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  1. #2441
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    Citazione Originariamente Scritto da SnowBurian Visualizza Messaggio
    Questa volta devo dar ragione a marco, il canadese è posizionato in maniera ben diversa rispetto all'anno sacro, la rovina dei nostri inverni (e ce lo dobbiamo mettere ben in testa) è il canadese che si trova in posizione assai sfavorevole, sfornando uragani e buchi neri in sede nord-atlantica. Risultato? Nao positiva e freddo siberiano che se ne sta a casetta sua.
    La NAO era positiva anche a metà gennaio 2012, e su valori rilevanti (questo gennaio la NAO è stata sostanzialmente neutra), il punto che Marco individua è un altro, la posizione dell'HP aleutinica e di riflesso l'intera struttura del VPT mostra differenze molto importanti, ricadiamo nel solito problema, persistenza di lungo periodo del segnale PDO+ e suo imprinting sulla circolazione atmosferica. Non a caso nel 2012 eravamo sì in NAO+, ma al culmine di un ciclo PDO-.

  2. #2442
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    a proposito molto esemplificativa la corsa di gfs para
    passiamo dall'arretramento dell'asse discendente alla totale distensione

    Immagine


    Immagine


    proponendo una circolazione polare che sfrutta parte dell'eredità lasciata sulla mitteleuropa dagli afflussi artici per generare condizioni pienamente invernali non solo in quota con arretramento dei massmi pressori in pieno atl
    volendo tracciare una linea per di lungo termine sarà importante valutare l'andamento mjo
    dando ormai per scontata l'azione dei flussi dal pacifico la possibiltà che da questa sinottica venga fornita la giusta variazione pna per dare baroclinicità al lobo canadese risiede decisamente nel passaggio della convezione

    Immagine


    questo a grandi linee senza sbilanciarsi sugli assi di rientro verso l'europa che osserveremo nel determinisimo
    a seguire
    Su questo concordo in pieno, ci sarà ancora molto da vedere e da valutare da parte dei gm e molto probabilmente la gobba termica verso l'alto che si vede negli spaghi 06 per inizio febbraio verrà ridimensionata...però, PER ORA, non tirerei in ballo similitudini "farlocche".

  3. #2443
    Vento fresco L'avatar di Alessandro669
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    Marco non ho detto arriva un nuovo 2012...ma se vuoi roba siberiana quella é uno schema che può tornare utile

    -vpt baroclino e avvitamento canadese

    - aria calda sale da nord Russia e si congiunge all’hp polare

    - mediterraneo depresso con successiva formazione di uno Scand +

    Poi che non avverrà non lo sappiamo ma fidati che gli schemi sono assai simili

  4. #2444
    Vento teso L'avatar di SnowBurian
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    La NAO era positiva anche a metà gennaio 2012, e su valori rilevanti (questo gennaio la NAO è stata sostanzialmente neutra), il punto che Marco individua è un altro, la posizione dell'HP aleutinica e di riflesso l'intera struttura del VPT mostra differenze molto importanti, ricadiamo nel solito problema, persistenza di lungo periodo del segnale PDO+ e suo imprinting sulla circolazione atmosferica. Non a caso nel 2012 eravamo sì in NAO+, ma al culmine di un ciclo PDO-.
    Non mi riferivo alla situazione specifica ma mi riferivo alla situazione degli ultimi inverni.
    Il segno della PDO è veramente tanto determinante per i nostri inverni.
    Immagine profilo:
    Io quando vedo un blocco atlantico.

  5. #2445
    Vento forte L'avatar di Calibre
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Bah insomma, nel 2012 se ne stava in alaska e la retrogressione ci colpi in pieno, un pò bassa ma in pieno.
    Beh in pieno no dai, al C-S quasi non se ne sono accorti (parlo di isoterme)... un po' meglio la Sardegna ma pure la Sicilia nisba

  6. #2446
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    Citazione Originariamente Scritto da Calibre Visualizza Messaggio
    Beh in pieno no dai, al C-S quasi non se ne sono accorti... un po' meglio la Sardegna ma pure la Sicilia nisba
    Ma come al centrosud quasi non se ne sono accorti ??...nevicò a ROMA , Napoli, Bari....al nordest estremo non ce ne accorgemmo , solo freddo sterile e bora secchissima e neanche tanto freddo ( esclusa Trieste nessuna giornata di ghiaccio, molto più freddo a fine febbraio 2018)...non parlo neanche di quello che successe fra Marche,Umbria e romagna/emilia orientale...me sa che ricordi male !

  7. #2447
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    ...e nello stesso parallelo, long term, sono evidenti i "disastri" del lobo canadese troppo troppo ad est...

