Pagina 6 di 8 PrimaPrima ... 45678 UltimaUltima
Risultati da 51 a 60 di 76
  1. #51
    Vento fresco
    Data Registrazione
    09/06/17
    Località
    Castelli Romani
    Età
    49
    Messaggi
    2,185
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Come si evince nel magnifico studio "Il clima del Tirolo, Alto Adige, Bellunese" Editori: Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG) Ripartizione Protezione antincendi e civile – Provincia Autonoma di Bolzano Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV),
    dalle carte della piovosità annuale e dell'accumulo nevoso totale annuo, si evince che il versante nord dello spartiacque alpino, nella zona austriaca, è molto molto umido. Esso infatti riceve, con effetto stau, le correnti nordatlantiche che, soprattutto in autunno, primavera ed estate, scaricano alle alte quote metri e metri di neve. I massimi si raggiungono nell'Allgau e soprattutto nei Tauri al Grossglockner nel Molltall ecc. Si difendono bene , ovviamente, anche le cime delle Alpi di Tessa, l'Ortels Cevedale, le Aurine ecc.
    Questo spaccato geografico rende bene l'idea di quello che avviene sull'arco alpino: insomma, non deve sorprendere che il versante nord sia così piovoso e nevoso. Molto dipende dallo stau nordoccidentale che non manca di certo. Insomma, non piove tanto solo in Friuli con lo scirocco.

    CARTA DELLA PIOVOSITA'

    t.jpg

    CARTA DELLA PRECIPITAZIONE NEVOSA ANNUALE TOTALE
    g.jpg

    Incredibile come sulle cime maggiori dei ghiacciai austriaci si accumulino fino a 20 - 30 metri di neve all'anno.
    Lo stesso avviene, ovviamente, sui ghiacciai del Bianco, del Rosa, del Bernina, delle Alpi Bernesi ecc.

  2. #52
    Vento fresco
    Data Registrazione
    09/06/17
    Località
    Castelli Romani
    Età
    49
    Messaggi
    2,185
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Inoltre, nella carta della piovosità di tutto l'arco Alpino, si nota come, stante la massima piovosità assoluta del settore delle Alpi del Gottardo (correnti da sud) e delle friulane (sempre scirocco ), si verifichino abbondanti precipitazioni anche sul versante nord (Svizzera bernese, Allgau attorno al lago di Costanza e Tauri). Zone, queste, che beneficiano dello stau delle correnti che provengono dalla Manica e dal Mare del Nord che non trovano mai ostacoli orografici degni di nota fino ai ripidi versanti alpini svizzeri, austriaci e tedeschi.

    gg.jpg
    Ultima modifica di Ghiacciovi; 27/09/2019 alle 14:00

  3. #53
    Vento fresco
    Data Registrazione
    09/06/17
    Località
    Castelli Romani
    Età
    49
    Messaggi
    2,185
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Anche la nevosità della Valle d'Aosta, con 11 - 13 metri di neve annui nei grandi valichi a settentrione per sconfinamento, riflette la grossa nevosità dei versanti esteri e nordici delle nostre Alpi

    Allegato 511631

  4. #54
    Vento fresco L'avatar di alnus
    Data Registrazione
    23/11/13
    Località
    Modena, campagna Est m30
    Età
    63
    Messaggi
    2,495
    Menzionato
    34 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Insomma il Reno a Basilea ha una portata media annua simile a quella del Po a Boretto, quando ancora peraltro il Po non ha accolto le acque del Mincio (l'ultimo affluente alpino). Nulla di strano, appunto - per di più il Po è noto per la sua ampia portata nonostante la sua ridotta lunghezza.

    Quello che sto cercando di farti capire è che è inutile e fuorviante prendere la portata per valutare indirettamente la pluviometria e la nivometria delle montagne da cui nascono quei fiumi, giacché esistono ottime stazioni meteo che la valutano invece direttamente; e non dicono quello che pensi tu, che ti piaccia oppure no.
    A Boretto manca anche l'Oglio, maggiore del Mincio. E comunque il bacino del Po a Boretto è più esteso del bacino del Reno a Basilea.
    Non è questione di piacere o no.

    Le portate dei fiumi non solo non sono fuorvianti, ma sono un riscontro molto completo dei dati di precipitazione. L'acqua che scompare nel sottosuolo è una percentuale piccola e comunque pari nei due versanti.

