Pagina 1 di 7 123 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 69
  1. #1
    Vento fresco
    Data Registrazione
    10/08/09
    Località
    Roma 20 mt s.l.m.
    Messaggi
    2,415
    Menzionato
    1 Post(s)

    Exclamation ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Salve a tutti!

    Apro questo topic perchè penso affronti un tassello importante ma poco dibattuto del fenomeno ENSO e del suo rapporto con il GW. Di sicuro questo Nino sta determinando alcuni record drammatici in termini di anomalie climatiche sia localmente che globalmente.

    Tuttavia metterò qui in evidenza proprio gli aspetti che sembrano raccontarci una storia un pò diversa rispetto alla visione corrente (molto diffusa in questo forum, forse anche scoraggiato dall’ultimo inverno ciofeca! ) che vede questo Nino e le sue conseguenze come l’esplicarsi dell’inesorabile cammino verso l'AGW.

    In particolare accennerò al collegamento tra l’oscillazione ENSO e le variazioni di temperatura e del budget energetico a livello globale in troposfera. Un punto mi sembra essenziale, ovvero il flusso radiativo netto e sul cloud water content che può essere utilizzato come proxy del bilancio di detto flusso radiativo.

    Roy Spencer, in un post pubblicato nel 2013 sul suo blog “Oceanic Cloud Decrease since 1987 Explains 1/3 of Ocean Heating” fa una trattazione esaustiva sull’argomento e già nel 2013 segnala la variazione nel trend del flusso radiativo netto.

    Oceanic Cloud Decrease since 1987 Explains 1/3 of Ocean Heating « Roy Spencer, PhD

    Si osserva che durante i periodi di Nino si ha un aumento del cloud water content sugli oceani, cosa che è piuttosto ovvia di per se. Infatti aumenta la copertura nuvolosa e le precipitazioni a causa dell’aumentata convettività atmosferica sopra gli oceani tropicali. E’ un meccanismo di feedback negativo più volte citato da Roy Spencer, anche noto come “effetto Iris”. Meno noto il fatto che Il cloud water content è rimasto piuttosto basso dall’87 fino al 2008. Il modello che riassume lo sbilancio energetico è rappresentato nel primo grafico (in blu). L’altro grafico (sempre gentilmente fornito da Spencer), mostra la relazione tra cloud water variations e flusso radiativo netto misurato da CERES. Si nota che la relazione è piuttosto stretta. Notare come al variare di un punto percentuale di cloud water content si ha una corrispondente variazione di 0.386 w/m2.

    Ora vorrei porre l’attenzione sul grafico seguente, quello sulle anomalie del cloud water sugli oceani che arrivano fino al mese di febbraio del 2016.

    Direi che parla da solo! Una cosa emerge, ed è proprio il fatto che dal 2009, direi proprio in seguito al Nino del 2010, si registra uno shift del Cloud water anomaly verso valori nettamente positivi. Notare che anche in seguito alla Nina del 2011, quando teoricamente di dovrebbe assistere ad una consistente riduzione del cloud cover, la situazione non si inverte più di tanto...Ora con il nuovo mega-Nino del 2015 l’anomalia balza a valori parossistici che non hanno confronti rispetto alle precedenti Oscillazioni ENSO. E soprattutto, ciò implica che dal 2010 il flusso radiativo è nettamente tendente al negativo, non al positivo... In questo momento, grazie al contributo del Nino “monstre” si viaggia con un anomalia di circa +13% che corrisponde a un deficit teorico di 5,08 w/m2!

    Mi collego ora ad una fonte sulla T globale che viene aggiornato settimanalmente sul sito di Ryan Maue, meno "ufficiale", in quanto i dati al suolo sono derivati da palloni sonda ed estrapolati con calibrazioni e correlazioni ecc...per cui rappresentano soltanto una stima della temperatura al suolo. Malgrado ciò, una previsione meteo va da se che debba essere la più accurata possibile, dunque bias ed errori dovrebbero di per se essere minimizzati, pena un modello meno efficiente ed una previsione giocoforza meno attendibile.

