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  1. #121
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    Citazione Originariamente Scritto da giancasherpa Visualizza Messaggio
    Molto molto interessante! Inoltre, se le tue ipotesi sono corrette dovremmo trovarci al massimo delle T globali e nei prossimi anni dovremmo entrare nel "plateau" da te previsto e quindi già nel breve termine scopriremo la "verità".
    Sempre che una qualche potente eruzione non mischi le carte...
    Attenzione perchè potrebbe trattarsi di una stasi prima di un nuovo forte aumento. La stasi è determinata dalle forzanti naturali che viaggiano in direzione contraria a quella imposta dall'aumento dei GHG. Naturalmente sempre che nel frattempo non vengano attuate politiche serie e incisive volte a ridurre significativamente le emissioni...

  2. #122
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    [QUOTE=Kou;1060940445]Ci sono state 3 potenti eruzioni, una in Papua Guinea dal vulcano Ulawun, dichiarato uno tra i piu' peicolosi al Mondo, un'altra in Russia nelle isole Curili del vulcano Raikoke e l'ultima sempre in P. N. Guinea del vulcano Manam, tutte dichiarate molto potenti tanto da sfondare nettamente la Stratosfera. Quindi credo che le carte dovrebbero mischiarsi un bel po'Â….

    La SO2 del Raikoke è ancora in giro per l'artico, mentre sia l'Ulawun che il Manam apparentemente sembrano non aver lasciato più traccia. Forse il Raikoke avrÃ* qualche effetto rilevabile, ma comunque relativamente piccolo.
    In realtÃ* io mi riferivo alla possibilitÃ* che nei prossimi 30 anni si verifichi una eruzione VEI6 come quella del Pinatubo (1991), dovrebbero verificarsene poche unitÃ* per secolo (1-3 ?) e quindi da qui al 2050 ci si potrebbe aspettare una eruzione di questo tipo.
    Se poi scomodiamo una eventuale possibile correlazione (tutta da dimostrare) con variabili astronomiche che si disporrebbero a favore, allora la probabilitÃ* di avere una VEI6 entro il 2050 non è poi così bassa.
    In questa fantasiosa ipotesi sarÃ* interessante vedere la sovrapposizione con gli scenari studiati da Copernicus.

  3. #123
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Attenzione perchè potrebbe trattarsi di una stasi prima di un nuovo forte aumento. La stasi è determinata dalle forzanti naturali che viaggiano in direzione contraria a quella imposta dall'aumento dei GHG. Naturalmente sempre che nel frattempo non vengano attuate politiche serie e incisive volte a ridurre significativamente le emissioni...
    Sulle eruzioni ho dato una risposta che in parte si sovrappone alla tua, sono stato lento a scrivere...
    Infatti Copernicus, se da un lato le tue simulazioni danno conforto ad un pensiero che ho sempre avuto relativamente al contributo della CO2 sul GW e soprattutto alle proiezioni dell'IPCC, che giudico troppo "mediatiche", dall'altro sono piuttosto inquietanti. La natura ci sta dimostrando di avere una grande inerzia rispetto alla nostra capacità di modificarla irreversibilmente, ma poi è probabile che come un elastico troppo teso, cederà di schianto... e allora per noi ed il nostro attuale stile di vita, saranno guai!

  4. #124
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    Citazione Originariamente Scritto da giancasherpa Visualizza Messaggio
    Sulle eruzioni ho dato una risposta che in parte si sovrappone alla tua, sono stato lento a scrivere...
    Infatti Copernicus, se da un lato le tue simulazioni danno conforto ad un pensiero che ho sempre avuto relativamente al contributo della CO2 sul GW e soprattutto alle proiezioni dell'IPCC, che giudico troppo "mediatiche", dall'altro sono piuttosto inquietanti. La natura ci sta dimostrando di avere una grande inerzia rispetto alla nostra capacità di modificarla irreversibilmente, ma poi è probabile che come un elastico troppo teso, cederà di schianto... e allora per noi ed il nostro attuale stile di vita, saranno guai!
    Mi unisco al tuo "monito"! Sarebbe meglio cambiare il nostro stile di vita prima che ce lo faccia cambiare la natura...

