Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
    Josh
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    Predefinito L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Stamattina mi confrontavo privatamente con @Perlecano sull'andamento dell'Italian Warming...Schematizzando e prendendo in considerazione solo i dati di Berkeley, il clima italiano si è scaldato mediamente di circa +1,4° dagli anni 70' ad oggi e di +1,1° dagli anni 80'...Ma iniziano a diventare lontani anche gli anni 90', con un rialzo di circa +0,7° sul quadro Italia,assai più netto al nord...
    Ovviamente l'Italian Warming è assai più intenso rispetto al riscaldamento medio globale(quasi il triplo) ma bisogna considerare molte cose: l'Italia è una terra emersa e sta nell'emisfero boreale, che sta avendo una dinamica ben più accelerata rispetto a quello australe(in particolare, l'Europa dopo i primi anni Duemila...).
    Di come l'Italian Warming sia assai più pronunciato nel semestre caldo (e in special modo in estate) abbiamo parlato innumerevoli volte ma @Perlecano giustamente mi faceva notare che la differenza media estiva con gli anni 70' è sostanzialmente comparabile a quella della primavera e dell'autunno.E' solo l'inverno che mostra maggiore resilienza, soprattutto al CS.

  2. #2
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    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    sono i quattro mesi con media termica inferiore a livello italico (dicembre, gennaio, febbraio e marzo*) quelli ad essersi scaldati di meno negli ultimi 40-45 anni circa.

    * Poi ok che al Nord novembre è normalmente più freddo di marzo, ma svariate altre aree del Paese ribaltano la situazione complessiva.
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  3. #3
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    sono i quattro mesi con media termica inferiore a livello italico (dicembre, gennaio, febbraio e marzo*) quelli ad essersi scaldati di meno negli ultimi 40-45 anni circa.

    * Poi ok che al Nord novembre è normalmente più freddo di marzo, ma svariate altre aree del Paese ribaltano la situazione complessiva.
    L'autunno dove si è scaldato di più? Secondo me,dagli anni 80' al 2004 nettamente al centrosud,poi la situazione si è ribaltata a danno del nord

  4. #4
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    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    L'autunno dove si è scaldato di più? Secondo me,dagli anni 80' al 2004 nettamente al centrosud,poi la situazione si è ribaltata a danno del nord
    grossomodo è così: un po' in tutte le stagioni è avvenuto questo però, mi sa (in estate, dopo una fase tendenzialmente sud-centrica, a partire dal 2009 la situazione è stata più democratica, e dal 2013 mi è parsa tendenzialmente nord-centrica).
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  5. #5
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    grossomodo è così: un po' in tutte le stagioni è avvenuto questo però, mi sa (in estate, dopo una fase tendenzialmente sud-centrica, a partire dal 2009 la situazione è stata più democratica, e dal 2013 mi è parsa tendenzialmente nord-centrica).
    Beh,in realtà le anomalie estive è da molto prima del 2009 che sono state quasi sempre maggiori al nord.Minimo minimo dal 2003.Ma potremmo dire da dopo il 2000.

  6. #6
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    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Beh,in realtà le anomalie estive è da molto prima del 2009 che sono state quasi sempre maggiori al nord.Minimo minimo dal 2003.Ma potremmo dire da dopo il 2000.
    dal 2000 al 2002 ci sono stati alcuni mesi con caldo prevalente in certe zone e altri con anomalie forti altrove... non c'era una persistenza chiara delle anomalie. per il resto mi correggo, hai ragione: identificare il 2003 come spartiacque tra il sud-centrismo (o comunque una democraticità media) e il nord-centrismo è più adeguato che identificare il 2009 come tale.
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  7. #7
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    dal 2000 al 2002 ci sono stati alcuni mesi con caldo prevalente in certe zone e altri con anomalie forti altrove... non c'era una persistenza chiara delle anomalie. per il resto mi correggo, hai ragione: identificare il 2003 come spartiacque tra il sud-centrismo (o comunque una democraticità media) e il nord-centrismo è più adeguato che identificare il 2009 come tale.
    In realtà hai fatto bene a citare il 2009 perché segna un rafforzamento del trend estivo nordcentrico,dopo la pausa del biennio 2007/08. Ricordiamo sempre che d'estate l'estremo sud a volte si stacca parecchio dal centrosud fino a Napoli,eh(vedi ad esempio le estati 2007 e 2018 invertite fra Campania e Sicilia!).

