La risposta già l ha data Giorgio.
Se ti immergi in acqua a 5 gradi, hai poche decine di secondi per perdere i sensi, e quindi, se stai lontano da un qualsivoglia appiglio, e senza nessuno che ti ripeschi, anneghi. Per cui l immersione risulta letale.
Se poi stiamo parlando del „bagno“ a pochi metri dalla battigia, circondati da persone pronte a soccorrerti, in acqua bassa, allora okay, può bastare una tempra fuori dal comune per non lasciarci le penne.
Guarda che a Zurigo tutti i natali attraversano la Limmath (larga circa 100 m) e sono in tanti e senza muta). Quel fiume a natale non può essere a più di 5 o 6 gradi.
Stesso discorso per un signore di Golasecca, che mi ha raccontato di aver attraversato il Ticino andata e ritorno, la notte del capodanno 1975 in compagnia di un amico, per scommessa dopo un abbondantissimo cenone altamente alcolico.
Io però amo nuotare a più di 15 gradi e queste cose non le faccio. Solo una volta, nel luglio 18, mi sono tuffato nel lago Venerocolo a 2.500 m a 11 gradi e sono stato dentro un minuto.
Non mi è piaciuto, l'ho fatto solo come rito del mio legame col l'Adamello. A me piace nuotare più o meno un km, in acque dolci e preferisco tra i 18 e i 24 gradi.
Lo scorso 1 gennaio verso mezzogiorno stavo guardando una webcam live di Torbole ed è passato uno che nuotava lungo costa senza muta. Che coincidenza! Nel campo visivo della web avrà percorso 40 o 50 metri, l'acqua secondo me era a meno di 10 gradi.
Ultima modifica di alnus; 27/12/2019 alle 07:07
Forse ti riferisci alla Samichlaus schwimmen, che fanno a inizio dicembre dal 2000:
20 Minuten - Rekord am diesjahrigen Samichlaus-Schwimmen - Zuerich
Quest anno c’erano 8 gradi in acqua e 11 in aria... di lusso... ma è stata fatta anche con 5 gradi in acqua e 0 fuori...
Approfondirò, sono curioso di sapere se c’è una preparazione specifica per questo tipo di nuotate fredde... (sicuramente si).
Non ho capito il senso
Ho forse detto che ci si può tuffare tranquillamente a 5°?
Provo a spiegarmi meglio allora: tuffarsi in acqua a 5° o 0° NON è letale.
Sarebbe letale se ti tuffi e muori. Invece fortunatamente ciò non succede mai, perchè nella peggiore delle ipotesi hai una 30ina di secondi per venirne fuori. Tutto qua.
Secondo me no. E considera che la paura della digestione in acqua è sconosciuta fuori dall'Italia. Anche i due ubriaconi di Golasecca lo provano.
Secondo me è fondamentale fare uno sforzo muscolare intenso e soprattutto essere grassi, e poi ovviamente non puoi starci mezz'ora.
+++++++
Alcune considerazioni:
"" la paura della digestione in acqua è sconosciuta fuori dall'Italia""
Al mare più di una volta la notizia di qualche bagnante Tedesco colpito da malore in acqua dopo essersi immerso in piena digestione.
............
""" fondamentale fare uno sforzo muscolare intenso """
Non sono d'accordo, per il fatto che facendo movimento in acqua fredda, togli ancor più afflusso di sangue al cervello(svenimento).
.....................
"""soprattutto essere grassi"""
Questo è vero!!!
Io che peso attorno ai 53 kg noto che il "gelo" arriva prima internamente.
In uno dei miei tuffi a temperatura acqua a zero gradi(listarelle di gelo fra le dita nuotando) al lago Glaciale della Fradusta(ora quasi completamente scomparso) a mt 2700, sono rimasto in acqua per un minuto trattenuto dagli amici che volevano far foto, alla fine mi facevano male dal freddo le ossa delle caviglie.
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Sui tedeschi, non mi sembra probante: i giornalisti italiani scrivono sempre le cose più fantasiose quando riportano un incidente (gorghi nei fiumi, ecc.), inoltre ne muoiono almeno altrettanti di italiani anche dopo digerito. E poi ripeto, al di là delle Alpi nuotano in massa in fiumi a 15 gradi subito dopo mangiato e non annega mai nessuno; sono certo che la percentuale di annegati è più alta in Italia (pur nuotando noi italiani molto ma molto meno) ed è dovuta proprio a scarsa pratica natatoria, non certo alla famigerata congestione.