  8. #2448
    Vento forte L'avatar di Calibre
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    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Ma come al centrosud quasi non se ne sono accorti ??...nevicò a ROMA , Napoli, Bari....al nordest estremo non ce ne accorgemmo , solo freddo sterile e bora secchissima e neanche tanto freddo ( esclusa Trieste nessuna giornata di ghiaccio, molto più freddo a fine febbraio 2018)...non parlo neanche di quello che successe fra Marche,Umbria e romagna/emilia orientale...me sa che ricordi male !
    Si certo che l'aspetto perturbato ha interessato soprattutto quella fascia di cui parli, infatti ho specificato a posteriori che parlavo di isoterme! Però a Napoli ha nevicato solo sui quartieri alti, che io ricordi... comunque stiamo andando OT , meglio chiuderla qua.

  9. #2449
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    Citazione Originariamente Scritto da Calibre Visualizza Messaggio
    Beh in pieno no dai, al C-S quasi non se ne sono accorti (parlo di isoterme)... un po' meglio la Sardegna ma pure la Sicilia nisba
    La Sicilia viene coinvolta molto di rado da azioni che abbiano un target centro-ovest mediterraneo, mentre è favorita se il target è mediterraneo orientale... non a caso la Sicilia rimase al margine dell'evento anche nel gennaio 1985, paradossalmente per zone come la Sicilia, le coste ioniche, le coste adriatiche del Salento è più produttiva una circolazione come quella attuale, all'insegna della NAO+/PDO+ che l'opposto. Quando rallenta il getto queste zone vengono coinvolte da azioni artiche con target ellenico (vedi febbraio 2015) o da retrogressioni molto basse (fine dicembre 2014), quando invece il getto accelera sono le zone che risentono di meno, restandone ai margini, delle anomalie ++ termiche e di geopotenziale, inoltre possono sfruttare la tendenza al cut-off basso mediterranei, tipica delle fasi NAO++, per cui spesso hanno anche buone precipitazioni... Sicilia e area ionica climaticamente sono Mediterraneo orientale a tutti gli effetti e c'entrano poco con l'Italia peninsulare. Nel 2012 il target non fu comuque neppure il Nord, ma il medio Adriatico, non a caso le aree del NE a Nord del Po non videro niente in termini di fenomenologia.

  10. #2450
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    Predefinito Re: Analisi dei modelli matematici Inverno 2018/19

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Per chi parla di similitudini col 2012, posto questa ens a 192 h del 21 Gennaio 2012: un circuito euroasiatico da paura ma, soprattutto, il lobo canadese guardate dov'era !!...in Alaska/Bering !... e confrontatela con la "promettente" ens a 240 ecmwf di oggi..le differenze sono ancora notevolissime sia sul lato canadese che su quello euroasiatico, anche se nelle ens odierne fra le 192 e le 240 h si nota una certa rotazione dell'asse del lobo canadese con tendenza a distendersi verso ovest...ma capite che è veramente ancora molto tirata per i capelli questa similitudine....2 annotazioni finali: 1) i tempi comunque sarebbero lunghetti, 10 gg almeno dalla 240 , quindi vorrebbe dire fine prima decade di febbraio; 2) meno negativo forse il fatto che la distensione del lobo canadese potrebbe essere meno estrema che nel 2012 e quindi una dinamica retrogressiva (eventuale) più "alta" rispetto al 2012...ovviamente una semplice dissertazione sul....NULLA per ora.
    A mio avviso tra le differenze ci sono due elementi ancora più importanti:

    1) l'azzorriano ben saldo in atlantico che non era presente nel 2012. La radice salda subtropicale fa si che il canadese non "peschi" aria calda troppo a sud e questo impedisce l'elevazione franca dell'onda atlantica impedendo fasi di blocking di una certa consistenza.

    2)L'altro aspetto è il condizionamento operato dalla strato (la palude barica su europa occidentale) che di fatto mantiene sempre aperta la porta atlantica anche per una questione di sinergia con il primo punto. Di per se il posizionamento del canadese non sarebbe nemmeno male, anzi.

    aggiungo un terzo elemento: ci sono stati 2 condizionamenti dalla strato per così dire sovrapposti, che hanno di fatto reso i moti atmosferici meno coerenti: da un lato il displacement che ha determinato il crollo dei gpt in area euro-atlantica, seguita poi dall'effetto di riposizionamento dei flussi in seguito alla split. I due segnali sono in contrasto e non sono coerenti, inibendo quindi i fenomeni di risonanza e quindi l'efficacia nel trasposto di masse d'aria. Inizialmente a un asse con direttrice groenlandia-mediterrneo se sta sostituendo uno con assi ortogonali, e questo ad opera dello split (gli assi che portano aria gelida continentale sul mediterraneo) ma questa dinamica è fortemente contrastata dal primo impulso stratosferico e probabilmente quando prevarrà sarà troppo tardi, anche perchè l'aria gelida stazionante sul lobo siberiano sarà a quel punto troppo lontana d noi...questa mi sembra l'ipotesi più probabile, salvo sorprese

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