Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Lo avevo già postato tempo fa, prima che i soliti blog vi consiglio di leggere un poco di letteratura scientifica, la corrispondenza tra minimi solari e temperature c'è ma fino ad un certo punto anche durante la peg e d'altra parte non essendo il sole l'unica causa di cambiamenti climatici nell'ultimo millennio non è neanche sorprendente:
The Maunder minimum and the Little Ice Age: an update from recent reconstructions and climate simulations | Journal of Space Weather and Space Climate
e questo è valido anche per gli inverni europei, è troppo facile andare a prendere i periodi che coincidono (la fine del minimo di Maunder) e dimenticarsi di tutti quelli in cui capita l'esatto opposto, qui sotto ho plottato la ricostruzione di Svaalgard dell'attività solare in arancio (intervalli di 10 anni) vs le temperature JFM della ricostruzione di Dobrovolný (blu, europa centrale, la stagione e l'area sono quelle in cui è massimo il potenziale di avere effetti dinamici indotti dall'attività solare, ed anche la stagione in cui i proxy sono fortemente correlati con le serie strumentali(0.86), medie mobili su 10 anni) vs la ricostruzione di Berkeley 45/53°N - 6E/20E (verde per avere dati fino all'ultimo inverno) tutte anomalie standard dalla 1760-1970.
sun.png
si , vero che ci sono stati eventi El Nino forti alla meta' delgi anni '20 e nella seconda meta' degli anni '30 ,
ma in quel trentennio iniziava dal 1920 , la fase piu alta della attivita Solare che poi diventa il Grande Massimo Moderno in assoluto la piu intensa dal 1944 al 2005 .
Gli eventi El Nino 1982/1983 , 1997/1998 , 2015/2016 sono in assoluto i piu strong El Nino dal 1900
rispetto al periodo 1920/1950 , adesso sono incrementate in modo esponenziale le stazioni meteo che in parte alterano i dati per maggior contributo Antropico.
Ultima modifica di robertino; 17/11/2018 alle 11:51
La radiazione solare secondo le ultime stime varia da 1360.5 a 1362 W/m², molto meno di quanto riportato sui grafici di robertino, che sono estremamente fuorvianti e usano dati ormai superati (Hoyt e Shatten 1998). L'ultimo ciclo ha mostrato come anche per livelli di attività e di macchie solari molto bassi la radiazione solare cambi pochissimo, visto che abbiamo misurazioni dirette questo è un dato certo che non era disponibile nel 1998. Usando i dati nuovi anche le stime della variazione plurisecolare si sono ridotti di conseguenza, anche per il minimo di Maunder è difficile ipotizzare valori sotto i 1360 W/m².
Questi grafici sono estremamente fuorvianti:
il primo usa dati sull'attività solare ormai screditati da successive ricerche e prende un periodo di buona correlazione fermandosi al 1996 prima che i due dati comincino ad avere un trend fortemente divergente (ma anche andando indietro ci sarebbe lo stesso problema).
Il secondo usa sempre dati completamente sballati e sconfessati dalle misurazioni dirette fatte con i satelliti dopo il 2000. Peraltro temperature e sole vengono deliberatamente riscalati per avere variazioni simili mentre i dati di CO2 sono messi con una scala completamente diversa per farli apparire più divergenti. In ogni caso non c'è una relazione lineare tra CO2 e temperature quindi è normale che la CO2 cresca più rapidamente, visto che ha un effetto decrescente all'aumentare delle temperature
Il terzo ancora gioca con la scala, è ancora più evidente visto che inserisce il trend lineare delle temperature ma il trend quasi lineare dell'anidride carbonica viene messo con una scala completamente diversa. Quella scala potrebbe andare bene per valori di sensibilità climatica di 5°C per raddoppio di CO2, talmente alta da essere fuori dal range IPCC. Sono squallide manipolazioni statistiche fatte apposta per ingannare queste.
