaticamente, no e lo sai bene: diamine, tutte le anomalie degli ultimi anni, per quanto ce ne siano state un po' ovunque, ma sono state decisamente maggiori nell'area artica che altrove. Prendi l'inverno 2016, e "togli" le anomalie artiche (portale a 0): scommettiamo che almeno un 0.1-0.2°C globali, per non parlare del valore emisferico, potresti recuperarli? E no, non è poco.
Quanto al discorso più generale, cioè Artico più mite per decenni, Nord Europa anche, e resto d'Europa no... Dai, non ci credo nemmeno che lo pensi: è un puro arrampicarsi sugli specchi. Ma pure più in generale a livello di Emisfero Boreale, pur con locali raffreddamenti stagionali: nell'Artico e Subartico il riscaldamento medievale è certo, i vichinghi navigavano liberamente tra Islanda, Groenlandia e Terranova (il "libero dai ghiacci" va riferito al mare, specie in inverno, non ovviamente all'interno della Groenlandia, la cui costa meridionale permetteva comunque qualche coltura più di oggi), mentre le culture native si stabilirono nell'isola di Ellesmere per trovare i ghiacci marini estivi su cui cacciare (paragonabile probabilmente ai grandi minimi attuali, ma lì parliamo di una situazione stabile per decenni); viceversa, probabilmente gli inverni nel Vicino Oriente erano più freddi, con neve quasi annuale a Baghdad, e dinamiche simili all'ultimo inverno 2016. Non esistono alberi, stalagmiti o altro che possano smentire questi dati storici (e in generale competere con misure termometriche ben fatte...); e comunque è questione controversa anche questa, dato che troverai sempre al contrario un paper es. sui sedimenti marini che conferma l'Optimum Medievale come fenomeno emisferico se non globale.
Come già scrivevo qualche giorno fa, sono due facce della stessa medaglia: chi nega il riscaldamento attuale, ma anche chi lo magnifica "ad ogni costo". Entrambe le posizioni sono sbagliate, e senza senso. Detto questo, però, in realtà nemmeno questo scontro di posizioni ha senso: non c'è alcun legame diretto tra il riscaldamento post-1900 (1850) ancora in atto, e l'Optimum Medievale. Quest'ultimo andrebbe visto in ottica storica, non come un argomento su cui scannarsi per dimostrare una tesi o l'altra.
Il GW non va valutato a "compartimenti stagni"...togli qua, metti là mi sembra la ricetta della torta di mele della nonna.
Ci sono equilibri che non dovevamo toccare e che rischiano di peggiorare una situazione che - eufemisticamente parlando - già non era rosea in base alle recenti proiezioni.
Sappiamo benissimo che l'Artico è il principale termostato climatico globale (in particolare N emisferico, ma anche globale)...andare a toccare il delicatissimo equilibrio della diminuzione dell'albedo, ha innescato un feedback positivo che davvero rischia di farci male nei prossimi decenni.
L'artico è fondamentale per le sorti del clima e non è "unus inter omnes"... e non è un'ipotesi. E' così...è verificato, universalmente accettato... e pericoloso
Ultima modifica di Nix novariensis; 11/04/2016 alle 11:10
Secondo la NASA, invece, è proprio la velocita' d'incremento che non ha pari dagli anni 70' ad oggi. Lo dice con questo grafo che indica le zone d'incremento global, si puo' osservare la penisola nord Antartica, probabilm. vicina alla terra d. Fuego, l'Asia e l'Europa orientale ma spaventa proprio l'Artico. Eh, di fatti documentabili ce ne sono davvero tanti.
Infatti , il riscaldamento degli ultimi decenni e' innegabile , ma non per questo esagerare con proiezioni Climatiche , come alcuni anni fa si ipotizzava che " i ghiacciai Artici sarebbero quasi scomparsi durante l estate " ,
Invece tra il 2013 e 2015 sono incrementati .
Ci sono grafici che dimostrerebbero temperature più alte durante il periodo Medioevale , in zone come la Groenlandia e Scandinavia.
Sono grafici...e non la Bibbia.
La questione è molto controversa.Si sa che c'è stato un periodo caldo medioevale(corrispondente all'Alto Medioevo e con un picco intorno al 950-980)ma che sia stato più caldo di quello attuale(segnatamente,nel sud Europa,che è la nostra area di pertinenza,perché né io né te viviamo all'Artico),non possiamo dirlo con certezza.