    In buona sostanza se si fa riferimento a questo plot, si nota che dal 2010, anche tenendo in conto il fattore Nina, c’è stato un calo non trascurabile della T globale rispetto agli anni precedenti.

    Calo che si è ovviamente interrotto con il mega Nino del 2015. Ora siamo su valori record anche per questo dataset, con +1 di anomalia a livello globale (rif. 1981-2010), e addirittura a +2 se consideriamo il solo emisfero nord.

    Questo significa che malgrado la teorica perdita di energia l’AGW è ormai galoppante e al primo Nino la T schizza su valori assurdi? Mi manterrei prudente anche su questo.

    Andiamo un pò indietro nel tempo, e consideriamo gli effetti a livello globale nientedimeno che del Nino del 1878! Mostro qui i dati di dell’università di Berkeley (solo land a livello globale perchè rispecchiano di più la risposta termica della troposfera). Un Nino quello del 1878, paragonabile a quello attuale. Allora le temperature viaggiavano a circa -0.6 C rispetto alla media di riferimento attuale. Quell’episodio causò un riscaldamento che durante il picco, spostò l’anomalia globale mensile a +1.2. Un delta quindi di quasi 2 gradi, del tutto paragonabile se non superiore al delta che si sta vivendo attualmente. Solo che poi alcuni mesi dopo la T ripiombò sui consueti valori da PEG!


    Dunque, in sintesi alcune considerazioni e supposizioni.

    Rispetto all’ipotesi più volte esposta da Bob Tisdale, secondo il quale l’ENSO agisce come la principale forzante climatica (e per questo ritenuto da lui responsabile del cambiamento climatico in atto) mi sentirei di considerare l’ENSO come un acceleratore di squilibri radiativi generati da forzanti radiative favorendo al tempo stesso il raggiungimento di un nuovo equilibrio in tempi più brevi. Va chiarito che durante l'oscillazione ENSO sarebbero comunque operanti feedback negativi come ad esempio il già citato effetto "Iris", ma alla fine del ciclo il bilancio sarebbe comunque diverso dal precedente nelle fasi di transizione climatica dettata da forzanti radiative.

    Così faccio un ipotesi affascinante! Tra gli anni Ci 80-90 e i primi anni 2000 l’ENSO non ha fatto altro che accelerare processi legati al surplus di flusso radiativo in entrata. Dal 2010 il fenomeno ENSO potrebbe al contrario innescare un deficit di flusso radiativo attraverso una anomala copertura nuvolosa sugli oceani.

    Così qualcuno potrebbe porsi la legittima domanda del perchè ora la situazione (con l’AGW galoppante) sia cambiata di segno. Un meccanismo naturale di feedback negativo dovuto al surriscaldamento globale ad opera dei GHG? Sembrerebbe ragionevole, ma allora non è chiaro perchè questo meccanismo sia partito solo dal 2010 e non per esempio nell’altrettanto forte Nino del 98.

    Così nel 1998, in assenza di un evidente feedback negativo, ed anzi con il seguente feedback positivo innescato dalla Nina del 1999, il budget energetico globale ha subìto un impennata che si è protratta per tutta la prima decade degli anni 2000. A seguito del Nino del 2010 invece, il feedback negativo è stato abbastanza forte da far invertire il trend a livello globale.

    E nel 2016? Lasciamo in sospeso questa domanda pur tenendo ben in mente il bel grafico di Roy Spencer relativo alla correlazione tra flusso radiativo e cloud water anomaly!

