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Risultati da 41 a 50 di 144
  1. #41
    Vento fresco
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    Borgomanero (NO)
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Dire che non si faccia nulla è esagerato però. Si fa troppo poco e troppo lentamente piuttosto, almeno in Italia.
    Guardiamo che è successo con le rinnovabili, al 35% la quota per l' elettricità, la raccolta differenziata, le azioni nel campo dei trasporti.
    Il potere che abbiamo comunque è enorme sia agendo direttamente sui consumi sia facendo pressione sui poteri che governano il mondo, questo senza alcun dubbio

  2. #42
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Spero che questa visione del mondo non sia la prova definitiva e certa della mia vetustà. Comunque non possiamo assolutamente paragonare i movimenti ambientalisti degli anni 60/70 con quello che si è visto questi giorni per le strade. Alla generazione del passato dobbiamo tutto l’apparato normativo che ci ha permesso di avere un ambiente attuale “assolutamente migliore” di quello del passato. Mi ricordo molto bene le lenzuola stese all’aria con più della metà degli impianti di riscaldamento a gasolio, qualcuno a carbone, mi ricordo il piombo tetraetile nelle benzine, le foreste tedesche “sciolte” dalle piogge acide. Tutti fenomeni con causalità (non casualità) certa e stabilita (SO2+H2O > H2SO3 + ½ O2 > H2SO4) , altro che “potrebbe….” , “alcuni studi riportano che…..”, “ il tale scienziato ha verificato che…..” . Fenomeno > Dati > legge. Oggi si ricorre troppo alla correlazione. Ma non entro in argomenti tecnici che conosco poco. Voglio fermarmi a descrivere la mia sensazione.
    Mio figlio ha fatto il Liceo Scientifico e la sua professoressa di scienze parlava ai ragazzi di effetto serra come potrebbe fare un servizio del TG1 (uno a caso) . Insegna loro la termodinamica va la !! (in romagnolo) . Ci è voluta l’Università per fargli riprendere una coscienza più obiettiva che gli facesse dire “ …ma bisognerebbe valutare bene le informazioni” .
    Tornando agli eroi del passato: dobbiamo anche rendere onore del fatto che ora l’abbandono dei rifiuti, testimoniato dalle foto postate, sono un reato mentre nel 1950 (forse) sarebbe stato assolutamente normale; quindi tutto si riallaccia a comportamenti criminali di singoli che nulla hanno a che fare con politiche stabilite da governi o pratiche delle odiatissime multinazionali (che non sprecano una vite di materiale) . Quindi, ripeto, mi sento più al sicuro ora rispetto al passato.
    Diciamo pure che i nostri giovani vecchi del passato avevano comportamenti molto più coerenti con il messaggio che lanciavano: vita di gruppo (vera) all’aperto, abiti da poche migliaia di lire in cotone stampato con inchiostri che a 30° slavavano , al massimo un grezzo lino, doccia una volta alla settimana , 1-2 canali televisivi, nessun videogioco, botte dalla polizia. Però ora abbiamo la normativa sulla riduzione dei rifiuti (1974), la normativa sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico (1966-1971-1983, etc), la normativa sulla depurazione delle acque (1976).
    Anziché pensare alla CO2 che si ricordino sempre che ci sono ancora migliaia (migliaia !) di testate nucleari ancora puntate le une contro le altre e che oggi sullo scenario internazionale ci sono molti più pazzi di qualche decennio fa quando erano in due a giocare al tavolo. Facendo una banale analisi di rischio se proprio devo uscire è per manifestare per il totale disarmo. O la fame del mondo. A proposito ! Ragazzi dimostranti , la fame ? Beh per la fame nel mondo niente ? Su quella si può lavorare ! E non tirate fuori che il problema è complesso, che l’Europa non è unita, che è tutto inutile e bla, bla e bla, bla , perché la Cina sta facendo molto in Africa (ovviamente ai loro comodi) ma 300 Miliardi di Euro di investimenti mica sono bruscolini ! Noi in 200 anni l’abbiamo solo colonizzata e depredata. Giovani ?? Toc-toc c’è qualcuno ?? Alla fine provoco: ma se questo modello non piace facciamo una rivoluzione : emigriamo da dove emigrano. Controemigriamo : tu dal subcontinente africano vieni qua e io vengo dove stavi tu ..e ricomincio da capo: senza auto, senza riscaldamento (a che serve), con nuovi politici, con un nuovo ambiente . Però , oh: guai a chi asfalta una strada eh !!

