Anni fa grazie alla spinta arrivata da un fortunato film catastrofista hollywoodiano, The day after Tomorrow, non si faceva altro che parlare della Corrente del Golfo e di un suo blocco o rallentamento che ci avrebbe fatto piombare in una nuova Era glaciale (in realtà spesso scambiata con una nuova Peg che nulla ha da spartire con l’Era glaciale).

Poi questa fake news (almeno relativamente ad un suo imminente blocco e consequenziale calo del gelo in Europa) non ha retto più alla calda realtà fatta da lunghe ed infinite estati tropicali e inverni insulsi. Da parte loro i negazionisti del riscaldamento antropico non sono stati fermi a guardare e così hanno tirato fuori il calo dell'attività solare imminente. Non si parlò d’altro; un sole sempre più spento ci avrebbe portato il gelo.

Ma anche questa storiella non reggeva più davanti al crollo drammatico delle nevicate e del freddo in tante parti del mondo e di stagioni estive sempre più calde. Sempre tra i negazionisti ogni tanto basta uno sbuffo di un vulcano in giro per il mondo e qualche buontempone ne approfitta subito per urlare all’imminente inverno vulcanico ma anche questa storia si scontra con un mondo sempre più sahariano.

Ormai tutti hanno capito, tranne i sostenitori di Trump e qualche altro analfabeta scientifico, che il caldo è sempre più caldo e che, come gli eserciti degli unni, il Global Warming avanza senza ostacoli. E allora un po’ come si è fatto con il blocco della Corrente del Golfo i catastrofisti serristi senza se e senza ma hanno preso di nuovo a dettare le regole dell’A.C.I. che non è l’Automobile Club d’Italia in versione climatica ma la setta religiosa dell’Apocalisse Climatica Imminente. Però c’è un problemino di non poco conto perché se è vero che i record di caldo sono sempre più numerosi allo stesso tempo c’è quella sbavatura di ondate di gelo e neve in giro per il pianeta che non si agganciano bene al riscaldamento globale. Nessun problema! Basta ripetere che le ondate di gelo che colpiscono il Nord America e il resto del mondo sono solo una conseguenza del riscaldamento globale che detta le regole di tutto e su tutto. Insomma l’aumento delle temperature starebbe producendo un terribile sconquasso sul Vortice Polare che precipitando verso latitudini più basse produce super nevicate eccezionali in giro per il globo terracqueo.

E così da qualche tempo a questa parte ogni media, tg, sito meteo e giornalista tira fuori un Vortice polare spappolato come le uova al tegamino e super stratwarmig causati del calore eccessivo immesso nell’Artico per spiegare i blizzard a New York, le nevicate da stau sull’Abruzzo, le minime a due cifre a Chicago. Come se in passato non esistevano le ondate di freddo, gli Usa non venivano bloccati da metri di neve e temperature sottozero a due cifre, gli Appennini e le regioni adriatiche non venivano seppelliti da grosse nevicate e non nevicava sulle pianure e le zone costiere.

Ora sicuramente molte cose sono possibili e il caldo eccessivo potrebbe davvero perturbare il vortice polare, creare stratwarming etc etc. Anzi, vi consiglio questo ottimo articolo in inglese del NOAA che spiega in modo chiaro e direi elementare perché anche durante il GW non scompaiono le tempeste di neve e queste potrebbero essere più numerose Are record snowstorms proof that global warming isn’t happening? | NOAA Climate.gov

Ma il punto non è negare le conseguenze del riscaldamento globale così come non è accettabile che i negazionisti del riscaldamento globale mentano spudoratamente solo per partito preso, contrapposizione ideologiche o interessi di parte, vedi l’ignorante e miliardario Trump. La questione è che non è nemmeno scientifico che arrivi una Giovanna Botteri qualunque (una giornalista che nemmeno conosce l’ABC della scienza) per spiegarci, senza sapere di cosa parla e facendo strafalcioni meteo da bocciatura senza appello, che ogni giornata di freddo e neve oltre le medie è da collegare senza l’ombra del dubbio agli sconquassi anomali dell’atmosfera dovuti all’aumento delle temperature.

Per favore lasciateci respirare; sicuramente stiamo vivendo un riscaldamento globale dovuto anche e soprattutto ai gas serra immessi dalle attività umane ma fateci godere una nevicata, una giornata di ghiaccio, una tempesta di neve senza pensare che per questo si debba ringraziare l’aumento dell’anidride carbonica o del metano nell’atmosfera provenienti dalle fatiscenti fabbriche cinesi o le scorreggia delle grasse vacche negli allevamenti intensivi del Kansas e della Pianura Padana.