Un forte VPS:
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un forte anticiclone siberiano e azzorriano:
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Non è forse la sede per parlare dei propri meteo-gusti, ma un inverno con anomalie di quel tipo non mi dispiacerebbe affatto...è da parecchio che non si ha un inverno freddo e secco qui dalle mie parti e intendo dire secco qui dalle mie parti, perché è chiaro che in un ampia fascia che va dall'estremo Sud tirrenico al medio adriatico le precipitazioni invernali potrebbero essere prossime alle medie o anche superiori...
di sicuro non sarà di quel tipo:
ci possiamo immaginare alcune varianti che riguardano un collocamento dei centri di pressione azzorriane o siberiane più spostate ad ovest o ad est. Bisogna leggere le tendenze come delle tendenze, senza andare nel dettaglio(secco,adriatico,sud,anomalie ecc.).
Io vedo favorita una sinottica prevalente a favore di precipitazioni superiori alla media sull'Europa meridionale visto che le ultime stagioni invernali hanno delineato questa tendenza:
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Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 17/09/2016 alle 11:54
L'inverno 2015-16 non è stato favorevole alle prp... concordo invece sui tre inverni 2012-13 ---> 2014-15 mediamente perturbati.
E' però stato un perturbato di natura diversa, perché il 2012-13 ha visto fasi nord-atlantiche, fasi artiche e a tratti anche antizonali (è stato un inverno dai mille volti), il 2013-14 ha visto una fucina inarrestabile di perturbazioni atlantiche con circolazione da SW bloccata, il 2014-15 ha visto pause anticicloniche africane alternate a perturbazioni da ovest molto intense (cut-off zonali)
Lo scorso anno è invece stato anticiclonico africano prima, zonale poi, con prp abbondanti nel solo febbraio.
Tra il 2012-13 e i successivi c'è uno stacco netto della circolazione emisferica, che è mutata radicalmente.
Dal 2013-14 ha dominato sempre una circolazione zonale, vuoi ciclonica (2013-14), vuoi anticiclonica (2015-16), vuoi mista (2014-15)
Un modello di previsione concettuale , come può essere quello da me delineato per la tendenza invernale 2016/17, nei dettagli pluviometrici può risultare diverso a parità di modello.
Negli ultimi 5 anni, 4 inverni su 5 sono stati molto sopramedia in Europa meridionale.
Una tendenza pluviometrica invernale per me evidente.
Fermo restando questa tendenza pluviometrica, il modello di previsione concettuale può essere comunque a grandi linee quello mostrato senza appunto scendere in dettagli:
Calandosi nel contesto europeo vedrei l'alternanza di due modelli concettuali durante l'inverno, con una frequenza maggiore dell'alta azzorriana rispetto alla Bartlett High:
atlantic.jpgbartlett.jpg
Una maggior frequenza del modello con Anticiclone delle Azzorre, potrebbe determinare anche un surplus pluviometrico invernale, a differenza di come andò nell'inverno 1980/81 che a mio avviso al momento sembra avere teleconnessioni simili al prossimo 2016/17.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 17/09/2016 alle 14:13
Per quanto da me letto Ale è vero , anche se forse la situazione con un VP al top della forza ce l'avremmo con massimo solare e QBO+.
I grafici NOAA mostrano quanto ci troviamo in presenza di un minimo solare:
solar-cycle-planetary-a-index.gif
Così come la QBO dovrebbe rimanere occidentale per tutta la durata dell'inverno:
qbo_wind.jpg
Uno studio di Seppala, abbastanza recente, investiga sull'interazione tra attività geomagnetica e ciclo solare sulla dinamica stratosferica:
http://nora.nerc.ac.uk/501606/1/jgrd50236.pdf
Nella seconda parte dello studio in esame viene appunto affrontata l'interazione tra gli anni con alta attività solare (denominata HS) e, in seguito, bassa attività solare (denominata LS) sulla temperatura, vento zonale e flussi di calore strastosferici.
Il database preso a computo di tale studio è l'ERA-40 (dati dal 1957 al 2002), anche se dal gennaio 1989 ci si è poi "trasferiti" sull'ERA Interim database, che accorpa dati sino al 2008: così facendo, si prende in esame un intervallo di anni maggiore, appunto dal 1957 al 2008.