  5. #125
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    [QUOTE=giancasherpa;1060940482]
    Citazione Originariamente Scritto da Kou Visualizza Messaggio
    Ci sono state 3 potenti eruzioni, una in Papua Guinea dal vulcano Ulawun, dichiarato uno tra i piu' peicolosi al Mondo, un'altra in Russia nelle isole Curili del vulcano Raikoke e l'ultima sempre in P. N. Guinea del vulcano Manam, tutte dichiarate molto potenti tanto da sfondare nettamente la Stratosfera. Quindi credo che le carte dovrebbero mischiarsi un bel po'Â….

    La SO2 del Raikoke è ancora in giro per l'artico, mentre sia l'Ulawun che il Manam apparentemente sembrano non aver lasciato più traccia. Forse il Raikoke avrÃ* qualche effetto rilevabile, ma comunque relativamente piccolo.
    In realtÃ* io mi riferivo alla possibilitÃ* che nei prossimi 30 anni si verifichi una eruzione VEI6 come quella del Pinatubo (1991), dovrebbero verificarsene poche unitÃ* per secolo (1-3 ?) e quindi da qui al 2050 ci si potrebbe aspettare una eruzione di questo tipo.
    Se poi scomodiamo una eventuale possibile correlazione (tutta da dimostrare) con variabili astronomiche che si disporrebbero a favore, allora la probabilitÃ* di avere una VEI6 entro il 2050 non è poi così bassa.
    In questa fantasiosa ipotesi sarÃ* interessante vedere la sovrapposizione con gli scenari studiati da Copernicus.
    Diventerebbe "fantastatistica" ma comunque un tentativo di analisi si potrebbe anche fare, giusto per rinfrescar la mente annebbiata dal caldo!

  6. #126
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    Si, Copernicus , ma le eruzioni son sempre un motivo d'abbassamento dell T° globali o lo sono sempre state mi risulta

  7. #127
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Capitolo III

    La AMOC e l’ipotesi alternativa…



    Eccoci per una nuova puntata...

    Invito i forusti a staccare un attimo la spina dall’ondata di caldo per avere un po’ di refrigerio “psichico” dato che a mio avviso ora si entra nel vivo di questo TD e ritengo questa la parte più “cool” e appassionante di questa trattazione.



    Prima di addentrarmi nelle analisi di regressione, facciamo un passo indietro e approfondiamo alcune questioni circa la AMOC (Atlantic Meridional Overturning Circulation).

    Come abbiamo visto, la TSI presenta il problema delle ricostruzioni storiche che spesso sono piuttosto divergenti…io per esempio ho utilizzato un ipotesi intermedia (Coddington et al., 2015), quella in cui non c’è un vero e proprio background “piatto” (ovvero durante i minimi la TSI in passato potrebbe essere stata ben più bassa di quella degli ultimi decenni).


    Quest’ipotesi per esempio non è condivisa dall’ eminente astrofisico solare L. Svalgaard. Ora, guardando la situazione attuale, in cui l’andamento dell’attività solare e delle macchie solari sembra avere una forte battuta d’arresto, si nota invece che la TSI non schioda più di tanto dall’oscillazione undecennale consueta. Specie riguardo al background dei minimi, siamo più o meno sempre lì…dunque viene il dubbio che il “burbero” ma preparatissimo Svalgaard possa avere ragione!

    Non che non si possa fare un nuovo modello utilizzando le serie dell’eminente scienziato, ma dovremmo ricominciare da capo, con un risultato che forse sarebbe non troppo diverso e, comunque, diverrebbe tedioso più del necessario. Accontentiamoci quindi dell'ipotesi intermedia che vede una parziale flessione del background relativo ai minimi solari...
    Non riesco a starvi dietro, ancora non riesco a risponde ai post precedenti e ne arrivano altri. Chissà se riuscirò mai a mettermi in pari...

    Tu hai usato questa serie giusto?

    LISIRD

    Usando quella di Svalgaard cambierebbe parecchio, soprattutto nella prima parte della serie quindi nella fase di stima. Con la serie di Svalgaard l'importanza della TSI scenderebbe ancora rispetto a quella che hai usato tu, non dico che tu debba rifare tutto ma è importante essere coscienti di questa possibile fonte di sovrastima del ruolo della TSI (e quindi sottostima della CO2 vista la collinearità di cui discutevamo).


