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  1. #1
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    uno studio che tenta di suddividere l'impatto per differenti areali

  2. #2
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Comunque usare i segni delle attività economiche ed umane in generale può portare a risultati fuorvianti se queste attività non vengono messe nel loro giusto contesto.
    Ad esempio molti valichi alpini di alta quota che oggi non sono transitabili rimanevano aperti, in piena PEG, anche tutto l'inverno: questo perché le comunicazioni tra una valle e l'altra erano più frequenti di oggi, tanto da giustificare la presenza di figure apposite che si occupavano di tenere transitabili i passi (i cosiddetti ròtteri, ossia coloro che "rompevano il ghiaccio"); inoltre proprio il ritiro dei ghiacci ha reso più instabili i terreni.
    Oppure sempre in piena PEG la coltivazione di vite e ulivo in Italia si espanse per un certo periodo verso nord, mi pare attorno a metà '600, perché i coltivatori ritenevano conveniente avvicinarsi ai nuovi mercati in espansione nell'Europa centro-settentrionale.

    Allo stesso modo la Groenlandia e l'Islanda dell'epoca, al di là della ben nota trovata pubblicitaria di Erik il Rosso, potevano benissimo apparire più "verdi" di oggi semplicemente perché la vegetazione non era ancora stata tutta quanta livellata dai vichinghi.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  3. #3
    ovestest
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Comunque usare i segni delle attività economiche ed umane in generale può portare a risultati fuorvianti se queste attività non vengono messe nel loro giusto contesto.
    Ad esempio molti valichi alpini di alta quota che oggi non sono transitabili rimanevano aperti, in piena PEG, anche tutto l'inverno: questo perché le comunicazioni tra una valle e l'altra erano più frequenti di oggi, tanto da giustificare la presenza di figure apposite che si occupavano di tenere transitabili i passi (i cosiddetti ròtteri, ossia coloro che "rompevano il ghiaccio"); inoltre proprio il ritiro dei ghiacci ha reso più instabili i terreni.
    Oppure sempre in piena PEG la coltivazione di vite e ulivo in Italia si espanse per un certo periodo verso nord, mi pare attorno a metà '600, perché i coltivatori ritenevano conveniente avvicinarsi ai nuovi mercati in espansione nell'Europa centro-settentrionale.

    Allo stesso modo la Groenlandia e l'Islanda dell'epoca, al di là della ben nota trovata pubblicitaria di Erik il Rosso, potevano benissimo apparire più "verdi" di oggi semplicemente perché la vegetazione non era ancora stata tutta quanta livellata dai vichinghi.

    Bravissimo!!!!!

  4. #4
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Anche durante il WMP tra l 800 e 1200 ci sono stati alcuni inverni storicamente gelidi e nevosi in Europa e in Italia
    come dimostrano fonti e documenti storici , esempio la Laguna Veneta congelata nel inverno 853 , inverno 860 , 864 , e tra il 1119 e 1123 .

  5. #5
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Pensare alle ricostruzioni climatiche del passato basate su carote (di ghiacci, sedimenti negli oceani, alberi, etc.) mi fa venire i brividi, sinceramente, oltre che voglia di stracciare le norme OMM.

    La fase di riscaldamento in cui ci troviamo, seppur prossima al grado in più rispetto a 100 anni fa, viaggia ancora in un range di decimi, per cui pensando a:
    - carote e approssimazione che si portano dietro: saprò mai da un pezzo di tronco se la temperatura media annua da me nel picco del periodo caldo medievale fosse 12.9° o 14.1°? No, probabilmente in una carota cambia niente
    - stazioni meteo vecchie e/o abbandonate a sé
    - stazioni meteo moderne, automatiche e la differenza con le precedenti
    - manutenzione alle stazioni attuali, con cambi di schermi, sensori e quindi spesso anche di gerarchie 'microclimatiche' tra una località e l'altra
    - norme e sensori diversi persino di regione in regione, qui nella nostra piccola Italia (sensori termoigro arpav/osmer a 2 metri da terra, arpa Piemonte non troppo sopra il metro se non sbaglio, etc.)
    - correzioni varie 'meccaniche' (per esempio per l'isola di calore)
    - omogeneizzazioni tra dati storici del recente passato e quelli attuali

    Non può che venirmi un magone, veramente troppi artifici. Non siamo neanche in grado di costruire un atlante climatico regionale ATTUALE come si deve, a momenti, visto il trambusto incluso in alcuni aspetti che ho elencato, però siamo certi persino della velocità del riscaldamento attuale e della differenza (al decimo!) tra adesso e il medioevo. E allora giù di calcoli, omogeneizzazioni, approssimazioni, in una disciplina che passa dal groviglio tipico della climatologia a 'semplice' matematica.

    Inoltre a dirla tutta nei grafici con la mazza da hockey c'è troppo poca differenza tra la PEG e il picco caldo dell'optimum medievale.
    Mi riesce arduo credere che gli anni 60-70, a livello globale poco più caldi dei primi 3 decenni del secolo (che a loro volta erano freddi o uguali o di più rispetto agli ultimi decenni dell'800), fossero ai livelli del picco dell'optimum medievale.

    Da questa considerazione credo che un qualsiasi pincopallino ignorante in materia come potrei essere io stesso, confrontando il grafico della media globale dal 1880 e quello di Mann, possa giungere alla conclusione che per osservare il più veloce riscaldamento globale in assoluto basti uscire da una piccola era glaciale, visto che in neanche mezzo secolo dalla fine della PEG la frittata era già fatta, stando all'hockey stick-la cui ripidità si fa tosta proprio subito dopo il periodo freddo.

