Originariamente Scritto da
galinsoga
Sì, ma diciamole fino in fondo le cose e non a metà, ossia che sull'aumento dei geopotenziali sul continente europeo, divenuto sempre più evidente dai tardi anni '90, ha pesato quasi unicamente la situazione relativa al semestre caldo (21 marzo-23 settembre) e pesano le lunghe fasi estive in
NAO-/
EA++ di inizio decennio e dell'intero decennio scorso. Peraltro la tendenza all'aumento medio del geopotenziale, durante l'estate, in sede europea continentale è iniziato ben prima, ossia alla fine degli anni '70 ed ha avuto un'accelerazione dopo il 1995/97. L'inverno direi che è rimasto ai margini di questo fenomeno, anche perché le cause, evidentemente insite nel
GW, riguardano fenomeni come l'innalzamento medio dell'
ITCZ o la tendenza della cella di Hadley ad espandersi più del normale durante il semestre caldo.
ITCZ e cella di Hadley sono attori importantissimi nel definire la circolazione atmosferica nel periodo estivo, ma sostanzialmente privi di influenza sull'inverno europeo. Semplicemente, da cinque anni, siamo entrati in una fase in cui, non solo in inverno, prevalgono condizioni di
AO+/
NAO+, mentre negli anni '00 tendevano a prevalere condizioni trimestrali invernali di
NAO- o neutra e, specie a fine decennio di
AO--.
Tra l'altro non ci può essere alcun collegamento, anche per le modalità con cui viene calcolata la
NAO, tra
NAO+ e aumento del geopotenziale in sede europea e il valore medio della
NAO stessa, anzi quando il geopotenziale (e la pressione al suolo) tendono a diminuire nell'Atlantico orientale a latitudini subtropicali e temperare e, per converso, aumentano sull'Europa orientale e nord-orientale, la composizione delle anomalie porta quasi sempre a valori negativi della
NAO. La controprova? Gennaio 2001, ottobre 2004 o agosto 2010 sono tutti mesi con
NAO-...
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