    Invece, voglio formulare ora un ipotesi del tutto diversa, ovvero che la TSI non sia la principale artefice delle variazioni del bilancio energetico globale.

    Quale dunque il degno pretendente per lo sbilancio radiativo degli ultimi secoli?

    I raggi cosmici? NI! I più preparati già lo avranno intuito…

    si tratta del vento solare, che sul lungo periodo può anche essere sostituito dalla “proxy” delle perturbazioni geomagnetiche!

    Qui sicuramente le variazioni sono state maggiori nel corso del tempo, e spesso nel corso dei decenni non sono affatto coincise con il tipico trend oscillatorio del ciclo solare. Ovviamente non è un mio capriccio!
    Ottime osservazioni, infatti mi stupiva che tu non lo avessi ancora utilizzato.


    Infatti esistono varie evidenze osservazionali, ipotesi e teorie altrettanto valide rispetto alla TSI che riguardano proprio l’attività geomagnetica e il vento solare. La cosa per altro acquista maggiormente valore proprio alla luce dell’ipotesi AMOC: ora vi spiego il perché (questa è una mia personale ipotesi nuova di zecca!)

    Perché formulare un ipotesi del genere e poi per giunta su un argomento come quello dell’ipotesi AMOC quando abbiamo la TSI? (Rimando per questo al mio post iniziale in cui è spiegato in relativo dettaglio tutta la teoria).

    La ragione è molto semplice: il principale modulatore extraterrestre della North Atlantic Oscillation (NAO) non è la TSI ma il vento solare!


    Qui fornisco alcuni lavori in cui è evidenziata sia la correlazione tra attività geomagnetica e T globale Internal Server Error


    ...così come anche tra il vento solare e le temperature in nord atlantico Internal Server Error


    ...Quindi la correlazione tra vento solare e variazioni nell’indice NAO, sul breve Geomagnetic activity and the North Atlantic Oscillation | SpringerLink come sul lungo termine… Long-Term Correlation Between the Nao and Solar Activity | SpringerLink


    Chiaramente in questa sede non posso dilungarmi sui dettagli, ma invito altri a farlo se vogliono contribuire ad arricchire la trattazione. Si vede che almeno nel breve le temperature in nord atlantico subiscono un raffreddamento, proprio come ipotizzato nel lavoro sull’ipotesi TSI-AMOC!

    Allegato 508320

    http://joannenova.com.au/2016/05/the...orth-atlantic/
    Ecco io qui qualche perplessità ce l'ho, perché come viene evidenziato anche in uno degli articoli che hai citato la relazione tra attività solare e NAO è molto evidente dopo il 1960 ma molto meno nelle ricostruzioni più lunghe. Anche la relazione con le SSTA atlantiche potrebbe essere il frutto di questa correlazione della cui stabilità è lecito dubitare, visto che la NAO è fortemente correlata con le SSTA. Il collegamento con l'attività solare è credibile ma non certo, dire che sia robusto mi pare eccessivo.

    Dunque ecco un ipotesi alternativa credo altrettanto valida in cui, via-modulazione NAO e temperature in nord atlantico, viene modulata a sua volta anche la circolazione AMOC.


    Infatti, quale che sia il meccanismo (sul quale mi riservo di approfondire in una fase eventualmente successiva), il legame è robusto e ben evidente, e questo ci autorizza a formulare la stessa ipotesi di ritardo fatta per la TSI…


    Rammentiamo ora quali sono i meccanismi di base nella modulazione del ciclo AMOC (se dico inesattezze i più esperti mi correggano):


    Il vento solare sul lungo termine riscalda l’atmosfera terrestre, vuoi per schermatura dei raggi cosmici (che ionizzando l’atmosfera aumentano il tasso di formazione delle nubi) vuoi per alterazione dei pattern circolatori.

    1) Inizialmente però c’è un mascheramento del riscaldamento dovuto al forte cooling delle temperature nord atlantiche, che accade almeno in parte per la positivizzazione della NAO.

