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  1. #11
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da andre95 Visualizza Messaggio
    Aprile mi sembra, era una giornata con un susseguirsi di rovesci terminati con quest'ultimo grandigeno.
    Ti spiego: potrebbe essersi trattato di graupel, che ha aspetto sempre di chicchi di ghiaccio, ma ha genesi diversa. Cade con temperature inferiori ai 10°, qui capita nelle giornate invernali.
    Per quello chiedevo la temperatura, e ora ti aggiungo anche se puoi dirmi quanto è durato il tutto.

  2. #12
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Ho un video del 29 aprile 2011, servirebbe consultare l'archivio radar con le fulminazioni. Vedo se trovo qualcosa ma la vedo dura

    Il rovescio sarà durato 10 minuti...

  3. #13
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Mi intrometto ma io direi di si. E' il fulmine che ha bisogno della grandine, o fase solida, non viceversa. La formazione della grandine provoca l'accumulo di cariche nelle varie zone del cumulonembo e di consequenza una grossa differenza di potenziale, ma non è detto che automaticamente questa sia tale da generare il fulmine che la compensa.

  4. #14
    ovestest
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da andre95 Visualizza Messaggio
    Beh in determinate situazioni credo che anche un congesto ben sviluppato possa portare grandine, più che altro nei primi mesi primaverili quando le termiche sono più basse a tutte le quote.
    Tra l'altro mi ricordo nel 2011 un fatto simile. Grandine da quello che quasi certamente era un cumulo, molto piccola ma c'era
    Quindi nessun temporale?

  5. #15
    ovestest
    Ospite

    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Mi intrometto ma io direi di si. E' il fulmine che ha bisogno della grandine, o fase solida, non viceversa. La formazione della grandine provoca l'accumulo di cariche nelle varie zone del cumulonembo e di consequenza una grossa differenza di potenziale, ma non è detto che automaticamente questa sia tale da generare il fulmine che la compensa.
    Interessante.....la faccenda si fa sempre più complicata

  6. #16
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Mi intrometto ma io direi di si. E' il fulmine che ha bisogno della grandine, o fase solida, non viceversa. La formazione della grandine provoca l'accumulo di cariche nelle varie zone del cumulonembo e di consequenza una grossa differenza di potenziale, ma non è detto che automaticamente questa sia tale da generare il fulmine che la compensa.
    La grandine come fenomeno è definibile solo se c'è un'osservatore a documentarlo al suolo.
    Per cui anche se molti cumulonembi contengono grandine (seppure ancora privi di attività elettrica perchè siamo ancora nella fase in cui si sta generando la differenza di potenziale), non si può parlare realmente di grandine, perchè per definizione essa è una precipitazione, e di certo se resta nella nube non si può parlare di precipitazione appunto.
    Praticamente sempre la grandine cade dopo che i cumulonembi hanno sviluppato attività elettrica.

    Credo di aver trovato una soluzione: consultando l'enciclopedia Treccani (versione del 1933, per cui non stupitevi se leggete "regno" in riferimento all'Italia ), leggo queste teorie sulla formazione:

    Formazioni della grandine. - In due modi si suole oggi spiegare la formazione della grandine: si può immaginare che un granellino di nevischio, formatosi a grande altezza nell'atmosfera, cadendo attraverso a una nube di goccie d'acqua soprafusa, venga via via ingrossando per l'acqua che vi si raccoglie attorno e si congela. [...] Oppure si può ammettere che le gocce d'acqua, le quali si formano normalmente per la riunione d'un certo numero delle goccioline che costituiscono le nubi, siano poi trasportate in alto dalle correnti atmosferiche fino a una regione dove la temperatura è così bassa, che le gocce d'acqua vi si congelano, concorrendo al raffreddamento anche l'evaporazione dalla superficie delle gocce stesse. [...]
    Tanto nella prima, quanto nella seconda interpretazione, si cerca la causa del congelamento dell'acqua nell'abbassamento della temperatura a grandi altezze nell'atmosfera e precisamente fra 4000 e 6000 metri sul livello del mare, cioè nella regione dei cirro-cumuli. E l'ipotesi sembra tanto più accettabile, in quanto che le nubi dalle quali cade la grandine, viste da lontano, appaiono per lo più coronate da un velo di cirro-cumuli. Ma la formazione della grandine è talora così strettamente legata alle condizioni orografiche della superficie terrestre, che basta il rilievo d'una collina, o un corso d'acqua, o la presenza d'una foresta per modificare lo sviluppo della meteora; e altre volte riesce evidente che si forma la grandine anche a piccole altezze, cioè fra 1000 e 2000 m. sul livello del mare. Anzi, nella terribile grandinata che colpì i territorî di Grottaferrata, Marino e Castelgandolfo, nei dintorni di Roma, il 26 agosto 1876, ricoprendo il terreno con uno strato di ghiaccio che in taluni punti raggiunse l'altezza di 30 cm., il nembo non si elevò nemmeno all'altezza di Monte Cavo, a 960 m. Bisogna dunque ammettere che, sebbene la grandine si formi per lo più nei cumulo-nembi i quali si elevano fino all'altezza dei cirro-cumuli, la causa del raffreddamento, per cui si congelano grandi masse d'acqua sotto forma di grandine, non è unicamente la diminuzione della temperatura dell'aria a grandi altezze nell'atmosfera, e che vi possono essere speciali condizioni, nelle quali la grandine si forma anche a piccole altezze sul livello del mare. Quali siano queste speciali condizioni non è ancora ben noto; sembra probabile che vortici atmosferici, i quali facciano scendere colonne d'aria freddissima fino a piccole altezze sul suolo, vortici ad asse orizzontale, nei quali l'espansione adiabatica dell'aria che vi affluisce può essere causa d' intenso raffreddamento, e forse qualche azione elettrica che si colleghi con le altissime differenze di potenziale, di cui dànno la misura i lampi e i fulmini che accompagnano in genere le grandinate, possano contribuire alla formazione della grandine anche negli strati inferiori dell'atmosfera.



    PS: Se leggete l'intero brano da cui è tratto il pezzo sopra, ci sono molti fatti curiosi, inclusa una grandinata che ha colpito una striscia di ben 1000 km di continente europeo in un pomeriggio di fine Settecento, e la frequenza, distribuzione e periodo delle grandinate nelle varie regioni d'Italia.

  7. #17
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    La grandine come fenomeno è definibile solo se c'è un'osservatore a documentarlo al suolo.
    E che vuol dire? Quindi se non sento un tuono non posso parlare di temporale?

  8. #18
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Per cui anche se molti cumulonembi contengono grandine (seppure ancora privi di attività elettrica perchè siamo ancora nella fase in cui si sta generando la differenza di potenziale), non si può parlare realmente di grandine, perchè per definizione essa è una precipitazione, e di certo se resta nella nube non si può parlare di precipitazione appunto.
    Praticamente sempre la grandine cade dopo che i cumulonembi hanno sviluppato attività elettrica.
    Il presupposto della domanda è che la grandine sia osservata.
    Riguardo l'evidenziato è falso, se assumiamo vero quello che dici prima. Può anche fondere tutta, che è quello che succede nella maggior parte dei casi tra l'altro.

    Il punto è che temporale, ovvero se c'è almeno un fulmine, implica grandine, non il contrario (anche se molto probabile).

  9. #19
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Credo di aver trovato una soluzione: consultando l'enciclopedia Treccani (versione del 1933, per cui non stupitevi se leggete "regno" in riferimento all'Italia ), leggo queste teorie sulla formazione:

    Formazioni della grandine. - In due modi si suole oggi spiegare la formazione della grandine: si può immaginare che un granellino di nevischio, formatosi a grande altezza nell'atmosfera, cadendo attraverso a una nube di goccie d'acqua soprafusa, venga via via ingrossando per l'acqua che vi si raccoglie attorno e si congela. [...] Oppure si può ammettere che le gocce d'acqua, le quali si formano normalmente per la riunione d'un certo numero delle goccioline che costituiscono le nubi, siano poi trasportate in alto dalle correnti atmosferiche fino a una regione dove la temperatura è così bassa, che le gocce d'acqua vi si congelano, concorrendo al raffreddamento anche l'evaporazione dalla superficie delle gocce stesse. [...]
    Tanto nella prima, quanto nella seconda interpretazione, si cerca la causa del congelamento dell'acqua nell'abbassamento della temperatura a grandi altezze nell'atmosfera e precisamente fra 4000 e 6000 metri sul livello del mare, cioè nella regione dei cirro-cumuli. E l'ipotesi sembra tanto più accettabile, in quanto che le nubi dalle quali cade la grandine, viste da lontano, appaiono per lo più coronate da un velo di cirro-cumuli. Ma la formazione della grandine è talora così strettamente legata alle condizioni orografiche della superficie terrestre, che basta il rilievo d'una collina, o un corso d'acqua, o la presenza d'una foresta per modificare lo sviluppo della meteora; e altre volte riesce evidente che si forma la grandine anche a piccole altezze, cioè fra 1000 e 2000 m. sul livello del mare. Anzi, nella terribile grandinata che colpì i territorî di Grottaferrata, Marino e Castelgandolfo, nei dintorni di Roma, il 26 agosto 1876, ricoprendo il terreno con uno strato di ghiaccio che in taluni punti raggiunse l'altezza di 30 cm., il nembo non si elevò nemmeno all'altezza di Monte Cavo, a 960 m. Bisogna dunque ammettere che, sebbene la grandine si formi per lo più nei cumulo-nembi i quali si elevano fino all'altezza dei cirro-cumuli, la causa del raffreddamento, per cui si congelano grandi masse d'acqua sotto forma di grandine, non è unicamente la diminuzione della temperatura dell'aria a grandi altezze nell'atmosfera, e che vi possono essere speciali condizioni, nelle quali la grandine si forma anche a piccole altezze sul livello del mare. Quali siano queste speciali condizioni non è ancora ben noto; sembra probabile che vortici atmosferici, i quali facciano scendere colonne d'aria freddissima fino a piccole altezze sul suolo, vortici ad asse orizzontale, nei quali l'espansione adiabatica dell'aria che vi affluisce può essere causa d' intenso raffreddamento, e forse qualche azione elettrica che si colleghi con le altissime differenze di potenziale, di cui dànno la misura i lampi e i fulmini che accompagnano in genere le grandinate, possano contribuire alla formazione della grandine anche negli strati inferiori dell'atmosfera.



    PS: Se leggete l'intero brano da cui è tratto il pezzo sopra, ci sono molti fatti curiosi, inclusa una grandinata che ha colpito una striscia di ben 1000 km di continente europeo in un pomeriggio di fine Settecento, e la frequenza, distribuzione e periodo delle grandinate nelle varie regioni d'Italia.
    Non credo proprio sia possibile la formazione di grandine tra i 1000 e i 2000 metri.

  10. #20
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    Predefinito Re: Domanda: può grandinare senza un contemporaneo temporale in corso?

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    E che vuol dire? Quindi se non sento un tuono non posso parlare di temporale?
    Qui distinguono i temporali (in cui ci sono scariche elettriche) dalle tempeste (in cui mancano a parità di tutto il resto):
    temporale nell'Enciclopedia Treccani
    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Il punto è che temporale, ovvero se c'è almeno un fulmine, implica grandine, non il contrario (anche se molto probabile).
    Ma di fatto la grandine è sempre preceduta dalla visione di fulmini.
    Si può parlare di grandine solo se a terra si vede cadere ghiaccio appunto. Sarebbe altrimenti come parlare di neve solo perchè sopra la tua testa vedi virghe nevose che però non scaricano...non so se mi spiego, era questo che intendevo.

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Non credo proprio sia possibile la formazione di grandine tra i 1000 e i 2000 metri.
    Secondo la testimonianza riportata dall'enciclopedia sì, con tanto di fenomeno accaduto. Bisognerebbe negare che sia grandine, altrimenti, o la validità della testimonianza.

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