    Permettetemi una piccola ipotesi o illazione finale: abbiamo detto che un candidato è senz’altro un fenomeno di feedback negativo (come del resto più volte descritto da Spencer). L’altro è proprio il sole. Ovvero, l’attività solare esplicherebbe maggiormente i suoi effetti (modulando il cloud cover sugli oceani) proprio in seguito alle oscillazioni ENSO, dando luogo in questo caso ad un feedback positivo.


    Corollario finale

    proprio quando tutto sembra perduto (soprattutto per i freddofili che abbondano in questo forum!), mi aspetterei invece un crollo delle T oceaniche che potrebbe sorprendere più di qualcuno nel corso di questo stesso anno. In seguito, se questa ipotesi (azzardata lo ammetto!) fosse vera, mi aspetterei anche un calo delle T in troposfera che dovrebbe riportare le T per lo meno ai livelli precedenti e, in caso di futura Nina, anche più bassi rispetto agli ultimi anni.

    Certo, ci sono altri elementi che remano in senso opposto, per esempio l’incredibile aumento del water vapor durante questo Nino che non ha precedenti (vedi anche l’ultima comunicazione sul blog di Roy Spencer), ed altri che sicuramente neppure ho considerato...

    Per questo non sarei comunque in grado di dire in che direzione andremo dopo questo Nino “monstre”. Di certo, per qualsiasi avanzamento nella ricerca è importante provare sempre a cambiare il proprio punto di vista...



    Post scriptum

    Primo drop significativo delle T oceaniche! Bob Tisdale in questo td http://wattsupwiththat.com/2016/03/1...l-nino-events/ pone in evidenza proprio la differenza sostanziale tra il nino del 98 e quello in corso ma non da una spiegazione “radiativa” del fenomeno!

    Staremo a vedere se questo calo improvviso continuerà nei prossimi mesi...
    Immagini Allegate Immagini Allegate

  2. #2
    Uragano L'avatar di simo89
    Data Registrazione
    31/08/05
    Località
    Rivalta (RE) 96 mslm
    Età
    34
    Messaggi
    22,156
    Menzionato
    78 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Comunque vada, post molto interessante. Mi sono smarrito al primo dei vari feedback positivi - feedback negativi, proverò a rileggere con più calma.

  3. #3
    Vento fresco
    Data Registrazione
    10/09/13
    Località
    Putignano (BA)
    Età
    50
    Messaggi
    2,158
    Menzionato
    19 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Salve a tutti!

    Apro questo topic perchè penso affronti un tassello importante ma poco dibattuto del fenomeno ENSO e del suo rapporto con il GW. Di sicuro questo Nino sta determinando alcuni record drammatici in termini di anomalie climatiche sia localmente che globalmente.

    Tuttavia metterò qui in evidenza proprio gli aspetti che sembrano raccontarci una storia un pò diversa rispetto alla visione corrente (molto diffusa in questo forum, forse anche scoraggiato dall’ultimo inverno ciofeca! ) che vede questo Nino e le sue conseguenze come l’esplicarsi dell’inesorabile cammino verso l'AGW.

    In particolare accennerò al collegamento tra l’oscillazione ENSO e le variazioni di temperatura e del budget energetico a livello globale in troposfera. Un punto mi sembra essenziale, ovvero il flusso radiativo netto e sul cloud water content che può essere utilizzato come proxy del bilancio di detto flusso radiativo.

    Roy Spencer, in un post pubblicato nel 2013 sul suo blog “Oceanic Cloud Decrease since 1987 Explains 1/3 of Ocean Heating” fa una trattazione esaustiva sull’argomento e già nel 2013 segnala la variazione nel trend del flusso radiativo netto.