    2) Questo sul lungo termine però rafforza la AMOC, perché aumenta il tasso di inabissamento delle acque salate e relativamente calde in zona groenlandese (rimando al post iniziale per i meccanismi) e questo provoca il successivo riscaldamento a livello globale a causa dell’accelerazione della stessa. Qui sotto si vede il trend nella densità delle acque superficiali nella zona del Labrador che è un buon indicatore dello sprofondamento delle acque salate in nord atlantico e il pattern di temperature in atlantico dovuto al successivo riscaldamento con un lag di circa 12 anni…


    Allegato 508321

    https://www.nature.com/articles/s41586-018-0007-4

    3) In seguito si ha il processo opposto, con un raffreddamento causato dal rallentamento della AMOC vuoi per scioglimento dei ghiacci artici groenlandesi che rendono le acque meno salate, e che quindi non riescono più a inabbissarsi con lo stesso ritmo.
    Che il sole possa incidere sull'AMOC tramite la NAO è un'ipotesi molto interessante che avevo esplorato anche io, al di là dei dubbi che poi mi sono venuti sulla effettiva stabilità del legame sole-NAO il meccanismo è valido.

    Giusto alcuni dettagli del tuo discorso non mi tornano, uso i tuoi tre punti
    1) La NAO positiva porta ad un raffreddamento del nord Atlantico ma a livello globale non favorisce un raffreddamento, semmai il contrario. Maggiore zonalità nel semestre freddo porta anomalie positive sull'Eurasia e anche negli ultimi decenni i periodi di maggiore crescita delle temperature globali sono stati quelli con NAO positiva.

    2) il meccanismo è quello, la NAO+ favorisce il raffreddamento del mare del Labrador è quindi l'aumento di densità, contemporaneamente rinforza la Corrente del Golfo anche per il forcing superficiale dei venti.

    3) sono un po' scettico sul ruolo dello scioglimento dei ghiacci, che esiste ma quantitativamente non mi sembra prevalente (la salinità non varia abbastanza), più semplicemente il riscaldamento del nord Atlantico potrebbe favorire l'inversione del ciclo NAO per un feedback tra circolazione oceanica e atmosferica, la diffusione verso nord di acque più calde fa diminuire la densità e contemporaneamente favorisce pattern NAO-. AMO e NAO sono chiaramente correlate negativamente.



    Quello che è importante sottolineare per il modello è che dopo il cooling iniziale sussiste un ritardo nel riscaldamento che poi però si manifesta per almeno altri 10-20 anni. Infatti il segnale di raffreddamento si elide probabilmente con quello del warming precedente. Questa diluizione del segnale è minore o maggiore se l'effetto AMOC è considerato "forte" o "debole"...


    Qui grafico sommariamente le ipotesi che in pratica ho già testato con la TSI, giusto per chiarire come si manifesterebbero i ritardi operati dalla AMOC (ipotesi "debole" e "forte" a confronto con l’ipotesi di risposta classica “no amoc”) con gli effetti nel tempo a livello globale…In pratica sulle ordinate è riportato l'effetto sul bilancio termico globale...



    Allegato 508323


    Molto ardite queste ipotesi. La cosa che mi convince meno è l'impatto negativo iniziale, anche se avere il massimo impatto ritardato potrebbe essere sensato, specie se l'attività solare si mantiene forte per un periodo prolungato. La dinamica ciclica invece dovrebbe essere già colta bene dal segnale AMO, che misura direttamente le oscillazioni di SSTA. Ma pensi di modellizzarla esplicitamente questa ipotesi oppure è soltanto una esposizione teorica?
    Cosa importante da ricordare è che il fenomeno dell’indebolimento della AMOC sembra essere anche correlato al GW…questo potrebbe creare le leggere discrepanze viste tra i diversi periodi storici a cui ho già accennato nei precedenti post.
    https://www.nature.com/articles/s41586-018-0006-5 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5330854/

    Ricordo che il contributo del GW potrebbe tra l’altro aprire scenari imprevedibili già a partire dal 2050 con ipotesi non tanto peregrina di forte cooling delle T globali anche di oltre 2 °C!…



    Allegato 508324

    https://www.atmos-chem-phys.net/16/3761/2016/acp-16-3761-2016.pdf



    ...quindi meglio fermarsi prima dato che poi non sappiamo esattamente cosa succederà dopo il 2050!

