Originariamente Scritto da
Perlecano
Se ci aggiungiamo che i feticisti del pensiero alternativo e kontrokorrenteh non aspettano altro che una rivalutazione "pubblica" delle asserzioni (anche solo di una parte di esse) che i loro amati siti-spazzatura propinano, si capisce bene come limitarsi al mero nozionismo ("il sito A ha detto X con rigore scientifico, il sito-spazzatura B ha detto anch'esso X, quindi attingiamo la nozione X indistintamente dal sito A e dal sito B"), senza ribadire che certe fonti è decisamente meglio perderle che trovarle, è fortemente rischioso (in prospettiva) e disfunzionale (specialmente su un forum, dove può scrivere veramente chiunque: e questo "chiunque", spesso e volentieri, alimenta di persona tale disfunzionalità, innescando ben noti vortici di nulla nel migliore dei casi, e vera e propria disinformazione quando le cose vanno male).
Se ho di fronte a me una persona sincera e un bugiardo patologico, e il secondo dice UNA verità, non perdo tanto tempo a interrogare la persona sincera e a comparare con le sue asserzioni quelle del bugiardo. Mi fido di chi ha metodo (rigore scientifico), merito (studiosi veri e non strilloni di cui viepiù pullula il web) e - nel complesso - affidabilità. Se si scegliessero adeguatamente le fonti, scartando chi fa cherry picking spudorato e sistematico, non ci sarebbe nemmeno bisogno di faticosi confronti e verifiche successive. Perchè se no poi finisce che la stessa fonte-spazzatura viene usata in altre 100 circostanze e le relative asserzioni risultano sbagliate nell'80/90% dei casi. Che cosa si è ottenuto? Che una fonte dall'attendibilità imbarazzantemente bassa viene portata dietro come una palla al piede, e ogni volta faticosamente confrontata con la fonte più attendibile, per vedere se il bugiardo patologico, occasionalmente, ha detto anche UNA verità. Ma chi ce lo fa fare, a questo punto? Chiariamo bene, per scoraggiare un utilizzo scriteriato dei riferimenti web (come è tipico ad esempio di robertino), che per certe fonti non vale nemmeno la pena di stare tutte le volte a separare il grano dal loglio...
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