Sollecitato dal post(qui sotto) dell' amico meteorologo Lorenzo Catania, e dal' auspicato cambio di circolazione a breve, riapro questo "titolo": "freddo dove stai".
"""cit.
Il giorno più corto dell'anno, il solstizio, non è così lontano: mancano 40 giorni, più o meno.
Il Sole è ormai basso sull'orizzonte, soprattutto andando verso nord. Non riesce più a scaldare efficacemente il terreno come fa ad inizio autunno, perché i suoi raggi sono troppo inclinati, fiacchi, opachi.
Solo un bel vento asciutto può ovviare in parte a questa deriva pulendo l'aria dal vapore e dalle polveri, permettendo così un irraggiamento decisamente più potente e - una volta che si sarà calmato - temperature al suolo più alte.
Ma nelle grandi pianure e vallate russe (ancor più in quelle siberiane), bastano ormai 1-2 giorni senza vento per rendere l'aria velocemente più fredda, anche in mancanza di neve al suolo; questo perché il calore continuamente perso dal terreno non viene più compensato dai raggi di un sole ormai fiacco, che fa capolino soltanto per 1-3-5 ore al giorno.
Ecco che allora in quattro e quattr'otto l'aria diventa più fredda e - con la complicità della calma di vento, che favorisce una lenta sedimentazione dell'aria d'alta quota verso il suolo - gradualmente più densa.
La pressione dell'aria, insomma, aumenta. Su vasta scala.
E questo aumento si riflette su una struttura ampia e robusta che diventa un vero e proprio anticiclone, a ricoprire tutte le aree lontane dalle coste.
E' quello che sta succedendo in questi giorni sulla Russia Europea, ad esempio.
Quelle che vedete nella mappa in calce sono le temperature di adesso, in pieno giorno.
E' freschino, insomma. E oltre la catena dei Monti Urali (segnata in rosso) si aprono le vaste distese siberiane, dove invece la neve è ormai già presente da tempo accentuando così l'effetto di cui parlavamo prima, fino a portare la colonnina di mercurio sempre più giù verso il gelo intenso.
Alcune località vicine al confine con la Mongolia sono già scese sotto i -40°C.
Comunque, della Siberia ne parleremo eventualmente in un'altra occasione più avanti, nel caso in cui entrasse in gioco nel determinare il tempo sull'Europa.
Intanto fermiamoci alla frescura russa, perché se è vero che durante questa settimana, qui - in Italia - godremo di un'alta pressione mediterranea che porterà temperature alte in montagna e sui litorali del Centro-Sud, è anche vero che quest'anticiclone nostrano non si troverà così lontano da quello che abbiamo visto laggiù nelle lande continentali.
Anzi, gli arriverà vicino quanto basta ad agganciarlo, tra giovedì e venerdì.
Ecco che allora verso la fine della settimana qualche alito più fresco dal deposito fresco russo, ormai consolidato, potrebbe arrivare fino a noi attraverso i Balcani.
La mancanza di neve al suolo lungo il tragitto stempererà velocemente le velleità del vento freddo, portandolo dai valori sottozero iniziali a più miti consigli; tuttavia molti di noi - nel caso le congiuntura andasse in porto - risentirebbero di un certo rimescolamento d'aria e di temperature più consone al periodo.
Tra l'altro parte della Pianura Padana e delle valli del Centro-Sud verrebbero liberate dalla nebbia che diverrà protagonista dei prossimi 3-4 giorni almeno.
Insomma: si intravede un altro passettino in avanti della stagione.
Passettino che - nel caso in cui l'anticiclone doppio dovesse esagerare nel salire verso nord - potrebbe diventare anche più pesante (su scala europea), perché andrebbe a titillare l'aria gelida della calotta artica, soffiandola di nuovo verso la Russia Europea e da lì, verso ovest.
Comunque, intanto vediamo se nel fine settimana arriverà questo primo calo; poi di tutto il resto ne riparleremo con dati più chiari una volta raggiunto il traguardo ."""


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Buon inverno a tutti!
Buon freddo neve e gelo a chi lo brama!(e siamo in tanti)