    Personalmente non credo a un effetto così forte e repentino di scioglimento dei ghiacci artici e antartici… però almeno in teoria, il raffreddamento ipotizzato è più consistente con un ipotesi estrema di forte scioglimento dei ghiacci e relativo collasso della AMOC.
    Mah, tutti questo discorsi sul collasso AMOC a me sembrano molto terroristici e molto campati in aria, richiederebbero uno scioglimento dei ghiacciai groenlandesi su scala veramente folle. Non è nemmeno chiaro se ci sia un rallentamento strutturale dell'Amoc al di là dei normali cicli e quali siano le cause effettive. Per ora comunque si tratta di variazioni veramente molto graduali.

  8. #128
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Non riesco a starvi dietro, ancora non riesco a risponde ai post precedenti e ne arrivano altri. Chissà se riuscirò mai a mettermi in pari...

    Tu hai usato questa serie giusto?

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    Usando quella di Svalgaard cambierebbe parecchio, soprattutto nella prima parte della serie quindi nella fase di stima. Con la serie di Svalgaard l'importanza della TSI scenderebbe ancora rispetto a quella che hai usato tu, non dico che tu debba rifare tutto ma è importante essere coscienti di questa possibile fonte di sovrastima del ruolo della TSI (e quindi sottostima della CO2 vista la collinearità di cui discutevamo).



    Ottime osservazioni, infatti mi stupiva che tu non lo avessi ancora utilizzato.


    Ecco io qui qualche perplessità ce l'ho, perché come viene evidenziato anche in uno degli articoli che hai citato la relazione tra attività solare e NAO è molto evidente dopo il 1960 ma molto meno nelle ricostruzioni più lunghe. Anche la relazione con le SSTA atlantiche potrebbe essere il frutto di questa correlazione della cui stabilità è lecito dubitare, visto che la NAO è fortemente correlata con le SSTA. Il collegamento con l'attività solare è credibile ma non certo, dire che sia robusto mi pare eccessivo.


    Che il sole possa incidere sull'AMOC tramite la NAO è un'ipotesi molto interessante che avevo esplorato anche io, al di là dei dubbi che poi mi sono venuti sulla effettiva stabilità del legame sole-NAO il meccanismo è valido.

    Giusto alcuni dettagli del tuo discorso non mi tornano, uso i tuoi tre punti
    1) La NAO positiva porta ad un raffreddamento del nord Atlantico ma a livello globale non favorisce un raffreddamento, semmai il contrario. Maggiore zonalità nel semestre freddo porta anomalie positive sull'Eurasia e anche negli ultimi decenni i periodi di maggiore crescita delle temperature globali sono stati quelli con NAO positiva.

    2) il meccanismo è quello, la NAO+ favorisce il raffreddamento del mare del Labrador è quindi l'aumento di densità, contemporaneamente rinforza la Corrente del Golfo anche per il forcing superficiale dei venti.

    3) sono un po' scettico sul ruolo dello scioglimento dei ghiacci, che esiste ma quantitativamente non mi sembra prevalente (la salinità non varia abbastanza), più semplicemente il riscaldamento del nord Atlantico potrebbe favorire l'inversione del ciclo NAO per un feedback tra circolazione oceanica e atmosferica, la diffusione verso nord di acque più calde fa diminuire la densità e contemporaneamente favorisce pattern NAO-. AMO e NAO sono chiaramente correlate negativamente.




    Mah, tutti questo discorsi sul collasso AMOC a me sembrano molto terroristici e molto campati in aria, richiederebbero uno scioglimento dei ghiacciai groenlandesi su scala veramente folle. Non è nemmeno chiaro se ci sia un rallentamento strutturale dell'Amoc al di là dei normali cicli e quali siano le cause effettive. Per ora comunque si tratta di variazioni veramente molto graduali.
    Ah bene! aspettavo un tuo feedback!