    Oceanic Cloud Decrease since 1987 Explains 1/3 of Ocean Heating « Roy Spencer, PhD

    Si osserva che durante i periodi di Nino si ha un aumento del cloud water content sugli oceani, cosa che è piuttosto ovvia di per se. Infatti aumenta la copertura nuvolosa e le precipitazioni a causa dell’aumentata convettività atmosferica sopra gli oceani tropicali. E’ un meccanismo di feedback negativo più volte citato da Roy Spencer, anche noto come “effetto Iris”. Meno noto il fatto che Il cloud water content è rimasto piuttosto basso dall’87 fino al 2008. Il modello che riassume lo sbilancio energetico è rappresentato nel primo grafico (in blu). L’altro grafico (sempre gentilmente fornito da Spencer), mostra la relazione tra cloud water variations e flusso radiativo netto misurato da CERES. Si nota che la relazione è piuttosto stretta. Notare come al variare di un punto percentuale di cloud water content si ha una corrispondente variazione di 0.386 w/m2.

    Ora vorrei porre l’attenzione sul grafico seguente, quello sulle anomalie del cloud water sugli oceani che arrivano fino al mese di febbraio del 2016.

    Direi che parla da solo! Una cosa emerge, ed è proprio il fatto che dal 2009, direi proprio in seguito al Nino del 2010, si registra uno shift del Cloud water anomaly verso valori nettamente positivi. Notare che anche in seguito alla Nina del 2011, quando teoricamente di dovrebbe assistere ad una consistente riduzione del cloud cover, la situazione non si inverte più di tanto...Ora con il nuovo mega-Nino del 2015 l’anomalia balza a valori parossistici che non hanno confronti rispetto alle precedenti Oscillazioni ENSO. E soprattutto, ciò implica che dal 2010 il flusso radiativo è nettamente tendente al negativo, non al positivo... In questo momento, grazie al contributo del Nino “monstre” si viaggia con un anomalia di circa +13% che corrisponde a un deficit teorico di 5,08 w/m2!

    Mi collego ora ad una fonte sulla T globale che viene aggiornato settimanalmente sul sito di Ryan Maue, meno "ufficiale", in quanto i dati al suolo sono derivati da palloni sonda ed estrapolati con calibrazioni e correlazioni ecc...per cui rappresentano soltanto una stima della temperatura al suolo. Malgrado ciò, una previsione meteo va da se che debba essere la più accurata possibile, dunque bias ed errori dovrebbero di per se essere minimizzati, pena un modello meno efficiente ed una previsione giocoforza meno attendibile.

    In buona sostanza se si fa riferimento a questo plot, si nota che dal 2010, anche tenendo in conto il fattore Nina, c’è stato un calo non trascurabile della T globale rispetto agli anni precedenti.

    Calo che si è ovviamente interrotto con il mega Nino del 2015. Ora siamo su valori record anche per questo dataset, con +1 di anomalia a livello globale (rif. 1981-2010), e addirittura a +2 se consideriamo il solo emisfero nord.

    Questo significa che malgrado la teorica perdita di energia l’AGW è ormai galoppante e al primo Nino la T schizza su valori assurdi? Mi manterrei prudente anche su questo.

    Andiamo un pò indietro nel tempo, e consideriamo gli effetti a livello globale nientedimeno che del Nino del 1878! Mostro qui i dati di dell’università di Berkeley (solo land a livello globale perchè rispecchiano di più la risposta termica della troposfera). Un Nino quello del 1878, paragonabile a quello attuale. Allora le temperature viaggiavano a circa -0.6 C rispetto alla media di riferimento attuale. Quell’episodio causò un riscaldamento che durante il picco, spostò l’anomalia globale mensile a +1.2. Un delta quindi di quasi 2 gradi, del tutto paragonabile se non superiore al delta che si sta vivendo attualmente. Solo che poi alcuni mesi dopo la T ripiombò sui consueti valori da PEG!


    Dunque, in sintesi alcune considerazioni e supposizioni.