  3. #43
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Innanzitutto mi sarebbe piaciuto vedere in quanti sarebbero stati in Italia a manifestare, se non fosse stata in orario di scuola, di una bella giornata primaverile.
    Ma la domanda è "Oltre a slogan e frasi generiche, cosa chiede in sostanza chi ha manifestato?".
    Perchè a parole sono tutti d'accordo che l'ambiente vada salvaguardato ma di rinunciare ad auto, aerei, industrie, case riscaldate, condizionatori, zootecnia, telefoni e computer, chimica, plastica...e mille altre cose perché consumano energia, risorse, inquinano nessuno ci pensa nemmeno.
    Fin che non vedo gente fare pesanti rinunce agli agi a cui è abituata, ste manifestazioni sono solo retorica condita dall'ipocrisia di ritenere che i colpevoli dei disastri ambientali sono altri, sono i governanti, ecc. quando alla base di tutto c'è il comportamento di ogni singolo cittadino del mondo.
    Vero che ci sono tante piccole azioni che se fossero portate avanti da tutti, migliorerebbero la situazione, ma per effetti significativi ci vogliono interventi e rinunce ben più drastiche che chi protesta manco ci pensa a farle.
    Nemmeno quelle che non porterebbero a riduzione del tenore di vita o a grossi disagi.
    Esempio la zootecnia. Con i suoi 20 miliardi di capi allevati, è fra le attività più devastanti per il pianeta (comporta deforestazione, consuno enorme di risorse idriche, emissione gas serra, inquinamento acque e terreni, ecc. ecc).
    Eppure solo una piccola percentuale di persone nel mondo occidentale, rinucia a carne e latte (io lo faccio da 20 anni). Non solo, il consumo è in aumento nelle popolazioni che crescono il loro tenore di vità (vedi Cina).

  4. #44
    Josh
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Cosa? Ma se gli ambientalisti in Italia sono quelli che sono riusciti negli anni '80, sulla scia di Chernobyl, a farci chiudere le centrali nucleari e di conseguenza a farci dipendere dall'estero pur essendo soggetti agli stessi rischi (paghiamo per essere cornuti e mazziati, un vero affare !) visto che in Francia, Svizzera e Germania le centrali nucleari esistono eccome e se avviene un incidente ce ne accorgiamo eccome anche noi.

    Gli "ambientalisti" in Italia hanno un potere enorme, e proprio il loro potere è una delle maggiori fonti di arretratezza del nostro Paese su diversi aspetti (energetico in primis).
    Dove hai letto che mi sono schierato con gli ambientalisti "classici"?Ho fatto un discorso più generale e personalmente penso che l'antiserrismo sia parente stretto dell'antivaccinismo e figlio dell'insofferenza per i problemi globali e dell'orticellismo ossessionato dello Stato-nazione,ancora visto come misura di tutte le cose,quando misura sempre meno.
    Che poi io sia in dissenso con il liberista hard Tagliavini,non lo scopriamo oggi
    Ultima modifica di Josh; 17/03/2019 alle 11:22