    Intanto grazie per il contributo sempre molto puntuale. Mi fa piacere che appoggi la teoria nella sua ipotesi di base. Fondamentalmente i tuoi dubbi sono anche i miei, nel senso che anch'io sarei portato a pensare che una NAO+ dovrebbe influenzare positivamente la T globale attraverso le modifiche dei pattern circolatori. Mi rifacevo però all'articolo iniziale in cui si afferma che la NAO positiva favorisce una maggiore espansione e stabilità dei ghiacci artici e questo determinerebbe un relativo abbassamento delle temperature. Può essere che il meccanismo sia più complesso e che dipenda dai livelli di badget energetico del pianeta. Oltre un certo livello la NAO positiva riscalda, mente sotto un certo livello no. Ad ogni modo su questo avrò occasione di approfondire la questione nel prossimo post! Quanto alla stabilità del segnale sole-NAO, è vero, probabilmente non è stabile sul lungo periodo anche se non ho indagato bene a fondo la questione (almeno negli ultimi anni, prima chi se lo ricorda più! ). Considera però che è la qualità del segnale che può cambiare nel corso del tempo. Come ho accennato nel mio precedente "mega-post" , cambia la risposta in funzione del tipo di entità di perturbazione geomagnetica perchè possono subentrare meccanismi diversi (pensa alla modulazione dei livelli di ozono e come questi vengano influenzati maggiormente dalle forti tempeste solari tanto per fare un esempio). Infatti se noti ho utilizzato una proxy che taglia i segnali troppo deboli e quelli troppo forti. Non a caso è quella più correlata con la T globale. C'è un articolo che ne parla in proposito e spero a breve di ritrovarlo...in sostanza può essere che quando l'attività solare è debole prevalgano i segnali più forti di tipo occasionale, mentre con attività alta il vento solare è turbolento e prevale il segnale medio...


    non deve sorprendere perchè basta poco da un punto di vista termodinamico per avere switch da NAO- a NAO+ o viceversa (basta vedere la facilità con cui "toppano" i GM ). Detto questo il meccanismo potrebbe essere di tipo "pacemaker" per cui le condizioni di anomalie dell'heat content oceanico e atlantico possono anche favorire o meno questi switch.

    Sull'ultimo punto, sono abbastanza d'accordo con te. Non credo che i ghiacci groenlandesi si possano sciogliere a un ritmo tale da azzerare la AMOC, però ho voluto ricordare che almeno nei modelli, questa possibilità esiste ed è stata proposta da ricercatori seri e non da profeti di sventura...dato che sono allergico all'approccio "modaiolo" alla scienza, mi è sembrato opportuno andare un pò controcorrente ricordando ai più smemorati quest'affascinante ipotesi ora "negletta" dal mainstream...

  9. #129
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    CAPITOLO IV

    perturbazioni geomagnetiche vs TSI nella modulazione della AMOC: analisi modellistiche e considerazioni di base



    Bene, post dedicato a chi ancora non ha fuso a causa del caldo asfittico...
    Non a me allora...

    ... ora che abbiamo descritto il background scientifico, procediamo con la nostra nuova serie di dati relativi alle perturbazioni geomagnetiche che, ricordo, sono una buona proxy del vento solare …



    Ecco qui la serie confrontata (e non modellizzata) dell’indice geomagnetico aa (di cui si dispone di una lunga serie storica che parte dal 1868) con la temperatura globale, giusto per far vedere ad occhio le assonanze…qui io utilizzo il numero di perturbazioni geomagnetiche deboli (>40 aa), dato che sono più numerose e offrono una proxy migliore con il vento solare e con il calo dei raggi cosmici.


    Allegato 508575


    In effetti le forti tempeste solari e geomagnetiche sembra causino effetti anche opposti dato che tendono a favorire le meridianizzazioni dei flussi e quindi provocano, anche se temporaneamente, un reverse pattern nel caso della NAO.


    Quindi la proxy migliore è proprio quella relativa al numero di perturbazioni geomagnetiche deboli o moderate…Notare che la serie è “prevista” fino al 2050…va detto che la proiezione è generosamente verso un calo ulteriore dell’attività geomagnetica, ma ci serve anche per capire meglio come questa possa influire nel futuro sul trend di T globale…d’altra parte è anche probabile che andrà più o meno così in base alle nuove proiezioni sul ciclo solare 25…



    Ora vediamo il dato con gli effetti delle sole perturbazioni geomagnetiche (GP) integrati temporalmente…


    ipotesi ip1 ovvero no effetti ritardati dovuti al ciclo AMOC…si notano 2 picchi e dopo il 1990 un sostanziale scollamento dalla serie termica

    Ipotesi ip2 moderata: ovvero effetti ritardati evidenti per il ciclo solare successivo, poi tendono a decrescere nel ciclo ancora seguente fino ad annullarsi nel 4°. Situazione intermedia ma anche qui con sostanziale scollamento dopo il 2000


    Infine ipotesi “forte”. Si vede che quest’ipotesi modellizza meglio proprio l’ultimo trend al riscaldamento, culminante con il NINO del 2016.


