Le analogie infatti si fermano a livello cronologico e termco, non sinottico.
Certo che Dicembre sta correndo il rischio di chiudere come il più caldo della storia tra Puglia e Balcani. La prossima settimana sarà degna di Ottobre, e in assenza di eventi freddi all'orizzonte questo spettro si fa sempre più insistente. Un vero incubo ad occhi aperti per chi come me confida nella "intoccabilità" di Dicembre al GW. Voglio però ancora credere a questo, e mi auguro che si eviti questo scempio con una sorpresa dell'ultimo minuto stile 2014.
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Uno scenario davvero agghiacciante per l'Europa orientale e il comparto balcanico, non solo per il periodo (metà dicembre circa) ma anche per l'intensità e l'anomalia rispetto la norma! Come infatti giustamente è stato ribadito, il record di isoterma più alta di sempre a dicembre a 850 hPa in Romania è di +15, nell'anno 1989, evidenzio inoltre che accadde quasi un anno esatto dall'irruzione artica continentale del magico Dicembre 1988.
Ma teoricamente si dovrebbe superare il famoso record il 18 dicembre 2019 in Romania, ma non solo...probabilmente anche in Moldavia e se la +16 riuscirà a fare ingresso perfino nell'estrema punta sud-occidentale dell'Ucraina sarà frantumata anche lì la più registrazione.
Le anomalie positive previste per quel che riguarda le temperature in quota, 1500 metri, saranno superiori al periodo dell'ordine di almeno 15°C, mentre a livello europeo, sorprende invece l'anomalia rossa dei geopotenziali a 500 hPa >20 dam in tutto il comparto balcanico/costa occidentale del Mar Nero mentre in pieno Atlantico spicca un vortice blu con geopotenziali più bassi di 30/40 dam, ovvio ci sarà il 18 la 500 dam fra Azzorre e Islanda:
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Da qui si può dedurre subito che questo non è l'anno buono per Europa orientale e Balcani (né tanto meno per noi), salvo improbabili cambiamenti circolatori totali...
Il peggior scenario invernale di sempre per l'Europa orientale resterà sempre questo:
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Sì, senza ombra di dubbio la pressione sarà più alta lungo la colonna d'aria verticale, dunque la soglia degli 850 hPa quasi a 1600 metri , quando in realtà una pressione di 85000 Pa dovrebbe esserci a 1419 m con pressione stabile secondo questa equazione: 850 hPa= [0,9877(1419,506m/100)]x1013,25. Ma in questi giorni l'Europa orientale sarà sotto l'influsso dell'hp africano che porterà stabilità per via dei livelli alti di pressione, 1025 hPa un po' su tutti gli stati balcanici.
La pressione a 1600 metri sarebbe circa 840 hPa da:
[0,9877(1600m/100)]x1025
Per le termiche il discorso si complica, non bastano solo geopotenziali e livelli di pressione molto elevati, che contribuiscono al riscaldamento e sono in elementi in sintonia, dipende tutto dalla qualità, potenza e intensità dell'aria calda dal continente africano e che conseguenze avrà in Europa orientale, i venti favoriscono spesso più di tutto il riscaldamento negli strati sovrastanti al suolo, l'attività convettiva farà sì inoltre che, con la configurazione del 18, l'aria fredda scivolerà nei bassi strati, difatti in pianura non si supereranno i +11/+12 anche senza nebbia nonostante le isoterme, mentre l'aria calda sarà spinta in quota, infatti i gpt più sono alti più spingono l'aria verso l'alto vincendo sulla forza di gravità, a 1000 metri farà sicuramente più caldo che a 2 metri, aria che si manterrà stabile a causa della pressione più alta del normale. Si giustifica così la presenza delle scandalose +16, sparse fra Ucraina, Moldavia, Romania e Bulgaria...
Buone inversioni in Transilvania.
Ultima modifica di damiano23; 15/12/2019 alle 10:42
Reading ulteriormente peggiorate, Bucarest e Sofia potrebbero seriamente stabilire nuovi record ad 850 hpa per Dicembre.
La cosa incredibile è che la +16 si estende a 3 nazioni nella carta relativa alle ore centrali del 18 Dicembre, anche all'Ucraina sud occidentale.
Credo che molti freddofili rumeni e balcanici debbano ringraziare le inversioni, le quali in molte zone (in alcuni case accompagnate anche da nebbia), stanno attutenfo significativamente gli effetti della straordinaria scaldata in quota.
Spero che non parlino di "freddo finto" come continuano a fare molti freddofili del nostro paese, perché questo ormai sarà il freddo del futuro, e contraddistinguera in maniera sempre maggiore i nostri inverni, in cui le ondate di freddo russo o polare sono sempre più rare o comunque brevi (anche se a volte possono essere intense).
Nelle vallate di Kosovo e Macedonia oggi si potrebbero registrare max diffusamente sotto i 5 gradi, mentre in Transilvania alcune località potrebbero avere addirittura giornata di ghiaccio.
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