    D'altra parte anche il contributo di Ghiacciovi conferma che il versante italiano è relativamente secco. Relativamente, perchè comunque molto umido.

    Ricordo un TD sulle nevi di Ulrichen, villaggio a 1.300 m nell'alto Vallese, con dati impressionanti, tali da mettere in secondo piano anche la nostra Sella Nevea e rifugio Gilberti.
    Ultima modifica di alnus; 27/09/2019 alle 12:16

  5. #55
    Vento forte L'avatar di nevearoma
    Data Registrazione
    14/10/09
    Località
    NYC
    Messaggi
    3,209
    Menzionato
    145 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    La carta di Ghiacciovi paragona una delle zone più piovose del versante nordalpino (Vorarlberg e Tirolo occidentale) con quella che forse è la più secca delle intere Alpi (l'Alto Adige). Un confronto che da solo non dice assolutamente niente.

    Ulrichen a 1300 m ha una media di 5 metri e mezzo di neve circa, che è molto alta; tuttavia la piovosità è appunto nulla di che, 1200 mm totali, la metà di quanto cade a pari quota sul versante italiano o ticinese oltre lo spartiacque e anche ben meno di quanto arriva a cadere sul versante nordalpino a pari quota (Andermatt ad esempio ha 1550 mm e non è certo il posto più piovoso).
    In altre parole: ancora una volta la differenza la fanno le temperature, NON le precipitazioni.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  6. #56
    Vento fresco
    Data Registrazione
    09/06/17
    Località
    Castelli Romani
    Età
    49
    Messaggi
    2,185
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Non mi trovo d'accordo. La carta mostra l'alta piovosità delle prealpi trentine (Baldo, Lessini, Vicentine), dell'Agordo bellunese e delle Carniche di Pordenone che tu non citi, poi la zona secca altoatesina con le note caratteristiche climatiche della val di Non , Merano ecc., e poi le alpi piovose del Nordckette oltre Innsbruck, l'elevata piovosità dell'Allgau (stau del lago di Costanza), dell'Arlberg ecc
    Quindi, contano sia le temperature che le precipitazioni che di certo, anche a nord, non mancano.

    pioggia .jpg
    Notate l'altissima piovosità annua delle Alpi a ovest di Garmish Partenkirken verso Sonthofer ( magg di 2500 mm annui) nonostante la distanza dall'Adriatico e dove le correnti umide non possono che provenire dal mare del Nord e soprattutto dalle umide superfici del lago di Costanza ( Lake effect come a Chicago ).
    Ultima modifica di Ghiacciovi; 27/09/2019 alle 14:22

  7. #57
    Vento forte L'avatar di nevearoma
    Data Registrazione
    14/10/09
    Località
    NYC
    Messaggi
    3,209
    Menzionato
    145 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    L'Allgäu così come la zona sopra Garmisch non c'entra nulla con lo stau del lago di Costanza, semplicemente è esposta a nord e quindi ha stau da nord in generale, come anche il Dachstein, il Vorarlberg o le Alpi bernesi.

    Per il resto le zone più piovose del versante nordalpino sono al massimo piovose quanto le più piovose del versante sudalpino, ma in realtà meno visto che a nord non c'è nessuna zona che superi su un'area vasta i 3000 mm annui come in Friuli o Slovenia. Il che prova ancora una volta il mio punto.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  8. #58
    Vento fresco
    Data Registrazione
    09/06/17
    Località
    Castelli Romani
    Età
    49
    Messaggi
    2,185
    Menzionato
    13 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Da pag 42 a pag 58 dello studio: "Il clima del Tirolo, Alto Adige, Bellunese" Editori: Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG) Ripartizione Protezione antincendi e civile – Provincia Autonoma di Bolzano Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV),

    si può estrapolare che nevica tanto anche sui versanti esposti a nord delle Alpi non solo per un discorso di temperature più basse ma anche per elevata componente precipitativa meteorica da stau per le correnti settentrionali atlantiche. Guarda ad esempio le carte delle precipitazioni di gennaio (pag.46 fig. a.). In autunno, invece, aumentano molto le piogge sul versante meridionale. Ovvio che in estate a nord piove molto di più.
    Insomma, nessuno nega che il Friuli e la Slovenia, così come le Alpi biellesi siano piovosissime e più calde, ma nei versanti settentrionali oltre a temperature più basse, mediamente, a pari quota, un ruolo molto importante nella nivometria annua lo gioca anche il fatture "perturbazioni dirette atlantiche da nord-ovest".
    Questo avviene anche sulle Alpi Svizzere ovviamente.