  8. #8
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Di come l'Italian Warming sia assai più pronunciato nel semestre caldo (e in special modo in estate) abbiamo parlato innumerevoli volte ma @Perlecano giustamente mi faceva notare che la differenza media estiva con gli anni 70' è sostanzialmente comparabile a quella della primavera e dell'autunno.E' solo l'inverno che mostra maggiore resilienza, soprattutto al CS.
    Non la ritengo una coincidenza. A mio parere sono cambiati i pattern: l'incremento termico medio è tanto più pronunciato rispetto al passato quanto più si considerano i mesi che hanno medie più alte. Tradotto in parole semplici: quanto più un mese è caldo, tanto più subisce un rialzo.
    Ciò può essere spiegato ipotizzando che siano divenuti più frequenti i pattern che portano a una netta espansione delle bolle di calore durante le stagioni in cui il caldo fa (o fa ancora) la voce grossa, dunque da Marzo a Novembre. Chiamiamola espansione verso nord della cella di Hadley, o come si vuole. Di fatto, è divenuto quasi impossibile per il freddo giungere sulle nostre teste se non di rado nei mesi in cui le isoterme calde iniziano a lievitare.

    L'unica stagione che si salva da questo è l'inverno. Negli ultimi anni il riscaldamento subito dal Nord Italia e parte dell'Europa Occidentale è stato causato da pattern anticiclonici duri a morire, che non credo siano imputabili a una maggiore espansione del caldo verso le nostre latitudini (infatti vi è un netto gradiente termico tra zone a est e zone a ovest del continente e anche dell'Italia, cosa che non si rileva così significativamente nelle altre stagioni).

    Una piccola nota: Dicembre non si è affatto scaldato, risulta identico a sempre all'incirca al CS. Gennaio ha subito mesi di grande caldo al CS, ma anche di grande freddo, e sostanzialmente questi si controbilanciano. Febbraio ha subito un raffreddamento fino al 2010, ma sostanzialmente anche dopo il 2010 il riscaldamento è stato blando e più causato da mesi davvero eccezionali più che da numerosi mesi di Febbraio sopra media (sostanzialmente i mesi sopra media e quelli sotto media si equivalgono, ma ci sono stati mesi di Febbraio- 2014 e 2016 -con anomalie così alte da non essere controbilanciate da quelle dei mesi sottomedia).
    L'inverno, evidentemente, sa ancora fare l'inverno, o forse in inverno il warming si manifesta nel blocco di certi pattern non tanto nello spostamento verso nord delle aree calde.

  9. #9
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: L'Italian warming in rapporto al GW: alcune considerazioni

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Non la ritengo una coincidenza. A mio parere sono cambiati i pattern: l'incremento termico medio è tanto più pronunciato rispetto al passato quanto più si considerano i mesi che hanno medie più alte. Tradotto in parole semplici: quanto più un mese è caldo, tanto più subisce un rialzo.
    Ciò può essere spiegato ipotizzando che siano divenuti più frequenti i pattern che portano a una netta espansione delle bolle di calore durante le stagioni in cui il caldo fa (o fa ancora) la voce grossa, dunque da Marzo a Novembre. Chiamiamola espansione verso nord della cella di Hadley, o come si vuole. Di fatto, è divenuto quasi impossibile per il freddo giungere sulle nostre teste se non di rado nei mesi in cui le isoterme calde iniziano a lievitare.

    L'unica stagione che si salva da questo è l'inverno. Negli ultimi anni il riscaldamento subito dal Nord Italia e parte dell'Europa Occidentale è stato causato da pattern anticiclonici duri a morire, che non credo siano imputabili a una maggiore espansione del caldo verso le nostre latitudini (infatti vi è un netto gradiente termico tra zone a est e zone a ovest del continente e anche dell'Italia, cosa che non si rileva così significativamente nelle altre stagioni).

    Una piccola nota: Dicembre non si è affatto scaldato, risulta identico a sempre all'incirca al CS. Gennaio ha subito mesi di grande caldo al CS, ma anche di grande freddo, e sostanzialmente questi si controbilanciano. Febbraio ha subito un raffreddamento fino al 2010, ma sostanzialmente anche dopo il 2010 il riscaldamento è stato blando e più causato da mesi davvero eccezionali più che da numerosi mesi di Febbraio sopra media (sostanzialmente i mesi sopra media e quelli sotto media si equivalgono, ma ci sono stati mesi di Febbraio- 2014 e 2016 -con anomalie così alte da non essere controbilanciate da quelle dei mesi sottomedia).
    L'inverno, evidentemente, sa ancora fare l'inverno, o forse in inverno il warming si manifesta nel blocco di certi pattern non tanto nello spostamento verso nord delle aree calde.
    Esatto.I rarissimi mesi sottomedia si concentrano sempre negli stessi periodi dell'anno,inevitabilmente.

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