  5. #45
    Vento forte
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da Maver Visualizza Messaggio
    Innanzitutto mi sarebbe piaciuto vedere in quanti sarebbero stati in Italia a manifestare, se non fosse stata in orario di scuola, di una bella giornata primaverile.
    Ma la domanda è "Oltre a slogan e frasi generiche, cosa chiede in sostanza chi ha manifestato?".
    Perchè a parole sono tutti d'accordo che l'ambiente vada salvaguardato ma di rinunciare ad auto, aerei, industrie, case riscaldate, condizionatori, zootecnia, telefoni e computer, chimica, plastica...e mille altre cose perché consumano energia, risorse, inquinano nessuno ci pensa nemmeno.
    Fin che non vedo gente fare pesanti rinunce agli agi a cui è abituata, ste manifestazioni sono solo retorica condita dall'ipocrisia di ritenere che i colpevoli dei disastri ambientali sono altri, sono i governanti, ecc. quando alla base di tutto c'è il comportamento di ogni singolo cittadino del mondo.
    Vero che ci sono tante piccole azioni che se fossero portate avanti da tutti, migliorerebbero la situazione, ma per effetti significativi ci vogliono interventi e rinunce ben più drastiche che chi protesta manco ci pensa a farle.
    Nemmeno quelle che non porterebbero a riduzione del tenore di vita o a grossi disagi.
    Esempio la zootecnia. Con i suoi 20 miliardi di capi allevati, è fra le attività più devastanti per il pianeta (comporta deforestazione, consuno enorme di risorse idriche, emissione gas serra, inquinamento acque e terreni, ecc. ecc).
    Eppure solo una piccola percentuale di persone nel mondo occidentale, rinucia a carne e latte (io lo faccio da 20 anni). Non solo, il consumo è in aumento nelle popolazioni che crescono il loro tenore di vità (vedi Cina).
    Concordo. Giusto una piccola precisazione, ritengo sia improprio e ipocrita pretendere di rinunciare completamente a carne e latticini per il semplice fatto questi hanno sempre fatto parte della dieta umana anche quando non c'erano le problematiche di tutti questi discorsi ambientali. Chiaro però che la zootecnia in passato non era quella di oggi, su questo concordo assolutamente.

    Come detto ieri, io penso che prima di andare a gravare ecologicamente nella libertà dei cittadini sia necessario agire ai livelli superiori (p.es. tecnologia). Ma è chiaro che l'approccio verso una completa svolta ecologica si deve eseguire in modo progressivo, non ci sono alternative praticabili.

  6. #46
    Vento forte L'avatar di kima
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Concordo. Giusto una piccola precisazione, ritengo sia improprio e ipocrita pretendere di rinunciare completamente a carne e latticini per il semplice fatto questi hanno sempre fatto parte della dieta umana anche quando non c'erano le problematiche di tutti questi discorsi ambientali. Chiaro però che la zootecnia in passato non era quella di oggi, su questo concordo assolutamente.

    Come detto ieri, io penso che prima di andare a gravare ecologicamente nella libertà dei cittadini sia necessario agire ai livelli superiori (p.es. tecnologia). Ma è chiaro che l'approccio verso una completa svolta ecologica si deve eseguire in modo progressivo, non ci sono alternative praticabili.
    Condivido questo tuo punto di vista.
    Il problema esiste, va studiato e affrontato, e si sta facendo. La politica e la piazza non daranno le soluzioni, ma nel migliore dei casi potranno porre la questione nel giusto modo, innanzitutto diffondendo una giusta consapevolezza.
    Come dicevo, il cambiamento climatico è un tema reale che si trova nei budget e nei business plan delle industrie e dei fornitori di servizi. Ad esempio nel settore dell aviazione civile.
    Questo è un settore che subisce un forte impatto (economico) dagli aspetti climatici, e allo stesso tempo li influenza (per favore non pensiamo alle scie chimiche....).
    Costruttori di aeromobili e operatori commerciali stanno facendo cose concrete in tal senso. E l Europa ha un ruolo trainante, ad esempio con il programma CleanSky:
    Welcome to the Clean Sky | Clean Sky
    Airbus, Rolls Royce, Leonardo, tanto per citare le maggiori aziende, investono da circa un decennio su tecnologie che permettano una maggiore efficienza energetica degli aeromobili, ad esempio per quanto riguarda i motori e le ali (fisse-aerei, e rotanti-elicotteri).
    Tutto questo perché il traffico è cresciuto e le previsioni sono per una ulteriore forte crescita (raddoppio volume passeggeri entro il 2040), a livello globale, spinta dalle economie emergenti.
    Qui alcune letture per chi avesse tempo e voglia di approfondire:

    https://www.eurocontrol.int/sites/de...2-01102018.pdf

    ACI’s World Airport Traffic Forecast reveals emerging and developing economies will drive global growth - ACI World

    Come detto, i maggiori costruttori stanno rispondendo con fatti concreti, come Rolls Royce con il programma Ultrafan:
    https://www.rolls-royce.com/media/ou....aspx#overview

