Ficcante assai l'entrata di ECMWF 12 a 144 ore, con gpt azzurri sulle Alpi occidentali.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Picchia picchia
io trovo questi run potenzialmente sia benefici che pericolosi specie dove alcune linee di convergenza con richiami libecciali importanti potrebbero dare la stura a fenomeni di una certa consistenza...
cumulate totali
ecm.PNG
Grazie della risposta, non riuscendo a decifrare il grafico non capivo la battuta! In pratica quest'anno ha visto brusche accelerazioni e frenate delle velocità zonali diversamente da quello che accade in un inverno normale, adesso stanno diminuendo e le previsioni sono abbastanza concordi nell'ipotizzare un riallineamento alla norma del periodo nel prossimo futuro, corretto?
Hai centrato il punto: è proprio quello il problema.
Precipitazioni abbondanti e concentrate in pochissimi giorni - con rischio disagi, dissesti, esondazioni - intervallati da lunghissimi periodi anticiclonici, secchi e caldissimi. In pratica, ci trasciniamo di continuo tra siccità e alluvioni. E la cosa assurda è che, come hai giustamente fatto notare, paradossalmente chiudiamo gli anni sopramedia pluviometrica. Ma il totale annuo, preso così, vuol dire davvero poco per le nostre medie e soprattutto per i nostri suoli e la nostra rete idrografica.
Guarda, ad esempio, il 2011 (faccio riferimento a Cuneo): 1039,2mm, leggermente sopramedia, sì, ma come sono state distribuite? In 3 mesi (marzo, giugno e novembre) è caduto il 70% della pioggia annua. Il 2013? 1001,2mm (quindi praticamente in media), il 44% delle precipitazioni sono cadute tra marzo e maggio.. Il 2014, anno piovoso, è stato secco da agosto ad ottobre compreso, il 2016 (anch'esso sopramedia) stessa solfa: il 45% delle precipitazioni sono cadute in 3 mesi (febbraio, marzo e novembre), il 2018, molto piovoso, è stato secco da giugno a settembre e poi di nuovo un dicembre desertico. E adesso ci ritroviamo con una quarantina di mm scesi dal 27 novembre ad oggi.
Il problema è la distribuzione delle precipitazioni, non tanto la quantità. Sono mille volte meglio anni in deficit pluviometrico - ma con precipitazioni meglio distribuite - che non anni come questi, fatti solo da brevi periodi piovosissimi e alluvionali (alluvione di Novembre 2011, l'alluvione di Novembre 2014, quella di Novembre 2016, le grandi piogge di Maggio 2018,ecc.ecc.) e da siccità disastrose (la siccità dell'inverno 2011/2012, dell'autunno-inverno 2015, dell'estate-autunno 2017, e ora questa del 2018/2019).
Lou soulei nais per tuchi
Alla fine si lamentano al Nw (come sempre) e il buco precipitativo dove è? In Emilia
almeno noi non ci lamentiamo ..
ecco scusate lo sfogo ma sentire che la situazione è grave è paradossale. Non ho ancora visto al Tg botti d’acqua che portano nelle case in Piemonte. A memoria credo non sia mai successo, quindi dosiamo le parole, che i problemi sono altri.
saluti
Non si parla del Piemonte, incendi a parte, perché bene o male la maggior parte della regione è attraversata da corsi d'acqua discreti che vengono dalle Alpi, ma son diventati rigagnoli. Non piove bene da novembre.... guardati un po' di articoli relativi a fiumi e laghi o riserve nevose. Il Po poi da voi è ridotto così proprio perché in Piemonte e Lombardia occidentale non piove
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