    http://www.3pclim.eu/images/Il_clima_del_Tirolo-Alto_Adige-Bellunese.pdf

    Ultima modifica di Ghiacciovi; 27/09/2019 alle 16:53

  9. #59
    Vento forte L'avatar di nevearoma
    Data Registrazione
    14/10/09
    Località
    NYC
    Messaggi
    3,209
    Menzionato
    145 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Ma grazie tante che i versanti nord sono più esposti alle perturbazioni da nord rispetto a quelli sud. Il punto non è quello. Le perturbazioni da nord non sono né più forti né più frequenti di quelle da sud, e in alcuni casi lo sono di meno, o meglio sono magari più frequenti ma sicuramente non più forti; la chiave è che avvengono in un contesto termico diverso e portano più neve a parità di mm cumulati totali. Motivo per cui un posto come Seefeld, a quota simile a quella di Falcade e con cumulate annue e invernali medie del tutto paragonabili o inferiori, ha oltre un metro in più di neve all'anno - e Falcade è uno dei posti più nevosi delle Alpi italiane, mentre Seefeld è abbastanza nevoso ma nulla di paragonabile ad altre zone. Poi ci sono posti genuinamente molto piovosi, come appunto il Vorarlberg o certe zone più interne in Baviera, ma non sono la maggioranza.

    Un confronto si può fare anche in Svizzera. Le stazioni di Piotta, sul versante ticinese, ed Engelberg sul versante nordalpino sono alla stessa quota e la seconda ha il 30% di piovosità invernale in più della prima; eppure il totale nivometrico annuo è il 70% in più.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  10. #60
    Vento fresco
    Data Registrazione
    28/04/19
    Località
    Roccaforte Mondovì (CN)
    Età
    36
    Messaggi
    2,035
    Menzionato
    3 Post(s)

    Predefinito Re: Alpi Italiane: medie nivometriche e durata del manto nevoso

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Ma grazie tante che i versanti nord sono più esposti alle perturbazioni da nord rispetto a quelli sud. Il punto non è quello. Le perturbazioni da nord non sono né più forti né più frequenti di quelle da sud, e in alcuni casi lo sono di meno, o meglio sono magari più frequenti ma sicuramente non più forti; la chiave è che avvengono in un contesto termico diverso e portano più neve a parità di mm cumulati totali. Motivo per cui un posto come Seefeld, a quota simile a quella di Falcade e con cumulate annue e invernali medie del tutto paragonabili o inferiori, ha oltre un metro in più di neve all'anno - e Falcade è uno dei posti più nevosi delle Alpi italiane, mentre Seefeld è abbastanza nevoso ma nulla di paragonabile ad altre zone. Poi ci sono posti genuinamente molto piovosi, come appunto il Vorarlberg o certe zone più interne in Baviera, ma non sono la maggioranza.

    Un confronto si può fare anche in Svizzera. Le stazioni di Piotta, sul versante ticinese, ed Engelberg sul versante nordalpino sono alla stessa quota e la seconda ha il 30% di piovosità invernale in più della prima; eppure il totale nivometrico annuo è il 70% in più.
    sono d'accordo nevica di più perché le precipitazioni sono per via climatica, nevose..

    è pur vero (MIA AMATA GEOGRAFIA) che marittime-cozie-graie fanno un bel muro a ovest...senza quel muro tutto cambierebbe...

    il versante nord delle alpi, il versante nord ovest e le alpi sul versante francese non hanno ostacoli e impedimenti alla loro sinistra


    ringraziamo dio che a nord est, per noi italiani, siamo scoperti per via della non imponenza delle alpi orientali, e il freddo arriva..

    un appunto su Seefeld in tirolo...il paese è geograficamente esposto liberamente a OVEST, NORD e SUD...A EST E NORD EST ci sono i Monti del Karwendel che mediamente fanno una barriera sui 2500...posizione quindi molto favorevole alla neve vista ovviamente anche la latitudine..
    Ultima modifica di FDV1988; 27/09/2019 alle 18:33

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •