Originariamente Scritto da
mat69
Queste velocità zonali stanno ballando all'inverosimile rendendo ardua qualsiasi determinazione modellistica che passi le 96h
Limitandoci ad
ECMWF, il run di ieri sera era evidentemente votato ad una consistente riduzione. Quello odierno un po' meno e si vede in due principali elementi nel long range.
1. una maggiore vorticità che segnerebbe il distacco del fronte polare verso l'Europa
2. una maggiore centralità dello stesso rispetto una lievissima curvatura occidentaleggiante visibile anche nelle
ens di ieri.
Mi preme farlo notare in quanto non siamo ancora usciti da un range temporale che è soggetto a variazioni che a siffatta distanza possono condurre a differenze sinottiche non irrilevanti quanto ad effetti sull'Europa centrale e meridionale.
Nell'osservazione è bene considerare da subito questi dettagli non insignificanti.
Una maggior traslazione del disturbo stratosferico verso il basso comporta un calo di gradiente e quindi il collasso della struttura polare è più verticale.
Questo comporta una caduta più repentina e profonda del geopotenziale. verso meridiani prossimi al Bacino centro occidentale del Mediterraneo e ovviamente una perdita consistente di profondità del vortice al suolo.
Diversamente una maggior resistenza di gradiente implica maggior trasporto e un collassamento o minore o ritardato di quel tanto che porta la profonda depressione polare a prediligere meridiani più centrali od orientali.
Ecco...secondo me non siamo ancora arrivati al punto da sciogliere questo dubbio almeno per ora.
Segnalibri