Sono un sostenitore del riscaldamento globale causato, almeno in buona parte, dai gas serra immessi nell’atmosfera dalle attività umane ma allo stesso tempo penso che ormai sia diventata una “moda” spiegare con il GW ogni evento meteo violento, raro o eccezionale, come se in passato non ne capitassero. L’aumento delle temperature provoca un aumento di fenomeni meteo. Eventi che, quindi, ci sono sempre stati, soprattutto in un paese come il nostro. Del resto provate a immaginare anche solo per un secondo che cosa succederebbe oggi se si verificassero questi eventi:
Torino 23 maggio 1953:
dopo un periodo di caldo molto intenso e afoso (con massime fino a 36°) che colpisce il Piemonte il tardo del pomeriggio del 23 maggio del 1953 Torino viene sconvolta da un violentissimo temporale con venti violentissimi (qualcuno parla anche di tromba d’aria ma molto più probabilmente si trattò di un microburst) che provocarono molti danni ma soprattutto provocarono il crollo della guglia della Mole Antonelliana che sfiora i 168 metri di altezza; 47 metri e 400 tonnellate di metallo e muratura si schiantarono, fortunatamente senza colpire nessuno, sul giardino della Rai
Sessanta anni fa crollo la guglia della Mole Antonelliana
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Venezia 11 settembre 1970
A settembre di cinque decenni fa parte del Veneto e in particolare il suo capoluogo furono devastati da un vero e proprio tornado che si era formato nella zona dei colli Euganei e che raggiunse una forza stimata F3/F4; tra Padova e la costa lascia una scia di lutti e distruzioni, le vittime furono 36 e i meriti superarono i 500. Dopo le 21 il "mostro" colpisce l'entroterra di Venezia distruggendo un campeggio ma subito dopo tocca alla laguna stessa dove nell'isola delle Grazie viene distrutto un ospedale. Subito dopo tocca al motoscafo Ancil che in quel momento stava attraversando un tratto lagunare e che viene lanciato in aria e rovesciato provocando la morte di 21 persone. Il tornado continua la sua corsa mortale toccando il quartiere, sempre sulla laguna, di S. Elena dove provoca altri morti e distruzioni. La corsa del turbine continua raggiungendo il litorale Cavallino, l'aeroporto veneziano Nicelli che subisce danni ingenti e un altro campeggio dove perdono la vita 12 persone e altre 141 vengono ferite.
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Ma potrei continuare con altri terribili eventi meteo del passato che presero in pieno le nostre città facendo numerosi morti come la tromba d'aria che nel 1772 colpì Favara, cittadina costiera della Sicilia meridionale
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....quello che nel 1773 devastò il porto di Ancora con altri morti e distruzioni
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.....che nel 1867 fece stragi e distruzioni nel veneziano tra Chirignano e Burano
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......o che l'8 dicembre del 1851 colpi la Sicilia occidentale, zona di Marsala, provocando 500 vittime (anche se penso che in quel caso di deve essere trattato di una combinazione di più eventi come delle alluvioni), un vero record italiano, o che nel luglio del 1910 uccide 60 persone nella Brianza.
I tornado in Italia: migliaia di morti negli ultimi 2 secoli, in Sicilia l’evento piu violento d’Europa
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Mondo Tempo Reale
Ultima modifica di ovestest; 12/04/2019 alle 20:26
Applausi!
E' quello che dico anch'io, che pure sono serrista come te (e chi non lo è ormai?)
Aggiungo che, anche secondo quanto mi diceva il mio povero nonno Emerenzio classe 1894, in Emilia le semine primaverili si sono sempre fatte verso il centesimo giorno dell'anno, cioè più o meno come adesso. Se fossero veri i romanzi che alcuni scrivono sui tempi andati, avrebbero dovuto seminare in maggio, per schivare le gelate.
Un conto sono i fenomeni estremi sempre verificatisi, altro conto la loro frequenza nello specifico alle MEDIE LATITUDINI.
Tra l'altro i fenomeni estremi aumentano a latitudini come le nostre quando c'è il freddo a portata di mano, cosa che nella PEG per la sua maggiore estensione era maggiormente probabile per l'Italia.
Essendo dunque nella PEG a breve distanza sia dal freddo intenso (più intenso di oggi) sia dal caldo (dato che abbiamo la fornace africana a breve distanza) è molto probabile che l'Italia fosse sede spesso di fenomeni "estremi".
Buona serata regaz, io credo fortemente che i fenomeni estremi aumentano nei periodi freddi e non in quelli caldi, per via dei maggiori contrasti, quindi maggior serbatoio di freddo con un JS più basso di latitudine è un deterrente per i fenomeni violenti. Il caldo può esser vero che per via della maggior energia possa in qualche modo far pensare questo aumento dell'estremizzazione ma il problema rimane sempre la vera miccia esplosiva: l'aria fredda.
spero che ora si riescono a vedere le foto della Mole e di Venezia
Perchè ci sarebbe più energia nel sistema?
In realtà sono i contrasti termici alla base dei fenomeni estremi alla medie latitudini, e se diminuisce il gradiente termico tra poli ed equatore (e sappiamo bene che i poli si riscaldano molto più velocemente, per cui il delta sarà comunque minore del passato) i fenomeni alle latitudini temperate diminuiranno in frequenza.
Per quanto riguarda le latitudini tropicali, è un altro conto, perchè in quel sistema all'origine dei fenomeni estremi quali temporali o uragani ci sono altri processi fisici.
Almeno penso, se poi qualcuno più esperto di me volesse precisare mi farebbe piacere.
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