Ultima modifica di Josh; 11/04/2016 alle 11:26
Robertino, robertino... temo che tu abbia un bel po' di luoghi comuni sul clima, già ampiamente smentiti dalla scienza, che semplicemente devi eliminare.
Posso dire, da par mio, che anch'io mi ero lasciato affascinare dallo scetticismo facile pochi anni fa (intorno al 2009-2010, quando si parlava di Climategate, rivelatosi poi una manovra di discredito becera e infondata)
Poi però ho scoperto che chi mette in giro alcune informazioni lo fa esclusivamente per cavalcare la sua propaganda "anti-fissatidelglobalwarming".
Per carità, non tutti sono in malafede (non penserei mai una cosa del genere) ma il problema è la distorsione ela strumentalizzazione che si fa di certi dati.
Vedendo che la campagna "contro" faceva acqua da tutte le parti, specie in relazione a ciò che è successo dopo il 2010 (ovvero il contrario di quello che i profeti del ghiaccio annunciavano) ho deciso di rimboccarmi le maniche e andare a farmi una cultura sull'argomento, cercando di capire perchè il 97% dei ricercatori la pensasse in un certo modo e non in un altro. Ricercatori che lavorano da anni, se non decenni ai massimi livelli, con tutto da perdere e poco da guadagnare e che, quindi, non avevano certo la convenienza a schierarsi "contro" la potentissima lobby del carbonfossile, per puro divertimento hooliganiano.
Ebbene, ho concluso che se il 97% degli scienziati la pensa in un certo modo, un motivo ci sarà...
Con questo dobbiamo ignorare le tesi scettiche? No, assolutamente, perchè offrono anch'esse spunti interessanti
Ma certo non possiamo attribuire loro la stessa importanza del mainstream scientifico, specie se così "imbarazzantemente" concorde nell'attribuire all'uomo una responsabilità pesante nel riscaldamento globale.
Un punto di forte dissidio fra me e Robert(persona che stimo molto,al punto che l'ho invitato io a far parte di questo forum,più di un anno fa,come lui potrà confermare)è che lui ad inizio 2012 era un sostenitore di quest'idea secondo cui,sol perché c'era stato un mese di grande rilevanza per il gelo europeo come il febbraio 2012,si stesse andando addirittura verso un global cooling.
Anche citare gli inverni rigidi nordeuropei compresi fra il 2009/10 ed il 2010/11 non mi sembra un grande argomento,se consideriamo che dicembre 2010 è stato un mese veramente eccezionale per le isole britanniche,ad esempio,ma due mesi dopo è venuto il mitissimo febbraio 2011,da quelle parti,per non dire dell'aprile 2011,che ha fatto saltare i pochi record secolari che non erano caduti ad aprile 2007.
E ancora:il 2014 è stato un anno globale caldissimo quasi quanto il 2005 ed è stato subito superato dal 2015.
Quindi...global cooling de' che,mi sono sempre chiesto?
Per non parlare delle estati...a parte quella del 2012,incubo del sud Europa,tre anni dopo è venuta quella del 2015,con anomalie positive ben più estese. E la terribile estate russa del 2010 è solo di 5 anni prima.
Nel 2009-10 il mondo scottava già...solo l'Europa viveva una locale anomalia fredda (il che illuse molti di noi, devo dire me compreso)
Nel 2015-16 il mondo scotta ancora di più...molto di più. E solo l'America orientale vive una locale anomalia fredda. L'Artico, poi, è in uno stato inguardabile![]()
Esattamente la Scienza , sono dati , circa un decennio fa si ipotizzava inverni più miti ,
Gli States Nord Orientali dal 2010 hanno avuto inverni gelidi e nevosi anche più freddi degli anni '60 ,
Il Niagara completamente ghiacciato e non accadeva dal 1977 , ghiacciata quasi simile al freddo inverno del 1875.
In Siberia , in Cina , in Giappone ,
nel Nord Europa nel 2010/2011.
Il corso del Clima , 30/50 o 200 anni non sono nulla , a confronto la Storia Climatica della Terra ,
Anche le " certezze " o presunte tali possono essere smentite .
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