Meglio, era ora!
Il prossimo passo sarebbe che gli enti agrometeorologici regionali si mettessero d'accordo su marca e altezza dei sensori da terra, perché c'è ancora abbastanza anarchia da una regione all'altra (e talvolta anche all'interno della stessa regione).
Basta leggere il comunicato per capire che il problema è nel numero di stazioni disponibili, non nella qualità del dato.
Detto questo, il CNR non gestisce alcuna stazione meteo. Il CNR effettua(va), tra le varie analisi climatologiche, anche un'analisi climatologica basata sulla rete AM/Enav integrando anche gli osservatori più antichi. In particolare, i dati AM/Enav vengono archiviati sul sito della NOAA linkato nel comunicato stesso. Purtroppo, soprattutto per le precipitazioni, sul sito NOAA non giungono più dati da un numero sufficiente di stazioni e quindi non è più possibile continuare a fare le elaborazioni.
Silvio
Silvio
Reggio Emilia (casa) Bologna (lavoro)
Intendo dire che studiare il fenomeno del global warming affidandosi ad un numero considerevoli di stazioni non a norma comporta sicuramente un errore nella valutazione dell'intensitÃ* dello stesso fenomeno.
Allora, molto meglio analizzare i dati satellitari per lo studio dei termometria atmosferica globale che sicuramente sono molto più affidabili delle stazioni meteo che spesso sono affetti da errori macroscopici, derivanti dalla scarsa manutenzione delle stesse o dalle condizioni di contorno disturbate da fattori antropici-ambientali.
Negli ultimi 40 anni il territorio italiano è stato fortemente urbanizzato e molte stazioni che prima si trovavano in ambiente aperto naturale sono state progressivamente inglobate negli ambienti urbani, con alterazione del microclima, specie dal punto di vista termico, che quasi sempre ha comportato una sovrastima delle temperature.
In Sicilia, ho potuto constatare, inoltre, che molte stazioni sono carenti di manutenzione o posizionate in maniera irregolare, come Floridia SIAS, Augusta SIAS, Sigonella A.M., Catania SIAS, Catenanuova OA, Siracusa SIAS, Siracusa Ciane OA e altre ancora i cui dati vengono convalidati senza alcun criterio, proclamando addirittura record europei, come nel caso di Catenanuova OA e nessuno (a parte il sottoscritto) si è mai preso la briga di verificare la regolaritÃ* della stazione che misurano fantomatici record.
Per non parlare di Sigonella A.M. gestita da un autorevole ente che ignora le incredibili sovrastime della stazione.
Io sono allarmato da questa negligenza, perché su una dozzina di stazioni analizzate ne ho riscontrato 8 non in regola.
Come già ti ho spiegato, non è propriamente una passeggiata calcolare le temperature superficiali da un satellite geostazionario. Sarebbe più comodo e utile farlo da un satellite polare a bassa orbita che può avere strumentazione attiva a bordo, ma ha ahimè il grosso problema di avere solo un numero finito di passaggi sopra una specifica zona. Poi mi spieghi cosa significa "molto meglio analizzare i dati satellitari per lo studio dei termometria atmosferica globale". Magari si potesse ricostruire il campo di temperatura a vari livelli da misure satellitari.
Sul discorso del Global Warming, è chiaro ed evidente che le stime possono essere affette da errori (che non dipendono solo dalle temperature, ma da mille altri fattori! Sottolineo inoltre che l'Italia è uno sputo in comparazione alla superficie terrestre: quindi avere una qualità di dati risibile non comporta chissà quali stravolgimenti in ambito di cambiamenti climatici). Comunque non è importante capire esattamente di quanto aumentano le temperature in un determinato posto (peraltro nessun climatologo esperto nel settore si prefigge tale obiettivo), ma di avere un'idea, tramite l'ausilio di modelli di circolazione generale, circa la tendenza di una certa variabile o parametro in un dato intervallo di tempo considerato (l'ho fatta molto breve e qualche esperto mi bacchetterà, ma alla fine il succo è quello).
Poi sul discorso delle stazioni non a norma mi trovi d'accordo. Ma fidati, sarebbe più efficace e meno dispendioso sistemare le stazioni già vigenti (o utilizzare stazioni amatoriali) con l'aggiunta di qualche radiosondaggio in più di quelli che si fanno
I dati sat sono della troposfera, le serie satellitari di superficie sono fortemente disomogenee ed anche in troposfera sono comunque necessarie parecchie correzioni di omogenità, in ogni caso in italia la differenza tra il riscaldamento in superficie e bassa troposfera è molto contenuta e le regioni più urbanizzate dell'europa incluso il nord italia hanno un trend un poco superiore in troposfera mentre il centro-sud italia si è scaldato poco più in superficie, la differenza è comunque minima (<0.2°C in 39 anni) mentre è più forte sul mar mediterraneo dove il riscaldamento superficiale è più forte (isole di calore?), i dati sat di fatto raccontano la stessa storia di quelli di superficie ; nel resto del mondo ci sono differenze più ampie ma molte sono attese come il maggiore riscaldamento superficiale nell'artico ed in troposfera nell'oceano intorno all'antartide:
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Almeno per le temperature, i dati delle elaborazioni CNR sono ritornati online.
S.
Silvio
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