Sul movimento muscolare, il maggior rischio di svenimento è comunque inferiore alla enormemente maggiore ipotermia da immobilità (e lo sai anche tu, che in quel minuto che sei stato dentro alla Fradusta, come scrivi tu stesso, nuotavi, mica stavi immobile ). Quando attraverso il Pragser Wildsee, se fossi immobile in acqua e qualcuno mi rimorchiasse con la barca alla mia stessa velocità di nuoto, arriverei sicuramente svenuto dall'altra parte!
Ultima modifica di alnus; 28/12/2019 alle 06:13
La congestione in acqua ha basi scientifiche. Si tratta della congestione da sbalzo termico:
Congestione Digestiva – Congestione da Sbalzo Termico
E' dovuta a uno squilibrio termico tra corpo surriscaldato e corpo esterno molto freddo.
Potrebbe verificarsi anche ingerendo bevande ghiacciate o fredde (a mia madre capitò da piccola). Ma non succede a tutti, dipende molto dall'organismo. Io ad esempio bevo da sempre in estate (in verità anche in inverno ), anche quando ho molto caldo, acqua fredda del frigo, e non mi è mai successo nulla. Si verifica infatti solo in caso di brusca interruzione della circolazione allo stomaco.
Dunque è una verità scientifica. Semmai a essere leggendarie sono due affermazioni:
- che bisogni attendere 3 ore dopo un pasto. Infatti la digestione varia in entità anche a seconda dei nutrienti che si sono ingeriti: i carboidrati senza proteine (ad esempio biscotti, pasta in bianco o dolci - dolci eh, non merendine) non affaticano lo stomaco, perchè la digestione degli zuccheri avviene per una buona parte nel cavo orale ad opera delle amilasi salivari, e prosegue nell'intestino saltando lo stomaco, che è deputato per la stragrande maggioranza alla digestione delle proteine che giungono del tutto "intrattate" dalla bocca. Naturalmente il tutto a dosi modeste/moderate di carboidrati. Se si deglutisce un pranzo completo è bene attendere anche più di 3 ore, perchè la digestione di un pasto completo e lauto può rendere necessarie allo stomaco anche 4-5 ore!
- che sia causata dal bagno in sè: in realtà è lo sbalzo termico il problema. Fare il bagno quando la temperatura dell'acqua non è molto fredda, infatti, come avviene nei nostri mari, non espone a particolari rischi. D'altronde quanti di noi si fanno la doccia subito dopo aver mangiato senza fisime di sorta?
Sul movimento muscolare non saprei davvero, invece. Avreste ragioni entrambi. Forse è bene muoversi senza eccessi, in modo da riscaldare il corpo con il movimento. Fermo restando che a mio parere la prima cosa da fare è saper gestire la respirazione evitando di andare in tachipnea che determina iperventilazione e alcalosi (che già da sè predispone allo svenimento prima ancora dell'ipotermia).
Grazie, Burian, per questi dati scientifici sulla congestione in generale, che non voglio contestare. Quella che io metto in dubbio, è la congestione acquatica: ho lavorato come bagnino e istruttore di salvamento in Danimarca e là nessun manuale o corso la prende minimamente in considerazione. Durante la mia vita ho sempre fatto caso agli incidenti acquatici nei quali ero direttamente coinvolto e a quelli letti sui giornali: non ho dovuto rivedere le mie convinzioni. Ho sicuramente dovuto riscontrare l'esistenza del cosiddetto "colpo d'acqua" come fattore di morte improvvisa, ma non in relazione alla digestione, ed è il motivo per cui non mi tuffo mai all'improvviso, ma entro sempre adagio, specie in acque fredde.
Sul movimento intenso come fattore fondamentale per differire, e di molto, l'ipotermia, mi permetto di insistere. Gli ibernisti non nuotano, ma stanno in acqua pochi secondi. Chiunque invece scende in acqua per il piacere di nuotare in un corpo d'acqua naturale, quindi anche il nostro caro Giorgio, sa benissimo che si resiste molto ma molto di più se si nuota intensamente. Specialmente se, come lui ed io, non si ha un bel pannicolo adiposo.
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