Originariamente Scritto da
mky
Mi concedete un piccolo personale OT da nostalgico-sentimentale.
Per me che ho vissuto da bambino le estati degli anni '70, chiamati in causa in queste pagine, diventa difficile mettere in scritto i ricordi "a pelle" di quegli anni.
Semplicemente altro clima, altro vivere la stagione, che si chiamava bella stagione e non sofferenza. Altro modo di godere della stagione.
Eravamo con buona probabilità più vicini alle estati della PEG più fredde di quanto non lo siamo oggi nei confronti di quelle delle estati anni 70.
Di statistiche e numeri possiamo riempire il thread, per conto mio, ma le sensazioni delle giornate, serate e nottate di allora non trovano alcun riscontro ai giorni nostri.
Si usciva la sera con il pullover sulle spalle, le vecchiette avevano lo scialle di lana, il climatizzatore in casa o in auto sconosciuto e/o inadatto.
Le mattinate sempre fresche in cui si giocava in cortile fino alle 11 per poi rientrare perchè il sole "scottava".
I 30° erano quasi un evento, i 32/33 caldone.
Si iniziava ad assaporare la stagione piena a fine giugno/inizio luglio, prima decade. Alla burrasca di ferragosto potevi dichiarare finito il caldo.
Con i temporali di fine agosto si sbiancavano di neve le cime delle Giulie, ma poteva nevicare a volte sulle cime anche nelle passate dei fronti a luglio.
Al mare l'acqua era sempre fresca, 24/25°, le nottate al mare con la brezza di terra sempre attiva, di giorno quella di mare anche.
Le passeggiate in mezzo al bosco delle colline era rinfrescante, non opprimente.
L'uva nera si vendemmiava in pieno ottobre, non inizio settembre, la bianca a settembre avanzato, non a fine agosto.
La progressione climatica è stata disarmante, percepibile negli anni 80 in alcuni anni, progressiva con alcune pause negli anni '90, impattante negli anni 2000 dove si salvavano alcuni mesi.
Oggigiorno siamo semplicemente in un altro contesto climatico, inutile ricercare quelle sensazioni e atmosfere.
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