    Allegato 508576Allegato 508577


    Considerando le serie storiche si vede che questa è la migliore opzione prendendo l’intera serie di dati (ma il plot che vi mostro è comunque ottenuto con la simulazione 1950-2040), anche se teoricamente l’ipotesi più performante invece è quella senza AMOC per il periodo che va dal 1850 al 1950.
    Qui si vede secondo me una debolezza dell'ipotesi AMOC, specie nella versione high. L'andamento modellizzato da te non ha una buona corrispondenza con i cicli AMO che condizionano la temperatura globale, con una sottostima per gli anni 30-40 e poi una sovrastima relativa al periodo 70-80. Nel periodo più recente inoltre abbiamo osservazioni dirette e sappiamo che l'AMOC è in fase di indebolimento dalla fine degli anni 2000, in seguito ad un periodo con NAO mediamente negativa, risulta difficile attribuire al nord Atlantico l'ultimo scalino delle temperature globali (mentre potrebbe avere avuto un ruolo nella precedente fase di stasi delle temperature). Forse per verificare l'ipotesi bisognerebbe fare un passo indietro e valutare i vari passaggi causali del ragionamento più che fare un confronto diretto sulle temperature globali, i lag potrebbero essere eccessivamente lunghi.
    Anche se ottieni un migliore fit sull'intera serie delle temperature con un modello con lag maggiori questo potrebbe essere totalmente casuale. E in ogni caso la tenace fase NAO+ di questi anni potrebbe andare a scavalcare la forzante solare nelle dinamiche AMOC, facendo venire meno l'ipotetico calo successivo.

    Quindi un artefatto dovuto al trend? Non direi, dato che la modellizzazione viene anche con questo stesso plot che è appunto una simulazione dal 1950 al 2040...


    Si noti che ci sono 2 “picchi”, uno circa in corrispondenza degli anni 70 e uno in corrispondenza del periodo attuale. Questi tendono un pò a smorzarsi con l'ipotesi AMOC high ma queste oscillazioni e relativo leggero trend verso l'alto partendo dal 1970 fino al periodo attuale non erano presenti nella modellizzazione con la sola TSI…Infine si vede un vero e proprio crollo della temperatura proprio a partire dal 2015 nel caso dell'ipotesi AMOC "completa" (auguri! )...

    Dato che per il periodo 1850-1950 la variabilità spiegata è comunque troppo bassa (R2 di 0,2 nel caso migliore), proviamo ora a modellizzare con il “tris d’assi” ovvero attività solare, PDO e vulcani con ritardi fino a oltre 30 anni e la PDO con ritardi fino a circa 7-8 anni…


    Inizio solo con questi in modo da vedere la coerenza del modello “semplice” e se la porzione di variabilità per ogni predittore è elevata. Qui mostro direttamente per semplicità le 2 opzioni estreme ovvero GP con AMOC o senza ritardi dovuti alla AMOC.


    Allegato 508578

    Ecco cosa viene fuori…ricostruzione nettamente migliore soprattutto per l’ultimo periodo. In particolare, l’effetto dei vulcani risulta ancora più netto nel caso dell’ipotesi AMOC. Si notano anche tre picchi coincidenti con il NINO del 1998, del 2007 e in particolare del 2016. Questa è sempre una simulazione (dati fino al 1950), dunque non sussiste il problema dell’adattamento del modello per minimizzare gli scarti quadratici.



    Qui invece confronto i 2 modelli “base”, quello con la TSI AMOC e quello con le GP AMOC. Questa è ancora la simulazione con dati inseriti fino al 1950. Si noti come queste ultime si adattano meglio al periodo recente. Si vede in particolare una sovrastima del warming tra gli anni 80 e 90 per il modello con la TSI che è molto meno presente nel modello con le GP…Inoltre i periodi di warming e cooling degli ultimi 20 anni sono meglio rappresentati con il modello GP.


