Certo che a livello teleconnettivo non è che ci siano segnali esaltanti: una QBO che rischia di virare in negativo a fine inverno, un NPM (North Pacific Mode) nelle stesse condizioni di partenza di 2 anni fa, un ENSO che ancora non si capisce cosa voglia fare....la cosa che più mi spaventa è l'NPM (leggasi il post nella stanza "Teleconnessioni")...è ancora molto molto presto ma questi primi segnali non sono certo incoraggianti per avere un inverno europeo degno di tal nome.
Si è scritto che la QBO dovrebbe procedere con il suo normale andamento,
quindi l'inverno 2016/17 probabilmente trascorrerà con
QBO east (-)
ENSO neutro
PDO+
NPGO-
Troviamo con questi stessi indici l'inverno 1993/94 trascorso con zonalità atlantica,ma l'Ap index era alto.
XKoITwPEl6.png
L'inverno 1981/82 è trascorso con i soliti indici che dovrebbe avere l'inverno 2016/17, ma senza zonalità atlantica.
x0SH39XFkf.png
Questo per dire che già tutti questi indici non bastano per spiegare la variabilità invernale del comparto europeo.
L'Ap index come sarà nel prossimo inverno? Ancora non si intravede una tendenza vera e propria per questo indice.
edit:il PNA nel 1993/94 risultò negativo, nel 1981/82 positivo.
Possiamo fare delle ipotesi sul segno del PNA del prossimo inverno?
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 24/08/2016 alle 16:25 Motivo: aggiunto PNA inverno
Ogni stagione è storia a sé. Se proprio si vuole cercare qualche analogo recente sulla scorta di soli due indizi che ad oggi possono essere cautamente previsti o intravisti (lo stato delle SSTA del Nordpacifico e la QBO), citerei il 2013/14. È possibile che si abbia una nuova fase di NMP+/NPGO- e la QBO, finita la anomalia probabilmente indotta dal forte e anomalo recente Nino (è solo una ipotesi speculativa), potrebbe riprendere il suo corso normale - segnando un ciclo molto più lungo del solito - trovandosi in inverno in una situazione abbastanza simile quella dell'inverno di 3 anni fa, vedi i thread dedicati.
Fra l'altro, alcuni modelli cominciano ad intravvedere la possibilità che, esaurito l'effetto Nino, si torni ad affacciare il ridge sulla costa ovest nordamericana. Un segnale prematuro di una nuova tendenza dello schema di circolazione emisferica a 2 onde?
Ultima modifica di steph; 24/08/2016 alle 22:41
~~~ Always looking at the sky~~~
Nel caso di QBO west c'è da citare l'inverno 1992/93 e l'inverno 1980/81 però con Ap index high e il 2013/14 con Ap index low.
Per quanto riguarda l'Ap index come sarà nei prossimi mesi?
luglio 2016 ha chiuso con un valore intermedio di 10.
Sì, ma è poco probabile, diciamo che la dinamica delle onde tende a produrre promontori e saccature ad alcune specifiche longitudini in dipendenza del numero di onde
http://forum.meteonetwork.it/didattica-meteo/152113-note-sulle-waves.html
~~~ Always looking at the sky~~~
Grazie steph
riguardo all'aggettivo "poco", vorrei far presente che nel periodo 1935-1986 lo schema a due onde con ridge atlantico era più probabile rispetto al periodo 1987-2016 dove hanno prevalso sicuramente altri tipi schemi ad onda.
Se andiamo ad analizzare la serie storica dell'indice Polar-Eurasian pattern negli inverni del periodo 1950-1986 notiamo una prevalenza del segno positivo di questo pattern:
poleur_correlation_map.gif
Da cosa può essere dovuto?
La stratosfera in questo caso qualche correlata risposta ce la da:
negli inverni del periodo 1957-1986 si sono rilevati 15 Canadian Warming -11 Major Midwinter Warming - 11 Final Warming
negli inverni del periodo 1987-2016 si sono rilevati solo 4 Canadian Warming 15 Major Midwinter Warming solo 3 Final Warming
Si nota una netta diminuzione dei CW e FW.
Forse nel periodo 1987-2016 l'attività solare ha sfavorito questi due tipi di warming stratosferico?
Se sì in che modo? con quale lag?
Per quello che può ovviamente valere, il modello CFS 18Z di ieri , propone un two pattern con ridge atlantico/aleutinico
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