Ultima modifica di snowaholic; 21/11/2018 alle 14:07
stiamo parlando di teorie non di certezze assolute , qualsiasi grafico su dati e base scientifica ' pro e contro " possono ingannare ed essere fuorvianti , sono tesi contrastanti .Clima sistema complesso con tante Variabili coinvolte.
il terzo grafico dimostra una certa correlazione incremento Temp. e crescita CO2 , l aumento della CO2 dovrebbe precedere l incremento della temperatura.
ci sono recenti nuovi studi e ricerche relativi gli effetti della attivita' Solare sul sistema Climatico e dicono il contario ,
tra il 2015 e 2018 sono a centinaia studi e new papers scientifici di esperti scienziati e astrofisici che sostengono that ' SOLAR DRIVER CLIMATE '
di nuovi studi pro - contro ce ne sono ,
indipendentemente ci saranno nuove ricerche e scoperte in futuro che possono smentire e cambiare delle ipotetiche teorie ,
come dice un Grande ' gli esami non finiscono mai "
"L' influenza dei raggi cosmici galattici (GCR) sulla formazione di nubi è suggerita come una parte importante del meccanismo di influenza dell'attività solare su clima e clima . Negli anni '80 -'90 è stata osservata un'alta correlazione positiva tra quantità di nubi basse e flussi di GCR; tuttavia, nei primi anni 2000, fu violato. In questo lavoro, consideriamo una natura di collegamenti di correlazione a lungo termine tra copertura nuvolosa a medie latitudini e GCR, nonché possibili ragioni per questa inversione di correlazione. È stato dimostrato che i collegamenti delle nuvole GCR osservati sulla scala temporale decennale sono indiretti e causati da effetti GCR sull'attività ciclonica che dipendono dalle epoche della circolazione atmosferica su larga scala.L'inversione della correlazione GCR-cloud negli anni 2000 sembra essere dovuta ad un netto indebolimento dei vortici polari stratosferici dell'Artico e dell'Antartide, che si traduce nel cambiamento dell'accoppiamento tra troposfera e stratosfera e, quindi, del contributo GCR allo sviluppo di extratropicali ciclogenesi . "
"I collegamenti di correlazione osservati tra le caratteristiche di bassa atmosfera e i fenomeni legati all'attività solare possono indebolirsi, scomparire e persino cambiare segno a seconda del periodo di tempo. Quindi, una violazione del collegamento cloud-GCR negli anni 2000 non è un evento straordinario . Herman e Goldberg [56] hanno suggerito che una ragione per la variabilità temporale dei collegamenti atmosferici-solari potrebbe essere un processo a lungo termine del Sole che non influenza i numeri delle macchie solari e / o alcuni cambiamenti delle condizioni atmosferiche. Veretenenko e Ogurtsov [42, 43] hanno mostrato che il comportamento temporale dei legami di correlazione tra la pressione superficiale alle latitudini extratropicali e il numero delle macchie solari è caratterizzato da una periodicità di circa 60 anni causata da cambiamenti nelle epoche della circolazione atmosferica su larga scala.Le inversioni dei segni di correlazione furono trovate alla fine del diciannovesimo secolo, all'inizio degli anni '20, negli anni '50 e all'inizio degli anni '80 in coincidenza con i cambiamenti climatici a latitudini medie [57], così come con le transizioni tra epoche fredde e calde nell'Artico [58]. Quindi, una violazione del collegamento cloud-GCR negli anni 2000 sembra non essere inaspettata e potrebbe essere associata al successivo cambiamento delle epoche di circolazione, con conseguente cambiamento del contributo GCR all'attività extratropicale di cicloni e, quindi, alla formazione di campi nuvolosi . ”
I cambiamenti della copertura nuvolosa e la concomitante alterazione dell'assorbimento di calore solare superficiale possono quindi spiegare gli anni '80 al riscaldamento 2000 attraverso l'aumento della radiazione solare assorbita ( Pinker et al., 2005 ; Pallé et al., 2004 ; Herman et al., 2013 ; Wang et al., 2012 ; Calbó et al., 2016 ; Kauppinen et al., 2014 ; McLean, 2014 ) .
Il GCR-Cloud "Missing Link" ai cambiamenti climatici "Breakthrough"
Di recente c'è stata una "scoperta" scientifica nella comprensione del "collegamento mancante" tra la modulazione del Sole dei raggi cosmici e quindi la copertura nuvolosa, supportata da prove osservazionali del mondo reale (3.100 ore di campionamento dei dati e sperimentazione controllata).
La seguente è una lista abbreviata di 14 articoli scientifici che supportano l' attività di Sunspot → Flusso di Flusso Cosmico → Modifiche alla Copertina nuvolosa → Concetti sui cambiamenti climatici pubblicati nell'ultimo anno.