    Allegato 508579


    Quest’altra è invece l’andamento complessivo con tutti i dati inseriti. Il discorso è analogo. Guardate come si adatta bene il modello GP all’ultimo periodo della serie. Ovviamente qui c’è forse il problema dell’adattamento al trend, ma credo che alla fine l’adattamento sia contenuto. Complessivamente, il modello con le tempeste geomagnetiche da un R2 di 0.642 contro lo 0.603 del modello TSI, quindi piuttosto meglio.



    Allegato 508580

    Ora vediamo cosa succede con la CO2, prima con tutti i dati e in simulazione…si vede che il segnale c’è anche dal 1950 ma è in parte insufficiente a spiegare il warming degli ultimi 2 decenni. Bisogna considerare però che il modello è ancora incompleto…


    Allegato 508581


    Ecco infine il modello completo con anche ENSO3 e AMO…



    Allegato 508582



    Direi niente male…
    Continuo ad avere una certa predilezione per la linea verde...
    Una fase di rallentamento della crescita delle temperature però ci starebbe tutta, troppe forzanti naturali remano o remeranno in direzione contraria a quella antropica, su questo sono pienamente d'accordo. Con il rischio che poi ci si ritrovi una accelerazione improvvisa qualche decennio più avanti.


    in particolare la simulazione è ottima nel periodo che sembrava non ottimale per il modello con la TSI, ovvero il cooling negli anni 1950-1980. Anche se c’è una leggera differenza nella previsione 2020-2040 tra il modello completo e il modello con la simulazione 1950-2040 entrambi descrivono il trend fino al 2018 in modo quasi coincidente.


    Nel caso dell'ipotesi simulata, ora ci dovrebbe essere una leggera diminuzione delle Temperature globali seguita da un relativo "flat" su valori un pò più bassi rispetto a quelli attuali almeno fino al 2040. L'ipotesi con dati completi indica invece un breve cooling seguito da un riscaldamento comunque molto lieve, questo ovviamente fino al 2040...

    Va tenuto presente infatti che dal 2020 al 2040 ci saranno forzanti naturali che remano in direzione opposta a quella antropica, dunque il contributo antropico intanto continuerebbe ad aumentare, questo si vede bene dalla forbice tra contributo naturale (in grigio) e naturale + antropico... ecco perchè inviterei i più accesi sostenitori dell'AGW a tenere in debita considerazione le forzanti naturali...


    Si noti con questo ultimo plot che la TSI ipotesi AMOC high sovrastimava il trend in fase di simulazione mentre quella "low" o debole, comunque non modellizzava altrettanto bene il cooling nel periodo '50-70…


    Allegato 508583

    In ultima analisi abbiamo tracciato un modello abbastanza solido utilizzando i principali fattori condizionanti il bilancio termico globale più l’ipotesi AMOC, adattata in questo caso alle perturbazioni geomagnetiche. Come ho detto più volte, si tratta di un ipotesi, ma che io reputo abbastanza fondata in base all’articolo descritto a inizio TD e alle simulazioni fin qui fatte. Non che elimini l'ipotesi AMOC fondata sulla TSI, ma è un ipotesi alternativa, quantomeno altrettanto credibile di quella della TSI se vediamo i risultati delle modellazioni e gli assunti di base sui quali poggia l'ipotesi della AMOC...


    Quindi tutto risolto? Macché! ...Rimangono ancora numerose incertezze anche in base a questa pur suggestiva ipotesi…


    Ma questo lo vedremo nel prossimo e spero ultimo post …
    Gran finale? Comunque sia, è stato un percorso molto interessante.

    P.S. Sono particolarmente attento alle oscillazioni di medio termine proprio per il rischio che nel tentativo di fittare meglio il trend il modello vada ad appiattire le variabili che non contribuiscono al trend di lungo periodo, questo di sicuro è un rischio cui prestare attenzione, per questo ritengo che un buon modello dovrebbe cogliere bene i cambi di direzione nella serie.

  10. #130
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    Predefinito Re: Analisi e simulazioni sulla T globale: solar forcing "debunked"?

    ce ne dovrebbero essere a volontà di questi td

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