    Rispetto all’ipotesi più volte esposta da Bob Tisdale, secondo il quale l’ENSO agisce come la principale forzante climatica (e per questo ritenuto da lui responsabile del cambiamento climatico in atto) mi sentirei di considerare l’ENSO come un acceleratore di squilibri radiativi generati da forzanti radiative favorendo al tempo stesso il raggiungimento di un nuovo equilibrio in tempi più brevi. Va chiarito che durante l'oscillazione ENSO sarebbero comunque operanti feedback negativi come ad esempio il già citato effetto "Iris", ma alla fine del ciclo il bilancio sarebbe comunque diverso dal precedente nelle fasi di transizione climatica dettata da forzanti radiative.

    Così faccio un ipotesi affascinante! Tra gli anni Ci 80-90 e i primi anni 2000 l’ENSO non ha fatto altro che accelerare processi legati al surplus di flusso radiativo in entrata. Dal 2010 il fenomeno ENSO potrebbe al contrario innescare un deficit di flusso radiativo attraverso una anomala copertura nuvolosa sugli oceani.

    Così qualcuno potrebbe porsi la legittima domanda del perchè ora la situazione (con l’AGW galoppante) sia cambiata di segno. Un meccanismo naturale di feedback negativo dovuto al surriscaldamento globale ad opera dei GHG? Sembrerebbe ragionevole, ma allora non è chiaro perchè questo meccanismo sia partito solo dal 2010 e non per esempio nell’altrettanto forte Nino del 98.

    Così nel 1998, in assenza di un evidente feedback negativo, ed anzi con il seguente feedback positivo innescato dalla Nina del 1999, il budget energetico globale ha subìto un impennata che si è protratta per tutta la prima decade degli anni 2000. A seguito del Nino del 2010 invece, il feedback negativo è stato abbastanza forte da far invertire il trend a livello globale.

    E nel 2016? Lasciamo in sospeso questa domanda pur tenendo ben in mente il bel grafico di Roy Spencer relativo alla correlazione tra flusso radiativo e cloud water anomaly!

    Permettetemi una piccola ipotesi o illazione finale: abbiamo detto che un candidato è senz’altro un fenomeno di feedback negativo (come del resto più volte descritto da Spencer). L’altro è proprio il sole. Ovvero, l’attività solare esplicherebbe maggiormente i suoi effetti (modulando il cloud cover sugli oceani) proprio in seguito alle oscillazioni ENSO, dando luogo in questo caso ad un feedback positivo.


    Corollario finale

    proprio quando tutto sembra perduto (soprattutto per i freddofili che abbondano in questo forum!), mi aspetterei invece un crollo delle T oceaniche che potrebbe sorprendere più di qualcuno nel corso di questo stesso anno. In seguito, se questa ipotesi (azzardata lo ammetto!) fosse vera, mi aspetterei anche un calo delle T in troposfera che dovrebbe riportare le T per lo meno ai livelli precedenti e, in caso di futura Nina, anche più bassi rispetto agli ultimi anni.

    Certo, ci sono altri elementi che remano in senso opposto, per esempio l’incredibile aumento del water vapor durante questo Nino che non ha precedenti (vedi anche l’ultima comunicazione sul blog di Roy Spencer), ed altri che sicuramente neppure ho considerato...

    Per questo non sarei comunque in grado di dire in che direzione andremo dopo questo Nino “monstre”. Di certo, per qualsiasi avanzamento nella ricerca è importante provare sempre a cambiare il proprio punto di vista...



    Post scriptum

    Primo drop significativo delle T oceaniche! Bob Tisdale in questo td Global Sea Surface Temperature Responses to the 1997/98 and 2015/16 El Niño Events | Watts Up With That? pone in evidenza proprio la differenza sostanziale tra il nino del 98 e quello in corso ma non da una spiegazione “radiativa” del fenomeno!

    Staremo a vedere se questo calo improvviso continuerà nei prossimi mesi...