    E allora mi chiedo: l'agw dunque dove lo infiliamo? Prima o dopo l'inizio del 900? Prima o dopo la metà del 900? Quante fabbriche e automobili c'erano in queste tre piccole epoche 'imputabili' di aver causato tutta questa pendenza nonostante livelli di impatto antropico nettamente differenti? Tanto la pendenza è circa la stessa per tutte e tre.

    Attenzione che dall'osservazione ignorante e ottusa dei due grafici affiancati, l'ipotetico tizio che li confronta potrebbe non porsene nemmeno il problema (dell'agw intendo) e, cosa più importante, senza avere torto.

    PS non nego nulla, semplicemente i dubbi mi vengono spontanei

  6. #6
    Fulviots
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Si, condivido il tuo pensiero, se oggi con i moderni sistemi di rilevazione siamo nell'ordine di decimi di grado in decenni o addirittura mezzo secolo, fare paragoni con il passato non ha alcun senso se non un tentativo alquanto approssimativo nel cercare di capire, solo capire e basta. Del resto, paragonare una Davis amatoriale a un carotaggio, agli anelli degli alberi, ai resoconti dei frati al periodo delle vendemmie... figuriamoci con i rilevamenti satellitari o con le stazioni professionali che costano decine di migliaia di euro.
    Possiamo solo dire che non sapremo mai che clima effettivamente c'è stato nel passato, se non in quel particolare anno dove ha fatto quella particolare condizione meteo che è stata riportata da alcuni e che magari è stata approssimativamente rilevata dai carotaggi o dagli anelli degli alberi, che però aimè, non hanno i termometri e quindi parlare di C° o decimi di C° risulta come paragonare un auto elettrica a una di fine '800...

    Bisognerebbe non accostare gli studi sul clima del passato che risultano essere lodevoli e importanti, dal cercare di accostare questo clima a quello o a un altro. E' come cercare di accostare l'altezza media di un uomo del 21° secolo a quella del uomo preistorico, dove hai solo alcuni scheletri per poter azzardare la statura, contro una media misurata (almeno fino a qualche decennio fa grazie al servizio di leva qui in Italia) di centinaia di migliaia di giovani.

    Il clima attuale lo conosciamo, quello del passato molto meno, è presuntuoso accostarli e poi trarre delle conclusioni certe, come spesso si legge in giro...

  7. #7
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Citazione Originariamente Scritto da Fulviots Visualizza Messaggio
    Il clima attuale lo conosciamo, quello del passato molto meno, è presuntuoso accostarli e poi trarre delle conclusioni certe, come spesso si legge in giro...
    Alla grande, anche la metafora.

    Dati puntuali perfetti (circa) accostati a stime che diventano dati che rimangono approssimati.
    Troppe 'lavorazioni', da questo punto di vista difendo il biologico a spada tratta

  8. #8
    Fulviots
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Per quanto riguarda l'episodio medievale di Canossa, vale lo stesso, ci affidiamo ai resoconti dei cronisti di allora sapendo bene come sono quelli odierni. Crediamo al resoconto su un uomo a piedi nudi vestito male che è sopravvissuto per 3 giorni all'aperto con un freddo becco, quando ai giorni nostri, con i primi freddi GW molti senza tetto ci lasciano le penne... Non ci sono più gli uomini di una volta, verrebbe da dire...
    Lasciamo la storia, i racconti affascinanti che ci hanno lasciato, fuori dalla scienza, dalla fisica, dalla matematica.

  9. #9
    Uragano
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Citazione Originariamente Scritto da Fulviots Visualizza Messaggio
    Per quanto riguarda l'episodio medievale di Canossa, vale lo stesso, ci affidiamo ai resoconti dei cronisti di allora sapendo bene come sono quelli odierni. Crediamo al resoconto su un uomo a piedi nudi vestito male che è sopravvissuto per 3 giorni all'aperto con un freddo becco, quando ai giorni nostri, con i primi freddi GW molti senza tetto ci lasciano le penne... Non ci sono più gli uomini di una volta, verrebbe da dire...
    Lasciamo la storia, i racconti affascinanti che ci hanno lasciato, fuori dalla scienza, dalla fisica, dalla matematica.
    Ma anxche la storia è importante per risalire al clima del passato, specie negli ultimi 7-800 anni

  10. #10
    Fulviots
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    Predefinito Re: L' Optimum Climatico Medioevale

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Ma anxche la storia è importante per risalire al clima del passato, specie negli ultimi 7-800 anni
    Assolutamente e indispensabile direi, importante non fare confronti dove non si possono fare, da una parte abbiamo ricostruzioni, racconti, tracce, dall'altra abbiamo numeri, rilevazioni, che via via passano gli anni sono sempre più precise.
    Come può uno pensare di accostare un inverno gelido del periodo caldo medievale con il 1929? Non possiamo, da una parte abbiamo i dati, dall'altra racconti e cosa ci azzeccano gli uni con gli altri? Nulla.
    Forse quell'inverno del Medio Evo fu più freddo, forse no, non lo sapremo mai. Già non possiamo fare confronti con gli inverni del secolo scorso con quelli del 700 o 800 dove c'erano poche stazioni e dove all'inizio venivano trascritte solo le temperature del mattino la sera e del pomeriggio, tre rilevazioni odierne...

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