Tutti gli anni presi in esame (massimo solare --> HS; alta attività geomagnetica-->HAp; minimo solare --> LS; bassa attività geomagnetica --> LAp) sono rappresentati nella tabella seguente, e sono stati inclusi anche gli anni con SSW:
Immagine1.jpg
Analizzando, separatamente, gli anni con massimo solare e quelli con minimo solare, si è arrivati ad evidenziare due tabelle in cui sono evidenziate le anomalie termiche, dei venti zonali e dei flussi di calore.
Nella prima tabella ci sono le tre precedenti grandezze in presenza di massimo solare, nella secondo le medesime con minimo solare:
Immagine2.jpg
Immagine3.jpg
Nel caso di massimo solare (1° tabella) per quanto riguarda la variazione dei venti zonali (deltaU), la variazione di temperatura (deltaT) e variazione dei flussi di calore (delta EP), la prima cosa che salta all'occhio è un rafforzamento dei venti zonali alle alte latitudini nel periodo Gennaio/Marzo, di un riscaldamento termico nella parte alta della stratosfera e di un raffreddamento nella parte bassa della stratosfera (periodo Gennaio/Marzo) mentre i flussi di calore risultano essere maggiormente convergenti verso l'equatore rispetto alle alte latitudini, implicando appunto minori disturbi al VP.
Nel caso invece di un minimo solare (seconda tabella) si nota in generale un complessivo rafforzamento del VP in Novembre e Dicembre, a cui è associata una stratosfera più fredda e un calo dell'attività d'onda: la seconda parte dell'inverno, nel periodo Gennaio/Febbraio, mostra qualche intrusione di flussi di calore maggiore rispetto al caso precedente, segno che il VP tende ad essere maggiormente disturbato nella seconda parte dell'inverno.
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Un capitolo del suddetto studio mette altresì in relazione la QBO con l'attività geomagnetica (grandezza diversa rispetto al ciclo solare) evidenziando come, prevalentemente nel mese di dicembre, se siamo in presenza di QBO+ il VP risulta essere più forte rispetto ai casi con QBO- e minori intrusioni d'onda (wave breaking) rispetto al caso con QBO orientale:
Immagine4.jpg
un VP forte con QBO+: forse volevi scrivere minimo solare?
Da qualche anno ormai l'attività solare segue un andamento anomalo e adesso anche la QBO...probabilmente gli studi traggono delle giuste conclusioni, ma che non tengono conto del fatto che è possibile siano stati il frutto di 60 anni di cicli solari dall'andamento molto simile.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 17/09/2016 alle 20:36
Si Ale, ho buttato dentro il resoconto la QBO anche se non è propriamente oggetto del paper .
In merito al ciclo solare tuttavia, escludendo appunto altri parametri quali possono essere la QBO, stato dell'ENSO o eruzioni vulcaniche, viene evidenziato come in presenza di un massimo solare il VP tende ad essere più forte e compatto per quasi tutto l'inverno, con un rafforzamento dei venti zonali in zona polare e un indebolimento dei medesimi in zona equatoriale.
Nei casi, invece, di minimo solare il VP è più forte nell'ultima parte di Novembre/Dicembre e prima parte di Gennaio, mentre nell'ultima parte dell'inverno è maggiormente disturbato:Per quanto riguarda la QBO, che dire? E' vero, e alcuni studi lo confermano, che il VP è maggiormente disturbato in presenza di massimo solare e QBO occidentale nella seconda parte dell'inverno (Gennaio/Febbraio), ma questo paper mette qualche punto interrogativo su tale affermazione, nel senso che non sia la QBO ad esserne la causa univoca e principaleFigure 5 presents the corresponding results for the LS case. Unlike under HS conditions, for LS significant differences in wind, temperature, and wave activity occur in early winter instead of late winter. The early winter signal under LS conditions is characterized by an overall strengthening of the polar vortex in November and December associated with a cooler polar stratosphere and reduction of wave activity at high latitudes for LS-HAp. Little signal is observed both in the mean state (U, T) and EP flux during January and February.
Furthermore, it is known that the polar stratosphere during January–March is more disturbed under HS and wQBO conditions (Labitzke and Kunze, 2009), while our results indicate that the geomagnetic forcing signal obtained during the time is a strengthening of the polar vortex, with the signal arising mainly from HS conditions
Aggiungo soltanto che, provando a correlare il ciclo solare con le anomalie di GPT e le anomalie termiche a livello del mare, prendendo in esame gli anni dal 1949 al 2015 salta fuori questo:
Correlazione solarflux_gpt.gif
Correlazione solarflux_surface air temperature.gif
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