    Apprezzo il tuo ottimismo ma uno scompenso di questa portata specie nell'emisfero nord e soprattutto sul polo dove ormai penso che la fortissima anomalia termica che staziona da ormai un decennio si autoalimenta in un sistema proprio rispetto al resto, non credo che c'è spazio per i miracoli che ti aspetti....

    ncep_cfsr_t2m_anom.pngncep_cfsr_t2m_anom_ytd.png
    se tutto va bene con la eventuale nina futura possiamo ambire nel contenere l'anomalia intorno a 0,5°/0,8°C visto e considerato, ripeto, che sul polo non mi aspetterei grossi cambiamenti, e che, come ora, rappresenterebbe la parte più importante nel contribuire sull'anomalia globale.

    P.S. Comunque sia, gran bel "pezzo" hai fatto

  4. #4
    Rws
    Ospite

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Mi unisco ai complimenti per il gran bel pezzo, sarebbe davvero sorprendente ed affascinante se il calo delle temperature fosse come ipotizzi.

  5. #5
    Vento fresco
    Data Registrazione
    05/01/09
    Località
    Torino
    Età
    43
    Messaggi
    2,561
    Menzionato
    121 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Il bilancio radiativo non è solo dovuto alle nuvole, se fosse così l'heat content globale sarebbe in declino; dal 2010 è aumentato ancora più rapidamente:



    l'indice di the weather bell ha una discontinuità al 2010 quando vengono uniti i dati del cfsv2 a quelli delle reanalisi cfsr, due modelli diversi possono avere t2m globali molto diverse tra di loro e dovrebbero essere uniti in modo opportuno idealmente avendo a disposizione un periodo di sovrapposizione; più in generale le reanalisi ed il cfs non sono stati creati per monitorare le temperature globali, questa è l'unica ragione del declino e non è supportato da nessun altro dataset quell'improvviso salto a inizio 2010:
    GFS 2m temperature anomaly

    Quello che invece è vero e che avverrà in questi mesi di declino del nino è una maggiore perdita di calore verso lo spazio, circa 2.18W/m2 per 1°C di riscaldamento troposferico ma è il normale ciclo di accumulo e rilascio dell'enso non è diventato di colpo un feedback negativo a partire dal 2010 in avanti; i dati della radiazione al toa sono anche soggetti a parecchie discontinuità con l'introduzione o la perdita di satelliti.
    https://www.researchgate.net/profile...bdd7644860.pdf
    Ultima modifica di elz; 16/03/2016 alle 16:32

  6. #6
    Vento fresco
    Data Registrazione
    10/08/09
    Località
    Roma 20 mt s.l.m.
    Messaggi
    2,415
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Ringrazio i partecipanti del forum per gli apprezzamenti!

    Il mio è solo un tentativo, per altro poco supportato dalla letteratura scientifica, di vedere le cose anche da un altra angolazione. In questo rispondo ad elz, che sicuramente sull'argomento è più preparato di me, ed anzi lo ringrazio per il suo intervento. Come dicevo, ci sono molti punti che ho volutamente trascurato, uno di questi, forse il più preoccupante, è quello relativo all'aumento di heat content oceanico nei primi 2000 mt di profondità.


    Per weather bell può essere che ci siano errori dovuti all'introduzione di nuove serie di dati, però se vogliamo trovare una serie simile c'è quella relativa alle temperature satellitari che fino a poco prima di questo Nino registrava un flat o una leggera discesa nelle T globali. Infine per quanto il TOA possa subire bias nel corso del tempo, questi mi sembrerebbero troppo forti.

    Per definizione l'errore è "cieco", quindi mi aspetterei altrettante sovrastime sulla temperatura globale che potranno in egual modo essere corrette...per alcuni dataset sto attendendo queste correzioni francamente da un pò troppo tempo.

