
Originariamente Scritto da
FilTur
Che la vorticità diciamo tra Terranova e Groenlandia sia da sola il de profundis dei nostri inverni, è più una leggenda metropolitana che la verità. La vorticità in quella zona, nel bene e nel male, 1000km più ad E o W, più a N o S, è la norma: se poi si parla di
semipermanente islandese, un motivo ci sarà. Prendete l'archivio delle reanalisi, metà o fine gennaio per non farla troppo lunga, e date uno sguardo a 2013, 2012, 2010, 2006, 2005, 1985, 1963, 1956, 1941, 1940, 1929: il Canada è "svuotato" di vorticità solo nel 1963. Il problema non è dunque tanto la vorticità in zona, che è assolutamente normale; vedrete che se altrove (Artico) si pongono le condizioni per una
NAO negativa, o se ancora altrove (Russia/Siberia) c'è una massa d'aria fredda abbastanza forte ed estesa da procedere verso ovest, non sarà il vortice canadese a impedire un cambiamento del tempo sull'Europa.
Quello che voglio dire, insomma, è di non fissarsi su Terranova: non è lì che viene davvero deciso il nostro destino (meteorologico). Per quello bisogna guardare molto più a nord, e a est, altrimenti non si capisce nemmeno perché le carte cambino e magari così tanto, ogni giorno/run. Se un giorno abbiamo 1030hPa al Polo Nord, ed un altro giorno 990hPa, per fare un esempio, gli esiti a lungo termine saranno molto diversi anche per noi.
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