    L argomento è vastissimo e qui siamo in un forum di meteorologia e non di ingegneria aeronautica, ma in estrema sintesi le cose stanno così:
    Tutti questi progetti innovativi si trovano attualmente nella fase sperimentale-prototipi. Questo vuol dire che che per essere implementati nei prodotti commerciali ne dovrà essere dimostrata: la fattibilità e maturità tecnologia (qualità del prodotto e robustezza del processo produttivo), la convenienza economica (generare profitti per costruttori e operatori), la certificazione di aeronavigabilita (questo è un concetto meno intuitivo, per addetti ai lavori, ma forse il più difficile da soddisfare... Per chi vuole approfondire consiglio di visitare il sito di EASA ed ENAC).
    In una parola: un business case con margini positivi.
    Questo è il mondo reale con cui dover fare i conti.
    In un mercato dell aviazione civile dove tutti noi vogliamo volare da Roma a Parigi a partire da un euro, in maniera veloce, sicura, ed ecocompatibile, i costruttori e gli operatori commerciali dovranno fare profitto per garantire la sopravvivenza del loro business (e il lavoro ai propri impiegati).
    Ecco perché il target per la messa in opera di queste innovazioni è 2030, 2040, 2050...
    Nel frattempo....costruttori e operatori commerciali dovranno continuare a fare fatturato e utili, e per questo rispondono alla domanda dei mercati emergenti con i prodotti e le tecnologie “del passato”, per le quali i loro margini di guadagno sono massimi, e possono soddisfare i budget di utenti non disposti a spendere per prodotti all avanguardia (una delle maggiori fonti di guadagno per i costruttori di aeromobili oggi sono le revisioni e i refurbishment di prodotti usati).
    Questo è un po’ il quadro dell aviazione civile, ma lo stesso succede per l automotive e mille altri settori.
    In quanto Europa dobbiamo prendere consapevolezza che su questi temi ci stiamo giocando la nostra sopravvivenza economica futura, e dal successo di questi progetti dipenderà anche l impatto che genereremo sull ambiente (chiaramente sono previsioni, nessuno ha la sfera di cristallo). Ma sono progetti reali, su quali ciascuno di noi può dare il proprio contributo e investire sul proprio futuro. L Italia, e i suoi giovani, potranno e dovranno fare molto.

  7. #47
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Che complicazione cosmica!
    E pensare che sarebbe bastato, appena quaranta anni fa, che tutti nel mondo si fossero limitati a fare non più di due o tre figli ...!

  8. #48
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Concordo. Giusto una piccola precisazione, ritengo sia improprio e ipocrita pretendere di rinunciare completamente a carne e latticini per il semplice fatto questi hanno sempre fatto parte della dieta umana anche quando non c'erano le problematiche di tutti questi discorsi ambientali. Chiaro però che la zootecnia in passato non era quella di oggi, su questo concordo assolutamente.

    Come detto ieri, io penso che prima di andare a gravare ecologicamente nella libertà dei cittadini sia necessario agire ai livelli superiori (p.es. tecnologia). Ma è chiaro che l'approccio verso una completa svolta ecologica si deve eseguire in modo progressivo, non ci sono alternative praticabili.
    no è esattamente il contrario
    è il comportamento dei singoli che indirizza e indirizzerà le politiche del futuro
    mettiamocelo bene in testa, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità

  9. #49
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    no è esattamente il contrario
    è il comportamento dei singoli che indirizza e indirizzerà le politiche del futuro
    mettiamocelo bene in testa, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità
    credete veramente che il cittadino influenzi le scelte dei potenti?..

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  10. #50
    Vento teso L'avatar di Daniel92
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    Predefinito Re: Manifestazioni contro il cambiamento climatico

    Siamo a un punto di non ritorno, ecco come la penso.. le manifestazioni o le chiacchiere non servono a nulla !!

    possiamo fare ben poco quindi anche perchè il danno è compiuto , ed è ormai irreparabile...

    al massimo ognuno di noi può limitarsi nei piccoli gesti quotidiani che possono comunque salvaguardare l'ambiente, anche quel poco (usufruendo delle energie rinnovabili / alternative, riducendo gli sprechi, differenziando e riciclando i rifiuti)

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