    In ogni caso il mio post non voleva annunciare una nuova PEG ma solo porre l'accento su alcuni dati che (se confermati) mi sembravano rilevanti e che potrebbero produrre un significativo calo delle T oceaniche nei prossimi mesi/anni. Giusto per stimolare la discussione...Il tempo ci dirà!
    Ultima modifica di Copernicus64; 16/03/2016 alle 16:49

  7. #7
    Banned
    Data Registrazione
    26/04/09
    Località
    Brigodunum (NO)
    Età
    35
    Messaggi
    17,856
    Menzionato
    5 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Premetto che non ho ancora fatto in tempo a leggere ciò che hai scritto che, peraltro, dai commenti sembra molto interessante. Prendi il mio post quindi non come un vero commento ma come una premessa

    Credo che quello che abbiamo vissuto non sia altro che la conseguenza della crisi artica del 2012, che è stata non un semplice record, ma un "infarto del sistema climatico" (come peraltro l'ha definita Mercalli).

    La forte diminuzione dell'effetto albedo, ha causato un enorme accumulo di calore nei primi 2 km di oceano, come già facevo notare sin dal 2013 (e, scusate se mi permetto, ma venivo osteggiato o deriso da molti)
    Era inevitabile che, al primo Nino, quella immensa mole di calore venisse rilasciata e andasse a provocare un forte aumento delle T della bassa troposfera (che è l'aspetto del GW più "tangibile", che viviamo direttamente anche noi)
    Ora molti, come si suol dire, "cadono dal pero", ma ciò che sta succedendo in questo 2016 non è altro che ciò che si poteva e doveva prevedere a suo tempo... la logica evoluzione di un processo "in fieri" che continua ad aggravarsi

    Ovviamente non lo dicevo io, Nix (perchè di mio non mi sono inventato nulla), ma semplicemente riportavo opinioni di chi studia a livello professionale il clima e i suoi feedback

    Io temo che la fase degenerativa di questo processo sia solo iniziata e che nei prossimi anni (non parliamo poi dei prossimi decenni) ne vedremo delle "belle"

  8. #8
    Vento fresco
    Data Registrazione
    10/08/09
    Località
    Roma 20 mt s.l.m.
    Messaggi
    2,415
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Citazione Originariamente Scritto da Nix novariensis Visualizza Messaggio
    Premetto che non ho ancora fatto in tempo a leggere ciò che hai scritto che, peraltro, dai commenti sembra molto interessante. Prendi il mio post quindi non come un vero commento ma come una premessa

    Credo che quello che abbiamo vissuto non sia altro che la conseguenza della crisi artica del 2012, che è stata non un semplice record, ma un "infarto del sistema climatico" (come peraltro l'ha definita Mercalli).

    La forte diminuzione dell'effetto albedo, ha causato un enorme accumulo di calore nei primi 2 km di oceano, come già facevo notare sin dal 2013 (e, scusate se mi permetto, ma venivo osteggiato o deriso da molti)
    Era inevitabile che, al primo Nino, quella immensa mole di calore venisse rilasciata e andasse a provocare un forte aumento delle T della bassa troposfera (che è l'aspetto del GW più "tangibile", che viviamo direttamente anche noi)
    Ora molti, come si suol dire, "cadono dal pero", ma ciò che sta succedendo in questo 2016 non è altro che ciò che si poteva e doveva prevedere a suo tempo... la logica evoluzione di un processo "in fieri" che continua ad aggravarsi

    Ovviamente non lo dicevo io, Nix (perchè di mio non mi sono inventato nulla), ma semplicemente riportavo opinioni di chi studia a livello professionale il clima e i suoi feedback

    Io temo che la fase degenerativa di questo processo sia solo iniziata e che nei prossimi anni (non parliamo poi dei prossimi decenni) ne vedremo delle "belle"
    Allora leggilo però! Certamente ci sono degli elementi preoccupanti, l'artico è uno di questi, lo sappiamo tutti. Abbiamo le idee meno chiare sui feedback negativi e su come l'ENSO moduli o influenzi i trend climatici globali. In questo td mi riferivo proprio a questo fatto.

    ps. non so quanto lo scioglimento dell'artico possa aver contribuito a questo Nino e ai suoi effetti...