Comunicato stampa Scienziato per Svensmark et al., 2017
L'anello mancante tra stelle che esplodono, nuvole e clima sulla Terra
"Scoperta della comprensione di come i raggi cosmici delle supernove possono influenzare la copertura nuvolosa della Terra e quindi il clima"
"I nuovi risultati rivelano, sia dal punto di vista teorico che sperimentale, come le interazioni tra ioni e aerosol possano accelerare la crescita aggiungendo materiale ai piccoli aerosol e quindi aiutandoli a sopravvivere fino a diventare nuclei di condensazione delle nubi. Fornisce un fondamento fisico al grande corpo di prove empiriche che dimostrano che l'attività solare svolge un ruolo nelle variazioni del clima terrestre. Ad esempio, il Periodo Caldo Medievale intorno all'anno 1000 dC e il periodo freddo nella Piccola Era Glaciale 1300-1900 dC si adattano entrambi ai cambiamenti dell'attività solare . "
"Finalmente abbiamo l'ultimo pezzo del puzzle che spiega come le particelle provenienti dallo spazio influenzano il clima sulla Terra. Fornisce una comprensione di come i cambiamenti causati dall'attività solare o dalle attività di super nova possono cambiare il clima. " dice Henrik Svensmark, di DTU Space presso l'Università Tecnica della Danimarca, autore principale dello studio.
"I dati sono stati presi in un periodo di 2 anni con un totale di 3100 ore di campionamento dei dati . I risultati degli esperimenti concordano con le previsioni teoriche . "
• Le nuvole basse fatte con goccioline d'acqua liquida raffreddano la superficie terrestre.
• Le variazioni nell'attività magnetica del Sole alterano l'afflusso di raggi cosmici sulla Terra .
• Quando il Sole è pigro, parlando magneticamente, ci sono più raggi cosmici e più nuvole basse , e il mondo è più fresco.
• Quando il Sole è attivo, meno raggi cosmici raggiungono la Terra e, con meno nuvole basse, il mondo si scalda .
Le implicazioni dello studio suggeriscono che il meccanismo può aver influito :
• I cambiamenti climatici osservati durante il 20 ° secolo
• I raffrescamenti e i surriscaldamenti di circa 2 ° C si sono verificati ripetutamente negli ultimi 10.000 anni, poiché l'attività del Sole e l'afflusso di raggi cosmici sono variati .
• Le variazioni molto più grandi fino a 10 ° C si verificano mentre il Sole e la Terra viaggiano attraverso le regioni di visita della Galassia con un numero variabile di stelle che esplodono.
Ultima modifica di robertino; 21/11/2018 alle 15:37
Il discorso dei raggi cosmici ci può stare, è ancora una teoria sperimentale che si poggia su un fenomeno fisico dimostrato ma che fatica ancora a trovare forti evidenze empiriche a supporto della sua rilevanza nel clima. Personalmente credo che sia una ipotesi che merita attenzione anche se ancora lontana dall'essere dimostrata. Su questo il tuo discorso mi sta bene.
Ma quando si usano dati notoriamente sbagliati e sconfessati dalle misurazioni dirette dei satelliti è un discorso diverso, o c'è ignoranza o malafede (oppure gli stessi grafici che girano da 15 anni in rete impervi all'avanzamento della ricerca). Lo stesso vale quando si fa un grafico per dimostrare che le temperature globali non seguono la CO2 in modo tale che i dati potrebbero essere vicini solo se l'importanza della CO2 fosse elevatissima. Se usi una scala appropriata si vede benissimo che quei dati di temperatura sono perfettamente coerenti con l'andamento delle concentrazioni di anidride carbonica, anche se con un effetto che si colloca nella parte bassa dell'intervallo delle stime IPCC.
Comunque che l'attività solare sia poco correlata con le temperature lo sanno benissimo anche i sostenitori della teoria dei raggi cosmici, infatti nella citazione che hai riportato tu dicono che la relazione tra GCR e copertura nuvolosa è instabile. Quindi il dato empirico è molto chiaro (e non è quello che lasciano intendere quei grafici), sulle possibili spiegazioni possiamo discuterne quanto vuoi.
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