Localmente puoi avere aree del pianeta a latitudini temperate che si avvantaggiano dei contrasti termici tra quota e suolo, ma non puoi dimenticare un fatto essenziale. La temperatura è espressione del grado di energia del sistema. Maggiore temperatura, maggiore energia nel sistema, fenomeni violenti più frequenti ed intensi mediamente. Più l'aria è calda, più è capace di contenere umidità inoltre.
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Chi nega, nega i dati.... Sulle cause c'è invece molto da discutere : io ri adisco che il peso antropico legato alla CO2 non supera il 15%, il resto sono cause naturali.... In quel 15% umano a mio avviso pesano assai più i misfatti umani (cementificazione selvaggia e deforestazione) che non le emissioni in sé.... Resta sempre il fatto che fra il 1950 e il 1980, seppur con emissioni di CO2 in forte e costante crescita, la t media globale diminui'. Ma è più facile imputare alle emissioni frenando anche la crescita dei paesi emergenti che non riconoscere colpe umane molto più gravi.... E ormai siamo nel continuo ed incessante tam tam mediatico giornaliero sui cambiamenti climatici atto solo a spingere il mercato green, in primis quello dell'autotrasporto elettrico che farà rimanere sempre gli stessi col pallino in mano perché per produrre energia elettrica che soddisfi esigenze planetarie serviranno sempre e comunque i combustibili fossili.... Probabilmente avremo aria più pulita ma latu economico comanderanno sempre gli stessi.... E intanto si continuerà a cementificare e a deforestare.
Guarda, io ho una posizione moderata sul GW di origine antropica. Personalmente tendo a ritenere molto meno nette le influenze umane di quanto si creda. Ma è una posizione personale, e ammetto che potrei sbagliarmi e che per essere certi sulla natura del riscaldamento non possiamo che assistere a ciò che accadrà. Solo tra 40-50 anni circa a mio parere potremmo capire davvero la reale relazione tra CO2 e temperatura (anche meno anni se le emissioni aumenteranno ancor più nettamente e la temperatura varierà o meno di conseguenza).
Detto questo, vorrei fare alcune precisazioni. Tra anni 50 e 80 le emissioni di CO2 aumentarono solo di 30-40 ppm.
Dal 1980 a oggi (40 anni soltanto) sono cresciute invece di 70 ppm. Un ritmo di crescita più alto.
In effetti c'è una correlazione significativissima tra livelli di CO2 e temperatura da quando la CO2 ha preso a crescere molto velocemente (da quando ha raggiunto le 330 ppm nel 1975, quando iniziò l'incremento termico). Da allora, le temperature globali sono aumentate di 0,8° (rispetto ai valori degli anni 60-70), e contemporaneamente la CO2 è aumentata di 80 ppm. Una relazione apparente di 0,1° ogni 10 ppm. Poi ovviamente i fattori naturali modulano questo ritmo di riscaldamento facendo sì che ogni tanto rallenti (come nel periodo 2001-2013) e poi acceleri (come ad esempio negli ultimi anni o negli anni 80-90).
La teoria sarebbe valida, ma potrebbe essere una correlazione casuale (cosa che io spero e credo per le tue stesse ragioni). Ma per precisione bisogna riportarlo.
Al di là che non capisco in base a cosa hai stabilito che le attività umane c'entrano per il 15% (questa cifra da dove l'hai presa?) ti faccio notare che nel XXI secolo l'attività solare è stata decisamente più debole di quella dei decenni precedenti eppure il riscaldamento globale continua senza interruzioni. Ergo, se non c'entrano i gas serra dovresti chiarire da cosa dipende questa fase calda che non vede fine.
Vero, ma bisogna anche dire che tra 2001 e 2013 le temperature sono rimaste costanti. Il trend NOAA per quegli anni vedeva un trend di 0,04° per decennio.
Qualcosa ha bloccato comunque il riscaldamento per quegli anni. Non so se sia l'attività solare o altro, però quelli sono i dati.
Concordo anch'ìo sul fatto che la stima del 15% sia tirata a caso.
Buona sera regaz, provate a pensare al calore come una forma di energia ok, e paragonatela alla benzina o all'alcool, mentre l'aria fredda alla miccia tipo l'accendino che con la fiamma si avvicina alla sorgente (benzina o alcool). Puoi spargere tutto di benzina fin che vuoi ma se non c'è la miccia la benzina non prenderà mai fuoco, ed ecco che secondo me io non sono un fisico, ma a rigor di logica mi viene da pensare che un riscaldamento GLOBALE dove tutto in ogni angolo del pianeta di riscaldasse senza più ghiacciai ai poli, quindi minor gradienti e serbatoi freddi sempre più piccoli, il calore aumenta come l'evaporazione e fin qui siamo d'accordo, ma ci dev'essere sempre una miccia da far partire il tutto, sennò come si spiegherebbe che nella PEG ci furono alluvioni molto più disastrose o siccità, dove ai tempi nostri sarebbero impensabili, ok voi direte: ma devi considerare che non c'erano le manutenzioni o le dighe come ci sono ora, però c'è da considerare che questa troppa cementificazione da un certo punto di vista le ha pure aumentate le alluvioni, non tanto per l'intensità dell'evento meteorologico in sè, ma per il fatto che il 90 % di tale aumento è stato ingigantito dall'eccessiva impermeabilizzazione dei terreni, ove se la stessa violenza inaudita di tali inondazioni ai tempi della PEG si verificasse oggi, sicuramente ci sarebbero danni incalcolabili. Poi voi direte ancora: ma i racconti spesse volte sono ingigantiti pieno di esagerazioni, si, può essere, essendo che a quei tempi non esistevano strumentazioni, dati, ma solo dipinti che anche in quel caso la vera veridicità è da verificare, anche se in molti documenti o archivi storici qualcosa di vero in effetti c'è stato. Insomma la verità in tasca non c'è l'ha nessuno, sono tutte supposizioni. Questo vale per le medie latitudini dove appunto avviene il contatto con le due masse d'aria e non per niente nascono i fronti extratropicali. Diverso ecco sarebbe il discorso alle latitudini tropicali dove ad esempio gli uragani o tempeste tropicali nascono esclusivamente dal calore degli oceani, o come all'equatore dove i temporali nascono dall'ingente radiazione solare. Anche su questa tematica uragani ci sarebbe molto da rivedere in quanto gli uragani sono in diminuzione rispetto agli anni passati.
anomalia termica ultimo inverno
anomalie.jpg
Come hai affermato, la maggiore temperatura comporta una maggiore energia del sistema e una maggiore capacità di contenere l'umidità proveniente dagli oceani i quali avranno un tasso di evaporazione inevitabilmente maggiore in presenza di un globale aumento di temperaura e globale si intende non solo in atmosfera. Maggiore energia significa anche maggiore umidità.
Una delle conseguenze del GW abbastanza assodata è inoltre l'aumento degli scambi meridiani vale a dire una maggior profondità delle onde di rossby che modellano il fronte polare, un'aspetto impossibile da quantificare sperimentalmente ma comunque simulabile nei modelli. A questo punto un interrogativo mi viene in mente: non è che il maggior aumento termico alle calotte polari sia anche conseguenza dell'aumento di questi scambi meridiani oltre ovviamnte al GW in se?
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