  9. #9
    Vento fresco
    Data Registrazione
    05/01/09
    Località
    Torino
    Età
    43
    Messaggi
    2,561
    Menzionato
    121 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Per weather bell può essere che ci siano errori dovuti all'introduzione di nuove serie di dati, però se vogliamo trovare una serie simile c'è quella relativa alle temperature satellitari che fino a poco prima di questo Nino registrava un flat o una leggera discesa nelle T globali. Infine per quanto il TOA possa subire bias nel corso del tempo, questi mi sembrerebbero troppo forti.
    Solo la serie uah, la nuova serie satellitare rss quella del noaa e (nei tropici) quella dell'università di washington non lo sono:
    The RSS Middle Tropospheric Temperature Now V4.0 | Remote Sensing Systems

    E di sicuro non lo sono le reanalisi cfsr che fino al 2010 hanno un trend a 500hpa di 0.27°C/decennio ben superiore a qualunque altra serie.
    Questo trend è quasi certamente spurio, oltre ai noti problemi delle reanalisi le cfsr a causa dell'alta risoluzione sono state fatte girare separatamente in 6 diversi intervalli e questo può creare ulteriori discontinuità; però se vogliamo usare le cfsr/cfs per monitorare le t globali allora perchè non guardare anche ai dati troposferici delle stesse?
    Ed ovviamente poichè queste reanalisi si scaldano così tanto prima del 2010 quando si aggiunge un ulteriore intervallo di dati è probabile che avvenga il contrario con un salto al ribasso.

    nclUppu0J9v4M.tmpqq.gif

    0.33°C/decennio a 300hpa:
    ncl80IQgEutGR.tmpqq.gif

  10. #10
    Vento fresco
    Data Registrazione
    10/08/09
    Località
    Roma 20 mt s.l.m.
    Messaggi
    2,415
    Menzionato
    1 Post(s)

    Predefinito Re: ENSO 2016 e sbilancio radiativo "monstre"

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    Solo la serie uah, la nuova serie satellitare rss quella del noaa e (nei tropici) quella dell'università di washington non lo sono:
    The RSS Middle Tropospheric Temperature Now V4.0 | Remote Sensing Systems

    E di sicuro non lo sono le reanalisi cfsr che fino al 2010 hanno un trend a 500hpa di 0.27°C/decennio ben superiore a qualunque altra serie.
    Questo trend è quasi certamente spurio, oltre ai noti problemi delle reanalisi le cfsr a causa dell'alta risoluzione sono state fatte girare separatamente in 6 diversi intervalli e questo può creare ulteriori discontinuità; però se vogliamo usare le cfsr/cfs per monitorare le t globali allora perchè non guardare anche ai dati troposferici delle stesse?
    Ed ovviamente poichè queste reanalisi si scaldano così tanto prima del 2010 quando si aggiunge un ulteriore intervallo di dati è probabile che avvenga il contrario con un salto al ribasso.

    nclUppu0J9v4M.tmpqq.gif

    0.33°C/decennio a 300hpa:
    ncl80IQgEutGR.tmpqq.gif
    Conosco RSS, che per altro a livello della bassa troposfera, dava in realtà uno dei cali più sostanziali dai primi anni 2000 ad oggi. Ora è stato corretto con trend molto più positivo, almeno per quel che concerne la media troposfera. Quanto ai dati di cfs, potresti aver ragione, però è importante anche quel che succede in bassa troposfera e al suolo. Un eventuale effetto della copertura nuvolosa lo registreresti soprattutto nella bassa troposfera. Per cfs il calo in parte comincia anche da prima del 2010. D'altra parte credo che Ryan Maue, dovendo fare una stima attendibile della T al suolo abbia tenuto in conto (e corretto) eventuali discontinuità nelle 2 serie di dati. Sarebbe interessante chiederglielo.

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •