Siamo in una fase di minimo molto accentuato dopo un ciclo 24 tra i più bassi degli ultimi 100 anni (a differenza di quanto ipotizzato dalla stessa NASA che invece propendeva alla fine del ciclo 23 per un ciclo 24 estremamente intenso). Direi di monitorare perché il 2020 e' dietro l'angolo e ormai si stanno moltiplicando gli scienziati che teorizzano un minimo anomalo e più lungo del previsto. Possiamo solo osservare e e restare in attesa degli eventi.
intanto ieri ventesimo giorno consecutivo spotless, siamo arrivati al 72% di giornate senza macchie nel 2019, con una accelerazione importante avvenuta da maggio in poi.
Ultima modifica di marco85; 24/09/2019 alle 13:37
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Questo diavolo di periodo spotless è iniziato dopo qualche mese che mi ero comperato il filtro solare proprio per fotografare le macchie. MAnnaggia.
-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
in una normale fase di minimo solare tendono ad accentuarsi i fenomeni freddi, ed infatti è facile andare a ricercare nel passato quanti inverni buoni ci sono stati negli anni corrispondenti al minimo solare. Vedremo se quest'anno avremo questa possibile correlazione.
Per quanto riguarda un possibile minimo che vada a prolungarsi in maniera anomala, seguito poi da cicli prossimi molto deboli, il possibile effetto sulle temperature potremmo appurarlo sono anni dopo il calo dell'attività solare, non è certo una causa-effetto immediata.
Intanto nei prossimi anni sarà interessante osservare cosa combina la nostra stella, tutte le considerazioni successive andranno verificate se e quando effettivamente dovesse esserci una tale anomalia. Inutile mettere ora il carro davanti ai buoi.
Le proiezioni continuano a vedere un sole in fase di anomala debolezza, ma per ora sono solo ipotesi.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Il discorso è un tantinello più complicato. I giorni spotless sono solo un indicatore dell'attività solare, ma non danno un'informazione diretta sull'energia che il sole irraggia sulla terra. Per quest'ultima esistono vari indicatori, come la TSI e il F10.7 solar flux. Quest'ultimo ad esempio è un "eccellente indicatore dell'attività solare" (come spiega il NOAA nella pagina dedicata, F10.7 cm Radio Emissions | NOAA / NWS Space Weather Prediction Center). Ed è curioso che negli ultimi anni la correlazione tra macchie solari e l'F10.7 solar flux sia scesa: ora quest'ultimo è mediamente più elevato (e anche di parecchio), a parità di macchie, rispetto a qualche decennio fa. Un'interessante discussione a questo proposito può essere trovata in alla pagina Article published on Nature.com predicts new Maunder Minimum - Solar activity - SpaceWeatherLive
Penso che invece ormai il segnale si sarebbe dovuto scorgere...comunque ci sono anche altre teorie che legano l'attività solare alla AMOC e questo spiegherebbe il ritardo nel manifestarsi degli effetti legati alla nostra stella (su questo argomento c'è il mio TD su analisi statistiche e proiezioni in base a questa teoria). L'idea però che al momento ritengo più probabile è che in assenza di grandi eruzioni vulcaniche il cambio di rotta non si manifesta. In pratica ritengo probabile che queste diano "l'incipit". Invece ora siamo ai minimi storici per quanto riguarda l'attività vulcanica sopra VEI 4...Ovviamente poi ci sono gli AGHG a complicare il quadro, quindi adesso più di prima potrebbe essere importante questo "incipit".
Come ho già scritto altrove su questo forum l'articolo della Zharkova non è stato pubblicato su Nature (ma il post parla di Nature.com che è il sito) ma su Scientific Reports, dello stesso editore di Nature ma non è Nature.
Inoltre, come si può leggere nei commenti all'articolo originale su Scintific Reports che si trovano in basso e su pubpeer sono stati trovati gravi errori sul calcolo delle orbite, chi ha criticato parla di errori da liceo, e ne è stata chiesta la ritrattazione.
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